La voce del Bardo: Augusta Universalis

Augusta Universalis copertina
Marzio Morganti, Luca de Marini

Quando il mondo di "Lex Arcana" incontra quello di "Warhammer" il risultato è "Augusta Universalis", un gioco di ruolo distopico e ucronico, tutto italiano, attualmente su Kickstarter.

Voto recensore:
7,5

Siamo nell’anno 2771 d.U.c., e l’umanità controlla ormai tutto il sistema solare, con colonie che si espandono sui pianeti abitabili dei cosiddetti anelli esterni. Tutto questo è stato possibile grazie a Roma ed al suo impero, che ha riunito tutta l’umanità sotto un unico stendardo in uno slancio di potenza che ha accomunato il destino di tutte le genti.

Ora navi mercantili varcano cancelli spazio-temporali per trasportare merci e rifornimenti ai centri più isolati, trasporti ultraluce viaggiano tra i pianeti portando con se armi e medicine.

Ma non è sempre stato così.

Ambientazione

Vi fu un tempo in cui gli umani erano divisi, ignari di tutto quello che li circondava, di altri popoli e della grandezza stessa della Terra. Durante il regno del princeps Ottaviano Augusto però, il Grande Regno Sserath incrociò la sua strada millenaria con quella di un popolo giovane: quello dei Romani.

Gli invasori mandarono una forza esplorativa di soli dodici uomini che sbarcarono in Italia e iniziarono una vivisezione di massa che però non innescò la resa di quei “selvaggi mammiferi”, ma la loro feroce e spietata risposta militare. L’arte della guerra era cosa nota ai Romani che infatti annientarono la missione esplorativa seppur con migliaia di vittime, tanto era il divario tecnologico tra le due civiltà.

A quel punto i vincitori poterono accedere ad una scienza infinitamente superiore alla loro, sfruttando anche l’unico sopravvissuto della forza ostile: Ysszir, che rivelò tutti i segreti della sua civiltà arrivando infine quasi ad amare l’umanità, cosa che gli permise di diventare amico di Ottaviano e di prendere il nome romano di Lucio Astrofero.

Quando dopo secoli gli alieni sbarcarono di nuovo per conquistare la Terra, trovarono un nemico sufficientemente avanzato per impedirgli la vittoria e costringerli a tornare sul loro pianeta d’origine, Usselet, impartendo ai gloriosi Sserath la prima sconfitta della storia del Grande Regno.

Augusta Universalis immagine
Un'immagine evocativa
Fu l’inizio di un odio profondo che portò i destini delle due civiltà ad incrociarsi di nuovo nei millenni a venire.

Grazie alle indicazioni di Lucio, i Romani inoltre costruirono i primi reattori, inviati sulla Luna e su Marte per raccogliere risorse e materiali. Grazie a una tecnologia ormai più che avanzata per l’intera umanità, Roma iniziò il suo processo di conquista dell’intero spazio interstellare e di consolidamento del suo potere sul pianeta Terra.

Costruirono intorno al sole uno sciame dysonico: una serie di titanici pannelli solari che forniscono ancora oggi energia alla Terra, e grazie ai quali, sfruttando l’energia praticamente infinita del sole, svilupparono i nuovi motori kugelbites (fulmine globulare).

Grazie a questi motori fu possibile costruire i Limes Orbitalis, stabili tunnel spazio-temporali che azzerano gli altresì enormi tempi di viaggio.

Oggi, Roma controlla la Terra e il sistema solare, che forma il cosiddetto anello interno, protetto dai sistemi permanenti di rilevatori e basi militari semiautomatizzate che formano i Bastioni di Orione. Oltre questi confini, sono presenti colonie umane nei sistemi delle stelle Sylde, Mayranis, Gliese e Proxima Centauri, a formare gli Anelli Esterni.

Missioni militari di ricognizione o di esplorazione vengono rivolte verso i misteriosi o inquietanti sistemi di Tau Ceti, Kapteyn ed Epsilon Eoli, troppo inospitali, lontani, strani o pericolosi per potervi fondare una nuova colonia stabile. Al di fuori dei confini dell’Impero, nella titanica Nube di Kepler, si estendono i numerosi sistemi stellari del Grande Regno Sserath, che ancora oggi conta una superiorità numerica netta rispetto ai “pochi” mondi degli umani.

La politica non è mutata nel corso dei secoli: è un unico Augusto a regnare su tutto l’Impero e i nove Cesari che siedono accanto a lui formano il senato imperiale. Ciascuno di loro è detentore del potere massimo, militare e civile, nella propria nazione.

La struttura economica dell’Impero si suddivide in centinaia di corporationes, cinque delle quali sono le più importanti, tanto tali da chiamarsi ordinesOrdo Martis, i soldati; Ordo Dianae, gli esploratori; Ordo Mercurii, i diplomatici; Ordo Plutonis, le spie; Ordo Minervae, i filosofi

I personaggi giocanti

I giocatori si caleranno nei panni di guardie pretoriane, forze militari indipendenti al servizio dei Cesari e degli Augusti, col principale compito di difenderli e proteggerli. Le più importanti guardie vicine a Roma sono la Guardia Adamantis di Roma, la Guardia Aurea di Bisanzio, la Guardia Rubis dell’Impero Russo, la Guardia Ferrea del Sacro Romano Impero e la Guardia Leonis della Federazione Zulu.

Al loro interno le guardie sono divise in gradi, uguali per tutte le guardie del regno, ma con una nomenclatura diversa. Quella della Guardia Adamantis, ad esempio, è la seguente: I Probatus, II Immunis, III Triarius, IV Signifer, V Optio, VI Centurion, VII Tribunus, VIII Legatus, IX Consul, X Imperator. I giocatori partiranno dal grado di probatus e non potranno mai superare quello del tribunus.

Sono questi livelli della gerarchia che vengono radunati nelle piccole unità speciali dei manupuli e inviati nelle missiones operative in ogni luogo dell’impero e oltre. Essi hanno inoltre l’immenso privilegio di “vestire” la tecnolorica, il sistema di impianti biomeccanici che trasforma il corpo umano in un’arma vivente dotata di una molteplicità di sistemi di assalto, protezione e supporto.

Augusta Universalis scheda
Scheda
I pretoriani vengono scelti dagli ordines, ed addestrati di volta in volta da ognuno di essi. Una volta addestrati, ogni ordine riunisce i manupuli da mandare in missione. A oggi, nessun imperator ha mai osato mettere in dubbio la disponibilità dei propri pretoriani alle richieste inoltrate dagli ordini, cercando al contrario di trarne il maggior beneficio possibile.

Oggi, Roma e i popoli a essa federati sono coinvolti in numerose iniziative diplomatiche e militari nello Sperone di Orione, tali da portare fin troppe incombenze nelle fidate mani dei pretoriani.

La guerra delle aquile coinvolge le più potenti fazioni della Terra in una lotta fratricida. Roma e il Sacro Romano Impero difendono il diritto supremo a regnare della giovanissima Livia Akiko Augusta, mentre Bisanzio e Mosca sono alleate nel tentativo di rovesciare l’Imperatrice e porre sul Trono Adamantio la splendida e terribile sorella maggiore, Anastasia Eracliade. Dietro al conflitto, non solo l’umana fragilità dinanzi alle lusinghe del potere, ma una tragedia che ha strappato alle due sorelle i genitori e una serie di inquietanti sogni che presagiscono orrori dallo spazio profondo - o testimoniano la follia di inconsistenti visioni.

Meccaniche

Le meccaniche di Augusta Universalis (del quale è in corso una campagna Kickstarter), sono quelle che già hanno mosso Destino Oscuro 2.0 e  Le notti di Nibiru.

Virtutes

Le statistiche principali prevedono le virtutes, doti fisiche e mentali che differenziano un pretoriano dall’altro e che lo descrivono nei particolari: impetus (potenza fisica), dexteritas (velocità e coordinazione), resilientia (capacità di resistere ad attacchi sia fisici che mentali), ingenium (capacità logiche, matematiche e tecniche), sophia (una sorta di sesto senso) e auctoritas (capacità di influenzare gli altri). Le prime tre sono virtutes exteriora, le seconde interiora.

Animae

Oltre alle virtus esistono anche tre caratteristiche speciali chiamate animae, che possono essere narrate per influenzare positivamente o negativamente le azioni dei personaggi con gli aspetti morali che guidano le loro scelte. Le tre animae sono logos (sanità mentale), pathos (la quantità di emozioni e sentimenti umani) e deimos (definisce quanto l’anima del pretoriano sia corrotta).

L’insieme delle tre animae determina non solo la componente maggiore fra uomo e “macchina” nella psiche del pretoriano (un essere comunque biomeccanico), ma anche la levatura morale delle pulsioni che ne determinano l’agire.

Ars e peritiae

Augusta Universalis manuali
Manuali
Le abilità sono divise invece in cinque ars (plurale artes): ars Martis (abilità in combattimento), ars Dianae (abilità di percezione), ars Mercurii (oratoria e politica), ars Plutonis (abilità in spionaggio ed infiltrazione), e ars Minervae (abilità di conoscenza e scienza).

Infine le peritiae, che sono una serie di abilità e conoscenze possedute dal personaggio che possono essere usate al posto delle ars (quando possibile), in combinazione con le virtus, per effettuare un test.

Scene

Augusta Universalis, differentemente da molti altri giochi di ruolo, divide tutti gli eventi in scene, l’unità di misurazione di base dello scorrere del tempo durante la narrazione. Molte risorse a disposizione dei pretoriani sono infatti utilizzabili un determinato numero di volte per scena di gioco ed è assolutamente fondamentale sapere come identificare quando una scena inizia e una finisce.

Una scena è divisa in tre unità:         

  • unità di luogo: una Scena si svolge in un solo posto, se l’azione si sposta consistentemente nello spazio la scena termina e ne inizia una nuova;
  • unità di tempo: una Scena si svolge in un determinato lasso di tempo, se l’azione si allontana in un altro momento della giornata (o addirittura di mesi e anni) la scena termina e ne inizia una nuova;
  • unità di azione: una scena narra di uno specifico episodio, riferito ad una specifica impresa e ad un particolare, unico obiettivo dei personaggi coinvolti in essa; se tale obiettivo o tale impresa mutano, la scena termina e ne inizia una nuova.

Se soltanto una di queste unità si interrompe, la scena in corso termina e ne inizia un’altra.

Test

Quando bisogna verificare la buona riuscita di una certa azione, si esegue un test sommando prima una virtus a una peritia (valore base), e poi sommando il risultato del lancio di due dadi da otto, in modo da stabilire il valore effettivo. La soglia da superare è venti; ma ci sono vari gradi di successo, che vanno dal fallimento critico (risultato minore di zero), al successo critico (risultato superiore a ventisei).

Un cambio di approccio potrebbe far ripetere il test, così come alcuni tiri (fasti o nefasti) potrebbero innescare vantaggi o svantaggi ulteriori (ad esempio due otto in un tiro fanno aggiungere due dadi da otto al test). Le animae vengono usate nei test un numero di volte pari al loro livello (mai più di due per scena) per sessione.

Combattimento

Ogni combattimento inizia con il controllo della sorpresa, durante il quale il bersaglio può effettuare un test di sophia più una peritia che dipende dalla circostanza. In caso quindi di fallimento, l’attaccante può effettuare gratuitamente un emblema (spiegati più tardi). 

Tempus  

Dopo questo, inizia lo scontro vero e proprio ed ha inizio un tempus di combattimento (una serie di turni consecutivi, uno dopo l’altro, dal più veloce al più lento ad agire): in questa fase, tutti i personaggio - giocanti e non giocanti - ottengono i propri punti azione e si calcola l’Iniziativa.       

All’inizio del combattimento tutti i combattenti acquisiscono punti azione pari alla loro dexteritas nello stesso momento; dopodiché inizia il primo tempus. In ogni tempus i combattenti agiscono per ordine d’iniziativa; quando inizia il suo turno, il personaggio può spendere punti per eseguire azioni.

Un personaggio può eseguire più turni in un tempus, ognuno dei quali permetterà di compiere tutte le azioni che desidera, finché può pagarne il costo in punti azione. Se vengono svolti tutti i turni e uno o più dei combattenti desidera spendere ancora punti azione, occorre ricominciare il giro dei turni.

Quando un personaggio esaurisce i punti azione o comunica al demiurgo che desidera terminare il suo tempus, egli non avrà più turni fino al tempus successivo, che inizia quando anche tutti gli altri personaggi raggiungono una delle due predette condizioni. All’inizio dei tempi successivi al primo, i combattenti non acquisiscono punti azione insieme, ma appena prima dell’inizio del loro primo turno nel tempus.

Turno di combattimento

Ogni turno di combattimento è diviso in tre parti: preparazione (si ottengono i punti azione per il turno in corso), azione (si svolgono azioni spendendo i punti), conclusione (si passa il turno mettendosi in difesa). Eventuali punti azione del turno precedente vengono sommati a quelli del turno successivo (mai più di venti azione totali).

Augusta Universalis tabula praetorianis
Tabula praetorianis
Per attaccare si effettua un test: il risultato del lancio dei dadi si somma al valore base formando il valore effettivo, come sempre. Il difensore, visto l’attacco avversario (e il risultato del lancio dei dadi), effettua un test a propria volta, cercando di salvarsi. La descrizione del tipo di azione di attacco o difesa effettuata, come avviene nei normali test, decreta anche la virtus e la peritia di riferimento.

Se il valore effettivo dell’attaccante è maggiore di quello del difensore (non pari o inferiore), l’attacco va a segno; altrimenti va a vuoto.

Un attacco andato a segno infligge un danno pari al valore effettivo del test di attacco eseguito (più eventuali effetti degli emblemi). Il personaggio colpito assorbe danni pari alla virtus usata nel test di parata o schivata (quindi andando a coinvolgere virtus o peritiae diverse a seconda del caso).

Ogni personaggio giocante ha sessanta punti vita; a meno venti si muore.

Emblemi

Un emblema gestisce gli effetti meccanici della maggior parte delle azioni e si attiva ogni volta che l’attacco o la difesa hanno effetto.

Esistono emblemi di diversi tipi - alterazioni, danno, protezione, spazio-tempo, vantaggi. Ogni tipo ha diversi emblemi, che non elencherò per ovvi motivi.

Possiamo trovare gli emblemi sulle armi o sull’armatura, a seconda del loro uso.

Conclusioni

Indubbiamente uno dei giochi di ruolo più ostici - almeno nella lettura del regolamento, pieno di sotto strutture e abilità difficili da apprendere alla prima lettura - che abbia trovato negli ultimi tempi, complici una nomenclatura piuttosto difficile da apprendere da subito; ma un titolo indubbiamente fedele all’ambientazione, che amo (Lex Arcana è uno dei miei giochi di ruolo preferiti).

Tutto questo fa di Augusta Universalis un gioco tosto, per veri amanti del gioco di ruolo strutturato e complesso, non consigliabile quindi a giocatori "di primo pelo” e occasionali.

L’approccio è quello che si deve avere con un gioco di ruolo narrativo, sia per via della struttura a scene, sia per le diverse abilità (animae ed emblemi) interamente inventate e raccontate dai personaggi giocanti. Detto questo però, troviamo anche molte tabelle e tecnicismi noti ad altri tipi di giochi.

Per questo mi sento di dire che trovo Augusta Universalis un gioco completo e ben fatto, sia nella narrazione, che nei disegni che nel regolamento. Se vi piace l’ambientazione “FutuRomanica” che strizza l’occhio a Warhammer, Augusta Universalis è il gioco che fa per voi.

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