The Thing: bello come il film, teso come il film

The Thing: report

La Cosa: molti giochi ci hanno provato... ma solo questo ha assimilato il film, come l'organismo alieno protagonista.

Report
Giochi

Quando Agz mi ha chiesto di scrivere un'introduzione per questo articolo che parlasse del film mi sono preoccupato: Carpenter è uno dei miei registi preferiti, La Cosa uno dei suoi capolavori e quando mi metto a scrivere di film tendo ad essere prolisso. Quindi vi chiedo scusa in anticipo... 
Killa_Priest

Correva l’anno 1982, l’inizio del decennio neo-liberista ed edonista. Come nella società americana anche nel cinema statunitense l’ottimismo a stelle e strisce, forte della propaganda reaganiana, scorreva potente. Pellicole muscolari e reazionarie come Rocky III e Conan Il Barbaro, altre di rottura con il passato come Rambo e per finire il vero mattatore della stagione, con l’iconico pupazzone di gomma con la faccia da imbecille ma pieno di buoni sentimenti, E.T.

In questo periodo così luminoso viene data a John Carpenter, reduce dal successo di incassi di Fuga da New York, la regia del remake di “The Thing from Another World” di Howard Hawks e Christian Nyby, classico anni Cinquanta della fantascienza horror al cinema.

Carpenter, quindi, decide di rivoluzionare il materiale di partenza e finisce per girare uno dei film più claustrofobici, nichilisti e disperati della sua filmografia. E ovviamente, ai botteghini, sarà un flop.

Nell’Outpost 31 un gruppo di scienziati americani si troverà a fronteggiare un alieno parassita che infetta gli esseri viventi con cui viene a contatto attraverso l’imitazione dell’organismo ospitante. Come in molte altre opere dell’autore troviamo un gruppo assediato, senza alcun modo di comunicare con l’esterno in cui, da subito, si instaura un clima di terrore e sospetto - metafora della natura della società umana secondo Carpenter.

Il film si basa, infatti, sui rapporti tra i personaggi, che spinti dalla necessità di sopravvivere, dimenticano la loro umanità e vengono risucchiati in una spirale di paranoia autodistruttiva. Homo Homini Lupus. La stessa paranoia dell’America in carne ed ossa: alla ricerca spasmodica del comunista, del traditore della patria, dell’eliminazione del nemico che può mettere a repentaglio il proprio benessere edonistico; e il film ci fa vedere cosa potrebbe portare questa scelta sociale e politica.

Il nemico nella pellicola non è quindi l’alieno, del resto il suo unico suo scopo è sopravvivere, ma i veri antagonisti sono i personaggi stessi che progressivamente perdono la capacità di distinguere tra il bene ed il male, cedendo alle pulsioni più viscerali.

Iconico, da questo punto di vista, il finale. Gli unici due sopravvissuti, l’afroamericano Childs, esponente della “working class”, e il pilota di elicottero MacReady, nonostante tutto quello che hanno passato assieme, ancora non si fidano l’uno dell’altro. La Cosa non ha solo lacerato carne, ossa e sangue ma anche l’animo degli uomini, trasformandoli in copie grottesche dell’Umanità. Trasportandolo nel mondo reale quindi a cosa porterà l’individualismo e il consumismo esasperato proprio degli anni ‘80? Carpenter un'idea la aveva ed io, a posteriori, non posso che essere d’accordo con lui.

Per concludere, sia al tempo che, ai giorni nostri, preferiamo la rassicurante figura familiare del buon Alieno rappresentato da E.T., rispetto alla nichilistica visione dell’Altro di Carpenter ed al suo grido di denuncia.

Il Mostro non può mai essere sconfitto, perché il Mostro siamo noi.

In una calda giornata d'inizio agosto, ci vengono a trovare all'Associazione Ludica Apuana di Massa (A.L.A.), Silvio Negri Clementi e Roberto Vicario di Pendragon Games, per presentare in esclusiva le loro ultime creazioni: The Thing, basato sull'omonimo film di John Carpenter e prodotto su licenza, e Diabolik, basato sull'omonimo fumetto e sempre su licenza ufficiale (di cui vi parleremo più avanti in un altro articolo).

Io ho partecipato al tavolo di The Thing ed è questo gioco che vi vado ad illustrare.

Per la parte analitica, sappiate che abbiamo giocato in otto (è da 4-8 partecipanti), finendolo in circa due ore e mezzo pur essendo tutti alla prima partita e in un ambiente abbastanza rumoroso (per lo più a causa nostra...). 
La spiegazione dell'ottimo Roberto è invece stata rapida, sui quindici minuti, perché in fondo il gioco è facilmente assimilabile.
The Thing: setup

Nota: tutti i materiali e le grafiche che vedete nelle foto sono prototipali. Abbiamo visto i rendering delle miniature e sono molto belle, oltre che fedeli a personaggi e mostri del film.
Le foto brutte le ho scattate io, quelle decenti qualcun altro.

Come si gioca a The Thing

Il tabellone riproduce fedelmente la base antartica in cui sono dislocati i nostri protagonisti. Ogni stanza ha una funzione specifica (ad esempio la stazione radio può essere progressivamente riparata per mandare il segnale di soccorso, il generatore va tenuto attivo per avere luce, la caldaia per avere riscaldamento e non morire assiderati, nella cambusa si può cucinare per ottimizzare le parche scorte di cibo, eccetera).

Ad inizio partita si riceve un segnalino “Umano” o “Cosa” (solo uno riceverà tale segnalino maledetto), che sancirà l'appartenenza alla squadra degli umani o degli alieni. Lo scopo degli umani è sopravvivere e scappare dalla base, portando con sé tutti gli umani superstiti e nessuna cosa. Diversamente, vincono gli alieni.

Ogni giocatore (sono i personaggi del film), ha la sua abilità speciale ed ogni round avrà una mano di sole tre carte, pescate a caso da un mazzo comune, che possono essere:

  • riparare: se una stanza (o lo spazzaneve) è danneggiata, si toglie un segnalino danno;
  • usare: si compie l'azione della stanza;
  • sabotare: l'azione viene annullata.

Per cui è possibile avere una mano ad esempio senza "usare", o addirittura con sole carte "sabotare".

The Thing
In ogni round, ciascuno dei partecipanti dà una carta, coperta, al caposquadra (che cambia durante la partita), che le mescola assieme ad una pescata casualmente dal mazzo comune. Poi, ciascuno si sposta in una stanza della base, con lo scopo (almeno apparente) di compierne l'azione o ripararla. 
Dove sta il twist di gioco? Nel fatto che se si va in due o tre nella stessa stanza, l'azione verrà fatta in modo più performante, ma i giocatori dovranno anche scambiarsi dei segnalini lealtà
Ogni giocatore ne possiede tre: due "umano" e uno "infetto". Quando avviene uno scambio, ne piazza due davanti a sé e l'altro giocatore ne pesca uno, restituendolo al proprietario dopo averlo guardato. Quindi una “cosa” ha il 50% di probabilità di infettare un altro giocatore, laddove un umano metterà davanti a sé disponibili solo i suoi due segnalini "umano". 
I giocatori che vanno assieme, però, fanno anche salire di una posizione il loro segnalino nel tracciato del sospetto. Questo è un tracciato che ospita un dischetto per giocatore e più si sta assieme ai compagni, più si sale in tale scala. Perché andare assieme allora? Perché alcune stanze, come generatore e caldaia, hanno davvero molto spesso bisogno di almeno due persone per funzionare efficacemente ed anche altre non sono sovente da meno, a seconda delle circostanze.

Il caposquadra estrae a questo punto una carta alla volta dal mazzetto creato e la assegna ad un giocatore: ovviamente più “sabotare” ci sono, meno azioni verranno fatte, più il sospetto serpeggerà nel gruppo. Ma non è naturalmente possibile risalire a chi abbia messo nel mazzo quella specifica carta (potrebbe poi anche essere quella presa in più dal mazzo comune) e in questo caso la decisione di cosa assegnare a chi è responsabilità del caposquadra, anche se ovviamente tutti vorranno dare la loro opinione. Quindi è assolutamente possibile che ti venga assegnata una carta differente da quella che avevi messo a inizio round.

Durante la partita si possono recuperare sacche di sangue (con cui si può testare la lealtà del personaggio più sospetto sul relativo tracciato) e anche la mitica combo lanciafiamme + filo di ferro, con la quale, consumando una carica di propellente, il possessore può testare un personaggio a suo piacere. 
Ah, col lanciafiamme è possibile anche dare fuoco ad una o più stanze del complesso per riscaldarsi, in caso di guasto alla caldaia (esattamente come avviene nel film) per non morire congelati.

Non ho menzionato i cani: ci sono anche loro e vagano pericolosamente nella base, facendo pescare pericolosi segnalini umano/infetto ai giocatori nelle stanze con loro.

The Thing
Ci sono poi altre piccole cose che non sto a menzionare, come il meteo che consuma calore, l'elettricità che, se salta, costringe a giocare carte azione a caso, senza poterle scegliere, lo spazzaneve che, se riparato, costituisce un mezzo di fuga alternativo, eccetera.

Prime impressioni

Il range 4-8 giocatori potrebbe sembrare un limite, a prima vista, ma in realtà trovo che sia un grosso pregio: nel classico range 4-5 si sarebbe sovrapposto a molti altri cooperativi con traditore di assoluto pregio (Nemesis, Battlestar Galactica, Dead of Winter), che però non funzionano superata tale soglia. In questo caso abbiamo invece la possibilità di giocare nell'ampio range 6-8 (il suo ottimale da quanto visto), in un tempo di gioco contenuto (circa due ore scarse, esclusa la prima partita), in cui l'unico rivale è Dark Moon che però, onestamente, da quel che ho provato, si piazza sotto a questo The Thing.

A livello di atmosfera, nessun gioco provato si è mai avvicinato tanto quanto questo a quella del film. Non solo per la palpabile tensione data dalle meccaniche, che alimentano costantemente il sospetto; non solo per il senso di urgenza e impotenza che il rapido precipitare della situazione mette sul tavolo; ma anche per la fedele riproduzione di personaggi, situazioni, circostanze viste nel film, il tutto con estrema naturalezza e poche regole subito assimilabili. 

Non temete però: anche chi non ha visto La Cosa di Carpenter può apprezzare il gioco senza problemi, come è capitato anche a qualcuno al nostro tavolo. Salvo meritare comunque la fustigazione nella pubblica piazza per la sua lacuna cinematografica.

the thing: Windows
The Thing: in questa partita, io ero Windows
Nella nostra partita, indovinate chi era la prima “Cosa”? Io, naturalmente.
Nel corso dei quattro round giocati prima di essere inevitabilmente beccato, sono sempre riuscito con qualche scusa a trovarmi ad agire in coppia ed infettare, in piena media matematica, due compagni su quattro tentativi. 

Io e l'ultimo infetto (qui in Tana lo conoscete come Dad76, in una diapositiva poco sotto), siamo stati beccati, mentre la seconda giocatrice da me infettata è riuscita a mimetizzarsi e, pur avendo fallito a sua volta un tentativo di contagio, è riuscita a farsi ammettere come equipaggio dello spazzaneve per la fuga finale, condannando così gli umani alla sconfitta e noi alla vittoria. 

Anche quando vieni beccato come “Cosa”, hai comunque la possibilità di giocare, gestendo agguati ai tuoi vecchi compagni ed inglobando i cani superstiti per avere più forza. In pratica avrai un certo numero di segnalini "presenza" da distribuire segretamente sulle varie stanze, prima che gli umani decidano dove andare: se capitano in un luogo in cui sono in minoranza rispetto ai segnalini da te posti, c'è un alto rischio vengano infettati e in ogni caso non fanno l'azione programmata.

Insomma, per farvela breve, la partita è stata un po' incerta ed esitante nei primi round, com'era prevedibile per otto nuovi giocatori, ma è rapidamente decollata, tra accuse, sospetti, minacce.
due delle tre cose
due delle tre cose

Cosa fare con La Cosa?

Penso onestamente che finanzierò il progetto. Il gioco mi ha convinto, ancora di più a pieno regime di partecipanti. Certo, per le sue meccaniche capiterà che a volte la "Cosa" non riuscirà ad infettare nessuno prima di essere beccata, come è anche possibile che gli infetti siano la maggioranza rispetto ai poveri umani, lasciando loro pochissime speranze. 

Però in fondo questo sarà anche il bello del gioco: una estrema variabilità e la voglia di fare subito la rivincita.

Commenti

Ricordati di fare il pledge anche per Sava.

Mai provato Who goes there?

E il più simile “The Thing: Infection at Outpost 31”?

Grande Pendragon, mio pledge assicurato

Sembra veramente un gran gioco, amo i cooperativi con traditore/i.

Temo che dovrò rinunciare per l'alto range di giocatori, spero che durante la campagna possa essere implementata qualche variante a riguardo

Il 22 settembre su KS, ovviamente, è già disponibile la pagina per ricevere la notifica dell'avvio del progetto.

Il mio pledge é assicurato avendo partecipato alla serata di presentazione, The Thing é molto divertente e "interattivo" ben oltre le regole e le meccaniche del gioco, semplici e lineari.

Quindi confermo le impressioni di Agzaroth e sottolineo il divertimento e il senso di appagamento "ludico" vissuto al tavolo da gioco, pur perdendo per colpa del caposquadra che ha trascurato di fare quell'ultimo ma maledetto test con lanciafiamme + filo! :-)

 

Bello davvero. A me sarebbe interessato parecchio se non fosse 4-8 giocatori. Purtroppo passo, mi guardero' il film.

Anch'io purtroppo passo, se dà il meglio in 6-8 potrei giocarci pochissimo. 

Però mi riprometto di recuperare Dark Moon, se lo trovo... 

Qua il pledge è praticamente già fatto. Amo Carpenter, ho saltato il Ks di essi vivono, ma qui ci sono tanti elementi positivi. Aspetto la partenza della campagna per ulteriori conferme :D

Figata, anche se avendo già in gruppo DoW e Nemesis ed essendo ben difficilmente più di 4-5, razionalmente non credo che pledgeremo.. ma sembra veramente ben fatto e i "twist" descritti mi paiono ottime idee!

Spero di poterlo provare alla prossima Play (prematuro?)

themanwhosoldth...

Il gioco sembra molto ispirato e divertente. E in fondo se già in sei promette bene potrei farci un pensierino. Eppoi è La cosa!

Mi è piaciuta anche la critica cinematografica di apertura anche se non condivido l'idea che Conan il barbaro sia un film reazionario. Lo è solo in superficie e se si vuole catalogare Milius come regista di "destra". Mentre su Carpenter condivido tutto. Genio!

Bello, lo tengo d'occhio!

Interessante, anche se aspetterò la versione retail.

Il range minimo di giocatori con 4 è però una discriminante pericolosa per il successo commerciale del gioco, anche se capisco che la meccanica e il sistema con l'incognita del "traditore" ne hanno beneficio sicuramente.

Consiglio di spremersi le meningi e mettere in piedi una variante almeno per scendere a 3.

In sto' periodo vedo un sacco di "operazioni nostalgia", con target film anni 80 o 90...

 

Badger28 scrive:
Figata, anche se avendo già in gruppo DoW e Nemesis ed essendo ben difficilmente più di 4-5, razionalmente non credo che pledgeremo.. ma sembra veramente ben fatto e i "twist" descritti mi paiono ottime idee!

Spero di poterlo provare alla prossima Play (prematuro?)

Dipende anche da quando sarà, la prossima Play.

Noi di solito si gioca in 5; amo Carpenter (ho già il gioco di "Grosso Guaio a Chinatown" e ho pledgiato anche "They Live" e molto probabilmente farò anche questo.

Grazie mille per il report, mi ha chiarito parecchi dubbi ma uno mi è rimasto: in futuro dovrebbe partire il Kickstarter di "The Shadow Planet" e la meccanica mi sembra molto simile. Qualcuno l'ha provata e potrebbe confermare/smentire?

Si possono avere le introduzioni di killa per tutti gli articoli? 
Anche se presente alla serata non ho provato il gioco, ma posso riportare il casino che han fatto presi tutti dall entusiasmo per la partita, tra accuse e risate. 

Ma non è un po' troppo simile a  The Thing: Infection at Outpost (anche graficamente)?

usagisan scrive:

Ma non è un po' troppo simile a  The Thing: Infection at Outpost (anche graficamente)?

Beh, il film si svolge principalmente nella base e quella è la piantina della base come nel film.

Non si può prescindere da mettere quella disposizione di stanze lì, come hanno fatto quelli del gioco precedente.

Vorrei fare un appunto critico ai ragazzi di Pendragon:

A 10-15 giorni dall'inizio del Kickstarter, ci sono solo 7-8 post nel forum di BGG sul gioco (dei quali uno è mio).

Sarà il caso che si diano una svegliata con anticipazioni, discussioni sui personaggi, postando foto, creando hype, altrimenti col cavolo che avranno un seguito internazionale!!!!!!

Cristiano scrive:

 

usagisan scrive:

 

Ma non è un po' troppo simile a  The Thing: Infection at Outpost (anche graficamente)?

 

 

Beh, il film si svolge principalmente nella base e quella è la piantina della base come nel film.

Non si può prescindere da mettere quella disposizione di stanze lì, come hanno fatto quelli del gioco precedente.

Vorrei fare un appunto critico ai ragazzi di Pendragon:

A 10-15 giorni dall'inizio del Kickstarter, ci sono solo 7-8 post nel forum di BGG sul gioco (dei quali uno è mio).

Sarà il caso che si diano una svegliata con anticipazioni, discussioni sui personaggi, postando foto, creando hype, altrimenti col cavolo che avranno un seguito internazionale!!!!!!

Segnalo che c'è anche un gruppo su facebook dedicato.

Assolutamente,

ma perchè non replicare tutti i post, video , immagini anche nella pagina del gioco presente in BGG??

Perchè non creare hype con anticipazioni regolari anche là, spalmate nell'arco di due-tre mesi con articoli settimanali?

Quando vado là, vedo i cespugli rotolare stile villaggio abbandonato...

tre foto postate, 9 messaggi...

Mi piacerebbe che i ragazzi avessero successo, perchè lavorano bene, ma senza il supporto fattivo di pledgiatori stranieri, il risultato è incerto.

e il riferimento per gli stranieri è BGG.

Se uno straniero va là, muore di solitudine...

Ovviamente le mie sono critiche costruttive, gli auguro un ottimo successo!

Cristiano scrive:

 

usagisan scrive:

 

Ma non è un po' troppo simile a  The Thing: Infection at Outpost (anche graficamente)?

 

 

Beh, il film si svolge principalmente nella base e quella è la piantina della base come nel film.

Non si può prescindere da mettere quella disposizione di stanze lì, come hanno fatto quelli del gioco precedente.

 

Ci sta, ma ache questo da 4 a 8 e poi la grafica è simile.

Comunque era solo una costatazione personale, conta poi il gioco.

L'unico mio disappunto è proprio in quel 4-8 che vincola troppo ad un gruppo. Lo so che il gioco da tavolo è di gruppo ma non sempre è possibile trovarlo il gruppo. Dovrò lasciare li anche questo.

usagisan scrive:

Ci sta, ma ache questo da 4 a 8 e poi la grafica è simile.

Comunque era solo una costatazione personale, conta poi il gioco.

L'unico mio disappunto è proprio in quel 4-8 che vincola troppo ad un gruppo. Lo so che il gioco da tavolo è di gruppo ma non sempre è possibile trovarlo il gruppo. Dovrò lasciare li anche questo.

Concordo.

Anche se in tanti il meccanismo del gioco funziona per forza meglio, con la incognita degli infettati.

Ci vorrebbe una variante per 2-3 giocatori con un mazzo-automa che simulasse The Thing e quindi lo trasformasse in un cooperativo puro invece che un cooperativo "con traditore".

In quel modo la platea di papabili interessati all'acquisto si amplierebbe notevolmente.

Il gioco immagino sarà anche in italiano. Forse potrebbe essere l'occasione per estendere il mio gruppo di gioco oltre ai soliti 4-5 che giocano a Nemesis a turni alterni. Sarebbe possibile avere qualche link? Sto leggendo di una pagina BGG, di una preiscrizione al KS e di un gruppo Facebook ma nessun link a nessuna di queste risorse. Nemmeno nell'articolo è presente alcun riferimento.

Il gioco è finalmente uscito, sarà meritevole di una recensione?

kevinpurple scrive:

Il gioco è finalmente uscito, sarà meritevole di una recensione?

sicuramente, tempo di giocarlo un po'

Forse sarò limitato io ma...nichilismo? Critica della natura umana ? Risveglio dal sogno edonista ?  Forse, per carità....io ho visto il film qualche giorno fa e per me non è altro che la storia di come un gruppo di disperati intristiti da buio e freddo artici tentano di sopravvivere contro un mostro malvagio subdolo.

Parliamo di un alieno con zanne acuminate e istinto omicida che può prendere le sembianze di chiunque. Cosa dovrebbero fare delle persone, fidarsi l'una dell'altra in nome dell'umanità ? XD 

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