Viticulture

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Viticulture
Voto recensore:
0,0

Voto Recensore: 7,5


Ambientato in Toscana, Viticulture è ideato dalla coppia Jamey Stegmaier e Alan Stone, è prodotto dalla Stonemaier Games e ad oggi presenta ben tre versioni. Questa recensione prende in esame la seconda versione con un breve cenno sulle differenze con la terza e la prima in fondo. Inoltre chiarisco fin da subito come sia presente un’espansione chiamata Tuscany, che è molto particolare e che invito caldamente a prendere in considerazione perché trasforma totalmente il gioco in questione. Vista l’importanza di tale espansione mi sono preso carico di realizzare subito anche la sua recensione, che troverete presto online in Tana.
Il gioco è per 2-6 giocatori con una durata dichiarata di 45-90 minuti; per quanto si sia davanti ad un gioco piuttosto breve devo avvertire che giocato in 5-6 giocatori probabilmente si arriverà a 2 ore abbondanti.

MATERIALI:
Ottimi e abbondantissimi. Tutti gli edifici presenti nel gioco sono rappresentati da un segnalino in legno di forma differente. I lavoratori sono molto carini e i segnalini in vetro utilizzati per marcare i vini e le uve prodotte durante il gioco sono davvero pregevoli. Le carte sono robuste e plastificate e la scatola anche è ottima nonostante la misura non standard. Addirittura le plance giocatori sono stampate su entrambi i lati in modo da presentare il solo disegno di sfondo da una parte o anche le scritte di aiuto ai giocatori dall’altra. Tutta la grafica è gradevole e realizzata in toni pastello come un affresco.
Volendo proprio cercare il pelo nell’uovo, un paio di edifici si distinguono tra loro con difficoltà ed i soldi sono gradevoli ma non eccelsi (anche se è possibile acquistarne una versione metallica, bellissima ma costosa).

AMBIENTAZIONE:
La vecchia Toscana attende le vostre doti strategiche di viticoltore. Pianterete viti, raccoglierete uva, invecchierete vini rossi, bianchi, rosati e frizzanti ed evaderete ordini per creare la più grande azienda vinicola d’Italia!
Questo titolo fa dell’ambientazione uno dei suoi punti di forza e permette ai giocatori di fare tantissime cose tutte perfettamente coerenti con la gestione di un’azienda vinicola. Le molte carte sono anch’esse ben caratterizzate ricordando da vicino l’illustre parente Agricola. Ci troveremo dunque a piantare viti, raccogliere grappoli, imbottigliare il vino e venderlo ai clienti. Ovviamente sarà anche possibile implementare la propria cantina, produrre diverse varietà di vino e assoldare nuovi lavoratori.

REGOLAMENTO:
Molto chiaro e dettagliato e scritto con intelligenza (ma stiamo parlando della seconda stampa del gioco quindi non mi sarei aspettato nulla di meno). I pochissimi dubbi emergono solo a riguardo delle diverse carte del gioco che possono non essere sempre chiarissime, ma nulla che non si possa superare con un pochino di buona senso.

IL GIOCO:
Viticulture è un gioco di piazzamento lavoratori in cui ognuno gestisce la propria azienda vinicola e cerca di ottimizzare le azioni a disposizione per fare più punti degli altri. L’azienda è rappresentata da un plancia personale in cui sarà possibile piantare i viticci, raccoglierli, pigiare l’uva, imbottigliarla e lasciarla invecchiare. Sulla propria plancia si potrà anche implementare le attrezzature a disposizione per poter piantare uve più pregiate, invecchiare meglio il vino, produrre vini di più tipologie e maggiore qualità, permettere un migliore Tour della propria azienda agli ospiti e addirittura fargli fare una degustazione dei propri prodotti.

La partita prosegue fino a quando uno o più giocatori avranno raggiunto o superato i 20 punti vittoria, decretando quel turno come l’ultimo. Il tabellone di gioco riporta le diverse azioni a disposizione che è possibile svolgere piazzandovi i propri lavoratori. Gli spazi azione sono esclusivi e sono suddivisi in azioni estive ed azioni invernali. Tale suddivisione è importante poiché in ordine di turno si piazzeranno i lavoratori, prima tutti negli spazi estivi e poi in quelli invernali, ma senza poterli riprendere tra una stagione e l’altra. Questa divisione lascia spazio a diverse considerazioni e gestioni strategiche e dona una certa originalità al gioco. L’ordine di turno è dato da una track in cui, chi si piazza per essere primo, non gode di nessun beneficio addizionale mentre, più tardi si gioca, maggiori saranno i bonus ottenuti. Tuttavia giocare primi è molto vantaggioso poiché ogni azione ha solo spazi per 2-3 lavoratori e solo su di uno di essi è anche presente un bonus aggiuntivo. I lavoratori sono tutti uguali tranne uno, che ha la facoltà aggiuntiva di poter essere piazzato in uno spazio già occupato da altri.

Ogni round è diviso nelle quattro fasi rappresentate dalle stagioni.
PRIMAVERA:
A partire dal primo giocatore tutti sceglieranno a quale ora alzarsi la mattina ottenendo i relativi bonus a seconda di quanto tardi ci si vuole alzare. Nell’intero round, l’ora della sveglia determinerà l’ordine di turno a partire da chi si alzerà prima.
ESTATE: 
In Estate, nell’ordine stabilito dalla tabella di levata di primavera, tutti i giocatori potranno piazzare i lavoratori negli spazi azione estivi, uno alla volta, per svolgere immediatamente l’azione. Quando gli spazi saranno tutti occupati, o tutti avranno passato, avrà termine l’Estate.
AUTUNNO:
Tutti i giocatori pescano una carta a scelta tra quelle del mazzo degli ospiti estivi o invernali. Se si è costruito il cottage si ha diritto ad una carta aggiuntiva. 

INVERNO:
La fase invernale è uguale a quella estiva ma si utilizzano i lavoratori rimasti dall’estate e gli spazi azione invernali sul tabellone.
FINE ANNO:
A fine anno l’uva ed i vini invecchiano, si riprendono i lavoratori e si incassano i pagamenti. Il segnalino primo giocatore passa a sinistra e comincia l’anno successivo.
Alla fine del ruond in cui uno o più giocatori raggiungono o superano i 20 punti vittoria il gioco termina e chi ha fatto più punti è il vincitore.
Tra le tante azioni a disposizione è possibile pescare da 4 diversi mazzi di carte. Uno contiene le carte con le viti da piantare nei propri campi che sono suddivise in uva bianca o rossa con tutta una diversa gradazione di qualità e di corrispettivi requisiti richiesti per essere coltivata. Uno è un mazzo di carte ordini che contengono le diverse ordinazioni dei clienti che, se evase, danno rendita e punti vittoria. Due sono invece i mazzi di carte ospiti (estivi e invernali) che consentono una grande varietà di azioni solitamente migliori di quelle semplici del tabellone.

PROFONDITÀ:
Viticulture è un gioco di medio-alta profondità che consente una pianificazione strategica a lungo termine condita con tutti gli aggiustamenti tattici dati dalla classica meccanica di piazzamento lavoratori. Si possono impostare strategie basate sull’espletamento dei vari ordini dei clienti (il metodo più classico per fare punti vittoria) oppure sull’accumulo di migliorie e carte che facciano vincere con pochi ordini molto remunerativi. Tutto questo dovrà però anche fare i conti con la casualità delle carte pescate che possono fare la differenza se usate nel modo più opportuno.

ELEGANZA E FLUIDITÀ:
Il gioco scorre veloce e fluido e le fasi non sono macchinose o piene di eccezioni. La forte aderenza con l’ambientazione contribuisce a rendere tutto più fluido e semplice nell’apprendimento.

SCALABILITÀ: 
Buona anche se il suo meglio lo dà da 3 a 5 giocatori poiché in due c’è troppa libertà ed in 6 troppo poca. In 6 l’ordine di turno diviene eccessivamente importante, risultando frustrante per chi gioca ultimo nelle fasi finali. È uno dei difetti del gioco base che viene brillantemente superato con l’espansione Tuscany.

PREGI / DIFETTI:
Pregi:
-durata contenuta
-ottimi materiali
-diversi spunti originali
-notevole longevità data dalle carte
-ambientazione molto sentita
Difetti:
-costo elevato
-alea presente nella pesca delle carte (per chi non la sopporta)
-non gira perfettamente in 2 e 6 giocatori con il solo gioco base
-Il gioco è dipendente dalla lingua presentando diverse righe di testo nelle carte, nulla di difficilissimo ma la dipendenza c’è (in Tana sono comunque presenti i file per italianizzare completamente le carte di gioco).

CONCLUSIONE:
Io trovo Viticulture un buon gioco che permette molte possibili strategie e ha una discreta profondità tattica e strategica per una durata tutto sommato molto contenuta. Inoltre supporta fino a sei giocatori e ha un’ambientazione ben ricreata e accattivante. Tuttavia il gioco non è esente da difetti e la sola scatola base risulta avere qualche sbavatura che potrebbe non soddisfare chi è in cerca di un titolo tosto ed impegnativo di durata ragionevole. 
Anticipo qui, però, che tutti questi difetti sono brillantemente ed ampiamente colmati dall’utilizzo dell’espansione Tuscany, per me imprescindibile per poter apprezzare pienamente questo bellissimo gioco.

LE VERSIONI DI VITICULTURE IN BREVE:
Ho accennato all’inizio all’esistenza di una versione precedente di Viticulture e ad una successiva uscita nel 2015 che si chiama Viticulture Essential. Le differenze fra la prima versione e la seconda sono solo nella presenza del lavoratore specializzato che permette di piazzarsi dove sono già presenti altri lavoratori e in qualche piccola differenza nei materiali.
La nuova edizione Essential, invece, ha modificato qualche regola e contiene alcuni moduli aggiuntivi presenti nell’espansione Tuscany. Di fatto è poco utile se si vuole affrontare la spesa per prendere l’espansione, mentre presenta un’ottima alternativa al solo gioco base.

Anno di pubblicazione: 2012
Durata del gioco: 45-90
Min giocatori: 2
Max giocatori: 6

 

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Commenti

Gioco  ambientato tra le viti e le vigne della Toscana,accostato con vino spagnolo e nome in francese x)

 

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