Village Pillage: un carta-forbice-sasso di gruppo!

Le rape del vicino sono sempre più verdi...

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Village Pillage
Voto recensore:
7,5

Nel lontano 2018, durante il mio periodo da cittadino belga (più precisamente di Gent), scoprii l’esistenza del sito Kickstarter. Da quel giorno si susseguirono numerosi finanziamenti, non esclusivamente ludici: alcuni azzeccati, altri purtroppo molto meno.

Il primo progetto in assoluto che finanziai fu proprio questo Village Pillage: un gioco che prometteva di essere semplice ma divertente, e soprattutto che non era già presente in nessuna delle collezioni dei miei amici belgi. Da quel giorno si susseguirono negli anni tantissime partite con partecipanti di tutti i tipi, motivo per cui ho deciso di scrivere questa recensione.

Tutto per un pugno di rape

Village Pillage è un family game da 2 a 5 giocatori (6 con l’espansione), della durata di circa 45 minuti. Nel gioco ogni partecipante impersona un villaggio a sé stante, che ha l’obiettivo di coltivare rape (sì, la valuta del gioco sono proprio le rape), rubarne dai villaggi vicini e venderle per assumere nuovi abitanti del villaggio o per comprare preziose reliquie.

Le meccaniche principali sono la scelta simultanea delle azioni e soprattutto la gestione della mano: ogni volta che si acquista una carta raffigurante un nuovo abitante del villaggio, questa finisce direttamente nella mano del giocatore.

L’interazione è diretta, anzi, direttissima! Di fatto, come anticipato nel titolo della recensione, i villaggi si scontrano tra di loro tramite meccaniche che ricordano la tradizionale morra cinese.

Il gioco ha durata variabile e termina quando almeno un giocatore è riuscito ad acquistare la sua terza reliquia.

Un gioco dove è lecito mandare a quel paese il vicino

Ogni giocatore inizia con la stessa mano iniziale di quattro carte di diverso colore. Queste carte non sono altro che la versione iniziale di ogni tipologia di villico. Infatti:

  • le carte verdi hanno generalmente il compito di coltivare rape;
  • le carte blu difendono il villaggio dagli attacchi dei vicini;
  • le carte rosse sono i predoni, e hanno il compito di rubare rape;
  • le carte gialle sono i mercanti: permettono di reclutare nuovi villici dal mercato, o acquistare una reliquia.
Ogni turno, ogni giocatore sceglierà dalla sua mano una carta da giocare coperta “contro” il giocatore alla sua sinistra, e un’altra da giocare alla sua destra. Una volta che tutti i giocatori hanno selezionato le proprie due carte, queste vengono rivelate simultaneamente e se ne risolvono gli effetti.

Le prime carte ad attivarsi sono le verdi, poi tutte le blu, le rosse, e infine le gialle (sperando di avere ancora abbastanza rape per comprare qualcosa al mercato!).

Ogni carta ha un effetto in base alla tipologia di carta avversaria che si trova a fronteggiare: nell’esempio a fianco, il muro ruberà una rapa all’avversario che ha scelto la carta rossa. Il Trapper, invece, non ha alcun effetto contro una carta blu.

Con le carte gialle, come detto, si possono comprare nuove carte dal mercato comune, oppure reliquie per vincere la partita. Le carte acquistate vanno direttamente in mano, insieme a quelle usate nel turno: ne selezionerete sempre e solo due ogni round, ma avrete più possibilità di scelta e effetti più incisivi!

Anatomia di un gioco di rape

Village Pillage è un ottimo compromesso tra un titolo caciarone e accessibile a tutti, e un gioco comunque carico di tensione, seppur goliardica, dove bisogna cercare di prevedere le intenzioni dei vicini e tentare di ottimizzare le proprie scelte.

Esteticamente è ben curato: la grafica è accattivante, le rape sono segnalini di legno sagomati, le carte sono ben realizzate anche se necessitano assolutamente di essere imbustate per non diventare riconoscibili a causa dell’usura. Il tema è sicuramente poco presente, ma la qualità delle illustrazioni aiuta a percepirlo. 

Le carte hanno effetti simili ma diversi, e sono tutte in singola copia per cui la variabilità tra una partita e l’altra è soddisfacente. Il numero delle carte presenti però sarebbe potuto essere un po’ maggiore.

Il ritmo è sempre coinvolgente perché i turni si susseguono veloci: la scelta delle carte è simultanea e la risoluzione degli effetti è ben scandita e meccanica. Gli unici tempi di attesa capitano proprio alla scelta iniziale delle carte da schierare (ma sono solo due da scegliere) e durante l’acquisto delle carte nella fase di risoluzione delle carte gialle. Le reliquie sono equivalenti nonostante siano graficamente diverse, per cui non c’è necessità di scelta in quel caso.

Il gioco è necessariamente più tattico che strategico, e l’efficacia delle proprie scelte dipende certamente da quello che hanno selezionato i propri vicini. Le intenzioni degli avversari si possono intuire in base alla loro disponibilità di rape, ma bisogna mettere in conto che giocare in modo poco prevedibile è spesso la scelta più redditizia, e quindi bisogna aspettarsi che anche un vicino pieno di rape provi comunque ad attaccarci.

L’interazione c’è ed è più che mai diretta, ed è un punto cardine del gioco. È però limitata ai propri due villaggi adiacenti, per cui (almeno con il solo gioco base) non si può intervenire su giocatori seduti lontani da noi: per rallentarli, o per sperare che non chiudano prima di noi, è necessario confidare nelle scelte dei suoi vicini. Questo aspetto può far storcere il naso, ed è stato un pochino corretto con una delle espansioni successive.

Il gioco è stato pubblicato esclusivamente in inglese: c’è un pochino di testo sulle carte, ma ruota tutto attorno a poche parole chiave ricorrenti (gain, steal, bank, buy…) per cui una conoscenza elementare della lingua è sufficiente.

Un ultimo aspetto da menzionare è la difficile reperibilità: la casa editrice è molto piccola e questo non ha aiutato la distribuzione del gioco, anche se è stato uno degli aspetti che mi ha spinto a finanziare il progetto.

Le espansioni

Sono state rilasciate tre diverse espansioni, che inseriscono alcune meccaniche aggiuntive senza complicare eccessivamente il gioco, oltre a parecchie nuove carte da usare:
  • Surf - permette di acquistare i Bucanieri come seconda carta aggiuntiva. Sono carte che però hanno, tra i vari effetti, quelli di abbandonarvi e finire scartati;
  • Turf - introduce la meccanica del “Provocare”, che forza gli avversari a giocare una certa carta anche nel turno successivo. Inoltre, ha anche carte con effetti su tutto il tavolo;
  • Robbin’ Hood - inserisce principalmente una meccanica di Catch-Up (benchè sia già presente intrinsecamente nel gioco) con carte che hanno effetti maggiori se l’avversario è “Ricco” cioè ha più rape di noi, oppure se si è “Poveri”.

Ultime consider… lascia stare le mie rape, ti ho detto!

Il gioco è semplicissimo da spiegare, ha una durata contenuta, e crea grande rivalità e tensione al tavolo. Non è inusuale vedere gente che sfodera il proprio dito medio o gesti dell’ombrello al proprio vicino, dopo averne intuito efficacemente le intenzioni!

Village Pillage non è certo un capolavoro, ma fa bene quello che deve fare e tra i titoli che ho in collezione è sicuramente uno dei giochi più apprezzati dai miei amici casual gamers.

 

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Commenti

Nella variante a due giocatori, si gioca una carta alla volta?

Ciao Fabrizio!

Nella variante a due giocatori, si giocano due carte coperte nel primo turno, nello specifico una più vicina all'avversario e una subito dietro. Ogni turno si rivela solo la carta più vicina e se ne risolvono gli effetti. Nei turni successivi si sceglierà una sola carta dalla mano da giocare in coda (coperta) a quella già presente dal turno precedente, si rivela quella più "vecchia" e si continua. 

Le reliquie da acquistare sono sempre 3, ma hanno tutte un costo in rape inferiore rispetto al gioco normale.

Interessante!

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