Turing Machine - Recensione

Un proto-computer analogico perfettamente funzionante

Voto recensore:
9,0

La storia è costellata di persone le cui intuizioni hanno posto e contribuito a espandere la basi del sapere dell’umanità, intuizioni che diventano ancor più impressionanti se si considera il contesto storico in cui sono avvenute. Pensiamo, per esempio, ai matematici dell’antichità, a cui dobbiamo lo sviluppo dell’algebra, della geometria e della trigonometria; a geni come Leonardo da Vinci, le cui idee sono state di ispirazione per inventori e ingegneri (pensiamo, ad esempio, alle sue macchine volanti); a Isaac Newton, caposaldo della fisica classica. Ovviamente anche il XX secolo ha i suoi personaggi illustri: Einstein, Heisenberg, Hubble, per citarne tre.

Ma ce n'è stato uno in particolare le cui intuizioni avrebbero portato a una rivoluzione attualmente ancora in corso e la cui accelerazione è esponenziale man mano che passa il tempo e che la tecnologia si evolve: Alan Mathison Turing. Matematico e logico, Turing è, infatti, considerato il padre dell'informatica teorica e del computer.

A lui si deve la decodifica di Enigma, dispositivo usato dalle forze naziste durante la seconda guerra mondiale, che ha dato un enorme contributo al successo delle forze alleate.

Ma a lui si devono soprattutto due concetti che avrebbero rivoluzionato il mondo: la macchina di Turing e il test di Turing. La macchina di Turing è un modello matematico, precursore dei moderni computer, secondo il quale una macchina adeguatamente istruita può eseguire qualsiasi algoritmo, ed è su tale modello che si basano le logiche dei moderni computer. Il test di Turing, invece, è un esperimento atto a determinare se una macchina possa essere considerata intelligente: il test consiste nell'interrogare una macchina e un essere umano senza sapere chi sia chi, e valutare se l'interrogatore riesce a distinguerli in base alle risposte date. Anche in questo caso le intuizioni di Turing hanno avuto un'enorme influenza sullo sviluppo dell'intelligenza artificiale.

Contenuto e materiali

Protagonista del gioco oggetto di questa recensione è un proto-computer basato sulla macchina di Turing, che i giocatori andranno a interrogare per dedurre una sequenza di tre numeri.

Turing Machine, di Fabien Gridel e Yoann Levet, originariamente pubblicato da Le Scorpion Masqué e localizzato in italiano da Asmodee, è un gioco deduttivo per 1-4 giocatori, le cui partite durano non più di 20 minuti. Sulla scatola l’età suggerita è 14+ e ne condivido l’indicazione in quanto è un gioco che metterà a dura prova le vostre capacità logiche e matematiche. Secondo il mio parere, nel caso si voglia utilizzare il gioco con valenza didattica, si può abbassare la soglia d’ingresso di un paio d’anni: giocando “co-op” con i nostri “non-più-così-piccoli" goblin potremmo, infatti, aiutarli a sviluppare e affinare loro le capacità logico-matematiche. Per quanto riguarda, invece, il numero di giocatori, la scalabilità è perfetta, in quanto si tratta fondamentalmente di un solitario di gruppo. È prevista anche una modalità collaborativa in caso di un gruppo di giocatori più numeroso ma, pur non avendola provata, mi sento di sconsigliarla a priori in quanto la presenza di un giocatore alpha si farebbe sentire troppo.

Il gioco si presenta in una scatola di forma quadrata particolarmente originale; il coperchio, infatti, presenta, sia sul lato frontale che su quelli laterali, dei fori che permettono di vedere la parte sottostante e che richiamano le schede perforate utilizzate nei computer fino agli anni ‘60/’70.

A
l suo interno, un funzionale organizer in cartone contiene:
  • 45 schede perforate (3 set di 15 carte numerate da 1 a 5 in tre colori diversi);
  • un supporto per le schede perforate (da assemblare);
  • una tessera macchina esagonale;
  • 48 carte criterio;
  • 95 carte verifica;
  • 4 schermi-aiuto giocatore;
  • 50 fogli di appunti (che ovviamente rimarranno intonsi perché qui c’è la versione stampabile);
  • Un pennarello cancellabile;
  • Due zip-lock (utili per riporre le carte).

Considerando la tipologia di gioco ho trovato i materiali ottimi: la grafica è pulita e funzionale, il cartone è abbastanza spesso; le carte non sono telate, ma non vanno mai mischiate e diventa superfluo anche imbustarle. Un unico appunto per le schede perforate, che avrei fatto leggermente più spesse o plastificate (anche se così i costi sarebbe forse lievitati inutilmente).

Il regolamento è chiaro ed esaustivo, con ampio spazio dedicato alla spiegazione delle Carte criterio.

Come si gioca

Durante la preparazione andremo a scegliere un problema da risolvere tra i tre gradi di difficoltà: ci verranno indicate le carte criterio e le carte verifica (queste ultime da posizionare a faccia in giù) da utilizzare e a quanti e quali verificatori (da quattro a sei) presenti sulla tessera macchina associarli.

Una volta pronti inizieranno i vari round, in ognuno dei quali tutti i giocatori simultaneamente dovranno svolgere le seguenti azioni:

1. Compilare la proposta

Ogni giocatore definisce la propria proposta annotando la sequenza scelta comporta da tre numeri (da uno a cinque) che possono anche ripetersi, per poi prendere le corrispettive schede perforate.

2. Interrogare

In questa fase ogni giocatore può interrogare fino a tre verificatori, senza però modificare la proposta (si dovrà infatti aspettare il round successivo per modificarla). Per farlo si andranno a sovrapporre le schede perforate che compongono la nostra proposta alla carta verifica corrispondente al verificatore che si è deciso di interrogare, stando attenti ad allinearle correttamente utilizzando i simboli presenti negli angoli della carta verifica. In questo modo rimarrà visibile un unico foro dove il verificatore ci indicherà se la nostra proposta ha superato o meno il test, risposta che dovremo riportare sul nostro foglio degli appunti

3. Dedurre

Come si può ben immaginare in questa fase dovremo analizzare le risposte ricevute dalla macchina, fare le nostre deduzioni e valutare se abbiamo scoperto il codice o meno.

4. Fine del round

In questa fase i giocatori comunicano se pensano di aver scoperto il codice. In caso negativo si inizia un nuovo round.

Il gioco alla fine è tutto qui e i round si susseguono finché qualcuno non scopre il codice e senza che ci sia alcun tipo di interazione con gli altri giocatori. Qui non c’è alcuna possibilità di mettere in difficoltà o rallentare gli avversari: vince chi si rivela più acuto nell’analisi delle informazioni.

La fase più importante della partita è la compilazione della proposta. Analizzando le carte criterio posizionate sul tavolo durante la preparazione e aiutandosi con l’utile glossario presente nelle ultime pagine del regolamento, riuscirete già a farvi un’idea di come potrebbe essere strutturato il codice. Questo vi permetterà di partire con una proposta iniziale che vi consentirà di escludere, fin dalla prima tornata di verifiche, alcune cifre dal codice e di ottimizzare le interrogazioni successive.

Il gioco permette, secondo me, una buona curva di apprendimento. L’ordine dei problemi proposti nel regolamento (undici facili, cinque medi e quattro difficili) permette infatti di entrare gradualmente in confidenza con il significato delle varie carte criterio via via proposte. Bisognerà comunque prestare sempre la massima attenzione alle informazioni date dai verificatori perché un’errata interpretazione da parte del giocatore è sempre dietro l’angolo.

Per quanto riguarda la longevità, è tendente all’infinito: una volta esaurita la ventina di problemi presenti nel regolamento basterà collegarsi al sito dedicato al gioco per poter scaricare materiale aggiuntivo o far creare dall’algoritmo problemi della difficoltà che si preferisce.

Conclusioni

Devo dire che il gioco mi è piaciuto veramente tanto. Era nei miei radar già da un po', ma la scarsa reperibilità nel periodo natalizio aveva fatto slittare l’acquisto. Poi i primi di marzo ho tradotto il designer diary presente su BBG (che tra l’altro dovrebbe essere pubblicato qui sul sito più o meno nello stesso periodo in cui leggerete questa recensione) e il primate, dopo avermi urlato dietro e percosso tra capo e collo con un randello di pioppo (Don Camillo docet), mi ha cortesemente fatto notare che il gioco era tornato disponibile su alcunii store e me ne ha fatto recapitare una copia. Da allora (siamo a fine aprile, momento in cui scrivo) avrò fatto un’ottantina di partite, prevalentemente in solitario, e non mi è ancora venuto a noia (in compenso il primate ha migliorato il randello, da pioppo a noce).

Sicuramente non si tratta di un gioco adatto a tutti: se per voi l’interazione con gli altri giocatori è una conditio sine qua non e/o non vi piacciono gli enigmi logico-matematici, allora passate pure oltre. Se, invece, siete appassionati di informatica e/o matematica, allora questo gioco sarà sicuramente la vostra killer app. Tutti gli altri giocatori dovrebbero comunque dargli un’opportunità: si tratta di un gioco veloce, snello, sfidante, ben studiato e ben progettato, che dà parecchie soddisfazioni ed è praticamente infinito. In più, una partita tira l’altra: cosa chiedere di più oggigiorno?

Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale

Commenti

L'ho provato alla Play e l'ho trovato estremamente divertente e fattore per me importante da lode visto che non utilizza una app. Nel panorama dei deduttivi è sicuramente una chicca! Ti faccio comunque una domanda. Secondo te il gioco è stato sviluppato a sufficienza? Pensi che abbia bisogno di una espansione o che avrebbero dovuto costruire qualcosa intorno a questa meccanica deduttiva e renderlo un gioco più corposo invece che creare un gioco dalla durata di un fillerino? Grazie 

Sarei curioso di provarlo.. Per caso c'è su BGA? 

Si, lo trovi su BGA ma se non sei abbonato non puoi fare la partita in solitario e cmq secondo me non rende come con i componenti reali del gioco 

Sono d'accordo con recensione ma non con il voto, nel senso che, nonostante sia un prodotto bello originale poco costoso e non ha nulla che non va, per qualche motivo che non ho ancora ben chiarito, alla fine non mi ha divertito tantissimo...

Forse che i ragionamenti che il gioco mi chiede di fare non li ho trovati così interessanti? Mah

 

Ma com'è rispetto a THE SEARCH OF PLANET X?
E' un doppio (quasi) identico, lo migliora o è un gradino sotto?
Io ho solo quest'ultimo, e ad occhio mi sembra abbastanza lo stesso gioco.

Sono entrambi dei deduttivi ma poi si differenziano parecchio...

[quote=Locompetitivo]

Scusa per la risposta in ritardo ma sono stati 15 giorni di fuoco e non ho avuto modo di controllare i messaggi. Secondo me il gioco è sviluppato veramente bene e non vedo la necessità di un'espansione, con tutte le possibili combinazioni presenti nella scatola base. La durata da filler, poi, è un valore aggiunto non indifferente perché alla lunga a qualcuno questa tipologia di giochi molto matematici potrebbe stancare. Anzi, la sua brevità invoglia proprio ad intavolare una partita dietro l'altra.

Rockoccodrillo scrive:

Ma com'è rispetto a THE SEARCH OF PLANET X?

E' un doppio (quasi) identico, lo migliora o è un gradino sotto?

Io ho solo quest'ultimo, e ad occhio mi sembra abbastanza lo stesso gioco.

Credo che il loro spazio in collezione lo meritino entrambi se sei appassionato di materie scientifiche. Certo l'ambientazione di Search of Planet X è molto più affascinante, mentre quella di Turing Machine un po' "asettica", se mi passi il termine. Per quanto mi riguarda però, proprio questa sua "pulizia" e la durata da filler rendono Turing Machine preferibile. Il consiglio che ti posso dare è, se ne hai la possibilità, di provarlo prima di un ipotetico acquisto. Su boardgamearena puoi provarlo per farti un'idea, anche se manca la "fisicità" della gimmick delle tessere sovrapponibili per controllare il codice.

Commento duplicato 

Thegoodson scrive:

Sono d'accordo con recensione ma non con il voto, nel senso che, nonostante sia un prodotto bello originale poco costoso e non ha nulla che non va, per qualche motivo che non ho ancora ben chiarito, alla fine non mi ha divertito tantissimo...

Forse che i ragionamenti che il gioco mi chiede di fare non li ho trovati così interessanti? Mah

 

Il voto è in effetti un po' alto (inizialmente avevo pensato ad un 8), ma ho voluto premiare lo sforzo degli autori che hanno ideato un apposito algoritmo per la creazione delle schede verifica. Algoritmo che, tra l'altro, ha permesso di ottenere un gioco privo di errori. Certo è che, per apprezzarlo appieno, devono piacere gli enigmi puramente logico-matematici. Altrimenti alla fine potrebbe sembrare quasi un lavoro, della serie "ho trovato il risultato dell'equazione, e adesso che me ne faccio?"

Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito

Accedi al sito per commentare