Tinners' Trail

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Tinners' Trail
Voto recensore:
7,5
Dopo il capolavoro "Brass" e il passo falso (almeno secondo me...) "Toledo", il grande Martin Wallace torna a livelli di eccellenza con un prodotto passato stranamente in sordina ma che merita sicuramente un successo maggiore di quello riscosso.
Tinners' Trail è ambientato in Cornovaglia (regione sud occidentale della Gran Bretagna) alla fine del XIX° secolo e ripercorre la storia dello sviluppo minerario della regione, dovuto alla ricchezza di giacimenti di stagno e rame.
I giocatori rappresentano industrie di estrazione mineraria che cercano di accaparrarsi i migliori giacimenti della zona per estrarre risorse che poi verranno vendute al mercato esterno. I soldi dei proventi ottenuti potranno essere convertiti in punti alla fine di ogni turno, avendo cura di conservarne il giusto quantitativo per la fase successiva.
Una partita è articolata in quattro turni ed ha una durata complessiva tipica per un gioco di questo genere (si arriva difficilmente alle due ore).

All'inizio di ogni turno vengono definiti randomicamente i prezzi di mercato a cui verranno vendute le merci alla fine del turno stesso. Successivamente ogni giocatore ha a disposizione 10 "punti" che può spendere per svolgere una delle azioni disponibili (ognuna ha il suo costo in punti) secondo l'ordine di gioco che è dato da un meccanismo che ricorda quello di "Jenseits Von Theben": il giocatore che ha usato meno punti azione gioca fino a superare il penultimo e così via.
Le azioni permetteranno ai giocatori di indire aste per acquistare terreni (su cui installare le proprie miniere), migliorare le capacità estrattive, estrarre minerali, chiedere soldi.
Una volta che tutti i giocatori hanno terminato le loro azioni, si vendono tutti i materiali estratti in quel turno al prezzo di mercato definito in precedenza. I soldi ottenuti possono essere convertiti in "investimenti esteri" che in partica sono i punti finali per vincere il gioco. E' l'unico momento in cui il giocatore può fare punti con un sistema, secondo quanto ammesso dallo stesso autore in un paragrafo alla fine del regolamento, ripreso dal celebre Principi di Firenze.

Il principio del gioco è quindi semplice ma le meccaniche sono miscelate in maniera ottimale in modo da creare una ottima interazione e una competizione continua, anche nella scelta delle azioni e del momento in cui svolgerle. Il tabellone e la componentistica sono in solito stile Wallace, ovvero non fanno certo gridare al miracolo, ma sono funzionali al gioco e lasciano sempre una sensazione di "pulizia", a tutto vantaggio dei giocatori che riescono ad avere sempre la situazione sotto controllo. Ci sono state risparmiate le orride monete di Brass e Struggle of Empires, sostituite da uno schema sul tabellone che permette in ogni momento di valutare la disponibilità economica di ciascun giocatore.
La piacevole sorpresa arriva dal manuale! Dopo aver affrontato il rebus delle regole di "Brass" (risolto dopo un pò di partite), ci troviamo di fronte ad uno scritto linare, chiaro, conciso e condito da esempi di gioco. Wallace per ogni fase di gioco ci spiega anche come l'ha voluta calare nel gioco rispetto alla realtà dell'ambientazione, rendendo ancora più piacevole sia la lettura che la partita stessa.

In definitiva un prodotto che io reputo validissimo, sicuramente da consigliare dagli amanti del genere. Un gioco probabilmente adatto anche a giocatori occasionali ma che giocato con altri tre "assidui" può regalare enormi soddisfazioni!! Purtroppo al momento in cui scrivo è difficilmente reperibile a prezzi decenti. La buona notizia arriva da una possibile riedizione nella nostra lingua nel prossimo futuro. Il gioco comunque, ad eccezione del manuale, è completamente indipendente dalla lingua.
Pro:
Regolamento chiaro e che non lascia dubbi.
Meccaniche di gioco eleganti e ben amalgamate, ottima interazione tra i giocatori.
Il background è calato perfettamente nei meccanismi di gioco.
Contro:
Tabellone e componentistica in solito stile Wallace (anche se non siamo a livello di "Princes of the Renaissance").
Alcuni si lamentano per l'aleatorietà del mercato iniziale.
Lo schema della disponbilità economiche sul tabellone poteva essere più facilmente leggibile se basato sulle "decine".
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