Black Friday

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Black Friday
Voto recensore:
6,5

Premessa
L’origine di questo gioco è alquanto singolare, cosa che può apparire scontata se l’autore è Friedemann Friese. Il folletto verde aveva anni fa annunciato di iniziare a lavorare al progetto Freitag (venerdì in tedesco) e avrebbe lavorato ogni venerdì per 5-15-25 (…) minuti. Il gioco sarebbe stato presentato alla fiera di Essen 2013 (solo al venerdì). Inutile specificare che 5, 15, 25, 2013 e venerdì in tedesco iniziano tutti per F (tormentone, assieme al colore verde dell’autore tedesco).

Poi è successo che il buon Friedeman si è trovato il gioco pronto alla vigilia di Essen 2010 e in deroga alle sue manie lo ha pubblicato… Altra cosa insolita è che invece di pubblicarlo con la sua casa editrice (2F) lo pubblica con la Kosmos (e sempre la Rio Grande per l’edizione in inglese).
In effetti il titolo dovrebbe essere il primo di un progetto che continuerà fino al 2013, ma, in attesa di conoscere le prossime bizze dell’autore passiamo, a descrivere Black Friday.

Ambientazione
Il titolo fa riferimento ad un classico “venerdì nero” delle borse. Nel gioco i partecipanti sono investitori che speculano sulla compra vendita di titoli azionari.

Il gioco
Il gioco è tutto centrato sul mercato azionario, lo si capisce subito da uno sguardo al tabellone che è dominato dalla classica griglia di prezzi sul quale si aggiornano le quotazioni delle azioni. Ci sono 5 differenti titoli in gioco, i corrispondenti certificati azionari sono rappresentati da segnalini di legno a forma di borsa in 5 differenti colori, il prezzo parte da un valore molto basso ed identico per tutti i titoli, per poi fluttuare nel corso del gioco. C’è poi l’argento, che rappresenta il tipico bene rifugio. Il prezzo dell’argento, a differenza delle azioni, aumenta sempre nel corso del gioco, e funge sia da punti vittoria, lo scopo del gioco è acquistare la maggior parte di lingotti d’argento nel corso della partita, ed anche da “timer”, la partita termina quando l’argento raggiunge il suo valore massimo di 100.

La modalità con cui il prezzo delle azioni varia è molto semplice: ci sono periodiche fasi di riassetto del mercato durante le quali si estraggono da un sacchetto un fissato numero di borse. Per ciascun colore si considera il numero di borse estratte e si sottraggono le eventuali borse neri presenti, se questo valore è alto allora il titolo tenderà a salire, se questo valore è nullo o addirittura negativo (in caso di borse nere predominanti sullo specifico colore) allora il titolo tenderà a scendere. Un meccanismo aleatorio, quindi, che è però in qualche misura controllabile. Infatti i giocatori determinano con le loro scelte la quantità ed il tipo di borse da inserire nel sacchetto, avendo quindi un controllo “statistico” sul numero di borse presenti e sorteggiabili.

Vediamo più in dettaglio la modalità di svolgimento della partita: i giocatori si alternano nei turni di gioco, potendo ogni volta scegliere tra 4 differenti azioni:
- comprare azioni presenti sul mercato, fino ad un fissato numero (legato alla fase del gioco);
- vendere, fino ad un fissato numero, di azioni in loro possesso;
- comprare lingotti d’argento, anche in questo caso fino ad un fissato numero (comprare argento corrisponde, ovviamente, ad immobilizzare il capitale, dato che i lingotti non possono essere più rivenduti);
- passare (che in effetti non corrisponde ad un puro “passare”).

L’azione scelta comporta anche un’azione ausiliaria che permette di “influire” sui prezzi. A lato della griglia del mercato ci sono delle tabelle, con spazi disponibili per le borse, in corrispondenza delle differenti azioni a disposizione.
Quando si comprano titoli si aggiunge una borsa di uno dei colori scelti alla corrispondente tabella e quando si compra argento si aggiunge una borsa di un colore a piacere alla corrispondente tabella. Si fa lo stesso quando si sceglie l’azione passare, che per questo motivo consente comunque al giocatore di influenzare il mercato.
La vendita funziona in maniera diversa e, in questo caso, la tabella è inizialmente riempita con due titoli azionari per colore. Quando un giocatore sceglie di vendere titoli deve togliere dalla tabella “vendita” una borsa del colore scelto.

La fase di riassetto del mercato si attiva ogni qual volta la stessa azione è scelta per la quinta volta. Dopo aver aggiustato i prezzi in base alle borse estratte si aggiungono al sacchetto le borse della tabella che ha attivato il riassetto. Il principio è molto semplice: le borse che i giocatori aggiungono sul tabellone influiranno, in prospettiva, positivamente sulle corrispondenti quotazioni, le borse che tolgono con l’azione di vendita influiranno negativamente.
Nella fase di riassetto si regola anche il prezzo dell’argento: si innalza in base al numero di borse nere estratte e a quanti lingotti sono stati acquistati nella fase precedente. Infine si controlla se il gioco è entrato in una fase successiva, verificando se almeno uno dei prezzi ha toccato una nuova “fascia” della griglia del tabellone. Le fasi più avanzate consentono di comprare e vendere un maggior numero di azioni (o lingotti), rendendo il gioco più dinamico. Come controparte ogni volta che si entra in una fase nuova si aggiunge una borsa nera al sacchetto; l’accumulo di borse nere farà, prima o poi, scoppiare la bolla con il crollo dei prezzi da “venerdì nero”.

Il gioco procede fin quando l’argento non arriva alla massimo sul proprio tracciato. A quel punto i giocatori vendono le azioni ancora in possesso e convertono tutto in argento: chi ha più lingotti di argento è nominato vincitore.

E’ da sottolineare il fatto che l’edizione inglese del gioco (Rio Grande) contiene errori abbastanza rilevanti nel regolamento. Il regolamento aggiornato e corretto è comunque disponibile sul sito dell’editore.

Considerazioni
Il citato problema del regolamento della Rio Grande ha influito non poco sulla reputazione e sulla valutazione del gioco. Tutto è nato dal fatto che il gioco è stato presentato ad Essen nella sua versione errata (ed io stesso ho fatto la prima partita nella versione non corretta), poi il tam-tam di Internet, come sappiamo in alcuni casi precipitoso, ha contribuito a creare attorno al gioco una cattiva nomea. Alla fine si tratta di un semplice errore di traduzione dell’edizione inglese, grave certo, ma non tale da giustificare la bocciatura di un gioco.

Black Friday è un bel gioco sulla compravendita azionaria, relativamente semplice e di durata contenuta, simula bene i tipici andamenti dei prezzi, riproduce l’atmosfera da foga per l’acquisto e da paura per il crollo dei prezzi.
Nel panorama dei giochi azionari alcuni scelgono un meccanismo per l’andamento dei prezzi fortemente aleatorio, altri, come alcuni ferroviari della serie 18XX, completamente deterministico; Black Friday sceglie una via di mezzo che, a mio modo di vedere, funziona per la tipologia di gioco. I giocatori devono saper controllare il flusso di borse dal sacchetto, poi... certo, la pesca può andare contro statistica, ma ve lo immaginate un gioco basato unicamente sulla speculazione azionaria che sia perfettamente prevedibile? Forse la scarsa controllabilità del gioco, che qualcuno lamenta come difetto, è presente nelle partite a 5 dove spesso capitano 2 (e anche 3!) riassetti del mercato prima di giocare il proprio turno.

Se devo fare un paragone, come tipo di gioco mi viene di accostarlo a Tulipmania 1637, ma, a mio parere, Black Friday gira molto meglio. Un gioco godibile, adatto anche a giocatori occasionali.

Pro:
Non ci sono molti prodotti nella fascia di Black Friday: se volete giocare alla borsa in una contenuta ora di gioco e con un regolamento tutto sommato semplice può essere il gioco che fa per voi.
Contro:
Come detto nella recensione, l’edizione Rio Grande ha errori nel regolamento, bisogna scaricare e stampare il regolamento corretto.
Scalabilità non ottimale: in 2 il gioco è un po’ ingessato, in 5 poco controllabile. 3-4 è il numero di giocatori consigliato.
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