Sunken City

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Sunken City
Voto recensore:
0,0
Già ad una prima occhiata, Sunken City appare assolutamente strepitoso e con un tema veramente interessante. La tridimensionalità del tabellone lo fa sembrare un giocattolo e quando ho visto per la prima volta le immagini del gioco mi sono subito sentito impaziente di provarlo. L’impazienza, però, è scemata quando ne ho letto le prime recensioni che lo dipingevano come un gioco leggero e nemmeno uno dei migliori. E pensare che era opera di Kramer, il re dei giochi strategici!

Ora penso che, in parte, questi giudizi fossero dovuti ad una iniziale delusione verso il gioco, dato che Kramer (e Kiesling) avevano sempre prodotto giochi di altissima strategia mentre Sunken City, di primo acchito, sembra un gioco molto leggero, con poca tattica. Ma, dopo parecchie partite, posso affermare che, sebbene non in maniera massiccia, l’influenza strategica di Kramer sia avvertibile. Ho scoperto che il gioco offre una discreta varietà di scelte e richiede alcune decisioni piuttosto tattiche.

Sul tavolo si posiziona il tabellone composto di una griglia di 81 caselle con le 16 caselle ad ogni angolo che rappresentano il territorio di ciascun giocatore. Ogni giocatore piazza il pedone del proprio colore sulla casella villaggio in uno degli angoli della griglia e prende una scheda avventuriero composta di caselle numerate, su ciascuna delle quali va un corrispondente segnalino tesoro, col lato del tesoro coperto. I palazzi, numerati da 1 a 9, vengono piazzati nei corrispondenti spazi sul bordo del tabellone, mentre il palazzo numero 10 prende posto nello spazio al centro del tabellone, con sopra la pedina che rappresenta Nettuno. Ogni giocatore ha poi un identico set di 6 carte azione da usare nel proprio turno. I segnalini Nettuno vengono collocati vicino al tabellone e una pila di tessere strada sul primo dei sei spazi a lato. Inizia il giocatore più giovane, poi si procede in senso orario.

Nel proprio turno, ogni giocatore usa una delle sue carte e quindi la scarta (non si riprendono in mano le carte finché non sono state scartate tutte almeno una volta). Ogni carta permette di compiere 3 azioni, nell’ordine scelto dal giocatore. Le carte permettono di:
- costruire un numero di strade ed edifici pari al numero scritto in alto sulla carta. I giocatori prendono la tessera strada in cima alla pila e la piazzano ovunque sul tabellone (occupando due spazi). Anche i palazzi (con qualsiasi numero) possono essere piazzati ovunque sul tabellone, eccetto che vicino allo spazio blu scuro al centro;
- muovere il proprio pedone fino al massimo movimento indicato dal numero in basso sulla carta (ogni strada o palazzo conta come uno spazio). Quando un pedone entra in una casella occupata da un palazzo, il giocatore gira la tessera tesoro col numero corrispondente sulla sua scheda per mostrare il lato col tesoro. Se il palazzo è al centro del tabellone si può girare anche il tesoro “12” sul bordo della scheda. Se il giocatore fa tornare il pedone fino al villaggio, tutti i tesori a faccia scoperta sono considerati “al sicuro” e vengono spostati nel villaggio;
- muovere Nettuno. Se Nettuno si trova in uno dei propri territori è possibile muoverlo fino a tre spazi, altrimenti si tira un dado e lo si muove del numero di spazi indicati dal dado. Ogni volta che nettuno esce da una casella, il palazzo o la strada che vi erano edificati vengono distrutti (le strade vengono scartate sul primo spazio libero al lato del tabellone e i palazzi nei propri spazi numerati). Ogni avventuriero presente sulla casella torna nel suo villaggio e tutti i suoi tesori vengono girati a faccia coperta. Inoltre, riceve un segnalino nettuno che può essere utilizzato in un turno futuro per incrementare il movimento del pedone di uno spazio per ogni tesoro ancora a faccia coperta presente sulla propria scheda.

Quando un giocatore mette al sicuro tutti i suoi tesori vince la partita. In alternativa il gioco termina quando tutte le strade della quinta pila sono finite e il vincitore è colui che possiede più tesori in quel momento.

Alcuni commenti sul gioco

Componenti
I componenti sono incredibili. I palazzi sono blocchi di plastica con un numero sui lati per determinarne chiaramente il tipo. Inoltre ci sono due edifici extra, che sono più di quanto era dovuto (anche se ho sentito che siano stati inclusi per mantenere gli edifici ben incastrati nelle sezioni di plastica che tengono tutto ben ordinato all’interno della scatola). La grafica è ottima e da veramente vita all’ambientazione, sia per quanto riguarda la scatola, che palazzi, carte e tabellone. Tutto è molto chiaro e non c’è nulla di vago o confuso. La pedina che rappresenta Nettuno è decisamente migliore di quella di Odino che si trova in Odin’s Ravens! Nella confezione sono inclusi tre diversi dadi: uno per le partite a 2 giocatori, uno per quando si gioca in 3 e uno per quando si è in 4. Carte e tessere sono di discreta qualità e mi sono piaciuti anche i disegni sulle tessere tesoro. Questo gioco offre il miglior materiale che abbia visto in un gioco Uberplay.

Regole
Il regolamento è un meraviglioso manuale di sei pagine pieno di illustrazioni a colori e di esempi. Grafica e diagrammi sono sobri e insieme al gioco sono fornite quattro tabelle riepilogative (in verità non necessarie, data la semplicità delle regole). Il gioco è molto facile da imparare e da insegnare. L’unico punto leggermente ambiguo riguarda le pile in cui scartare le strade, che è un aspetto un po’ confuso dato che non è indicato chiaramente come bisogna gestirle.

Giocatori e durata
Il gioco pare funzionare bene con due giocatori, in tre è molto piacevole, ma in è in quattro che dà il meglio. Non dura molto, solitamente meno di un’ora.

Strategia
All’inizio si potrebbe pensare che sia meglio muovere Nettuno ad ogni possibilità per distruggere le pedine degli avversari, ma nelle prime fasi ciò darebbe loro un grande vantaggio “collaterale”. Avere tutti gli undici tesori a faccia coperta e il segnalino Nettuno, permette di effettuare nel proprio turno una fase di movimento ragguardevole, che spesso consente di colmare il divario col leader della partita. Pertanto in molti casi è meglio usare Nettuno per impedire il ritorno di un giocatore al villaggio. Naturalmente, dà spesso molta soddisfazione usarlo per distruggere la pedina di un avversario che è stato avido nell’accumulare tesori. I giocatori devono saper bilanciare il rischio di portarsi in giro un sacco di tesori con la perdita di tempo per tornare al villaggio e metterli al sicuro. Quando costruiscono, i giocatori devono sapere quale numero mettere sul tabellone e dove posizionarlo, tenendo d’occhio quali tesori mancano ancora agli avversari. Anche giocare le carte nel momento giusto non è così semplice. Sicuramente non ci troviamo di fronte alla profondità strategica di El Grande, tuttavia non si tratta nemmeno di una passeggiata: i giocatori devono prendere molte decisioni.

Divertimento
Muovere Nettuno è divertentissimo. Principalmente perché la maggior parte degli esseri umani si diverte a distruggere le cose. Quando entra in gioco anche il dado le cose si fanno persino tese: qualche volta avrete assoluto bisogno che Nettuno faccia quel unico passo in più oppure pregherete che il vostro avversario lanci uno “0” e in quel turno non possa attaccarvi con quella insopportabile divinità. Visivamente il gioco ha una forte attrattiva e quando palazzi e strade saranno sistemati sul tabellone incuriosirete più di un passante. In più, ho notato che il gioco è piaciuto nella stessa misura ad adulti e teenager.

Pertanto, indipendentemente da quello che possano dire gli altri, vi consiglio Sunken City. E’ divertente, abbastanza veloce e visivamente fantastico. Forse è un gioco leggero, ma non da giocare spensieratamente, dato che richiede abbastanza strategia da costringere ad usare il cervello. Sviluppa bene il suo tema (aiutato da materiali e grafica magnifica) ed è divertente per i giovani quanto per gli adulti. Se state cercando il nuovo capolavoro di Kramer, questo non lo è. Ma se state cercando un gioco semplice, con un discreto livello di strategia, allora Sunken City può fare al caso vostro.

[Tradotto e adattato da Mikimush]
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