Sanctum: Diablo da tavolo?

Sanctum: copertina

Un nome noto e amato che si lega a un gioco da tavolo con un progetto ambizioso.

Giochi collegati: 
Sanctum
Voto recensore:
6,9

DISCLAIMER
Cosa non è Sanctum: un american di esplorazione e combattimenti.
Cosa invece è Sanctum: un eurogame di gestione dado e collezione set.

Tema, ambientazione, panoramica

In una terra riconquistata da Malghazar, il signore dei demoni liberato dalla città di Sanctum dopo le ricerche di un re folle, quattro eroi affrontano un viaggio per tentare di sconfiggerlo.

Sanctum, è un gioco competitivo ispirato ai videogiochi RPG hack-and-slash. In particolare strizza l’occhio – perché senza formale licenza – al videogioco Diablo.

Si tratta del secondo gioco firmato da Filip Neduk. Il precedente Adrenaline, sempre per la CGE, era un titolo con buone idee e progettato bene, ma aveva problemi di iconografia che ne rendevano faticosa la fruizione e la comprensione.

Obiettivo

Sanctum: setup dei componenti comuni, con i primi due Atti
Sanctum: setup dei componenti comuni, con i primi due Atti
L’obiettivo è sconfiggere il signore dei demoni, che nell’atto finale attaccherà ogni eroe singolarmente.

Nel corso dell’avventura gli eroi avranno tempo e opportunità per prepararsi all’ultima battaglia.

Componentistica a setup

Al centro del tavolo i componenti comuni sono:

  • gli atti (al setup solo i primi due), con il tragitto, unidirezionale, dove avanzano le miniature degli eroi;
  • la plancia orda, con i mazzi dei demoni mescolati e divisi per potenza da uno a tre;
  • la plancia obiettivi, con aiuti per la battaglia finale chiamati "interventi divini", ottenibili con l’evolvere del proprio eroe;
  • le risorse: stamina, focus e pozioni.
Sanctum: plancia eroe rosso
Sanctum: plancia eroe rosso
Ogni giocatore riceve una delle quattro plance eroe, diverse tra loro e con al centro l’illustrazione dell’eroe sulla quale troveranno spazio gli equipaggiamenti conquistati nel corso dell’avventura; a destra la Skill Table, divisa in tre colonne, con tessere e carte che rappresentano i miglioramenti attivabili con la crescita dell’eroe grazie a un sistema di gemme; a sinistra una colonna per future abilità permanenti; in alto due spazi, uno per gli equipaggiamenti in riserva e l’altro per i demoni da combattere.

La dotazione iniziale prevede un certo quantitativo di stamina e focus, due dadi e una compensazione a seconda dell’ordine di turno. A partire dal primo giocatore la miniatura di ogni eroe viene posizionata nel primo spazio libero del percorso dell’atto I e la partita può cominciare.

Struttura del turno

Sanctum: Atto V: Le Mura di Sanctum
Sanctum: Atto V: Le Mura di Sanctum
I turni dei giocatori procedono in senso orario. Al proprio turno si può scegliere una tra le seguenti tre azioni.

Movimento:

  1. la miniatura avanza fino a trovarsi in testa;
  2. vengono rivelate nuove carte demone in base all’indicazione sulla casella di arrivo (un gruppo di uno o due, con potenza via via crescente);
  3. il giocatore deve scegliere un gruppo di demoni e posizionarli sulla propria plancia;
  4. se la casella è l’ultima dell’atto, partendo dal giocatore attivo, ogni eroe ha diritto a un equipaggiamento gratuito.

Combattimento, dove vanno affrontati tutti i Demoni sulla propria plancia:

  1. è possibile riattivare equipaggiamenti spendendo pozioni blu per focus o rosse per stamina;
  2. si tirano tutti i dadi;
  3. si attacca dopo aver applicato i modificatori desiderati, attivabili collocando focus su equipaggiamenti e ogni dado “a segno” infligge una ferita;
  4. i demoni sopravvissuti feriscono l’eroe, che può rispondere attivando equipaggiamenti difensivi attraverso la stamina;
  5. i demoni sconfitti danno subito punti avanzamento per spostare verso l’alto le gemme del loro colore (o quelle bianche) sulla propria Skill Table; se un miglioramento è privo di gemme, viene attivato, poi la carta demone viene girata rivelando un equipaggiamento che va messo nella propria riserva;
  6. se viene raggiunto un obiettivo si prende il bonus esclusivo dalla plancia bonus.

Riposo:

  1. stamina e focus vengono tolti dagli equipaggiamenti e messi nelle rispettive riserve personali;
  2. ci si equipaggia con nuovi oggetti dalla propria riserva, spendendo le gemme uscite dalla Skill Table;
  3. si possono acquistare pozioni, scartando un oggetto per ciascuna;
  4. si verifica se viene raggiunto un obiettivo, prendendo il bonus esclusivo dalla plancia bonus.

Gli spazi viola sugli equipaggiamenti possono essere occupati sia da stamina che da focus.

Struttura della partita

Sanctum: carta demone fronte-retro e iconografia
Sanctum: carta demone fronte-retro e iconografia
La partita dura un numero variabile di round, divisi in un numero fisso di fasi, chiamati atti. Gli atti V e VI si giocano sempre, mentre gli altri sono modulati in base al numero dei giocatori.
Fino all’atto IV i giocatori seguono un percorso unidirezionale dove acquisiranno risorse (oggetti, abilità, dadi). All’atto V, chiamato The Wall of Scanctum, un’ ultima orda di cinque paia di demoni dovrà essere annientata. Dopodiché tutti i giocatori hanno la possibilità di fare un riposo per prepararsi alla battaglia finale. L’atto VI viene preparato nell’area personale di ogni giocatore. Si compone una riga di nove carte, alternando cinque carte "Signore dei Demoni" scoperte e quattro carte "Furia" coperte. La miniatura dell’eroe deve avanzare lungo questo percorso senza possibilità di azione riposo (quindi senza mai azzerare i modificatori di dado e le difese), affrontando ogni carta alla stregua dei demoni: usando dadi con un preciso numero. Le carte furia si scoprono all’arrivo della miniatura, celando dei malus a sorpresa.
Sanctum: la riga di nove carte da affrontare nella battaglia finale
Sanctum: la riga di nove carte da affrontare nella battaglia finale
Al termine dell’attacco, quando il giocatore ha speso tutti i suoi dadi, ci sarà il contrattacco di Malghazar: tutte le carte scoperte infliggono all’eroe le ferite indicate. Se l’eroe sopravvive, si procede a un nuovo ciclo di attacco e contrattacco.
Arrivare alla fine della riga significa uscire vittoriosi e se più di un giocatore ci riesce, vince chi ha subito meno ferite.
Se tutti muoiono prima, vince chi ha sconfitto più carte all’atto VI.

Considerazioni

Sanctum: Il movimento delle gemme nella Skill Table per sbloccare miglioramenti
Sanctum: Il movimento delle gemme nella Skill Table.
Sanctum, sapendo quello che offre – si legga il disclaimer sopra - è progettato bene. Il gioco è intuitivo e fluido, la componentistica di qualità, sia nei materiali che nelle illustrazioni e nell’iconografia.
La semplice gestione del dado, senza particolari twist, risulta a conti fatti funzionale.

Le idee più interessanti si hanno sugli aspetti di crescita dell’eroe, legati a come è stato costruito il flusso di gioco. Il movimento avvicina sempre più a Sanctum, alla battaglia finale, e via via i demoni crescono in potenza assieme al percorso dell’eroe che conquista equipaggiamenti sempre più efficaci.

Questo ritmo restituisce un soddisfacente senso di crescita: sfide sempre più difficili da affrontare con dotazioni sempre migliori che si riflettono nella quantità di dadi a disposizione e nella capacità di manipolarne il risultato.

Fino al lancio (di dadi) finale dove, senza possibilità di “reset”, si affronterà la battaglia con il signore dei demoni nella quale il nostro percorso di crescita verrà valutato e messo alla prova. Da segnalare che l’atto finale può essere modulato di difficoltà per aumentare il livello di sfida.

Sanctum: l’eroe The Slayer, all’Atto VI
Sanctum: l’eroe The Slayer, all’Atto VI
Il gioco è di fatto un solitario di gruppo. Ogni eroe fa il suo percorso di crescita giocando la sua partita contro i demoni e contro Malghazar. In questo senso è un peccato che non sia stata studiata una modalità in solitario. Omissione inusuale, in un periodo dove se ne riscontra invece un certo abuso.
La poca interazione, indiretta, si ha con il classico espediente della corsa ai bonus esclusivi legati a degli aspetti dell’evoluzione del proprio eroe.

Presenza di downtime, direttamente proporzionale al numero di giocatori. Tempi morti che diventano forse eccessivi in quattro. Problematica che si aggrava a causa degli elementi da maneggiare e di cui ricordarsi che aumentano con il progredire della partita. Il numero di giocatori ottimale è probabilmente due e tre.

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Commenti

Concordo con voto finale e considerazioni. 

uno dei giochi più divertenti dell'ultima Essen. L'unica pecca per me sono i personaggi, che sono pochi (al momento ma spero ne facciano uscire altri)

Pilota scrive:

uno dei giochi più divertenti dell'ultima Essen. L'unica pecca per me sono i personaggi, che sono pochi (al momento ma spero ne facciano uscire altri)

Pienamente d'accordo!!!

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