Aeon's End: orrore senza nome

Aeon's End copertina
Action Phase Games, Indie Boards & Cards

Un interessantissimo deckbuilding cooperativo ambientato in un mondo fantasy post-apocalittico. Riuscirete a sopravvivere ai terribili attacchi dei mostruosi Nameless?

Giochi collegati: 
Aeon's End
Voto recensore:
8,5

Aeon's End

Aeon's End demone
Demone
La fine del mondo è ormai storia passata. Ciò che è rimasto è un unico baluardo per l'umanità intera: Gravehold, tenuto costantemente sotto attacco da terribili creature provenienti da un'altra dimensione, i Nameless. Dopo anni di studi ed esperimenti alcuni esseri umani sono riusciti ad imbrigliare le energie oscure che fuoriescono dai portali interdimensionali che hanno segnato il destino della razza umana. Quei portali adesso sono un'arma per poterci difendere contro le creature che ci vogliono portare all'estinzione. Con queste (ottime) premesse si apre Aeon's End, un deckbuilding cooperativo con ambientazione fantasy post-apocalittica. Ma ci troviamo davanti all'ennesimo, scontato, esponente di questo genere?

Assolutamente no. Seguitemi nel portale, vi mostrerò perché...

Straordinari poteri cosmici...

Poiché di giochi con meccaniche di deckbuilding ne conosciamo parecchi, in questa review mi limiterò ad evidenziare le differenze sostanziali che presenta questo titolo, citando rapidamente le meccaniche più classiche di acquisto di carte e crescita del deck. Lo scopo del gioco è quello di sopravvivere all'attacco del Nameless di turno che, con ogni mezzo, proverà ad uccidere tutti gli eroi (10 punti vita ognuno) o azzerare i 30 punti di Gravehold. L'unico modo per sopravvivere è reggere ai suoi attacchi finchè non finisce il suo deck o ucciderlo direttamente, azzerando i suoi 70 punti vita. Sì, avete letto bene, lui ha 70 punti vita e voi ne avete 10. Come se non bastasse aggiungeteci il fatto che in alcun modo potrete acquisire più punti vita dei 10 previsti. Passiamo quindi alle frecce migliori al nostro arco: le magie. La meccanica per lanciarle è molto particolare e vale la pena dedicarle qualche riga. Ogni eroe ha di fronte a sé 4 portali da cui poter trarre le energie per evocare le magie. Alcuni portali sono aperti da setup (varia in base al personaggio scelto), altri sono chiusi, delle semplici brecce da cui fuoriesce un po' di energia. Durante il proprio turno ogni giocatore può collegare una sola magia (si scartano tutte dopo l'utilizzo) ad un portale aperto e vuoto, gratuitamente. Altrimenti può concentrarsi su una delle brecce (pagando Aether, la moneta di gioco), aprirla un po' di più e collegarci una magia. Ad ogni azione di concentrazione la breccia si espanderà maggiormente (ogni successivo focus costerà meno) fino ad arrivare ad aprirla del tutto. Questo viene rappresentato da piccole tile quadrate che verrano ruotate ad ogni azione di concentrazione rivelando sul lato superiore il costo corrente. Ovviamente nulla impedisce di spendere un'alta dose di Aether e forzare l'apertura di una breccia già alla prima azione di concentrazione. Tutte le magie preparate su una breccia ancora chiusa dovranno necessariamente essere lanciate all'inizio del turno successivo, mentre le magie preparate su un portale aperto potranno essere conservate per momenti migliori.

Durante il proprio turno è possibile anche acquistare altre risorse (magie, gemme o artefatti) da una riserva comune (generata casualmente ad inizio partita) e caricare il proprio potere personale ( spendendo 2 Aether).

In tutto questo il Nameless non starà certo a guardare. Ogni Nameless ha uno specifico deck di carte, generato con un mix randomico di carte base comuni a tutti e carte personali. Ad ogni suo turno prima si attivano tutti i servitori, poi si gira una carta del suo deck e se ne risolvono gli effetti. Da notare che ogni Nameless ha meccaniche molto particolari e differenziate: un nameless carica rabbia fino a farla esplodere in terribili attacchi, un altro corromperà i deck degli eroi rallentandoli ecc. Anche le carte base  presentano meccaniche molto intriganti e metteranno gli eroi di fronte a scelte molto complicate, come, ad esempio, pagare subito Aether per bloccare l'attacco che sta caricando il Nameless o potenziarsi, passare il turno, e sperare che il turno successivo non spetti all'antagonista.

In tutto questo infatti si inserisce un sistema che randomizza i turni di ogni round: un deck apposito, composto da 2 carte per il Nameless ed una per gli eroi (2 in due giocatori, 2 + 1 jolly in 3) porterà un po' di piacevolissima imprevedibilità su chi potrà agire ad ogni turno.

Il gioco ha al suo interno 4 Nameless, mentre sono previste (e disponibili in poche copie) già 2 espansioni che ne aumenteranno il numero insieme ad altre risorse per sconfiggerli.

Le gemme e gli artefatti sono altre due risorse a disposizione degli eroi. Le gemme sono delle fonti di Aether che ci permetteranno di acquisire nuove magie o caricare il nostro potere, mentre gli artefatti sono i classici oggetti magici che ci permetteranno di acquisire benefici senza il limite di doverli legare ad un portale per poter essere utilizzati.

Aeon's End carte
Carte
Ma veniamo al punto focale che differenzia questo titolo dagli altri deckbuilder. Tutte le carte che utilizzerete ed acquisirete in un turno potranno essere scartate nell'ordine che preferite (magie a parte che vengono risolte e scartate appena usate all'inizio del turno), questo perché una volta finito il deck dovrete prendere il vostro mazzo degli scarti, girarlo e porlo nell'apposito spazio per il deck a sinistra della vostra scheda personaggio. Non bisogna mai e poi mai (a meno che non vi costringa a farlo qualche effetto) mischiare il deck. Questo permette di organizzare gli scarti in modo da mettere vicine carte appositamente pensate per combinarsi tra loro. Ovviamente non sarà semplice, ma potrete calcolare quali carte avrete in mano in ogni turno.

Ci troviamo quindi davanti ad un deckbuilder completamente cooperativo che richiede attenzione non solo nella creazione del proprio deck, ma anche nell'ordine in cui verranno utilizzate o scartate le proprie risorse. Questo permette di creare combinazioni complesse ma che regalano grandi soddisfazioni nel momento in cui si riescono a caricare decine di danni in un colpo solo, concatenando magie ed artefatti sapientemente inseriti nel proprio deck.

Il livello di rigiocabilità del titolo è veramente molto alto. Ad ogni partita i giocatori possono decidere di scegliere quali e quante magie, artefatti e gemme utilizzare  (in totale devono essere 9 tipologie diverse) oppure affidarsi ai consigli previsti dal setup. Potrete quindi decidere come approcciarvi al vostro obiettivo, se concentrandovi maggiormente sull'Aether e la possibilità di acquisire risorse (gemme) o se prediligere l'attacco (gli spell) o effetti più variegati (gli artefatti). Il gioco contiene inoltre delle carte generiche per ogni tipologia di risorsa per poter semplificare la randomizzazione delle stesse. E su un totale di 195 carte risorsa vi assicuro che non vi stancherete facilmente di questo titolo.

...in un mediocre spazio vitale

Aeon's End artwork
Artwork
Passiamo alla nota più dolente (ed unica) di questo gioco: la componentistica. Le carte pur avendo un importante spessore tendono a rovinarsi, ma nulla di eclatante. La scatola è gargantuesca rispetto alle reali necessità. Le carte, non imbustate, occupano meno della metà dello spazio disponibile. Va benissimo comprendere lo spazio per future espansioni nel set base, ma qui si è esagerato e la sensazione, una volta aperta la scatola, non è certo delle migliori poiché si ha l'impressione di aver comprato metà gioco. All'interno troviamo anche due contatori vita (uno per il nameless, l'altro per Gravehold) che purtroppo sono un po' troppo laschi a causa dei tappini utilizzati. È possibile provare a stringerli un pochino ma il risultato non è dei migliori.

Le illustrazioni delle carte e il design in generale non sono molto curati ed ispirati ma funzionano molto bene. Molti potrebbero storcere il naso per l'ambientazione fantasy post-apocalittica, leggermente diversa dal classico fantasy puro, ma aggiunge un pizzico di originalità al tutto.

In Conclusione

Aeon's End diverte molto e proprio nel gameplay c'è il suo maggior punto di forza. Come avrete infatti letto si nota che il titolo non brilla certo per la componentistica, ma è talmente forte e valido a livello ludico da permettere di soprassedere sui suoi limiti puramente fisici.

La cooperazione tra giocatori diventa un elemento essenziale, ricordando da vicino il grado di affiatamento necessario per sopravvivere a titoli molto difficili come Ghost Stories o Dead Men Tell No Tales. I più bravi e con la mente più allenata potranno divertirsi a provare a portare oltre ogni limite il deckbuilding programmando ogni singola mano che andranno a pescare. Vincere e sopravvivere al Nameless non sarà affatto facile, ma trovo sia giusto, quasi doveroso, che un cooperativo offra una sfida interessante. Il titolo presenta inoltre diversi aspetti originali che lo rendono una perla nel marasma di deckbuidling game che stanno popolando il mercato. Se apprezzate i deckbuilding ed i cooperativi puri con un giusto livello di difficoltà non fatevi sfuggire Aeon's End!

Pro:

Meccaniche innovative per un deckbuilder.

Gameplay molto solido.

Alta longevità.

Giusto livello di sfida.

Contro:

Qualità dei materiali mediocre.

Illustrazioni poco accattivanti.
 

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Commenti

Nameless però non si può sentire... è un nome da band di adolescenti

C'è la possibilità che venga localizzato in italiano?

L'ho trovato nel complesso un titolo mediocre.
Non solo per la qualità delle illustrazioni e dei componenti (token troppo piccoli, disegni piatti e troppo scuri, carte senza illustrazioni...) ma ci sono anche una serie di meccaniche poco convincenti:
- il mercato statico: se non ci sono le carte giuste nel mercato le possibilità di vittoria sono ridotte al lumicino;
- le brecce: simpatica l'idea ma dopo tanta fatica per aprirne una... WOW! ora le mie magie fanno un danno in più! :-/
- le abilità dei personaggi hanno un loro impatto sul gioco ma sono poco caratterizzanti e in genere vi si ricorre o  perché non c'è niente di interessante da comprare al mercato o perché avanza dell'etere che non si sa come spendere;
- il gioco è ripetitivo. La nemesi ha tanti punti vita e le magie fanno pochi danni. Emozionante come scavare una galleria con un cucchiaino.
- la sequenza del turno con le carte. Terribile elemento casuale che troppo spesso nelle partite fa la differenza tra il vincere e il perdere;
- il vero elemento di originalità, ovvero il fatto di scartare le carte in un certo ordine e di non rimescolarle lo trovo un elemento molto cervellotico che stona in un gioco di questo tipo che, a modo suo, ha un ritmo di gioco piuttosto sostenuto.

Probabilmente se non avessi giocato un titolo della serie "Legendary encounters" o "Hero realms + the ruin of thandar" lo troverei anche un buon gioco, ma essendoci questi due titoli in commercio a mio parere Aeon's end può restare tranquillamente sullo scaffale.
 

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