Concordo con tutto, mi permetto una sola osservazione, hai messo una stellina sulla grafica e l'estetica. Non sono d'accordo avesse avuto i disegni colorati e magari fatti pure meglio sarebbe stato un gioco come gli altri. Questa grafica minimal in bw con il solo colore della scatola per me lo rende una icona. Un'idea veramente originale e unica.
That's Not a Hat è un party game competitivo per 3-8 giocatori, della durata di 15 minuti circa, destinato a un pubblico familiare e occasionale, basato su meccaniche di memoria e bluff.
Ambientazione
Regolamento
Semplice e breve, assimilabile in un minuto.
Materiali
Una scatolina facilmente trasportabile. Se usate bustine non troppo spesse, possono starci anche le carte imbustate. Ma non ne vale la pena.
Come si gioca a That's Not a Hat
Si mette al centro del tavolo il mazzo di carte: queste hanno, sul fronte, il disegno di un oggetto e sul retro una freccia, che indica la direzione in cui la carta andrà passata (senso orario o antiorario).
Ciascun giocatore prende una carta a caso e la lascia scoperta di fronte a sé, in modo che sia visibile e memorizzabile da tutti.
Poi, il primo giocatore prende una seconda carta, la fa vedere, la copre e la passa a un altro giocatore, a seconda della freccia. Questo prende il “regalo”, copre la sua carta e la passa. Così via, fino a che praticamente tutte le carte saranno ormai coperte.
Quando ti arriva una nuova carta, tu puoi accettarla o rifiutarla.
Se la accetti, prendi l'altra che avevi davanti (la vecchia) e la regali, dichiarando cosa stai passando.
Il destinatario può accettare o rifiutare, a sua volta. Se rifiuta, perché dubita che l'oggetto sia davvero quello dichiarato, la carta si scopre e, se è giusta, viene presa dal dubitante come punto penalità, se invece è errata, viene assegnata a chi la stava regalando.
In ogni caso, chi ha sbagliato prende una nuova carta dal mazzo, la regala e il giro ricomincia.
Quando un giocatore arriva a tre penalità, il gioco termina: quel giocatore ha perso e vince chi eventualmente ha accumulato meno penalità.
Considerazioni
Da una parte, potreste essere tentati di memorizzare tutti gli oggetti e soprattutto tutti i passaggi che questi faranno sul tavolo, a destra e sinistra, tra un giocatore e l'altro, spesso anche con dichiarazioni mendaci, che tenderanno a confondervi ancora di più.
Potreste farlo, per poi scoprire che non solo è faticoso, ma anche impossibile, e che magari, memorizzando tutto quello che hanno gli altri, poi vi dimenticherete proprio di ciò che avete di fronte voi.
Un'altra tattica consiste nel ricordarvi bene solo quello che avete davanti voi, prendendo sempre per buono ciò che vi passano e spacciandolo a vostra volta per buono al giocatore successivo, quando ritoccherà a voi. Funziona già parecchio meglio.
Quello che non deve mancare è la faccia di marmo e la dichiarazione convinta che dovrete fare quando passerete una carta di cui non siete sicuri, ovvero il 90% delle volte. Oppure potreste anche fare il contrario: mostrarvi insicuri quando invece conoscete bene l'oggetto, per spingere l'altro a rifiutarlo.
Ma, in tutto questo, il gioco diverte? Parecchio. Nella sua semplicità e rapidità, la risate al tavolo sono assicurate e scoprirete di starvi passando oggetti di cui non ricordavate l'esistenza, o chiamerete sicuri e marmorei carte della partita precedente, o, ancora peggio, carte già scoperte come penalità sul tavolo.
Conclusione
Per quello che costa e per quello che dà, assolutamente consigliato.
Check: Party Game Stats (* = sufficiente, ** = buono, *** = ottimo)
- Una famiglia non giocante può capirlo da sola? ***
- È facile da spiegare al babbano che sbuffa dopo le prime due regole e dice “non ci ho capito nulla”? ***
- Tiene al tavolo una compagnia anche numerosa? ***
- Se rimanete in pochi funziona lo stesso bene? * (consiglio di giocarlo almeno in 4, meglio da 5 in su)
- È sufficientemente rapido da giocare o è eterno come Trivial Pursuit? ***
- È nozionistico come Trivial Pursuit o stimola il giocatore a trovare soluzioni creative? ***
- Riesce a non frustrare troppo chi sta perdendo? ***
- Riesce ad adattarsi a gruppi misti, con persone di diverse età e bambini? ***
- È rapido nel suo svolgimento e ritmo o rischia di arenarsi a causa di qualche giocatore poco adatto? ***
- Diverte, nel senso puro del termine, come dovrebbero fare tutti i party game? **
- Ha materiali ed estetica accattivanti? *
- Ha elementi di game design che lo rendono fresco e moderno? *