Parthenon: Rise of the Aegean

Voto recensore:
6,5
Parthenon è ambientato nelle isole del mare Egeo del 600 A.C. Ogni giocatore rappresenta un'isola popolata da due villaggi e una flotta. Ogni villaggio produce delle risorse che si possono scambiare con le altre isole (i giocatori) o con altri porti del Mar Mediterraneo. Le flotte che si spingono verso le terre più lontane affrontano i rischi più grandi, ma ottengono le migliori ricompense. Ogni giocatore tenta di sviluppare la propria isola costruendo altri villaggi, fabbriche, e strutture avanzate come fortezze, porti e accademie.

All'inizio del gioco, ogni giocatore riceve una Carta Isola che descrive i tipi di villaggio iniziali(diversi per ogni giocatore) e tutti gli edifici che il giocatore dovrà costruire.
Il gioco si svolge su 3 anni suddivisi in 4 stagioni. In tutto ci sono quindi 12 turni. Il vincitore è colui che riuscirà a costruire per primo tutte le strutture della propria isola, o ad averne costruite di più al termine del terzo anno.

In un turno si svolgono le seguenti azioni:
- Si pesca una carta evento che avrà valore per tutto l'anno.
- Produzione risorse. I villaggi producono le materie semplici, i workshop producono quelle rare. Chi ha costruito il mercato può produrre oro.
- Scambi tra giocatori.
- Navigazione. Le proprie flotte partono con un certo carico e si dirigono verso i porti del Mediterraneo. Per ogni porto si pescano e si risolvono una o due carte rischio. I porti più lontani offrono degli scambi più vantaggiosi ma sono più rischiosi. Poi si guardano le carte dei porti, che inizialmente sono a faccia in giù; queste carte determinano la perdita di parte del carico, o aggiungono delle regole per lo scambio in quel porto.
- Costruzione(si pagano risorse e/o oro).
- Si scartano le carte in eccesso delle 3 consentite (in alternativa le carte possono essere di più ma tutte diverse)
- Votazione dell'arconte, che avrà particolari poteri per la prossima stagione.
- Alla fine dell'anno si cambiano le carte dei porti.

Le costruzioni avanzate danno dei bonus differenti su cui basare la propria strategia. Le Meraviglie in particolare danno dei poteri molto forti. E' importante cercare di ottenere carte che costituiscano una difesa verso i diversi effetti negativi (alcuni veramente disastrosi) delle carte rischio, delle carte evento o delle carte porto.

Il primo giocatore a completare tutte le strutture sulla propria isola, incluse le due Grandi Meraviglie, è il vincitore. Se alla fine del terzo anno nessuno è riuscito nell'impresa, il vincitore è colui che ha costruito il maggior numero di strutture. Ci sono regole per spezzare i pareggi (le Meraviglie sono le costruzioni più importanti).
Pro:
È un buon gioco di gestione risorse, scambi e sviluppo civiltà.
Il gioco è dinamico e divertente e lascia la voglia di rigiocarlo.
Contro:
Principalmente la componentistica.
Le numerosissime carte occupano uno spazio smisurato e le carte delle costruzione potevano essere sostituite da comode tessere da sovrapporre alla propria Carta Isola, nello spazio già occupato dalla descrizione delle costruzioni stesse. Inoltre il tabellone è troppo piccolo e confusionario.
Gli eventi negativi sono a volte troppo potenti e possono sbilanciare una partita; inoltre sono molto casuali. È pur vero che si possono prendere provvedimenti in varie maniere, però la fortuna pesa.
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