Non c’è due senza Triad

Triad
BoardGameGeek

Nel 2018, vari appassionati di giochi astratti si sono domandati: è meglio Azul o Sagrada? Beh, tra i due litiganti, Triad gode!

Giochi collegati: 
Triad
Voto recensore:
8,1

Oggi non vi parlerò solo di Triad, gioco astratto per due giocatori di Klaus Nehren (per gli amici, il Conte Goblin), edito da WBS Games. Oggi vi parlerò anche del mio amico Michele, per gli amici “Il Toro”.

Triad assieme al Toro
Triad assieme al Toro
Il mio amico Michele, ludicamente parlando, ha due grandi passioni: una è pimpare i suoi giochi (per Scythe ha speso un mezzo stipendio e anche di più, penso), ma soprattutto ama i giochi astratti. Gliene ho fatti provare alcuni, me ne ha fatti provare molti di più lui. Quando devo valutare o anche solo provare un gioco astratto - ma non solo - la sua voce è una di quelle che conta di più, per quel che mi riguarda.

Ed è proprio un anno fa, di ritorno dal Modena Play 2018, che se ne arriva con questa scatoletta che mi ha ricordato tanto Tron: ne tira fuori una plancia in plexiglass (che continuava a ricordarmelo) e una manciata di dadi bianchi e blu (che me lo ricordavano meno).

“Fedo, ‘sto gioco è definitivo”, ha esordito. Da là, è passato a spiegarmi le regole: un minuto. Dieci minuti dopo, esultava per la prima di una sua lunga serie di vittorie: quella sera abbiamo giocato sei partite, ne ho vinta solo una e di un soffio (ancora ho il dubbio che non abbia voluto infierire). Chi è bravo, a Triad non perdona.

Le tre regole di Triad

Giocare a Triad richiede meno regole di quante siano necessarie per partecipare al Fight Club.

(le tre regole citate sono prese pari pari dal retro della scatola)

"Triad è un gioco di dadi che non è un gioco di fortuna: i valori cambiano per scelta e non per caso e i dadi sono pedine da muovere per la plancia, cercando di creare combinazioni vincenti."

Una triade a Triad
Una triade a Triad
Ad inizio partita ognuno lancia i sei dadi del proprio colore (le facce riportano i valori 1-1-2-2-3-3) e li dispone sulla fila più vicina a sé della griglia 6x6 presente sulla plancia di gioco, in ordine crescente. Ci si alterna in turni, e nel proprio turno si può fare una sola cosa: scegliere un dado, cambiarne il valore e spostarsi (ortogonalmente o diagonalmente) di tanti spazi quanto indicato dal nuovo valore. Gli altri dadi bloccano il movimento, che deve essere sempre e comunque svolto nella sua interezza.

"Triad è un gioco in cui non si può vincere da soli, ma in cui vince solo uno: le combinazioni vincenti prevedono la presenza di almeno un dado avversario."

Per vincere, è necessario realizzare tre triadi, ovvero combinazioni di tre dadi di uguale valore o tre dadi con valori tutti diversi, per orizzontale, verticale o diagonale; è necessario, però, che in tale combinazione sia presente almeno un dado dell’avversario.

"Triad è un gioco in cui per vincere devi saper perdere: chi crea una combinazione vincente mangia i propri pezzi anziché quelli dell'avversario!"

Ebbene sì, una volta fatta una triade bisogna rimuovere dalla plancia uno dei propri dadi, andando a rendere più difficile le proprie mosse future. La vita non è facile nemmeno in astrazione.

E quindi?

E quindi, Triad regna e devasta. Ci hanno propinato giochi pucciosi, con le piastrelle del bagno, con dei dadini buoni solo a perdere ulteriori diottrie, con draghi che si mordono la coda. No, il gioco astratto non è questo: il buon gioco astratto è elegante, non ha fronzoli, non concede distrazioni, si spiega in un attimo e poi ti costringe a bruciarti il cervello, visto che la componente fortuna è del tutto assente (a parte il primo lancio per il piazzamento iniziale, i dadi non si lanciano più). Ecco, Triad è esattamente così.

La plancia di Triad
La plancia di Triad
Non lo comprerete per le componenti che, per quanto siano buone, non fanno gridare al miracolo o non convinceranno la signora di casa a giocarci. Lo vorrete perché è un gioco spietato, di una tensione palpabile.

Appena letto il regolamento, si può pensare che la partita possa durare veramente pochissimo, ma in realtà ogni turno va ragionato e sudato: le partite solitamente durano una decina di minuti, ma in certi casi si può arrivare anche ai venti, specie se le due parti si trovano in equilibrio.

Il gioco è prevalentemente tattico; la plancia è bella stretta: delle trentasei caselle presenti ben dodici sono già occupate dai dadi dei due giocatori. Si gioca con mosse e contromosse, sperando che l’avversario abbocchi all’amo della nostra provocazione e metta un dado proprio là dove vogliamo… sempre col timore di aver lasciato un buco alle spalle, in cui il nostro avversario potrebbe infilarsi per metterci i bastoni tra le ruote o, ancora peggio, realizzare una triade.

Sebbene la tattica faccia da padrona, non va sottovalutata una minima componente strategica: saper leggere il gioco con qualche turno di anticipo aiuta - e non poco - a portare a casa il risultato.

La nuova versione di Triad
La nuova versione di Triad
Insomma, Triad racchiude in pochi dadi ed in pochi minuti di partita una sana sfida (un'idea apparentemente "semplice", ma geniale: bravo Klaus!) che fa spremere le meningi. Ritengo quindi che anche i giocatori più scafati ed esigenti possano trovare in questo gioco un buon modo per passare un quarto d’ora tra un cinghialone e l’altro.

Ciò non toglie che, data la semplicità delle regole e la breve durata di una partita, Triad possa esser proposto anche a giocatori occasionali o in famiglia, visto che solitamente una partita tira l’altra (la concessione della rivincita è d’obbligo).

Ah, il mio amico Michele si è già messo all’opera per pimpare i dadi!

P.S. pochi giorni fa, a Modena Play 2019, c'è stato un incontro tra il Toro ed il Conte, che ha presentato al mio amico quella che potrebbe essere la prossima evoluzione di Triad, ovvero una sua versione su plancia triangolare, con l'utilizzo di dadi a quattro facce e con la possibilità di inserire nella mischia un terzo giocatore. Restate collegati, potrebbero esserci sorprese in vista per gli amanti degli astratti.

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Commenti

E bravi il Conte, Fedellow e pure il Toro: una Triad perfetta.

Ho dovuto aspettare... ma ne è valsa la pena! Il voto piace parecchio, ma ancora di più piacciono le parole usate. Grazie Fedellow e grazie al Toro, che mi ha sommerso di complimenti in quel di Modena!

Provato quest’anno a Modena. Ero alla sezione prestiti indeciso su cosa provare con la mia ragazza, mi si avvicina un dimostratore chiedendoci “vi piacciono gli astratti?” è un minuto dopo eravamo al tavolo con il Conte che ci spiegava la sua creazione. Come dice la recensione veramente semplice ed elegante ma una sfida veramente bella. Ancora complimenti e triad si merita ancor più successo di quello che già ha. BRAVO!

Ho provato quest'anno la nuova versione a 3 spiegata dal Conte. Che dire? Davvero molto bello, strategico ed elegante. Spero che entri in pubblicazione a breve. 

Stasera fatte le mie prime partite a Triad col Toro....tutte "quasi vinte" xD (anche se in realtà la partita a quattro l'abbiamo vinta io ed Elisa). Provato anche il prototipo in 3, lo 0 aggiunge molte possibilità ed è una piacevole aggiunta (anche se devo ammettere che il calcolo della triade è meno immediato). Comunque se ci si mette a giocare face to face è una droga.

Provato anche il prototipo in 3

Foto! Dite al Toro di mandarmi le foto! :)

 

 

 

Nell'ultima ora della Play di quest'anno ho avuto la possibilità di giocarci 3 partite consecutive (come poteva essere diversamente per un gioco di nome Triad?) insieme al Conte Goblin. Davvero un bell'astratto, complimenti.

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