Mosaic: A Story of Civilization - un gioco tutto sbagliato

Forbidden Games

Glenn Drover, quello di Age of Discovery, torna con un gioco di civilizzazione antica basato su carte e tonnellate di segnalini.

Voto recensore:
4,5

Ho preso Mosaic su Kickstarter per due motivi: 

  1. Glenn Drover è l'autore di Empires: Age of Discovery (riedizione del suo Age of Empires III: the Age of Discovery), uno dei primi ibridi euro-american della storia del gioco e tutt'oggi ottimo gioco di controllo territorio e piazzamento lavoratori. Vero è che Drover, dopo questo gioco, non ha più fatto nulla di davvero notevole, ma la speranza che si ripeta c'è sempre.
  2. I giochi di civilizzazione mi incuriosiscono sempre, soprattutto quando, come questo, promettono di restare entro le due ore e di essere comunque completi. Anche qui, c'è già The Golden Ages che ricopre egregiamente questo ruolo, ma è sempre possibile migliorarsi.

Mosaic: A Story of Civilization è un eurogame di civilizzazione, competitivo, per 1-6 partecipanti, della durata compresa tra 120 e 180 minuti, basato su meccaniche di draft, maggioranze, collezione set.

Come si gioca a Mosaic

La mappa del Mediterraneo è divisa nella parte di terra in esagoni, raggruppati poi in regioni. Questi esagoni vengono riempiti con gettoni disposti a caso vuoti o contenenti una risorsa, che verrà prelevata da chi vi costruisce sopra. 
Ciascun giocatore inizia con un diverso leader che dà risorse e abilità speciali e cinque Tecnologie di partenza, che può immediatamente giocare dalla propria mano, se in possesso dei prerequisiti. 
Si piazza una città a testa dove si vuole e poi si procede con una singola azione a giro, fino alla fine della partita. Al proprio turno è anche sempre possibile reclamare tessere Golden Age o Traguardo della Civiltà, se se ne posseggono i requisiti. 

Le otto possibili mosse permettono di:

  1. produrre cibo, pietra o idee pari al valore della propria produzione, più la popolazione;
  2. incrementare la popolazione pagando cibo, prelevando una carta Popolazione dal display;
  3. costruire una città, un villaggio o un progetto, pagando le risorse richieste. Le città e i villaggi servono per il controllo della regione, i villaggi anche per qualche risorsa, i progetti danno punti vittoria a fine partita a seconda dei simboli Progresso accumulati;
  4. costruire meraviglie. Ce ne sono diverse disponibili, costano pietre e cibo e danno diversi sistemi per ottenere punti vittoria a fine partita;
  5. ottenere una carta Tecnologia, pagando cinque idee. Queste carte portano benefici di vario tipo, ma soprattutto forniscono svariati simboli Progresso. Sono nove simboli tondi in vari colori, che rappresentano campi della conoscenza umana e sono un prerequisito per giocare tutte le altre carte, ottenere remunerative tessere Golden Age e giocare dalla mano le stesse carte Tecnologia;
  6. ottenere soldi da Tasse e Dazi. È un mazzo di carte in cui sono presenti carte Tassa (i soldi si ottengono da simboli Stato, popolazione e livello di tasse) e Dazio (i soldi si ottengono da merci raccolte sul tabellone, numero di città e livello di dazi). In entrambi i casi si accumulano punti Malcontento che sono negativi a fine partita (diverse tecnologie permettono di annullarli);
  7. arruolare nuove truppe, pagando soldi, e muoverle di regione in regione, sempre pagando soldi. In questo gioco le truppe non sono mai fisicamente in un esagono, ma si piazzano accanto a una regione e qui, a ogni carta Punteggio, entrano nel calcolo delle maggioranze per assegnare punti vittoria. Non esiste una fase di combattimento, ma alcune carte Tecnologia permettono di attivare le unità, o reclutarne di nuove e distruggerne qualcuna del nemico;
  8. prendere una tessera Governo. Si devono possedere i prerequisiti in simboli, se ne paga il costo in idee e se ne ottengono così i benefici, che sono un'abilità speciale e un bonus in una specifica branca di punteggio (ad esempio, la Monarchia aumenta la tua produzione di cibo e pietra e il punteggio ottenuto con le Meraviglie). Si può avere un solo Governo alla volta e, se si cambia, la vecchia tessera va restituita e torna disponibile per gli altri giocatori. Un governo permette anche, una volta per partita, di scartare un'intera fila di carte dal suo display e sostituirla (e quindi di accelerare la fine del gioco).
Come finisce la partita? In quattro mazzi sono mescolate le carte Punteggio (approssimativamente nella metà inferiore). Ovvero: mazzi Tecnologia, Costruzione, Tasse & Dazi, Popolazione.
Ogni volta che ne esce una sul relativo display, il giocatore di turno finisce la sua attivazione, poi, in ogni regione, si calcolano le maggioranze, dovute a città, villaggi, meraviglie, unità militari e altri eventuali bonus dati dalle Tecnologie. Il primo prende tre punti più un punto per ogni città (di chiunque) presente, il secondo due punti secchi.
Dopo aver calcolato la terza carta Punteggio, si termina il round in corso, se ne fa un altro intero e poi si passa al calcolo finale dei punti.

In alternativa, la partita termina, con la stessa procedura, quando sono esaurite due pile tra le tessere Golden Age, Traguardi della Civiltà, Meraviglie.

A fine partita si prendono punti per:

  • Città (2 PV) e villaggi (1 PV);
  • Meraviglie possedute;
  • tessere Golden Age, che si ottengono con sei simboli Progresso dello stesso tipo e danno 6 PV ciascuna;
  • tessere Traguardo della Civiltà, che si ottengono costruendo o accumulando varie cose (es: truppe, risorse, edifici, ecc) e danno 6 PV ciascuna;
  • alcune carte Tecnologia;
  • alcune carte villaggio, se si posseggono le merci da esse indicate (5 PV);
  • si sottraggono i punti Malcontento.

Chi ha più punti vittoria è il vincitore.

Materiali

Mosaic si presenta in due versioni: una standard tutta in cartotecnica, l'altra, la Colossus, che sostituisce molti pezzi con miniature in plastica (lavoratori, unità militari, città, villaggi, meraviglie) e propone le risorse in legno, invece che in cartoncino. All'interno della Colossus sono comunque presenti anche tutti i pezzi dell'edizione base.
Ora, il problema di questi giochi con tanta plastica è sempre uno: o fai miniature come si deve, che possano attirare anche un modellista (come Black Rose Wars, Ankh e altri) o rischi che tutto sembri un enorme giocattolo, dall'aspetto decisamente pacchiano e ipercolorato, con soldatini blu, rossi, verdi, ecc. Qui si ottiene esattamente questo secondo effetto, con l'aggravante di avere tutto sovraprodotto,  mastodontico, a partire dalla scatola enorme, per finire col pezzo forte: un segnalino primo giocatore in legno, brutto come pochi, spesso due centimetri, alto, ingombrante, scomodo e bruttissimo (l'ho già detto, lo so).

Il gioco è ergonomicamente ingombrante anche nella versione standard, date le dimensioni della mappa e la quantità di materiale. Nell'edizione Colossus, ancora di più. 
I simboli sono chiari, ma è scomodo sistemare tutte le carte in ordine, occupando altro spazio. In ogni caso il gioco non è indipendente dalla lingua, con testo praticamente un po' su ogni carta, per cui consiglio la versione italiana.

Ambientazione

Sufficiente. Ci si limita a esplorare l'epoca antica, ma con un grosso limite: il mazzo Tecnologia è unico e mescolato casualmente, quindi non c'è nessun ordine nelle scoperte fatte. Anche le forme di governo sono praticamente intercambiabili. 
Data poi la natura di corsa agli obiettivi che si ha nel gioco, l'aspetto di civilizzazione si va a perdere ulteriormente, e l'astrazione nella gestione degli eserciti gli dà il colpo finale, facendo scendere questo aspetto alla mera sufficienza.

Considerazioni

Cose che "vanno":

C'è indubbiamente un buon lavoro concettuale dietro, con lo sviluppo di nove branche del Progresso, rappresentate da simboli che poi troviamo sulle carte. 

C'è una buona differenziazione tra le Tecnologie e in generale tra tutte le carte, con una grande quantità di combo che si possono ottenere mescolando tecnologia, meraviglie, governi, progetti.

L'idea di inserire le carte Punteggio nei vari mazzi è bella e ha senso, perché spinge chi è in vantaggio a cercarle, anche a costo magari di fare mosse meno efficienti... rischiando però così di farsi rimontare dagli inseguitori.

… e cose che "non vanno":

Il setup è da monster game, con tantissime pedine da posizionare casualmente, prima coperte, poi da girare, poi eventualmente da rimuovere (quelle vuote). Preparazione e ingombro da monster game ma profondità da gioco family (anzi, ci sono dei giochi per famiglie che danno una pista a questo Mosaic).

La durata non è comunque commisurata alla profondità delle scelte. Sembra sempre durare troppo, anche quando dura poco, con parecchia sensazione di trascinamento. Il downtime si fa sentire, soprattutto in cinque o sei partecipanti, nonostante ci sia una sola mossa a turno. 

Dal punto di vista dei materiali, l'edizione Colossus è assolutamente sproporzionata, come prezzo e ingombro, alla caratura del gioco. Si ha l'impressione di far girare il motore di una 500 nella carrozzeria di una Ferrari. Che poi questo Mosaic Colossus è soltanto grosso e pacchiano, per nulla bello da vedere e da toccare.

Meccanicamente ci si focalizza sulla corsa rispetto a tre cose fondamentali: i Traguardi della Civiltà e le tessere Golden Age che danno ben sei punti ciascuno, poi il controllo di alcune regioni per le maggioranze.
Secondariamente, Meraviglie e Governi danno altri punti e ci indirizzano su particolari strategie di gioco. O meglio: tendiamo a scegliere Meraviglie e Governi che ci danno più punti in base a come ci siamo mossi in precedenza.
Il punto è che, comunque, si deve correre costantemente a collezionare simboli o risorse per fare queste cose, aspetto che non dà per nulla la sensazione di sviluppo di una civiltà armonica, con tutte le sue implicazioni strategiche, ma semplicemente di una gara a chi arriva primo

La parte bellica è totalmente insufficiente e astratta. Ci potrebbe anche stare, se non fosse che spesso diventa, anche qui, una noiosa escalation in cui, al tuo comprare due truppe io rispondo allo stesso modo, fino a esaurire i soldi da parte di entrambi o perdere tempo prezioso per le altre “corse” agli obiettivi. O fino a quando non spunta una carta Tecnologia che dà un vantaggio militare al primo che la compra. 

La civilizzazione – ovvero il focus stesso del gioco – si va totalmente a perdere nella colonizzazione della mappa, dato che si possono costruire città e agglomerati praticamente ovunque, senza alcun collegamento, spezzettando il proprio impero a macchia di leopardo. È brutto concettualmente ma anche meccanicamente, perché diventa soltanto più un gioco di maggioranze e di raccolta risorse, anche queste buttate a caso sulla mappa a inizio partita, senza proporzioni e senza logica. Se per rendere il gameplay variabile l'espediente deve essere questo, anche no.

Elementi di civilizzazione

Arco storico e parabola narrativa */***

C'è solamente la parte della storia antica, peraltro poco caratterizzata, dato che le civiltà sono parecchio astratte e anche i personaggi di partenza non sono storici, ma generici “mestieri”. Rimangono le meraviglie storiche.

Esplorazione ed espansione territoriale */***

Di fatto la mappa è nota e costruita fin da subito. L'espansione poi avviene a macchia di leopardo, costruendo città dove più conviene, senza alcuna contiguità territoriale e senza altra logica se non quella dei punti o delle merci da prendere. Ne risulta un tabellone "arlecchinato" e una civilizzazione a toppe.

Economia e commercio **/***

Manca la parte di scambio con gli altri giocatori, ma la differenziazione tra tasse e dazi è ben fatta, anche se poi l'applicazione delle stesse dipende dalle carte presenti sul display (due alla volta, per questo mazzo). Diverse carte Tecnologia influiscono su questa voce.

Scienza e Tecnologia **/***

Le carte sono molte e diversificate, probabilmente l'aspetto meglio trattato e sviluppato del gioco... se non fosse che costituiscono un unico mazzo senza una logica storica e sequenziale (ancora ricordo di aver inventato la ruota sul finale di partita...) e che spesso, più che per l'effetto, si prendono per collezionare simboli Progresso e fare la corsa alle carte punteggio.

Politica e diplomazia **/***

Alcune carte Tecnologia riguardano il governo della propria civiltà, inoltre ci sono le forme di governo da scegliere e sfruttare per i punti e altri effetti. Manca una parte diplomatica di alleanze e trattati.

Guerra e forza militare */***

Ben sviluppata nel concetto iniziale con eserciti, carte Tecnologia dedicate e spostamenti, ma ampiamente insufficiente nella sua applicazione finale, che si riduce a un mero gioco di maggioranze, totalmente astratto, spesso noioso e privo di mordente.

Cultura **/***

Ha carte Tecnologia dedicate e i Traguardi della Civiltà, così come le Golden Age, possono intendersi come progressi culturali di una civiltà.

Religione */***

Viene inclusa direttamente nella cultura. Ci può stare, trattandosi di ambientazione antica.

Conclusione

In ambito di giochi di civilizzazione, non credevo si potesse fare peggio di Tapestry. E invece questa colossale produzione aggiunge all'astrattezza del pessimo predecessore, anche una faticosa pesantezza e una eccessiva linearità che trasformano ciò che doveva essere semplice e snello in piatto e banale.

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Commenti

Premetto, conosco Vigiak della Pendragon, per cui non ho fatto il kickstarter ma ho comprato la Colossus retail, 170€ circa.... Ma quando è uscito il kickstarter, io che sono proprio negato in inglese (Vi ringrazio che grazie a voi ho scaricato un sacco di traduzioni) ho scaricato e letto il regolamento. Leggendo il regolamento mi sono convinto che mi piace 

Leggendo sempre molto prima di comprare, ho sempre avuto la sensazione di quanto scritto in questo articolo, ossia di avere di fronte un gioco semplice (e non ho nulla contro i giochi semplici) ma con setup mostruoso, downtime, e durata considerevole, che sono 3 cose che non si accoppiano bene al gioco light. Questo articolo lo riconferma, e le opinioni in tal senso iniziano davvero ad essere tante, per cui credo proprio che schiverò l'acquisto. Che poi è lo stesso motivo per il quale non ho mai preso History of the World nemmeno quando girava a 10 euro da shop online, perché ho sempre letto che stavi almeno 3 ore, su uno Smallworld semplificato...anche no, grazie.
Bella rece, molto esplicativa.

Tapestry, indubbiamente non è un capolavoro, ma a me non è dispiaciuto...

 

Tapestry a me era piaciuto e quindi ora questo gioco mi ha incuriosito abbastanza :D

Fatto diverse partite, non abbiamo mai riscontrato downtime, anzi la velocità con cui gira è uno dei punti positivi del gioco .

Poi di problemi ne ha diversi, il player count migliore è 4, più che altro perché in 5-6 chi è dal lato corto della mappa fa fatica a vedere dall'altra parte. In 4 le partite sono sempre durate intorno alle 2h30min + spiega

E il regolamento base ha strategie dominanti ed è sbilanciato, per cui va sistemato con un pò di house rules, queste sono ottime https://boardgamegeek.com/filepage/253129/aegean-variantexpansion

E la carta punteggio nel mazzo tecnologie va messa più in alto di quando dice il regolamento, se no dura troppo. 

Non lo ritengo un capolavoro ma lo trovo divertente. Per quanto mi annoi a giocare ad Ark Nova, dove soffro molto il downtime anche a causa della bassa interazione tra giocatori, in Mosaic, che riconosco essere un gioco sicuramente inferiore e imperfetto, i turni veloci e l'interazione con maggioranze su mappe, anche se semplici, lo rendono più interessante e me lo fanno giocare con piacere

Però appunto bisogna accettare che un gioco da 60-70 € (stare lontani dalla colossus edition) vada sistemato con house rules e sopportare il tempo di setup e teardown. E come scritto nella recensione non aspettarsi un gioco particolarmente tematico

L'ho provato una sola volta e lo trovo brutto come pochi, per altro anche le carte tecnologia per come sono congegnate non mi piacciono, è capitato che prendendone una quella dopo era veramente sgravata e ha avvantaggiato il giocatore successivo 

Come non essere d'accordo con Agz e Inuyasha?!

Anche Tapestry era orripilante... non rigiocherei a nessuno dei due! E non so come si possa giocare velocemente a Mosaic, se non a caso, visto che è fondamentale arrivare primi sulle tante, troppe milestones... e per farlo bisogna monitorare quante iconcine hanno gli altri... una noia mortale. Aggiungiamo l'assurdità di fondare città e porti a casaccio e il capolavoro è sfornato! Adoro Age of Empire, ma qui l'autore è lontano anni luce...

Per me gioco pieno di difetti, ma divertente. Non so se lo comprerei, ma ci rigiocherei volentieri. Sarà che sono un amante di Tapestry (che solo in Italia non è piaciuto, all'estero va proprio forte), ma quando un gioco ti lascia voglia di rigiocarci per me ha fatto centro...certo che se dovessi giudicarlo in maniera critica non supererebbe neanche la sufficienza. Ad ogni modo l'edizione Colossus è assolutissimamente da evitare nonostante le stupende monete in metallo, l'edizione base è monca ma quantomeno uno spazio in libreria lo trova.

 

Prezzo,tempi setup e teardown... tempo di gioco 2h30 in 4 e va pure sistemato con le houserules.

Il tutto per un gioco che ha una profondità da family?

Ma anche NO! :-)

Ero curioso ma francamente così mi passa la voglia...mi fido del recensore ed al massimo lo proverò se qualcuno lo compra.

Provato da poco. Il set up è un problema marginale se ci si divide i compiti(10 minuti circa) perché fai tutto senza attaccare il cervello. Per quanto mi aspettassi altro, se preso con le dovute pinze, non mi ha infastidito né l'astrattezza né l'incoerenza nelle tecnologie e nell'espansione su mappa. Il problema è che alcune azioni possono essere tranquillamente tralasciate(vedi popolazione e tasse e dazi) prendendo popolazione e soldi dalle tecnologie o dai villaggi. Sono rimasto senza popolazione dalla terza città e ho giocato tranquillamente tre quarti di partita senza accorgermene...anche la produzione in un gioco dove fai un azione a turno diventa frustrante perché in un modo o nell'altro fai un azione ogni 10 minuti(giocando in 5) e con produzione ottieni quello che otterresti costruendo una città sul giusto tesoro..di conseguenza è venuta fuori solo la carta punteggio del mazzo costruzione. Dopo 5 ore e alcuni compagni persi per esaurimento l'abbiamo chiusa per tessere traguardo e Golden Age. Temo di essermi giocato la presenza di alcuni amici per un po'😅

Costa tanto
Setup lungo
Materiali bruttini e manca il segnapunti (nella versione normale)
Ergonomia insufficiente
Manca una divisione dei mazzi in ere
Tanto caso
Bassa profondità
Sistema di maggioranze bruttino
Sistema di chiusura della partita bruttino

Il gioco scorre e può risultare gradevole (non in troppi giocatori), ma francamente ha troppi difetti per quel che offre, ci fosse poco altro tra ui scegliere....ma c'è di molto meglio.

Effettivamente  dopo aver guardato una video recensione ho pensato che fosse una ciofeca. 

Gli anglosassi adorano sto titolo che per me è un figlio bastardo di quella mezza ciofeca di Terraforming Mars...felice di vedere che Agzaroth lo abbia piallato senza pietà come è giusto che sia.

Ciò che mi ha indispettito è che dopo aver acquistato la versione retail ho scoperto che il gioco non è per 1-6 giocatori: nella versione retail manca lo scenario in solitario.

Non si capisce nemmeno perchè non sia disponibile come espansione.

Eppure se BoardGameGeek gli assegna un average rating di 7.7 significa che il gioco piace.

Sono perplesso, non ho ancora deciso se tenere la copia che ho acquistato oppure venderla.

Una volta i giochi li compravi senza sapere bene o male come funzionava, allorché potevi benedirlo o maledirlo, oggi non ci sono scuse, chi prende un gioco ha la possibilità di vedere video e scaricare il regolamento, detto questo, l'unico errore è stato chiamarlo "gioco di Civilizzazione" . Non c'è il combattimento ma conti le armate come influenza nella regione, popolazione uguale più produzione, e se ci sono 3-4 città chi fa' tasse o dazi prende un sacco di soldi. Io ho fatto diverse partite, e i miei amici erano spaventati dalle dimensioni... Invece si è sempre finito in un paio di ore e ho fatto giocare persone che conoscono solo Bang, Samurai Sword e altri (senza offesa) giochini. Premetto che mi piace anche "Il Mistero dei Templari" , quindi sono sicuramente un giocatore atipico in questo gruppo.

Mannaggia vedendo foto in giro avevo aspettative per questo gioco, ma mi pare non sia un granchè.

C'è poco da fare per adesso un gioco soddisfacente di Civilizzazione Completo che rientri nelle 2-3 ore di gioco resta sempre il Mitico The Golden Ages di quel gran genio di L.Ferrini ;-) ( per me la sua opera prima più riuscita, ma spero sempre di sbagliarmi in futuro!) 

Pendragon ha reso disponibile il solitario e il blocco segnapunti sul suo sito 

mlolcu scrive:

Ciò che mi ha indispettito è che dopo aver acquistato la versione retail ho scoperto che il gioco non è per 1-6 giocatori: nella versione retail manca lo scenario in solitario.

Non si capisce nemmeno perchè non sia disponibile come espansione.

Eppure se BoardGameGeek gli assegna un average rating di 7.7 significa che il gioco piace.

Sono perplesso, non ho ancora deciso se tenere la copia che ho acquistato oppure venderla.

Il gioco mi ha offerto esattamente quello che mi aspettavo, promosso pur con tutti i suoi evidenti difetti

Grazie ragazzi!

Siete il mio punto di riferimento.

Se non fosse per voi non avrei mai scoperto l'edizione italiana di Magic Realm, il fantastico Apex Theropod Deck Building Game e tanto altro ancora...

La copia di Mosaic di Agzaroth sarà in vendita sui mercatini in 3,... 2,... 1... 🤭

Davvero ingeneroso il giudizio a mio avviso Mosaic è un bel gioco divertente dai turni veloci e finalmente una gioco di civilizzazione su mappa. La localizazzione strategica di citta, villaggi e meraviglie è importante ai fini del punteggio e questo è ottimo per un gioco di civilizzazione o comunque di dominio territoriale. Non capisco la critica sull'impero a macchia di leopardo  quando nella storia ci sono stati Imperi diffusi in tutto il mondo come l'Impero britannico. Mosaic è un gioco che offre molta libertà di fare molteplici path per vincere e questo è un gran pregio. Le tecnologie devono essere giocate in modo opportuno per sovvertire situazioni che sembravano non recuperabili come nel caso delle unità militari che possono essere eliminate, insomma non è un gioco monotono c'è sempre molto da fare e da spazio anche al bluff ed ad astuzie varie come ricercare la fine partita quando si pensa di poter vincere. Insomma c'è tantissimo in questo gioco e al momento è uno dei miei preferiti. Voto 8.

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