Khora: ascesa di un impero (forse)

pennuto77

Unico acquisto della mia Lucca, vediamo se ne è valsa la pena.

Giochi collegati: 
Khôra: Rise of an Empire
Voto recensore:
6,8

Questo 2021 è stato l'anno del ritorno alle fiere, Aosta (che in realtà si è svolta anche nel 2020), Modena, Essen e Lucca. Porto a casa un dignitosissimo 3 su 4, anche se ho mancato il teutonico bersaglio grosso. Purtroppo, eccetto GiocAosta, le ho dovute affrontare senza la compagnia di Mrs. Rosengald, che si è quindi dovuta accontentare dei miei racconti. Alla sua delusione si aggiunge anche un mio ritorno da Modena senza aver comprato nemmeno un titolo, stessa sorte toccata al primo dei due giorni a Lucca.

Ma come nemmeno un giochino?” esclamò quando tornai a casa senza nemmeno un sacchetto. Non mi piace deludere le persone, soprattutto se la delusione è frutto della mancanza di un gioco nuovo, quindi la domenica mi sono ripromesso che avrei comprato qualcosa, e, mentre giravo con un paio di amici, uno di questi viene attratto da un gioco sistemato su un tavolo della Mancalamaro; saranno stati i colori, i dadini, le monete di metallo, o il fatto che non ne sapessi niente, ma ci siamo voluti sedere a provarlo. Dopo quella partita in due su tre abbiamo deciso di portarci a casa Khora - L'Ascesa di un Impero, un gioco da due a quattro giocatori, durata 60/75 minuti, dell'Head Quarter Simulation Game Club – un gruppo di autori provenienti dal boardgame club dell'università di Keio (Tokyo) stando a BGG – edito da Iello e portato in Italia da Mancalamaro.

Ambientazione

La civiltà è, più o meno, tutto quello che noi facciamo e le scimmie non fanno. Lord Raglan

In Khora, ogni giocatore prenderà il controllo di una Polis greca, ottenendone casualmente una tra le sette del gioco. I giocatori dovranno, astrattamente, sviluppare la propria città su vari tracciati cercando di ottenere il maggior numero di punti, seguendo le inclinazioni della propria Polis. Spoiler: con Sparta non farete molti punti con la cultura. Insomma, l'ambientazione sebbene richiamata anche dai colori utilizzati non la fa certo da padrona.

Il gioco

Un nome è difficile farselo. Un cattivo nome, toglierselo. Roberto Gervaso

componenti
componenti

Cercando informazioni su questo gruppo di universitari del club dei giochi da tavolo ho scoperto che hanno all'attivo solo un'altra pubblicazione, un'auto-produzione, Improvement of the Polis, gioco di cui Khora è una... una... una non so esattamente cosa. Non è una ri-tematizzazione, non è una ristampa, una versione per il mercato europeo? Vabbè poco importa in questa sede. Quello che importa è che dentro la scatola troveremo un po' di carte, un tabellone e quattro plance a doppio strato in cui andremo a posizionare la scheda della nostra Polis e gli indicatori del nostro livello di economia, cultura ed esercito; gli altri tracciati – tasse, cittadini, gloria e truppe – trovano posto nella plancia comune, assieme ai segnalini conoscenza.

A completare i componenti personali ogni giocatore ha sette tessere azione, uguali per tutti, e tre dadi, dei quali uno inizialmente collocato sotto il tracciato cultura.

Una partita a Khora dura nove round, tutti con la stessa identica struttura.

A inizio round si rivela l'evento e si ottengono monete pari al livello sul tracciato tasse. Poi si lanciano i dadi e, contemporaneamente, ogni giocatore associa un dado a una tessera azione: queste sono numerate con valori da zero a sei, e, qualora l'azione scelta sia di valore superiore al valore del dado, si dovrà pagare la differenza in cittadini.

Le azioni si risolvono in contemporanea tra tutti i giocatori ma seguendo l'ordine del valore riportato sull'azione – quindi l'azione tre (commercio) si svolgerà sempre prima dell'azione cinque (politica).

plancia giocatore
plancia giocatore

Senza entrare nel dettaglio di tutte le azioni ci basterà sapere che sono quasi sempre legate a uno dei tracciati, facendolo aumentare – come l'azione uno che fa aumentare i cittadini o esercito che fa aumentare le truppe – o facendone dipendere la forza della stessa, come per la cultura che fa ottenere punti vittoria per il nostro livello sull'omonimo tracciato.

Quando tutte le azioni sono state risolte ogni giocatore aumenta di un livello su uno dei tre tracciati sulla propria scheda, pagando il costo indicato dal livello che si intende raggiungere.

Poi si attiva l'evento rivelato a inizio round e si verifica se qualcuno ha raggiunto uno o più dei cinque obiettivi, obiettivi fissi, che permetteranno di salire gratuitamente di un livello sul tracciato tasse o su quello gloria.

Dopo questi nove round il punteggio sarà calcolato sommando i punti ottenuti in partita a quelli forniti da eventuali carte giocate, l'eventuale potere della propria Polis e il numero di gettoni Conoscenza maggiore – quelli con l'alloro – si moltiplica per il livello sul tracciato Gloria. Chi ha più punti, stranamente, è il vincitore.

Considerazioni

Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l’insuccesso sicuro: voler accontentare tutti. Platone

gettoni conoscenza
gettoni conoscenza

Per iniziare questa sezione della recensione è doverosa una premessa. Chiunque speri di trovare in Khora il gioco di civilizzazione leggero che permetta di condensare in un'ora scarsa l'esperienza di titoli ben più corposi non potrà che rimanere deluso. Per quello, a parere di chi scrive, rimane insuperato The Golden Ages di Ferrini. Chi invece è alla ricerca di un gioco leggero, alla portata di – quasi – tutti, che dia una certa soddisfazione senza però richiedere di sforzarsi troppo mentalmente potrebbe reputarlo interessante, nonostante i difetti non manchino anche nel titolo.

Come al solito eviterò qualsiasi valutazione sul costo del gioco, per varie ragioni. L'ho pagato in fiera una cinquantina di euro, probabilmente più di quanto io generalmente sia disposto a investire in un titolo del genere, ma complice anche il fatto che nelle due fiere precedenti non avevo fatto acquisti, mi sono lasciato convincere.

I materiali del titolo sono buoni, le carte di buona fattura e le illustrazioni abbastanza evocative. Il gioco apparecchiato attira l'occhio con quel beige chiaro che fa tanto civiltà classiche. Qualche perplessità me la lascia la scelta iconografica di rappresentare con – praticamente – lo stesso simbolo il tracciato tasse e le monete: sebbene concettualmente torni, ha lasciato ad alcuni qualche dubbio, peccato di poco conto in ogni caso. Assolutamente inutile ai fini del gioco, ho trovato la scelta di scrivere qualche cenno storico delle varie Polis sulla relativa scheda un tocco di stile che ci tengo a segnalare.

Passando al gioco vero e proprio, ci troviamo davanti a un titolo rapido, già dalla seconda partita, anche a pieno regime di giocatori, in un'ora la partita si conclude, la durata non è particolarmente influenzata dal numero di giocatori grazie alla selezione e risoluzione contemporanea delle azioni. Il senso di progressione c'è e si percepisce, e le sette Polis hanno comunque una caratterizzazione sufficientemente diversa le une dalle altre, impedendo – di fatto – a un giocatore di perseguire la stessa strategia di partita in partita. Infatti, la Polis sarà data a inizio partita casualmente, e ognuna ha quattro bonus da sbloccare con l'azione di valore sei; questi però indirizzeranno notevolmente la direzione della partita: si può cercare di ignorare l'esercito quando si gioca Sparta, ma si rinuncia in pratica ai poteri di fazione, cosa non molto consigliabile se si desidera tentare di perseguire la vittoria.

Questo aspetto è anche un limite del gioco, alle volte ci sembrerà che il gioco si giochi da solo, con noi spettatori di una strategia precostituita, con fondamentalmente le stesse azioni da fare di turno in turno.

L'interazione tra giocatori è scarsa e si limita al raggiungere i traguardi prima degli altri, e alle carte evento che fanno confrontare il valore di truppe. In teoria, la competizione potrebbe manifestarsi sulla plancia esplorazione per arrivare prima a determinati gettoni conoscenza (e relativi bonus) ma sono molti, e difficilmente tutto il tavolo sarà interessato a guadagnarli militarmente, riducendo l'interazione alla corsa a Persepoli, unica zona che fornisce in un colpo solo tre gettoni Conoscenza maggiore.

La vera differenza tra una partita e l'altra la fanno le carte politica, che si dividono in istantanee, permanenti e quelle che danno condizione di punteggio a fine partita: queste sono abbastanza varie e permettono di supportare grossomodo qualsiasi tipo di strategia, ma se le cinque carte che abbiamo all'inizio della partita si coniugano male con il gioco della Polis allora difficilmente sarà possibile costruire una partita su di esse, inoltre il numero abbastanza esiguo permette di averle viste tutte in poche partite.

La sensazione di partita pilotata è accentuata dal fatto che il gioco non premia partite dove si fa un po' di tutto, premiando invece l'iper-specializzazione, se giocate Sparta il tracciato esercito va massimizzato, al costo di ignorare completamente quello cultura; questo porta inevitabilmente anche a compiere di fatto le stesse azioni ogni round.

Questi aspetti, che sicuramente sono classificabili come difetti, ne fanno però un ottimo titolo per quei giocatori che vogliano provare un'esperienza di gioco un passettino oltre i soliti introduttivi ma senza troppo sforzo, regalando quasi sempre una certa soddisfazione.

Giocatori più scafati potrebbero trovarlo un passatempo piacevole in quelle sere dove non si cerchi più il rilassamento dovuto allo spostare dei pezzi e tirare i dadi o veder fruttare un'attenta e complessa strategia ben ponderata.

Un cosiddetto family+ ben confezionato che segue le richieste del mercato contemporaneo che sono sicuro non faticherà a trovare forti estimatori, ma che a un'analisi più attenta rimane un titolo poco profondo e – personalmente – scarsamente longevo, ma che nel suo target specifico può funzionare.

Pro:
  • Ottimi materiali
  • Polis caratterizzate
  • Facilmente soddisfacente
Contro:
  • Scarsamente longevo
  • Senso di strategie preconfezionate
  • Casualità con impatti diversi a seconda del momento della partita
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Commenti

Ho provato Khora ad Essen e comprato in offerta il mese successivo. 
Concordo con buona parte della recensione, anche se penso che visto il target e come finzione per esso, che il voto avrebbe potuto essere leggermente più alto.

secondo me la casualità ha un impatto relativamente basso. Le carte iniziali vengono gestite con un draft, per cui i giocatori avranno mani quasi equivalenti e quelle pescate con l'azione sono a scelta tra due carte.

per quanto riguarda i dadi, potendo compensare i tiri con la popolazione, non mi sono mai ritrovato a non poter fare l'azione che volevo anche con tiri bassi per più turni di seguito.

se devo muovere delle critiche li muovo allo sbilanciamento sulla parte militare. Le carte evento spesso puntano sul livello di soldati, che costringe i giocatori a fare l'azione militare anche se non interessati, idem per la corsa ai token conoscenza maggiore. Non possono venire ignorati dai giocatori con civiltà non militari anche solo per sottrarli a chi vuole massimizzare quell'aspetto. 
 

non guasterebbe più varietà di carte evento che puntino su economia o cultura.

 

Come avevo scritto già in altre occasioni, spero un giorno di riuscire a trovare un sistema per esprimere un voto in maniera assolutamente oggettiva, purtroppo ancora oggi non l'ho trovato e quel numero è il risultato di una mia percezione di quello che quel numero esprima come giudizio. Onestamente io non lo trovo un voto così terribile, ma ogni volta che do 6.8 qualcuno si lamenta che son stato basso.

In ogni caso in nessun passaggio della recensione lamento un eccessivo peso del caso, l'unica lamentela semmai è che il caso ha un peso ben diverso nei primi due turni o nei successivi.

Sulle carte evento avevo scritto un paragrafo in cui dicevo le stesse cose, l'ho tolto poi, perché mi rimane il dubbio che possa essere una precisa scelta per sostenere un po' chi gioca sul militare a discapito di chi lo ignora per bilanciare, non ne sono sicuro sia chiaro.

 

Gioco che mi piace giocare e che mi diverte (per ora), per le ragioni messe anche in evidenza nella recensione (impegno relativo, meccaniche solide).

Condivido totalmente quanto scritto da @phalanx.

È un gioco non particolarmente influenzato dalla fortuna: ci sono diverse possibilità per gestirla. Non escludo comunque che l'alea possa avere un suo peso ma che spesso dipende da come un giocatore ha impostato i turni precedenti (per esempio mi è successo una volta di essere penalizzato dal lancio dei dadi ma soprattutto per colpa mia nell'essere arrivato alla fine senza possibilità di modificarli).

Il limite che vedo e che, ammetto, mi da un po' di fastidio è lo sbilanciamento verso le azioni militari che non si possono ignorare. Avrei preferito più libertà nello scegliere la strategia in un gioco comunque ben costruito e con meccaniche interessanti.

Sicuramente quello del voto è sempre un problema e purtroppo l'alzarsi generake della media fa si che pure un 8 venga visto come un gioco che avrebbe potuto essere qualcosa di più.

un 6.8 è un voto onesto di un gioco che va oltre la sufficienza ma che non brilla. Purtroppo nel momdo dei voti di oggi viene percepito come una bocciatura senza appello.

Bella recensione, sintetica ma con tutto ciò che serve a capire il gioco. Non mi leva del tutto la voglia di provarlo, ma fa un bel lavoro. 

Ottima recensione. So cosa non comprare. :D Unico neo: avrei specificato il numero di giocatori e la durata dichiarata sulla scatola. 

berqumea scrive:

Ottima recensione. So cosa non comprare. :D Unico neo: avrei specificato il numero di giocatori e la durata dichiarata sulla scatola. 

Rileggendo il numero dei giocatori è scritto e anche la durata 

berqumea scrive:

Ottima recensione. So cosa non comprare. :D Unico neo: avrei specificato il numero di giocatori e la durata dichiarata sulla scatola. 

Aggiunta la durata, il numero di giocatori c'era, ma forse era poco visibile non essendo "grassettato". Grazie della segnalazione!

linx scrive:

Bella recensione, sintetica ma con tutto ciò che serve a capire il gioco. Non mi leva del tutto la voglia di provarlo, ma fa un bel lavoro. 

imho tu sei troppo navigato per Khora.

phalanx scrive:

 

linx scrive:

Bella recensione, sintetica ma con tutto ciò che serve a capire il gioco. Non mi leva del tutto la voglia di provarlo, ma fa un bel lavoro. 

 

imho tu sei troppo navigato per Khora.

Ti ringrazio, ma ogni tanto servono anche cose leggere e veloci che magari riescano a tirar dentro mia moglie (che è sempre il motivo che mi fa acquistare i giochi sbagliati, eh). E' un gioco che giocherei volentieri su BGArena, per variare. Quelle 40 partite fin quando mi stufa.

Avevo letto qualcosa sul gioco e la recensione non fa che confermare le mie impressioni.

Gioco light per chi vuol provare qualcosa di più di un gateway, senza eccedere: astenersi heavy gamer!

Il voto 6.8 (che comprendo e condivido alla luce di quanto riferito nell'ottima recensione) rappresenta una bocciatura senza appello per GIOCATORI D'ESPERIENZA: questi ultimi che non temono di accedere a qualsiasi gioco- di qualsiasi difficoltà sia - perchè mai dovrebbero comperare un gioco recensito con 6.8 laddove ci sono giochi migliori?

"Questo aspetto è anche un limite del gioco, alle volte ci sembrerà che il gioco si giochi da solo, con noi spettatori di una strategia precostituita, con fondamentalmente le stesse azioni da fare di turno in turno."

Credo nn ci sia bisogno di aggiungere altro. 
Gioco noioso e senza guizzi, pilotato (l'unica variabile sono le carte politica e gli eventi)
Non mi capacito di alcune spertiche di lodi udite in altri lidi.....

il target di riferimento ma soprattutto l'immediatezza con cui si entra nel vivo del gioco me lo hanno fatto apprezzare. Non cercavo certo un gioco di civilizzazione

phalanx scrive:

Ho provato Khora ad Essen e comprato in offerta il mese successivo. 

Concordo con buona parte della recensione, anche se penso che visto il target e come finzione per esso, che il voto avrebbe potuto essere leggermente più alto.

secondo me la casualità ha un impatto relativamente basso. Le carte iniziali vengono gestite con un draft, per cui i giocatori avranno mani quasi equivalenti e quelle pescate con l'azione sono a scelta tra due carte.

per quanto riguarda i dadi, potendo compensare i tiri con la popolazione, non mi sono mai ritrovato a non poter fare l'azione che volevo anche con tiri bassi per più turni di seguito.

se devo muovere delle critiche li muovo allo sbilanciamento sulla parte militare. Le carte evento spesso puntano sul livello di soldati, che costringe i giocatori a fare l'azione militare anche se non interessati, idem per la corsa ai token conoscenza maggiore. Non possono venire ignorati dai giocatori con civiltà non militari anche solo per sottrarli a chi vuole massimizzare quell'aspetto. 

 

non guasterebbe più varietà di carte evento che puntino su economia o cultura.

 

 

concordo, 7 eventi che si risolvono su un unico tracciato li ho trovati eccessivi. Su bgg ho trovato degli eventi alternativi a questi 7 che premiano il tracciato militare e abbiamo apprezzato la modifica

phalanx scrive:

Sicuramente quello del voto è sempre un problema e purtroppo l'alzarsi generake della media fa si che pure un 8 venga visto come un gioco che avrebbe potuto essere qualcosa di più.

un 6.8 è un voto onesto di un gioco che va oltre la sufficienza ma che non brilla. Purtroppo nel momdo dei voti di oggi viene percepito come una bocciatura senza appello.

quando tornavo da scuola con un 6.8 era quasi festa a casa, oggi sotto l'8 è bocciatura :-D

inzivro scrive:

Avevo letto qualcosa sul gioco e la recensione non fa che confermare le mie impressioni.

Gioco light per chi vuol provare qualcosa di più di un gateway, senza eccedere: astenersi heavy gamer!

Il voto 6.8 (che comprendo e condivido alla luce di quanto riferito nell'ottima recensione) rappresenta una bocciatura senza appello per GIOCATORI D'ESPERIENZA: questi ultimi che non temono di accedere a qualsiasi gioco- di qualsiasi difficoltà sia - perchè mai dovrebbero comperare un gioco recensito con 6.8 laddove ci sono giochi migliori?

sinceramente non ho mai capito questa storia dei giocatori con esperienza che non possono apprezzare giochi leggeri ma soprattutto da un giocatore di esperienza mi aspetto che vada oltre un semplice numero su una recensione

cekufrombeyond scrive:

 

inzivro scrive:

 

Avevo letto qualcosa sul gioco e la recensione non fa che confermare le mie impressioni.

Gioco light per chi vuol provare qualcosa di più di un gateway, senza eccedere: astenersi heavy gamer!

Il voto 6.8 (che comprendo e condivido alla luce di quanto riferito nell'ottima recensione) rappresenta una bocciatura senza appello per GIOCATORI D'ESPERIENZA: questi ultimi che non temono di accedere a qualsiasi gioco- di qualsiasi difficoltà sia - perchè mai dovrebbero comperare un gioco recensito con 6.8 laddove ci sono giochi migliori?

 

 

sinceramente non ho mai capito questa storia dei giocatori con esperienza che non possono apprezzare giochi leggeri ma soprattutto da un giocatore di esperienza mi aspetto che vada oltre un semplice numero su una recensione

Onestamente concordo con te, io gioco a tutto, da barrage a carcassonne, da nemesis a happy salmon. Non mi ritengo un neofita, ma un gioco leggero e fatto bene lo apprezzo molto e mi ci diverto. Per dire 6.8 è lo stesso voto che ho dato a crystal palace un gioco non certo leggero, e anche in quel caso, un gioco godibile ma con dei difetti anche importanti. Come scrissi per crystal palace spero che quello che rimanga sia l'analisi e non il numero

Rosengald scrive:

La tua recensione è estremamente lucida, i difetti e i pregi che elenchi ci sono tutti

Onestamente concordo con te, io gioco a tutto, da barrage a carcassonne, da nemesis a happy salmon. Non mi ritengo un neofita, ma un gioco leggero e fatto bene lo apprezzo molto e mi ci diverto. Per dire 6.8 è lo stesso voto che ho dato a crystal palace un gioco non certo leggero, e anche in quel caso, un gioco godibile ma con dei difetti anche importanti. Come scrissi per crystal palace spero che quello che rimanga sia l'analisi e non il numero

Provato proprio grazie al recensore Rosengald. Premetto, non sono un neofita ma un giocatore che non si definisce né esperto né assiduo, solo appassionato. Ho fatto 4 partite a Khora e concordo con quanto scritto nella recensione. Quello che posso dire è che non lo definirei un gioco di civilizzazione come affermato da qualche altra parte (eresia!) ma un gioco di crescita e sviluppo della propria fazione in un tempo ragionevole e con poco downtime. Mi è piaciuta proprio la sensazione di sviluppo che mi ha dato in un'ora di gioco. Forse il suo forte è proprio questo! Avrei fatto subito un'altra partita. Secondo me si presta bene ad espansioni per allungare la longevità.

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