Heat: Pedal to the Metal – recensione di un grande gioco di corse

Days of Wonder

Gioco di corse ambientato negli anni '60 (credo), tra motori in fiamme e uscite di pista.

Giochi collegati: 
Heat: Pedal to the Metal
Voto recensore:
8,0

La Days of Wonder, con gli autori Asger Harding Granerud (Flamme Rouge) e Daniel Skjold Pedersen, assieme all'illustratore Vincent Dutrait, sforna questo gioco di corse competitivo per 1-6 giocatori, basato su gestione mano.

Come si gioca a Heat: Pedal to the Metal

Si sceglie una pista e ogni giocatore prende il mazzo di carte personale. Le carte sono di tre tipi principali:

  1. le carte Velocità hanno in alto un numero, che determina le caselle di spostamento della macchina sulla pista;
  2. le carte Stress hanno un “+”, che fa pescare dal mazzo fino a scoprire una carta utile per il movimento (è quindi un movimento casuale); non possono essere scartate dalla mano, ma solo giocate;
  3. le carte surriscaldamento (Heat) che a inizio partita sono tutte nel motore e che non possono essere né scartate, né giocate dalla mano, andandola a ingolfare.

Il round è strutturato in questo modo:

  • ciascuno seleziona segretamente la marcia della sua auto, che a sua volta stabilisce quante carte dovrà obbligatoriamente giocare dalla mano; scalare di una marcia non porta conseguenze, ma scalare di due fa spostare una carta Heat dal motore agli scarti; a questo punto ogni giocatore scopre le carte e si risolve il turno a partire dal giocatore in testa alla corsa e procedendo in ordine di pista;
  • il giocatore risolve la velocità delle carte, data dalla loro somma: se si supera una curva con una velocità eccessiva rispetto al valore indicato, si mettono negli scarti carte Heat pari alla differenza;
  • è possibile accelerare ulteriormente (boost), pescando una carta a caso dal mazzo, al prezzo però di una carta Heat; le auto non fanno “tappo”, per cui si può sorpassare senza problemi;
  • ora è il momento del sorpasso in scia: se si termina il movimento subito dietro o a fianco di un rivale, lo si supera in automatico andando avanti di due caselle;
  • infine il giocatore può scartare dalla mano tutte le carte che vuole (tranne quelle proibite, ovvero le Heat e le Stress), e ripesca fino ad avere una mano di sette.

Vince chi taglia per primo il traguardo (o chi arriva più lontano, se lo taglia più di un'auto).

Ci sono poi alcuni moduli aggiuntivi di cui vi parlo dopo.

Materiali

Ottimi. Le carte sono robuste e in ogni caso vanno imbustate visti i frequenti rimescolamenti. L'organizer è in ogni caso in grado di contenere anche le bustine e c'è lo spazio già per settimo e ottavo giocatore, che arriveranno probabilmente in una prossima espansione.
Particolarmente ispirato l'artwork, in bilico tra l'effetto retrò che vuole convogliare, la leggibilità complessiva e le splendide illustrazioni.
Nella scatola sono compresi due tabelloni fronte/retro per un totale di quattro circuiti.

Ambientazione

Non conosco bene la Formula 1 in generale e men che meno quella rappresentata dal gioco. Perciò non vi so dire se effettivamente l'andamento della partita rispecchi quelle gare o se il problema del surriscaldamento del motore fosse vero o meno. Quello che so per certo è che la tensione della gara, tra sorpassi, recuperi, fughe e imprevisti è resa molto bene.

Heat: poche regole per tanto da pensare

Sebbene più complicato di Flamme Rouge – precedente e premiato gioco di Asger Harding Granerud – Heat mantiene comunque un cuore di regole assolutamente abbordabile dalla maggior parte non solo dei giocatori, ma anche dalle famiglie. I regolamenti che trovate nella scatola sono infatti due: uno base e uno che apporta quattro moduli di modifica.

Ma, anche nel base, ci sono cose che faranno scricchiolare le vostre rotelle mentali. La principale e, in fondo, quella attorno a cui ruotano tutte le altre, sono le carte Heat. La gestione di questo mazzetto, tra curve e boost per aumentare la velocità, è il cuore del sistema e ciò che va amministrato con più lungimiranza.
La paura di prendere troppe carte Heat vi farà infatti restare indietro, mentre sprecarne troppe vi toglierà opzioni nella seconda metà della gara.

Ma anche i sorpassi in scia e i piccoli bonus dati a chi è indietro denotano una cura del gameplay a tutti i livelli e la volontà di fornire sempre una gara incerta e tesa.
Certo, spesso molti sorpassi avvengono proprio a ridosso delle curve o tra una curva e l'altra, quando il gruppo si ricompatta e ciò potrebbe stridere un po' con l'ambientazione, ma direi che è un peccato veniale: in fondo non vuole essere un simulativo.

I moduli aggiuntivi

Il più interessante e quello che vi consiglio di inserire subito, se siete giocatori un minimo abituali, è quello dei potenziamenti. Invece di partire con automobili tutte identiche, si fa un draft, a inizio partita, inserendo nel proprio mazzo tre carte differenti che impattano su diversi aspetti della gara.

Il modulo del meteo va invece a variare in molteplici punti le condizioni della pista, ad esempio rendendo una curva più pericolosa o proibendo il sorpasso in un tratto specifico. L'ho trovato utile solo dopo diverse gare sulla stessa pista, per cambiare un po' gli approcci.

Gli sponsor danno carte usa-e-getta molto forti, se il pilota fa una specifica cosa in gara, di solito qualcosa di spettacolare, come un sorpasso multiplo o passare una curva a velocità maggiore di quella indicata. È un altro sistema simpatico e rapido per variare un po' la gara e stimolare i giocatori a rischiare di più.

Infine, il modulo campionato permette di giocare più gare di fila mantenendo alcuni potenziamenti della vettura e gestendo gli sponsor in base ai risultati ottenuti.

I bot sono fatti non solo benissimo, ma sono anche semplicissimi da utilizzare. Qui davvero devo fare un plauso all'autore: in tanti giochi ci sono pagine e pagine per gestire un automa, mentre in Heat, con due righe di regole e un mazzetto di carte, ti mettono davanti avversari tosti che rendono la gara viva anche con meno di tre giocatori, fino al solitario. Tanto di cappello.

Target

Grazie a una base abbastanza semplice (è più complesso di Flamme Rouge, in questo caso diciamo che siamo dalle parti dei family+) e moduli aggiuntivi facoltativi, Heat si rivolge a un pubblico ampio, nascondendo la sua complessità in poche regole e fornendo anche ai giocatori abituali un gioco alla loro altezza.

Conclusione

Non vi fidate di me? Ci sta. Allora vi lascio alle parole di Ignacy Trzewiczek che, oltretutto, in questo caso parla di un concorrente.

Heat is one of the best racing board games I have played. And let me pair this statement with another one: I am a sucker for racing games, and I played a lot of them. When I say the game is great, I really mean it.
It has a simple and brilliant heat mechanism that forces us to think desperately about what to do before each turn and curve. It’s a small deck – our valuable resource. How much do you want to burn it this time, how many cards from this deck may you risk discarding this time? With this one rule, designers Asger Harding Granerud and Daniel Skjold Pedersen created the best board gaming equation: maximum player excitement achieved with minimum rules complexity. 
On top of that, there are smart push-your-luck mechanisms (so-called driver stress), there is clever discard-your-hand ruling, there are simple yet fun-changing gears mechanisms. All of it together builds a modern board game, a clear manifestation of how the industry developed over the years and how well designers mastered their craft. 
I am writing about Heat today because of a different reason, though. After years of milking Ticket to Ride, I believe Days of Wonder finally struck gold again, like they used to do regularly back then, before you-know-what-happened. 
Heat has two rulebooks.
Be with me here. Let me say that again. Heat has two separate rulebooks. 
The base one covers all game rules on 4 only pages. It’s easy and not intimidating. It lets you open the box, play, and enjoy the game 10 minutes later. It’s everything we want in modern design – shorten the learning process, kill the rulebook’s obstacle, and let the customer enjoy the product right after he bought it. Don’t make him spend 30 minutes learning the product. Let him just play.
Could I do it with Imperial Settlers? Today I know I could. Remove Faction decks, let players build the Empire with only common cards, have a blast building Villages, and Forests, and enjoy the game after 5 minutes of reading rules. With the base rule set of Heat is the same – it is already fun, clever, and exciting enough that I bet many players will end up never reading the other rulebook. They will play the game their whole life on a basic set and will have a blast. 
If you are a geek, if you are part of BGG folk, if you are one of those who are not afraid of rulebooks, you’ll jump deep into the other 20 pages of additional rules and variants. Days of Wonder know that. But what is most important, Days of Wonder know that you are a fraction of customers. You, who have no problem with reading rulebooks, are a statistic mistake. You represent 0.01% of human beings on planet Earth. 
We, the industry, appreciate you. We, the industry, need you. But the faster we, the industry, learn how to design games, not for you but for the rest of the planet, the faster we will mature and grow. 
Days of Wonder published a gamer’s game that people can buy and enjoy after 10 minutes. A game that has 4 pages rulebook for the people. And another one for you, our dear weirdos. 
I applaud Days of Wonder. I always knew they can do much more than sell me another ticket to…

(Ignacy Trzewiczek)

Heat è uno dei migliori giochi da tavolo di corse a cui abbia mai giocato. E permettetemi che a tale affermazione ne aggiunga un'altra: sono un appassionato di giochi di corse e ne ho giocati molti. Quando dico che il gioco è fantastico, dico davvero.
La meccanica delle carte Heat è semplice e brillante e ci costringe a pensare disperatamente a cosa fare prima di ogni turno e di ogni curva. È un mazzo piccolo - la nostra preziosa risorsa. Quanto vuoi consumarlo in questo turno, quante carte di questo mazzo puoi rischiare di scartare questa volta? Con questa regola, i progettisti Asger Harding Granerud e Daniel Skjold Pedersen hanno creato la migliore equazione per il gioco da tavolo: massima tensione per i giocatori con la minima complessità delle regole.
A ciò viene aggiunta un'ingegnosa meccanica di push-your-luck (le carte Stress), regole intelligenti di scarto della mano, meccanismi semplici ma divertenti di cambio marce. L'insieme di questi elementi dà vita a un gioco da tavolo moderno, una chiara dimostrazione di come l'industria si sia sviluppata nel corso degli anni e di come i progettisti siano riusciti a padroneggiare il proprio mestiere.
Ma oggi vi parlo di Heat per un motivo diverso. Dopo anni di "sfruttamento" del brand Ticket to Ride, credo che Days of Wonder abbia finalmente ritrovato l'oro, come faceva regolarmente una volta, prima che succedesse quello che sapete.
Heat ha due regolamenti.
Seguitemi. Lasciatemelo ripetere. Heat ha due regolamenti separati.
Quello di base copre tutte le regole del gioco base in sole quattro pagine. È facile e non mette soggezione. Vi permette di aprire la scatola, giocare e godervi il gioco dieci minuti dopo. È tutto ciò che si richiede al design moderno: abbreviare il processo di apprendimento, eliminare l'ostacolo del regolamento e lasciare che il cliente finale si goda il prodotto subito dopo averlo acquistato. Non fategli passare 30 minuti per capire come funziona il gioco. Lasciatelo semplicemente giocare.
Potrei farlo con Imperial Settlers? Oggi so che potrei farlo. Eliminare i mazzi di fazione, lasciare che i giocatori costruiscano l'Impero con le sole carte comuni, si divertano a costruire villaggi e foreste e si godano il gioco dopo cinque minuti di lettura delle regole. Con il set di regole di base di Heat è la stessa cosa - è sufficientemente divertente, intelligente ed emozionante che scommetto che molti giocatori finiranno per non leggere mai l'altro regolamento. Giocheranno per tutta la vita con il regolamento base e si divertiranno un mondo.
Se siete dei geek, se fate parte del popolo di BGG, se siete tra coloro che non hanno paura dei manuali di regole, vi butterete a capofitto nelle altre venti pagine di regole aggiuntive e varianti. Days of Wonder lo sa bene. Ma la cosa più importante è che Days of Wonder sa che voi siete una parte dei clienti. Voi, che non avete problemi a leggere i regolamenti, siete un errore statistico. Rappresentate lo 0,01% degli esseri umani sul pianeta Terra.
Noi del settore vi apprezziamo. Noi, l'industria, abbiamo bisogno di voi. Ma più velocemente noi, l'industria, impareremo a progettare giochi non per voi ma per il resto del pianeta, più velocemente matureremo e cresceremo.
Days of Wonder ha pubblicato un gioco per giocatori che la gente può comprare e godersi dopo dieci minuti. Un gioco che ha un regolamento di quattro pagine per la gente. E un altro regolamento per voi, miei cari stramboidi.
Applaudo Days of Wonder. Ho sempre saputo che possono fare molto di più che vendermi un altro "ticket to..."

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Commenti

Lo metto subito in lista!

Io avevo scartato a priori il gioco perché mi sembrava troppo simile a flamme Rouge (ammetto senza approfondire solo guardando le foto) 

Una domanda per te Agzaroth, questo gioco ha preso la meccanica principale da Flamme Rouge e potrebbe anche essere che le numerose comunità di gioco abbiano creato varianti home made, tali da poter creare un altro gioco. 

Quanto è merito dell'autore e quanto dell'esperienza di flamme Rouge? 

Come vedi La scelta di alcuni autori di legarsi ad una meccanica? 

 

Il voto potrebbe essere 7, 8 oppure 9 in base al tipo di giocatori, ma la verità è che io, Da non patito dei giochi di corse, ho trovato questo gioco divertentissimo.

definitivamente fa perdere di senso giocare a Formula Dè oggi.

visto che nella recensione non ho letto particolari difetti, ne segnalo due, che in realtà sono correlati: mi sarebbe piaciuto vedere qualche circuito in più dei 4 (esteticamente bellissimi!) presenti, e la scatola è un po' sovradimensionata: evidentemente programmano circuiti aggiuntivi futuri per monetizzare di più.

Anche io pensavo fosse un flamme rouge con le auto, ma invece è un gioco abbastanza diverso da convivere tranquillamente con il cugino ciclista.

Si vede da dove arriva ma l'esperienza complessiva è anche molto diversa

Vi permette di aprire la scatola, giocare e godervi il gioco dieci minuti dopo. È tutto ciò che si richiede al design moderno: abbreviare il processo di apprendimento, eliminare l'ostacolo del regolamento e lasciare che il cliente finale si goda il prodotto subito dopo averlo acquistato.

anche il Risiko il Gioco dell'Oca ed il Rubamazzetto rientrano in questa "categoria", non sempre quanto citato sopra è sintomo di gioco apprezzabile.

Per quanto riguarda il gioco in questione non riesco a capire come possa piacere così tanto, gioco poco ambientato, la F1 anni '60 era un'altra cosa, gioco estremamente semplice, impossibile avere problemi, strategia/tattica ridotta ai minimi storici, il tutto si risolve nel pescare le carte giuste al momento giusto, per materiali e grafica è stato fatto il compitino, se si da 8 a questo gioco non posso immaginare quale iperbolico voto sarebbe adeguato per Snow Tail, Thunder Alley etc..

"Days of Wonder finally struck gold again, like they used to do regularly back then, before you-know-what-happened. "

Per curiosita', a cosa si riferisce il buon Ignazio quando dice "before you-know-what happened"?
(Non so perche', ma io l'ho letta come "prima dell'arrivo di Gloomhaven")

Questo Heat mi attrae tanto ma lo vedo in giro ancora a prezzi per me alti (£55), aspettero'. Grazie per la recensione!

Thegoodson scrive:
visto che nella recensione non ho letto particolari difetti, ne segnalo due, che in realtà sono correlati: mi sarebbe piaciuto vedere qualche circuito in più dei 4 (esteticamente bellissimi!) presenti, e la scatola è un po' sovradimensionata: evidentemente programmano circuiti aggiuntivi futuri per monetizzare di più.

Se hai notato la scatola lascia spazio anche per due ulteriori macchinine.
Direi che in futuro vedremo qualche espansione e decisamente prevederà nuovi tracciati, è un po' la "croce" di tutti i giochi di corse (con circuiti stampati su plancia).

Locompetitivo scrive:

Una domanda per te Agzaroth, questo gioco ha preso la meccanica principale da Flamme Rouge e potrebbe anche essere che le numerose comunità di gioco abbiano creato varianti home made, tali da poter creare un altro gioco. 

Quanto è merito dell'autore e quanto dell'esperienza di flamme Rouge? 

Come vedi La scelta di alcuni autori di legarsi ad una meccanica? 


Più che legarsi a una meccanica, ha usato la gestione mano in due giochi di corse. Lo ha fatto in modo intelligente e diverso e, per quanto possibile, anche ambientato. Non penso sia stato un caso la scelta delle corse anni '60: un gioco di corse moderno sarebbe molto più noioso.
Non so quanto ci sia di suo, quanto del coautore e quanto magari di idee venute fuori dalla community, ma Asger Harding Granerud mi è parso capacissimo di fare gran giochi con pochi elementi.
Magari la prossima volta ci stupirà con una cosa comletamente diversa... ma anche fosse un altro gioco di corse con la gestione mano usata in modo nuovo ed efficace come in Heat, ban venga lo stesso.

paperoga scrive:

Vi permette di aprire la scatola, giocare e godervi il gioco dieci minuti dopo. È tutto ciò che si richiede al design moderno: abbreviare il processo di apprendimento, eliminare l'ostacolo del regolamento e lasciare che il cliente finale si goda il prodotto subito dopo averlo acquistato.

anche il Risiko il Gioco dell'Oca ed il Rubamazzetto rientrano in questa "categoria", non sempre quanto citato sopra è sintomo di gioco apprezzabile.

Per quanto riguarda il gioco in questione non riesco a capire come possa piacere così tanto, gioco poco ambientato, la F1 anni '60 era un'altra cosa, gioco estremamente semplice, impossibile avere problemi, strategia/tattica ridotta ai minimi storici, il tutto si risolve nel pescare le carte giuste al momento giusto, per materiali e grafica è stato fatto il compitino, se si da 8 a questo gioco non posso immaginare quale iperbolico voto sarebbe adeguato per Snow Tail, Thunder Alley etc..

io avevo Snow Tails e l ho venduto. Sia chiaro era un bel gioco, ma lo consiglierei principalmente a gamer appassionati di racegame, e capisco perché tanta gente abbia continuato a giocare al vecchio Formula Dè.

Heat imho oggi è il primo da consigliare come family+ e l'ampio pubblico degli occasionali.

Un gran gioco senza dubbio.

Consiglio anche di provare Charioteer di Matt Calkins, che di regole ne ha pure meno di Heat ma messo molto bene in termini di profondità.

io avevo Snow Tails e l ho venduto. Sia chiaro era un bel gioco, ma lo consiglierei principalmente a gamer appassionati di racegame, e capisco perché tanta gente abbia continuato a giocare al vecchio Formula Dè.

in realtà secondo BGG Heat e ST hanno più o meno la stessa camplessità e gli stessi tempi di gioco, io sono completamente d'accordo su questo

Heat imho oggi è il primo da consigliare come family+ e l'ampio pubblico degli occasionali.

ci sono giochi che "assolvono" questo compito molto meglio di Heat

@TheLawyer io invece l'ho intesa come "prima dell'acquisizione da parte di Asmodée". Sono curiosa anch'io di sapere quale sia il sottinteso di Trzewiczeck.

paperoga scrive:

io avevo Snow Tails e l ho venduto. Sia chiaro era un bel gioco, ma lo consiglierei principalmente a gamer appassionati di racegame, e capisco perché tanta gente abbia continuato a giocare al vecchio Formula Dè.

in realtà secondo BGG Heat e ST hanno più o meno la stessa camplessità e gli stessi tempi di gioco, io sono completamente d'accordo su questo

Heat imho oggi è il primo da consigliare come family+ e l'ampio pubblico degli occasionali.

ci sono giochi che "assolvono" questo compito molto meglio di Heat

 

su BGG hai ragione e, onestamente, la cosa mi ha stupito: ricordavo la sua gestione più complicata , se non altro per le corsie più numerose e gli ostacoli, peraltro anche in assenza di bot.

sulle alternative... booh? Dimmi, dimmi...

Io ho provato Vektorace, Snowtails e giochi di corse "inside" come K2 e El Dorado, però (a parte forse El Dorado) mancavano tutti di quell'immediatezza e adrenalina che cerco in un gioco a tema sportivo e faticavo a trovare (anche per quanto riguarda altri sport, tra l'altro...)

Caspita sembra davvero bello! Abbiamo bisogno di perle nel campo family / family +

sulle alternative... booh? Dimmi, dimmi...

Io ho provato Vektorace, Snowtails e giochi di corse "inside" come K2 e El Dorado, però (a parte forse El Dorado) mancavano tutti di quell'immediatezza e adrenalina che cerco in un gioco a tema sportivo e faticavo a trovare (anche per quanto riguarda altri sport, tra l'altro...)

intendevo giochi family in generale comunque a tema corse/sportivo ti direi

corse: i già citati Snow Tails ed El Dorado, Automobiles, Rallyman e i suoi cloni, Thunder Alley, Giro d'Italia (Leader 1)

corse scommesse: Long Shot the dice game, il nuovissimo Ready Set Bet, Downforce, Winner's Circle

sportivi: The World Cup Game, Set & Match, Pitch Car questi ultimi due sono giochi di "schicchera"

Trzewiczek è un gran chiaccherone, non è legge. Non serve sfruttare le sue parole, se non per pigrizia 😄

Heat è realmente un gran gioco, merita il voto e le opinioni espresse. Per certi versi è imprescindihile nel genere. Porto peró una serie di "ma":

1) il gioco è catalogabile come Family +, ma puó subentrare un rischio frustrazione.  Il cuore è la gestione mano, a tratti banale, ma chi non è avvezzo alla meccanica puó facilmente restare al palo o continuare a giocare carte quasi a caso. E mi è capitato due volte. Flamme Rouge era molto piú morbido

2) Per garantire a tutti una partita avvincente, sono state migrate le regole delle scie da FM. Mentre nel gioco sul ciclismo, i gradi di libertà erano minori e quindi la scia diventava lettura del gioco avversario, in Heat sono talmente maggiori le componenti che è a tratti frustrante scegliere le proprie carte con attenzione e trovarsi ultimi solo per la regola ameritrocratica del sorprasso scia fatto con l'accetta. Ovvio che è l'attimo di un turno, ma non lo gradisco. Se poi il giochetto fa oltrepassare la curva ad un avversario, ha "svoltato".

3) il gioco si presta molto a tira e molla. Hai la mano buona, voli e fai il vuoto. La mano successiva andrai piú piano e vieni raggiunto. Fa parte del tipo di simulazione, ed il tutto vá letto con la capacitá di doversi costruire la mano giusta, ma nuovamente questo aspetto puó non piacere. Stesso dicasi per l'andamento generale. Facile che chi spinge tanto e costante e chi procede con intoppi arrivino alla pari. Le meccaniche di catch up ed un paio di pescate poco fortunate in prossimità delle curve calde portano grossi vantaggi ad essere dilapidati. Bello per avere una gara appassionanate, ma non piacevole per tutti

4) A livello di simulazione, ci sono molti aspetti considerati, ma diviene un gioco molto cerebrale e meno di adrenalina da gara. La serie Rallyman da questo punto di vista riesce ad infonderla in modo piú godibile. Rischiare per poter chiudere il passaggio ad un avversario è fonte di godimento. In Heat significa invece regalare la scietta e quindi un sorpasso gratuito. Ben lungi Rallyman essere una simulazione perfetta, ma tocca corde diverse da Heat.

Quindi riassumendo Heat e un gran gioco, ma 70% cerebrale e gestione mano e solo 30% di pista che scotta. Difficile trovare uno che non si diverta (eccetto quelli che rimangono al palo e non sanno cosa sia una pila degli scarti) ma non è la simulazione soft per tutti gli appassionati di corse.

 

Nella versione base non mi è sembrato nulla di che. Comprendo che possa piacere a chi non ha giocato ai suoi predecessori del passato. A me è sembrato un Flamme rouge un pò più complesso e un formula dè un po meno complesso - anche abbastanza casuale. Capirai.......mi riservo di provarlo con il regolamento completo per esperti.

@Paperoga

Davvero tutti questi giochi sono meglio di Heat?

a mio parere sì e parlo di giochi family sport/corse altrimenti ce ne sarebbero molti altri di gran lunga migliori, non mi capacito del successo di questo gioco che a parer mio è un gioco banale senza niente di rilevante che può divertire giusto le prime 2/3 partite per poi diventare ripetitivo e, a parità di esperienza, vinto da chi ha più fortuna nella pesca, non entro nel merito dell'ambientazione su cui ci sarebbe molto da discutere e di regole assurde tipo scia o sorpasso attraversando altre macchine. Al netto di nuove espansioni mi riservo di vedere chi lo giocherà ancora tra qualche mese.

A questo punto manca solo una localizzazione in Italiano, di cui non mi pare di aver sentito parlare. Ancora.

@Tibbo occhio che se sorpassi uno in curva con la scia, devi comunque considerare la tua velocità di turno,  ai fino del limite.

Per il resto, Heat è un family + e tale rimane. Chiaro che per un gamer risulta più adatto un Race! Formula 90.

Nella sua fascia, io gli preferisco giusto Snow Tails, mentre altri come Vectorace, Formula De, ecc, a parer mio gli stanno sotto. 

Come casualità, è molto meno casuale di come sembra e gestire bene le carte, conservando in mano ciò che serve per il futuro, è fondamentale. 

Da giocare con i potenziamenti ed eventualmente gli sponsor 

Thegoodson scrive:

 

paperoga scrive:

 

io avevo Snow Tails e l ho venduto. Sia chiaro era un bel gioco, ma lo consiglierei principalmente a gamer appassionati di racegame, e capisco perché tanta gente abbia continuato a giocare al vecchio Formula Dè.

in realtà secondo BGG Heat e ST hanno più o meno la stessa camplessità e gli stessi tempi di gioco, io sono completamente d'accordo su questo

Heat imho oggi è il primo da consigliare come family+ e l'ampio pubblico degli occasionali.

ci sono giochi che "assolvono" questo compito molto meglio di Heat

 

 

 

su BGG hai ragione e, onestamente, la cosa mi ha stupito: ricordavo la sua gestione più complicata , se non altro per le corsie più numerose e gli ostacoli, peraltro anche in assenza di bot.

sulle alternative... booh? Dimmi, dimmi...

Io ho provato Vektorace, Snowtails e giochi di corse "inside" come K2 e El Dorado, però (a parte forse El Dorado) mancavano tutti di quell'immediatezza e adrenalina che cerco in un gioco a tema sportivo e faticavo a trovare (anche per quanto riguarda altri sport, tra l'altro...)

 

Ti consiglio vivamente di dare un'occhiata a Charioteer di Matt Calkins. Secondo me come rapporto regole / profondità è molto migliore di Heat (che rimane comunque un gran bel gioco).

arcadebox scrive:

Thegoodson scrive:

 

 

paperoga scrive:

 

io avevo Snow Tails e l ho venduto. Sia chiaro era un bel gioco, ma lo consiglierei principalmente a gamer appassionati di racegame, e capisco perché tanta gente abbia continuato a giocare al vecchio Formula Dè.

in realtà secondo BGG Heat e ST hanno più o meno la stessa camplessità e gli stessi tempi di gioco, io sono completamente d'accordo su questo

Heat imho oggi è il primo da consigliare come family+ e l'ampio pubblico degli occasionali.

ci sono giochi che "assolvono" questo compito molto meglio di Heat

 

 

 

su BGG hai ragione e, onestamente, la cosa mi ha stupito: ricordavo la sua gestione più complicata , se non altro per le corsie più numerose e gli ostacoli, peraltro anche in assenza di bot.

sulle alternative... booh? Dimmi, dimmi...

Io ho provato Vektorace, Snowtails e giochi di corse "inside" come K2 e El Dorado, però (a parte forse El Dorado) mancavano tutti di quell'immediatezza e adrenalina che cerco in un gioco a tema sportivo e faticavo a trovare (anche per quanto riguarda altri sport, tra l'altro...)

 

 

 

Ti consiglio vivamente di dare un'occhiata a Charioteer di Matt Calkins. Secondo me come rapporto regole / profondità è molto migliore di Heat (che rimane comunque un gran bel gioco).

Ero molto interessato pure io, l'hai provato? Ho letto dei commenti su come l'alea sia abbastanza presente e in generale il sistema di gioco non rispecchia granchè le corse tra bighe.

 

Tesla scrive:

 

arcadebox scrive:

 

Thegoodson scrive:

 

 

paperoga scrive:

 

io avevo Snow Tails e l ho venduto. Sia chiaro era un bel gioco, ma lo consiglierei principalmente a gamer appassionati di racegame, e capisco perché tanta gente abbia continuato a giocare al vecchio Formula Dè.

in realtà secondo BGG Heat e ST hanno più o meno la stessa camplessità e gli stessi tempi di gioco, io sono completamente d'accordo su questo

Heat imho oggi è il primo da consigliare come family+ e l'ampio pubblico degli occasionali.

ci sono giochi che "assolvono" questo compito molto meglio di Heat

 

 

 

su BGG hai ragione e, onestamente, la cosa mi ha stupito: ricordavo la sua gestione più complicata , se non altro per le corsie più numerose e gli ostacoli, peraltro anche in assenza di bot.

sulle alternative... booh? Dimmi, dimmi...

Io ho provato Vektorace, Snowtails e giochi di corse "inside" come K2 e El Dorado, però (a parte forse El Dorado) mancavano tutti di quell'immediatezza e adrenalina che cerco in un gioco a tema sportivo e faticavo a trovare (anche per quanto riguarda altri sport, tra l'altro...)

 

 

 

Ti consiglio vivamente di dare un'occhiata a Charioteer di Matt Calkins. Secondo me come rapporto regole / profondità è molto migliore di Heat (che rimane comunque un gran bel gioco).

 

 

Ero molto interessato pure io, l'hai provato? Ho letto dei commenti su come l'alea sia abbastanza presente e in generale il sistema di gioco non rispecchia granchè le corse tra bighe.

 

Ci ho giocato 6 volte in due serate. Richiestissimo dai miei amici. Prima partita tutti a dire che il gioco era carino ma "tutta fortuna". Il secondo, arrivato a 20 spazi dal primo, sembrava puntare in questa direzione. Dalla seconda partita in poi è stata una gara sul filo del rasoio, con tutti i partecipanti vicini al traguardo o con un distacco massimo di 5-6 spazi.

Il gioco non ha eventi o testo ed è piuttosto astratto. L'ambientazione non è così forte e se vuoi un gioco in cui puoi attaccare i tuoi avversari, farli cadere dalla biga e lasciare che i cavalli li trascinino per decine di metri (come nel vecchio gioco della Avalon Hill) questo non è il titolo per te.

Però se apprezzi gestione della mano con decisioni interessanti durante ogni singolo turno (utilizzo la carta pubblico per fare una mossa più grande e guadagnarne il favore? Gioco dalla mia mano quest'ottimo set di carte che mi permette di affrontare la curva in modo ottimale o punto su una manovra meno efficiente ma che mi guadagna il favore dell'imperatore? Meglio fare uno sprint nel rettilineo o andare più piano ma attaccare gli avversari?) questo è il gioco che fa per te.

Secondo me è un gioco che occupa lo spazio perfetto tra decisioni tattiche e strategiche...certo la pesca delle carte può avvantaggiarti un turno, ma su più di 20 mano giocate non potrai sempre avere fortuna...e poi puoi pianificare giocate per usare la carta pubblico (puoi usare solo la corrente ma vedere le prossime 2 disponibili) per estendere le tue combinazioni.

Inoltre, più manovre dello stesso tipo fai, più diventi bravo a farle e puoi guadagnare un vantaggio temporaneo su certi movimenti. A rendere il tutto più interessante il dado dell'imperatore, che ad ogni turno chiederà una manovra diversa che, se effettuata, garantisce un miglioramento più rapido sul tracciato delle abilità. Insomma il gioco ha decisamente un sacco di livelli decisionali e, malgrado un tabellone fisso, nessuna partita sarà uguale alla precedente (mentre con Heat la rigiocabilità è più limitata a meno che non si inizi ad espandere il gioco base).

Sekigahara, dello stesso autore, ha un bel fattore di Alea ma il bilanciamento delle fazioni, con giocatori di uguale abilità, è quasi perfetto. Questo mi sembra sia più o meno lo stesso.

 

@Tibbo occhio che se sorpassi uno in curva con la scia, devi comunque considerare la tua velocità di turno,  ai fino del limite.

La scia NON aumenta il valore di velocità ai fini del check Controllo Curva

paperoga scrive:

@Tibbo occhio che se sorpassi uno in curva con la scia, devi comunque considerare la tua velocità di turno,  ai fino del limite.

La scia NON aumenta il valore di velocità ai fini del check Controllo Curva

la scia no, ma il valore lo devi contare. Se io faccio 8 caselle, arrivo a ridosso di una curva e la passo col +2 della scia, la mia velocità per la curva conta come 8.

la scia no, ma il valore lo devi contare. Se io faccio 8 caselle, arrivo a ridosso di una curva e la passo col +2 della scia, la mia velocità per la curva conta come 8.

ma in questo caso saresti stupido visto che la scia è opzionale, in caso di valori più bassi potrebbe valerne la pena, ma è la regola che è assurda, la scia è uguale se sei in rettilineo o in curva se sei dietro o di fianco, assurda come la regola di smaterializzarti e passare attraverso le altre auto o quella di fare un passo e scartare una carta in più se sei nelle ultime due posizioni con la scusa dell'adrenalina, l'adrenalina ce l'hai se ti stai giocando qualcosa non se sei ultimo e guidi col braccio fuori dal finestrino.  E' un gioco politically correct :):):) che tende a mantenere più giocatori in gara il più a lungo possibile (per accontentare tutti) e far vincere chi ha la mano migliore all'ultimo turno, ma le corse non sono così nemmeno quelle coi tappi di bottiglia ai giardinetti.

paperoga scrive:

la scia no, ma il valore lo devi contare. Se io faccio 8 caselle, arrivo a ridosso di una curva e la passo col +2 della scia, la mia velocità per la curva conta come 8.

ma in questo caso saresti stupido visto che la scia è opzionale, in caso di valori più bassi potrebbe valerne la pena, ma è la regola che è assurda, la scia è uguale se sei in rettilineo o in curva se sei dietro o di fianco, assurda come la regola di smaterializzarti e passare attraverso le altre auto o quella di fare un passo e scartare una carta in più se sei nelle ultime due posizioni con la scusa dell'adrenalina, l'adrenalina ce l'hai se ti stai giocando qualcosa non se sei ultimo e guidi col braccio fuori dal finestrino.  E' un gioco politically correct :):):) che tende a mantenere più giocatori in gara il più a lungo possibile (per accontentare tutti) e far vincere chi ha la mano migliore all'ultimo turno, ma le corse non sono così nemmeno quelle coi tappi di bottiglia ai giardinetti.

Disclaimer: Non ho un gioco di corse e sto valutando di prenderne uno.

Non è meglio un sistema come Heat piuttosto che un altro dove magari se rimani indietro non riesci più a recuperare e sei fuori a metà partita? Posto che a me non piace mai il politically correct ma questo in fondo è un gioco e dovrebbe essere divertente... Il runaway leader per me è un bel difetto nei giochi.

Posso chiederti quante partite hai fatto e se hai usato anche le regole avanzate?

4 partite in 2sessioni con meteo e 2 volte anche col draft.

Non so cosa sia meglio dipende dai gusti, ritengo che un gioco di corse debba essere un minimo punitivo, dal mio punto di vista ritengo sia più divertente un gioco in cui si competa al meglio secondo le proprie possibilità piuttosto che uno nel quale si arrivi +o- tutti in volata solo grazie ad aggiustamenti nel regolamento, per ultimo ritengo che un gioco di corse debba essere ambientato il più possibile e questo non lo è, la F1 negli anni '60 era un'altra cosa.

Vuoi un bel gioco di corse ambientato in cui la fortuna è presente, ma strategia e soprattutto tattica contano molto di più, un gioco semplice in cui è molto difficile rimanere escluso dalla vittoria finale? Prendi Thunder Alley

 

 

Ave Caesar e winner's circle

 

Thegoodson scrive:

 

paperoga scrive:

 

io avevo Snow Tails e l ho venduto. Sia chiaro era un bel gioco, ma lo consiglierei principalmente a gamer appassionati di racegame, e capisco perché tanta gente abbia continuato a giocare al vecchio Formula Dè.

in realtà secondo BGG Heat e ST hanno più o meno la stessa camplessità e gli stessi tempi di gioco, io sono completamente d'accordo su questo

Heat imho oggi è il primo da consigliare come family+ e l'ampio pubblico degli occasionali.

ci sono giochi che "assolvono" questo compito molto meglio di Heat

 

 

 

su BGG hai ragione e, onestamente, la cosa mi ha stupito: ricordavo la sua gestione più complicata , se non altro per le corsie più numerose e gli ostacoli, peraltro anche in assenza di bot.

sulle alternative... booh? Dimmi, dimmi...

Io ho provato Vektorace, Snowtails e giochi di corse "inside" come K2 e El Dorado, però (a parte forse El Dorado) mancavano tutti di quell'immediatezza e adrenalina che cerco in un gioco a tema sportivo e faticavo a trovare (anche per quanto riguarda altri sport, tra l'altro...)

Confermo recensione, anzi forse farei anche mezzo punto in più per premiare ancora di più il bot fatto veramente bene e che denota, come altre cose, un prodotto sicuramente curato e testato. Ho un solo dubbio e cioè che, per quanto sia più profondo di quello che sembra all'inizio, è comunque un gioco "semplice" e, considerando anche tutti i meccanismi di catch-up, non vorrei alla lunga, tra giocatori di pari livello, si riducesse a chi ha la mano migliore all'ultima mossa. Certo si tratta comunque di un family+, e il gioco probabilmente resterebbe comunque divertente da tirar fuori oggi tanto, e per questo questa "paura" non pesa poi molto sul giudizio.

paperoga scrive:

la scia no, ma il valore lo devi contare. Se io faccio 8 caselle, arrivo a ridosso di una curva e la passo col +2 della scia, la mia velocità per la curva conta come 8.

ma in questo caso saresti stupido visto che la scia è opzionale, in caso di valori più bassi potrebbe valerne la pena, ma è la regola che è assurda, la scia è uguale se sei in rettilineo o in curva se sei dietro o di fianco, assurda come la regola di smaterializzarti e passare attraverso le altre auto o quella di fare un passo e scartare una carta in più se sei nelle ultime due posizioni con la scusa dell'adrenalina, l'adrenalina ce l'hai se ti stai giocando qualcosa non se sei ultimo e guidi col braccio fuori dal finestrino.  E' un gioco politically correct :):):) che tende a mantenere più giocatori in gara il più a lungo possibile (per accontentare tutti) e far vincere chi ha la mano migliore all'ultimo turno, ma le corse non sono così nemmeno quelle coi tappi di bottiglia ai giardinetti.

Una delle finezze del gioco è invece proprio far sfruttare questa scia nelle curve. Quando hai uno davanti, sai che molto probabilmente farà in modo di passare la curva di uno spazio; calcolando questo, puoi prenderti il margine di scaldarti di una carta per arrivargli a ridosso e passare la curvia in scia; ma lui, sapendolo, può prendere un rischio maggiore e passare la curva di 2, lasciandoti così appena prima della curva (l'ho fatto più di una volta, anche a costo di scaldarti di 2... certo in fase di setup devi aver preso qualcosa per poi raffreddare meglio la macchina)... sono tutte piccole cose delle queli ti accorgi soolo dopo qualche gara, con gente che le te le applica contro.

Al di là di quello, mi pare che a molti sfugga il confine del target di questo gioco. è un Family, probabilemente un family + è pure troppo, visto che non ha i tanti effetti degli uccellini di Winspan. E come family, è perfetto, proprio perché tende a far rimanere tutti in gara... che poi in gara sì, ma per vincere ci devio giocare bene, altro che pesca fortunata dell'ultima mano: l'ultima mano te la devi costruire, non aspettare che arrivi da sola, sennò non vinci.
Un gioco punitivo, non è un gioco family moderno fatto bene. Questo è fatto bene proprio perché ha diversi sistemi di catch-up. Altrimenti si torna a El Grande, che nel 1995 era per famiglie, ma ora non è proponibile in quel contesto. Ora sono Heat e Wingspan i giochi per famiglie: possono non piacere, ma se diciamo che sono fatti male per quel target, sbagliamo noi.
In questo rientra anche il discorso simulazione: per la simulazione ci sono altri giochi. Heat ti dà il brivido e la gestione della corsa, come Undaunted ti dà la sensazione della battaglia e la gestione dei rinforzi e degli ordini. Ma il livello di simulazione si ferma lì: non vogliono andare oltre, perché sforerebbero il loro target.

Thunder Alley è un bel gioco, ma di tutt'altro peso: ha molti più elementi di Heat. Il peso su BGG è un freddo numero che va saputo filtrare conoscendo pubblico ed editore. Thunder Alley è 10+ e ha quel peso perché è un gioco GMT, votato da utenti GMT, che sono abituati a ben altri trattati. Non è difatti mai stato preso in considerazione, per un pubblico familiare.

volevo prenderlo ma 80 euro mi pareva veramente una fucilata.....

TripleT79 scrive:

Confermo recensione, anzi forse farei anche mezzo punto in più per premiare ancora di più il bot fatto veramente bene e che denota, come altre cose, un prodotto sicuramente curato e testato. Ho un solo dubbio e cioè che, per quanto sia più profondo di quello che sembra all'inizio, è comunque un gioco "semplice" e, considerando anche tutti i meccanismi di catch-up, non vorrei alla lunga, tra giocatori di pari livello, si riducesse a chi ha la mano migliore all'ultima mossa. Certo si tratta comunque di un family+, e il gioco probabilmente resterebbe comunque divertente da tirar fuori oggi tanto, e per questo questa "paura" non pesa poi molto sul giudizio.

È evidente che quello che temi è sicuramente un problema, in sintesi tra giocatori di pari livello vince chi ha più culo, com'è possibile quindi dare un voto come 8 o addirittura 8.5 ?!???!! È questo che non riesco a capire il vostro è un voto assoluto o riferito solo ad un determinato genere di gioco perché in tal caso potrei benissimo dare un 8 ad un cinepanettone dei Vanzina perché svolge perfettamente il proprio compito e ... questo mi sconvolge 

Comunque la mia l'ho detta mi sembra inutile continuare a ribadire un concetto che mi sembra di aver espresso in maniera chiara

Grande gioco, non in valore assoluto ma come mix di ottma grafica, buoni componenti, tanto materiale, soluzioni intelligenti con meccaniche già viste. HEAT diverte, accontanta tutti, ha la giusta durata e tante varianti e piste già nella scatola base. Davvero un prodotto eccellente, io francamente non ne vedo altri con il medesimo target altrettanto validi, forse solo Snow Tales e Vektorace si avvicinano ma perdono nel complesso delle caratteristiche sopra elencate. Poi ovvio che sono gusti.

Che poi forse dico una castroneria, ma i giochi prettamente di corse e i giochi di scommesse di corse non mi sembrano proprio la stessa cosa.

io cercavo solo i primi, onestamente.

 

non sono assolutamente la stessa cosa ma tu hai parlato di giochi a tema sportivo

Il gioco è fantastico perhè è un sandbox al quale puoi aggiungere o togliere quello che vuoi.

Su bgg stiamo cercando di capire se sia meglio partire già in terza o assolutamente in prima, come si faceva negli anni 60, e alla fine si può fare in entrambi i modi, solo modificando un po' le regole dei bot che altrimenti ti lasciano al traguardo.

Un'altra cosa che stiamo cercando di capire è come gestire il consumo di carburante e la sosta ai box, è un po' più complicato ma fattibile.

Questo per dire che agli amanti della simulazione, come me, è possibile aggiungere (pochi) gradi di simulazione ribilanciando il gioco.

Ultima cosa, su bgg l'autore ha detto che se le vendite andranno bene uscirà l'espansione con gli ultimi due giocatori e probabilmente con i pit stop (e quindi  gare endurance di 4/5 giri).

Nel frattempo lo possiamo pimpare a piacere, su thingiverse ci sono un sacco di cose da Formula De da recuperare, e qualcosa già per Heat (io ho caricato una tribuna)

Gentleman, start you engine!

 

Al gruppo è piaciuto molto...ed anche a me..partite veloci e non banali...ottimo gioco di corsa!

paperoga scrive:

Vi permette di aprire la scatola, giocare e godervi il gioco dieci minuti dopo. È tutto ciò che si richiede al design moderno: abbreviare il processo di apprendimento, eliminare l'ostacolo del regolamento e lasciare che il cliente finale si goda il prodotto subito dopo averlo acquistato.

anche il Risiko il Gioco dell'Oca ed il Rubamazzetto rientrano in questa "categoria", non sempre quanto citato sopra è sintomo di gioco apprezzabile.

Per quanto riguarda il gioco in questione non riesco a capire come possa piacere così tanto, gioco poco ambientato, la F1 anni '60 era un'altra cosa, gioco estremamente semplice, impossibile avere problemi, strategia/tattica ridotta ai minimi storici, il tutto si risolve nel pescare le carte giuste al momento giusto, per materiali e grafica è stato fatto il compitino, se si da 8 a questo gioco non posso immaginare quale iperbolico voto sarebbe adeguato per Snow Tail, Thunder Alley etc..

mah, confrontare questo gioco con i due che hai detto non ha moltissimo senso. Hanno due target diversi, e per il suo target il voto credo sia azzeccato

 

Secondo me qui urge una bella recensione comparativa tra i vari giochi di corse e/o una bella puntata dedicata di radio goblin :) 

Alla prima impressione mi ha lasciato freddino, la sensazione è che si giochi da solo, mancano le scelte sofferte. "Si ma è un family game" è una frase che secondo me non funziona, è pieno di giochi family che in due regole ragalano più divertimento e tensione. Lo riproverò, ma per la prima impressione è di una sufficienza o poco più

 

 Hanno due target diversi, e per il suo target il voto credo sia azzeccati

quale sarebbe il target di Snow Tails? Io penso un gioco vada valutato in assoluto, non in base al target, il tutto diventerebbe troppo complicato. E' un gioco da 6, ma se considero che è un family gli do 8, però è anche da 2 giocatori e per quella categoria gli darei un 6/7...

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