“Chi combatte contro i mostri deve guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro. E se guarderai a lungo nell’ abisso, l’ abisso guarderà dentro di te”
Questa memorabile frase di Friedrich Nietzsche è il leitmotiv di questo gioco dal titolo Guarda il mare.
Guarda il Mare è un gioco di narrazione da giocare in solitario scritto e ideato da Leonardo Lucci e fa parte di una collana titolata Corti&Colti curata dalla XV Games.
Lo scopo di questo gioco, che si sviluppa come un vero e proprio diario, è una riflessione personale sull’isolamento, su ciò che può scatenare, ma anche sulla follia e sulla routine quotidiana che qui si deve riadattare a una situazione nuova e improvvisa.
Come specificato all’interno del regolamento, Guarda il Mare non è uno strumento terapeutico, ma un semplice passatempo. Il gioco non intende fornire un supporto psicologico ma vuole semplicemente mettere il giocatore davanti a una situazione insolita da gestire, in totale solitudine, ma può anche essere utilizzato come esercizio di scrittura.
Lo scenario
Prima di cominciare questa avventura sarà necessario scegliere uno scenario.
Vi sono otto scenari disponibili, dalle ambientazioni più disparate. Potete decidere di trovarvi sulla Nave da esplorazione
Erebus, nel 1847, in un punto non preciso del circolo polare artico, oppure sull’astronave
Horizon nel 2047, o ancora intrappolato in un castello sperduto e apparentemente deserto. E così via.
La mia passione smisurata per la letteratura nordica mi ha portato a fare una scelta quasi obbligata per questa prima avventura. Mi sono quindi trovata su un’ isola sperduta in mezzo al Mare del Nord.
Lo scenario scelto illustra brevemente la situazione, l’ambientazione all’interno della quale si svolgerà l’avventura e gli strumenti a disposizione del giocatore.
“Purtroppo non hai nessuno strumento per comunicare con il mondo esterno. Non puoi lasciare l’isola e con te hai solo un diario…”
Guarda il Mare si svolge nell’arco di 28 giorni durante i quali sarà necessario scrivere un diario avendo a disposizione delle linee guida. L’unica cosa di cui si ha bisogno per cominciare questa avventura è qualcosa con cui scrivere (penna o matita), un diario con almeno 28 pagine e la costanza di farlo ogni giorno per 28 giorni.
Si scrive di sera/notte, comunque quando il sole è già tramontato. Questa regola è funzionale a sviluppare la sensazione di vivere una notte perenne e rinforzerà le tematiche del gioco.
Chi siamo
La natura solitaria e introspettiva di Guarda il Mare non lo esula dall’essere, in ogni caso, un gioco di ruolo all’interno del quale si dovrà gestire un’interpretazione. Il personaggio solitario che sarà possibile interpretare durante il gioco avrà un nome, un cognome e una professione. Queste informazioni possono essere reali o fittizie, e saranno scritte nella prima pagina del diario. (Io, ad esempio, ho utilizzato uno pseudonimo e una professione alquanto surreale).
Il gioco
Il regolamento di Guarda il Mare fornisce delle linee guida che aiuteranno il giocatore ad affrontare la scrittura quotidiana, come seguire, ad esempio, regole specifiche settimana dopo settimana, non essere eccessivamente prolissi nel raccontare la giornata appena trascorsa (è un diario, non un romanzo), calcare spesso sulla condizione di solitudine e notte perenne, eccetera.
Ogni giorno sarà scandito da due fattori principali: il Senso e lo Stato d'animo. Il racconto del giorno sarà gestito da queste due caratteristiche che possono essere l’una la conseguenza dell’altra.
All’inizio della (nuova) settimana il gioco vi obbligherà a fare i conti con “qualcosa”. Personalmente ho notato una vera e propria esplorazione dell’inconscio, fino a una totale immedesimazione con il personaggio che si interpreta nel gioco. È stata una proiezione personale più di quanto avrei immaginato.
Libertà di espressione e aiuti
La libertà di espressione è uno dei punti cardine di questo gioco, è possibile esprimersi in modi diversi dalla scrittura, è possibile fare dei disegni, alternare disegni e parole, lacerare o imbrattare le pagine o ignorare completamente Senso e Stato d’animo.
Scrivere per 28 giorni consecutivi non è semplice. In una vita quotidiana frenetica e ricca di cose che accadono, ritagliarsi un momento per riflettere e interpretare un personaggio solitario non è un compito facile. Può dunque capitare di non avere idee, di non avere argomenti o situazioni da affrontare. Il gioco viene in soccorso anche in questo, dedicando pagine di spunti a cui fare riferimento nel caso in cui il giocatore dovesse trovarsi davanti al classico “blocco dello scrittore”. La cosa interessante di questi spunti è che non sono semplici frasi da poter ricopiare all’interno della pagina del diario, ma sono delle vere e proprie domande che l’autore pone allo scrittore per aiutare a stimolare fantasia e memoria.
La possibilità che, nonostante gli spunti forniti, non si abbia voglia di scrivere, o non si abbia tempo di farlo, è prevista dal gioco. Saltare un giorno non comporta alcun tipo di malus. Basta semplicemente lasciare la pagina vuota. Stessa cosa se le pagine dovessero essere due. Può anche darsi che questo silenzio sia funzionale alla storia, magari è accaduto qualcosa che ha impedito l’aggiornamento del diario. Se le pagine vuote dovessero di contro diventare tre, allora per la storia in corso sarà arrivato il momento di andare all’Epilogo.
Epilogo
L’epilogo è il resoconto di tutto ciò che è accaduto negli ultimi 28 (o poco meno) giorni; di come il gioco abbia spinto il protagonista a esplorare nuove situazioni, pratiche e/o emotive. È la sintesi dell’ avventura, un quadro completo di ciò che è stato vissuto e che è possibile rileggere, per un personale utilizzo o per la curiosità di vedere cosa ne è scaturito.
Conclusioni
Guarda il Mare è stata la mia seconda esperienza con un gioco di narrazione in solitario, il primo è stato
Biblioversum, anch’esso presente nella collana
Corti&Colti.
La formula sulla quale si basa, la scrittura di un diario, è estremamente familiare e non destabilizza anche chi si approccia per la prima volta a questo genere di giochi.
Le regole sono semplici e chiare, il giocatore non si sente abbandonato in un meccanismo complesso all’interno del quale fatica ad andare avanti. Paradossale se si pensa alla solitudine che si va poi ad affrontare nella storia.
Guarda il Mare è stata un’ esperienza ludica come poche altre. Intima, intellettuale e potenzialmente infinita visto il diverso numero di scenari e la presenza di linee guida per crearne uno di proprio pugno.
Un’esperienza che consiglio a tutti coloro che sono alla ricerca di qualcosa di diverso e che vogliono addentrarsi negli abissi della propria psiche.