E insomma, anche il gioco del bastimento ha il suo corrispettivo da tavolo.
Dal Festival International des Jeux di Cannes sono stati pochi i giochi che abbiamo deciso di far tornare in Italia con noi. Uno di questi ha visto il tavolo infinite volte più degli altri e ha già le carte (che ovviamente non abbiamo imbustato) con gli angoli spiegazzati.
Il gioco
Dream On! è un party game collaborativo che ufficialmente supporta da due a otto giocatori (ma noi lo abbiamo giocato ancheDream On! si compone di un mazzo di carte ciascuna raffigurante un diverso disegno - si spazia da paesaggi a personaggi reali o immaginari, oggetti e semplici colori che servono a scatenare associazioni e idee -, un timer da due minuti e tre carte punteggio. Durante la prima fase, il sogno, ciascun giocatore riceve tre carte, si gira la clessidra e si rivela la prima carta del mazzo, con la quale iniziare il nostro sogno (“Ho sognato che eravamo su di una montagna”). Da questo momento qualsiasi giocatore può giocare una carta dalla propria mano, ripescandone immediatamente un’altra, per proseguire il sogno ("...e abbiamo incontrato un nano”) posizionandola sopra le carte già in gioco, e così via (“,,,che aveva uno scrigno”, “...pieno di caramelle”, “...fatte di droga”), senza dover rispettare alcun turno o giro.
Terminati i due minuti della clessidra si passa alla seconda fase, il risveglio: si ribalta il mazzo creato a faccia in giù e, partendo dal giocatore che ha giocato l’ultima carta del sogno si deve, in senso orario e una carta a testa, ricostruire il sogno. Il giocatore di turno può dire la parola senza chiedere suggerimenti, ottenendo due punti se la ricorda correttamente (“Il nostro sogno iniziava in montagna.”), oppure meno due punti in caso di errore. Volendo si può chiedere aiuto ai compagni che, collaborando, possono suggerire la risposta esatta (o presunta tale): in questo caso la risposta corretta fornisce un punto, quella errata sempre meno due. Per tenere traccia dei punti si utilizzano le tre carte punteggio, disponendo le carte nella pila corrispondente dopo averla rivelata.
Terminato il risveglio si contano i punti e si confrontano con la tabella del regolamento per vedere come sarà la nostra giornata.
Considerazioni
Il gioco ha in sé due anime: la prima più caciarona e divertente, nella quale si inventano le storie più improbabili (e che puntualmente virano su argomenti di natura sessualeSe un giocatore più timido può sentirsi in difficoltà nella prima fase di gioco, a fronte di compagni al tavolo più esuberanti, sarà il protagonista della seconda fase, nella quale viene premiato proprio chi ha fatto meno caciara durante il sogno.
A differenza di altri party game che adoriamo, in Dream On! non è richiesta nessun tipo di abilità creativa (come in Imagine) o deduttiva (come in Concept) e se un giocatore più schivo non ha voglia di mettersi in mostra (come è invece obbligato a fare per esempio in Time’s Up!) può non farlo.