Dixit Odyssey

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Dixit Odyssey
Voto recensore:
7,8

Ambientazione
Party Game di narrazione in cui bisogna inventare storie in relazione a delle carte illustrate.

Il Gioco
Questa non è una vera e propria espansione di "Dixit", bensì uno “stand alone” che può comunque facilmente integrarsi al gioco base.
Nella scatola troviamo infatti tutto l'occorrente per giocare senza bisogno di ricorrere ad altri acquisti (anche se incrementare il mazzo di carte è fortemente consigliato).
I materiali sono buoni, ma non eccelsi: le carte vanno imbustate (almeno io lo consiglio fortemente) e le plance di voto con i segnalini fanno rimpiangere le buone vecchie tessere numerate della scatola base, magari meno colorate e suggestive, ma infinitamente più pratiche.

Il regolamento quindi ripropone, con minime differenze, quello originale (per il quale vi rimando alla recensione di "Dixit") con anche la possibilità di arrivare a 12 giocatori.
Rispetto al gioco conosciuto, i punti vittoria attribuibili ad una carta “errata” da parte dei voti degli altri giocatori sono massimo 3 e non di più.
Con 7 o più giocatori, poi, si può tentare di indovinare indicando anche una seconda carta tra la rosa delle possibili (ecco il perché di 24 segnalini e 12 schede). Chi però riesce ad indovinare con una solo indicazione (quindi usando un solo segnalino) riceve 4 punti anziché i consueti 3.

Vengono inoltre forniti altri due regolamenti di gioco alternativi: uno in versione “Party” e uno “a coppie”.
Vediamoli entrambe nel dettaglio.

Dixit Party (da 6 a 12 giocatori)
Ogni partecipante riceve 5 carte e un segnalino verde. Il narratore prende anche un segnalino rosso.
Qui c'è la prima particolarità: il designato narratore, infatti, dice una frase o una parola descrittiva di una carta ma senza guardare la sua mano di carte. In pratica è un po' una dichiarazione “al buio”. A questo punto tutti, narratore incluso, scelgono una carta che si avvicina alla descrizione fornita; il mazzo viene quindi mescolato e scoperto come al solito e ogni giocatore vota segretamente per la carta che, tra tutte, secondo lui, si avvicina di più all'indizio del narratore.
E qui c'è la seconda particolarità: infatti si può votare una qualsiasi carta, anche la propria, ma questo è possibile perché....non sono le carte a ricevere i punti dai giocatori, bensì i giocatori a riceverli dalle carte!
Ovvero: ogni giocatore riceve tanti punti quanti sono i giocatori (lui compreso) che hanno votato la stessa carta (fino a un massimo di 5 punti)!
Ci sono due “ma” a limitare il tutto: innanzitutto se una carta ha ricevuto un solo voto non fornisce punti (questo evita il baco che ognuno voti semplicemente per la propria carta); secondariamente il narratore vota, sì, per una carta (col segnalino verde) ma è in grado di annullare anche una seconda carta col segnalino rosso, così i giocatori che l'hanno votata non ricevono alcun punto.
Il ruolo del narratore è quindi delicato perché deve cercare di prendere punti ma anche annullare una delle altre più probabili scelte in gioco.

Dixit a Coppie (6-8-10-12 giocatori)
I due compagni di squadra si siedono uno di fronte all'altro e ognuno riceve 4 carte.
Il narratore dice la solita parola/frase e il compagno gli consegna 1 carta che vi si avvicina, coperta. Ogni altra coppia consegna 1 singola carta (sempre attinente alla descrizione), mettendosi d'accordo su che dei due lo farà, ma non mostrando mai le proprie carte al compagno.
Le carte vengono mescolate e scoperte come al solito, ma in ogni coppia può votare solo chi non ha messo la carta e il narratore è comunque escluso (quindi non vota nessuno dei due appartenenti alla squadra del narratore). Il punteggio si attribuisce come nel gioco classico (senza la possibilità del doppio voto).

Considerazioni
Partiamo innanzitutto dei materiali di gioco.
Le carte sono splendide, ma questa ormai non è più una novità e del resto non ci si poteva spettare di meno. Chi ha già i mazzi n°1 e 2 può creare un unico mazzone e ridare vitalità al gioco.
La qualità delle carte è sempre la stessa, per cui, visti i notevoli smazzamenti, visto che ci giocherete anche con neofiti, giocatori occasionali, mani unte, bocche abbirrazzate ed esseri ludicamente irriguardosi (leggi: mogli), si consiglia vivamente l'imbustatura.

Ottima cosa la ripartizione della confezione interna che consente (finalmente!) di stoccare tutti e tre i mazzi finora usciti.
C'è solo un piccolo problema: senza bustine fila tutto liscio (anzi, c'è posto per le carte di una terza (?) espansione). Con le bustine protettive, invece, si riempie lo spazio dei box proprio al limite, con le carte superficiali che tendono a slittare fuori sede (specie con le protezioni “spesse”). Inoltre le bustine tendono a forzare un po' negli alloggiamenti.
Nello spazio delle plance di voto, volendo, si possono anche infilare le vecchie tesserine numerate del "Dixit" originale.

Ottimo anche il tabellone segnapunti che ha sui lati i numeri per le carte (così non ci sarà più il furbone che “credevo che la 4 fosse la 6, volevo votare quell'altra”...), sufficientemente “pulito” a mio avviso, con il punteggio ben visibile (qualcuno lo avrebbe preferito più colorato, ma è questione di gusti).

I coniglietti sono diversi (finalmente c'è il coniglio nero, ma questa è una cosa mia personale), con qualche colore forse un po' troppo simile (il verde e il verde scuro ad esempio), più piccoli degli originali ma molto più stabili (non ci sono più conigli a cui pesa troppo la testa, o qualcos'altro, come insinua un mio amico...).

La vera nota dolente sono le famigerate plance di voto. Belle, non c'è che dire, colorate e in linea con il titolo, ma il problema sorge proprio al momento del voto, ovvero falliscono proprio nella funzione che sono chiamate ad assolvere!
Infatti i segnalini di plastica (discretamente poveri nonché orribili, devo dire), che a qualcuno ricorderanno il vecchio "Mastermind", vanno messi segretamente nei buchi della plancia e fin qui tutto bene; ma quando si arriva poi a poggiarla sul tavolo, i segnalini, che sporgono dalla parte inferiore, tendono a saltare via o comunque salgono, rotolano, non stanno fermi. Insomma, le vecchie tessere numerate erano un'altra cosa, non so davvero perché siano state eliminate (questione di costi? Probabile, visto che sarebbero occorse 144 tessere). Ma anche volendo passare a queste benedette plance, gli autori, almeno dei segnalini di misura adatta ( e un po' più belli) potevano farli!

Veniamo ora ai giochi proposti.
Il "Dixit" originale è, ovviamente, sempre lo stesso, fatta eccezione per le due modifiche del punteggio (massimo 3 punti per voti “dirottati” e +1 punto quando si indovina la carta con un solo segnalino, in 7 o più giocatori). Tali modifiche mi paiono giuste ed azzeccate, dato che impediscono eccessive accelerazioni da parte di un giocatore e premiano chi indovina a botta sicura.

"Dixit Party" ha una meccanica davvero originale, specialmente per la dichiarazione “al buio”. Se giocate con persone di una certa fantasia (e non i soliti mosci che dichiarano “libertà”, magari dopo 10 minuti di elucubrazioni...) vengono fuori cose davvero interessanti. Il meccanismo impedisce di essere autoreferenziali e ha il grosso pregio di far votare anche il narratore (anzi, vota 2 volte!) non lasciando nessuno fuori dai giochi.
Inutile dire che, ancor più che nel gioco originale, vige la regola del silenzio su quali carte uno abbia in mente come papabili.
Non è comunque una versione scevra da difetti. Innanzitutto, a volte, definizioni fin troppo elaborate trovano un difficile corrispettivo e i giocatori finiscono col mettere carte poco attinenti, facendo perdere mordente al gioco. Poi è difficile prevedere quale sarà la scelta annullata dal narratore, per cui la componente fortuna affianca decisamente l'intuito, cosa che può risultare frustrante.

"Dixit a Coppie" è quello che mi convince meno.
Innanzitutto è limitato a un numero pari di partecipanti, ma ci si può passar sopra dato che in dispari si hanno comunque a disposizione le altre due versioni.
Il povero partner del narratore ha inoltre poche carte tra cui scegliere: 4 è un numero davvero limitato. Le altre coppie, invece, ne hanno comunque 8 in totale, dato che gioca solo uno dei due.
Anche la discussione su chi deve o no dare la carta, apparentemente simpatica, è in realtà abbastanza limitata dato che (per ovvie meccaniche di gioco) i due “accoppiati” non possono in alcun modo far capire all'altro quale sia la loro carta.
Alla votazione finale poi, partecipano meno della metà dei giocatori e anche questo non è molto coinvolgente.
È comunque la versione migliore per quando ci si ritrova a cena a coppiette e si deve convincere a partecipare qualcuno che non vuole giocare o ha poca voglia di sforzarsi...

In conclusione, come scatola “stand alone” questo titolo ha sostanzialmente due difetti.
il primo sono i famigerati segnalini voto, il secondo aver solo 84 carte. Per cui consiglio, a chi volesse partire da questo box, di acquistare almeno la prima espansione ("Dixit 2") che fornisce 84 nuove carte con cui rimpolpare il mazzo.
I pregi indiscutibili sono: le tre versioni di gioco, che donano longevità al titolo (anche se il regolamento originale rimane, a mio parere, il migliore); il funzionale tabellone segnapunti e segnacarte che sostituisce il vecchio prato col buco in mezzo (scomodissimo dato che andava girato sottosopra ogni volta, per stoccare le carte imbustate); la possibilità di giocare fino a 12 giocatori che , direi, è il pregio maggiore.

Come scatola di espansione, per chi ha già "Dixit" e "Dixit 2", pregi e difetti sono pressoché gli stessi, anche se si apprezzano ulteriormente il tabellone e lo chassis interno. Rimpiangerete invece ancora di più le vecchie tessere-voto numerate e nulla vi vieta di usarle comunque fino a 6 giocatori.

Indubbiamente avrei preferito che fosse stata proposta come semplice espansione (quindi con 6 conigli in meno e con le tessere per tutti i dodici giocatori) utilizzando il materiale già presente in Dixit. Probabilmente ci sono dietro ragioni commerciali (chi si ritrova sempre in 7 o più persone sa che può acquistare solo questa scatola, mentre i giocatori incalliti la acquisteranno comunque pur avendo già le altre due), ma all'atto pratico alcune scelte fatte di conseguenza mi fanno comunque storcere il naso.

Il Voto
Tutto sommato, considerandola come terza uscita del brand "Dixit", abbasso di due punti il voto che ho dato al base (9) togliendone uno per l'originalità (in fondo ci sono, sì, 2 nuove varianti, ma l'idea di gioco è quella) e uno per i materiali, considerati nel loro complesso, per cui la valutazione è "7".
Per chi invece fosse completamente a digiuno da Dixit e volesse iniziare a comprare qualcosa, posso dire di andare tranquillamente su questa scatola e integrarle con Dixit, considerando il voto complessivo come un "9."
Facendo quindi la media tra i due voti, il giudizio finale è un 8.

Pro:
Fino a 12 giocatori.
Tre versioni di gioco.
Tabellone funzionale.
Contro:
Alcune scelte tecniche (plance e segnalini, chassis che tiene poco conto dell'imbustatura).
La scelta di farne uno “stand alone” (per alcuni può essere un pregio).
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