Cottage Garden: zappiamo l'orto con Uwe Rosenberg

Parliamo dell’ultimo gioco di Uwe Rosenberg, autore conosciutissimo per molti giochi, tra i quali "Patchwork". Ebbene, chi conosce quest’ultimo gioco, di "Cottage Garden" potrebbe pensare che è un "Patchwork" per quattro giocatori. E invece no. Cioè, anche sì; ma no.

Giochi collegati: 
Cottage Garden
Voto recensore:
5,0

Materiali

Eccezionali. Tutto il cartoncino è spesso e resistente: dalle plance al segnapunti, fino ad arrivare alle tessere. Semplicemente tutto. Troviamo anche un carretto tridimensionale da montare e una grafica coloratissima che non crea mai confusione. Il regolamento risulta molto chiaro e semplice e non lascia spazio a dubbi.
Cottage Garden: copertina
Cottage Garden

Il gioco

Essendo una recensione e non un confronto con altri giochi simili (sì, ok, mi sto riferendo a Patchwork) vorrei evitare di sottolineare eventuali somiglianze o differenze (ci sarà tempo più tardi per questo), ma semplicemente parlarvi del gioco.

I giocatori sono dei giardinieri che si sfideranno nel piantare sulle proprie aiuole dei bellissimi fiori colorati dalle forme più variegate: l’obiettivo consiste naturalmente nell’adornare il proprio cottage e far sfigurare gli avversari.
Ogni giocatore prende due aiuole (plance a matrice) che terrà girate una sul lato più chiaro e l'altra su quello scuro, due gattini (occupanti un singolo spazio), un segnapunti (tavolo da lavoro) con due distinte track (per vasi e serre) e sei cubetti, di cui tre arancioni per i vasi e tre blu per le serre, da mettere sui relativi spazi 0.

Si posiziona al centro del tavolo il vivaio da dove verranno colti i fiori per le proprie aiuole. Si tratta di una plancia 4x4 dove verranno poste sedici tessere fiori estratte a caso. Attorno al vivaio, in maniera circolare, si mettono i restanti fiori e la carriola come capofila.

Sui bordi del vivaio troviamo delle icone che aiutano i giardinieri nello stabilire l’ordine di turno; sul bordo stesso viene posizionato il dado verde (giardiniere) girato sul numero 1. Tranquilli, il dado non si tira mai, funge semplicemente da conta turni.

Nel proprio turno il giocatore può solamente prendere un fiore dal vivaio sulla relativa riga o colonna corrispondente al dado o, in alternativa, prendere un vaso: qualunque sia la scelta, essi andranno posizionati in una delle proprie aiuole. I fiori, così come i vasi, non possono essere sovrapposti e non possono sporgere dall’aiuola (ricordatevi del famoso detto “seminare fuori dal vaso”: diceva così?). Se nella propria riga/colonna ci sono meno di due fiori, si prendono i primi fiori posizionati davanti alla carriola e si posizionano in ordine negli spazi vuoti fino al riempimento (cioè il primo fiore subito dopo la carriola va nel primo spazio vuoto più vicino al dado e così via). In qualsiasi momento del proprio turno si può anche mettere uno o più gattini nell’aiuola (non daranno punti vittoria ma aiutano nel completamento degli spazi).

Cottage Garden: dado e tabellone
Cottage Garden: dado e tabellone
Appena riempiti tutti gli spazi di un’aiuola si passa al calcolo dei punteggi, contando i vasi visibili (ne troviamo diversi stampati sulle aiuole ma potrebbero essere stati coperti con dei fiori) e le serre: muoveremo di uno spazio uno dei nostri cubi arancioni per ogni vaso visibile e uno dei nostri cubi blu per ogni serra (da notare che gli spazi delle serre regalano due punti ciascuno). Il primo giocatore che riesce a portare un cubetto nell’ultimo spazio del tracciato prende la tessera che riporta la figura di due alveari (fornirà due punti a fine partita e verrà utilizzata per gli spareggi), mentre il secondo giocatore prende quello raffigurante un solo alveare (uno stesso giocatore non può avere due tessere alveare); vi ricordo che i cubi punteggio sono 6 e quindi potenzialmente potrebbero tutti finire nell’ultimo spazio del tracciato.

A quel punto si volta l’aiuola sul lato più scuro o se ne prende un’altra (se quella in nostro possesso era già stata girata), si posizionano i fiori dell’aiuola intorno al vivaio dietro alla carriola (nell’ordine in cui si vuole) e i gattini e i vasi vengono rimessi nella riserva comune. I gattini possono essere presi solo oltrepassando con un cubetto la linea marcata sulla track punteggio, ma in ogni caso non si possono mai avere più di due esemplari a fine turno; in caso di eccedenza, andranno posizionati nelle aiuole prima di passare il turno al giocatore successivo.

Dopo aver seminato un fiore/posizionato un vaso ed aver effettuato l’eventuale calcolo del punteggio (non si può passare), il dado viene spostato sulla riga/colonna successiva e ha inizio il turno del giocatore che ci segue in senso orario. Ogni volta che il dado passa per la casella iniziale si incrementa di uno il numero girandolo sulla faccia relativa; nel momento in cui il dado arriva al numero sei si svolge l’ultimo turno. Per prima cosa tutte le aiuole con meno di due fiori piantati vengono rimosse dal gioco; si continuerà con le rimanenti, qualora ve ne siano. All’inizio di ogni turno, se il giocatore ha davanti a sé ancora un’aiuola da completare, è costretto a perdere due punti: deve cioè far indietreggiare di due spazi un cubetto arancione o di uno spazio un cubetto blu (gli alveari non si perdono). Se non possiede aiuole, sposta soltanto il dado sulla casella successiva. Il gioco termina solo quando tutte le aiuole sono state coltivate.
Cottage Garden: tracce punteggio
Cottage Garden: tracce punteggio

Varianti

Il titolo è giocabile da uno a quattro giocatori e ogni configurazione ha le proprie varianti.

Nella versione in solitario, il dado giardiniere parte dalla faccia riportante il due e si sposta sempre di due caselle alla volta: questo fa sì che si giochi solo con la prima e la terza colonna/riga.

In quattro giocatori, essendo il vivaio un quadrato 4x4, si conosce sempre la riga o la colonna del vivaio dalla quale si possono prendere i fiori (anche in diagonale una volta per turno).

La medesima condizione di certezza non è invece presente in tre giocatori, in quanto ad ogni giro completo del dado si cambiano le corrispondenti righe/colonne.

Conclusioni

La somiglianza con Patchwork è identificabile solo nella meccanica, per quanto centrale, del posizionamento delle tessere (fiori in questo caso) sulle proprie plance (qui sono aiuole).

Cottage Garden: partita
Cottage Garden: partita
I punti si fanno in modo molto diverso: in questo caso si contano i vasi e le serre visibili, ci sono i sei cubetti punteggio sui relativi tracciati e si possono prendere vasi che, oltre a riempire spazi scomodi, valgono comunque un punto.

Parliamo quindi di un gioco migliore? No. L’ho trovato molto meno strategico rispetto al suo fratello più anziano. Il problema più grande da me evidenziato consiste nel riempimento del vivaio quando mancano tessere: riempi la riga/colonna vuota ma non hai la possibilità di scegliere l’ordine dei fiori tra quelli proposti. In poche parole, si prende il primo fiore davanti alla carriola e lo si mette nel primo spazio vuoto più vicino al dado; sceglieremo quindi quello migliore o il meno peggio (o il vaso). Devo ammettere che, per ovviare a questa caratteristica, ho applicato una piccola house rule, consistente nella possibilità di scegliere dove posizionare le relative tessere. Ritengo che ciò almeno regali un’altra piccola dose di ragionamento sulla scelta: mettere un determinato fiore sullo spazio per il turno successivo oppure evitare di posizionare un fiore che dà punti sullo spazio di un giocatore più avanti nel punteggio. Tuttavia, a mio modesto parere, ogni volta che si sente la necessità di applicare una house rule a un gioco è la sconfitta del gioco stesso.

Inoltre, mai come in questo caso, può valere il detto “coltivarsi il proprio orticello” con un’interazione prossima allo zero e un peso strategico quasi nullo. A differenza di Patchwork, qui è il gioco che determina cosa scegliere per il proprio orticello.

Voto per gamer: 5

Voto per neofiti: 7

Cottage Garden: giardino completo
Cottage Garden: giardino completo
Pro:
  • Materiali e grafica
  • Partite che non superano quasi mai i 45’
  • L’ambientazione si sente (per quanto possibile)
  • Gioco adatto a neofiti e a giocatori che odiano l’interazione diretta (e indiretta in questo caso)
  • È pur sempre tetris!
Contro:
  • Interazione nulla
  • Scelte strategiche nulle
  • Se proprio volete giocarlo in 4, prendete 2 copie di Patchwork e fate un torneo
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Commenti

Concordiamo. Una grande delusione. 

Tranne che per il 7 se giocato da "neofiti". Non perché si è meno esperti si è meno in grado di percepire dei difetti.

 

Un gioco che non ti permette vere scelte ma gioca al posto tuo, non è un buon gioco per nessuno.

 

Bella recensione ma le conclusioni non mi trovano d'accordo.

Non si tratta di patchwork e non é semplicemente patchwork in 4, con cui condivide solo l'idea di riempire la matrice con delle forme (altrimenti dovremmo dire lo stesso de "La festa per Odino"?).

Soprattutto, alla luce di qualche centinaio di partite a Patchwork e una ventina a Cottage (in 2 e 3) posso dire che la strategia c'è eccome, solo completamente diversa da Patchwork.

Il bonus di punti che arriva al passaggio sull'ultimo step del percorso dei punti é la chiave per decidere se e quando svuotare una matrice, come pure se sia il caso di farne avere una " scarsa" ad un avversario (si perche le matrici non valgono tutte lo stesso).

Certo l'interazione non é presente (o meglio é molto più calcoloso intralciare gli avversari) e a prima vista sembra un gioco semplice (al mio gruppo é piaciuto per questo) e dai tempi contenuti, ma se scavi un po' di strategia ce n'è parecchia. Certo stiamo parlando di un gioco leggero.

Io darei un 7,5

 

Giocata una sola partita in due: grafica a parte, per il momento il gioco mi ha lasciato un pò freddino perchè mi è sembrato un po piatto. Aggiornerò il commento non appena avrò la possibilità di giocare qualche partita in più. Voto sulle prime impressioni 6.

PS il confronto con Patchwork non regge, quest'ultimo è un piccolo gioiello.

Una sola partita, in tre giocatori, ma la mia impressione è che renda molto più riempire l'aiuola con pezzi più grandi possibile e poi terminarla con vasi e gatti che non lavorare di fino e cercare la soluzione più elabolata

Non mi ha lasciato molto...

Anch'io non sono d'accordo con le conclusioni. Ho giocato almeno 10 partite in tutte le combinazioni non solitarie da domenica a ieri. Come dice il @conte è un gioco leggero, ma c'è comunque una profonda esigenza di previsione dei pezzi che avrai compresi quelli dietro la carriola: perché tu sei già a conoscenza di quale riga verrà riempita e in che ordine. Spostarle nell'ordine desiderato può essere applicato s'è fatto giocare ai neofiti per semplificare la pianificazione.

La scelta dei pezzi grandi/piccoli: se prendi un vaso fai un punto ma in quel turno riempi solo una casella, altrimenti se sei bravo con 3/4 turni riesci a chiudere un'aiuola con pezzi grandi e passare alla prossima per fare punti. È una scelta di bravura tecnica.

Bel gioco, che si presenta bene, adatto a gruppi misti.

Voto:7+

Ps: anche su terra Mystica si applica l'house rule per l'ordine di passaggio turno. :*

ho costretto un mio compare ad acquistarlo per me ad Essen e dopo qualche partita, dove mi ripetevo che non era malaccio, un pò perché ci ho speso soldi e un po perché mi diverto anche con i passatempi, mi sono arreso all'evidenza:
titolo semplicemente trascurabile.


Aggiungo una piccola riflessione potenzialmente inutile: la Cranio deve smettere di vendere hype e ricominciare a vendere giochi :P
Ovviamente al momento l'hype vende di più quindi dal loro punto di vista fanno bene :P

Acquistato per giocarlo in famiglia. Beh funziona proprio per la sua semplicita' e poca strategia. Si vince un po tutti a turno senza dover padroneggiare tattiche o meccanismi particolari.

Ciao! Non mi trovo assolutamente con le conclusioni. È vero che il gioco non è strategico, però ha quel minimo di tattica per renderlo godibile quando non ci si vuole impegnare con passatempi più complessi. Ho mezz'ora di tempo da trascorrere in relax con impegno minimo? Cottage Garden è un buon candidato, come altri mille, ma ciò secondo me non giustifica una valutazione insufficiente. Altra nota stonata nella recensione è la differenza tra il gioco in 4 ed in 3, dove si scrive che in 3 giocatori non si conosce dove si andrà a prendere le tessere... Ehm... Basta contare, non è tanto complicato.

Secondo me questo gioco è stato accolto male, ma non capisco il perché.

come già scritto sulla scheda gioco: totalmente in disaccordo con l'autore della recensione! Gioco fluido ed elegante, il miglior light/introduttivo del 2016!

Voto 7+

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