Container: recensione di Agzaroth

Copertina di Container
Valley Games, Inc.
Giochi collegati: 
Container
Voto recensore:
8,0
Container è un gioco di economia del 2007, a firma Franz-Benno Delonge e Thomas Ewert. L'anno successivo è uscita l'espansione Contaner – The Second Shipment, a cura di Kevin Nesbitt, con idee e implementazioni discusse con gli autori originali. Le meccaniche utilizzate sono aste, speculazione economica, pick-ur & deliver e una sorta di sistema azionistico.
Vi parlo di gioco + espansione assieme perché è così che ho giocato il titolo fin da subito.
Entrambe le scatole sono assolutamente rare e introvabili, se non a prezzi da nefrologia.
 
MATERIALI
Io non ho l'edizione deluxe, ma già la standard si presenta molto bene. I container sono prismi quadrati, le plance e le carte solide (tanto non vanno mai mescolate), belle anche le industrie e i magazzini sagomati. Ma soprattutto eccezionali le grosse e pesanti navi in resina in grado di alloggiare fisicamente fino a 5 container.
Dove il gioco pecca è nei colori scelti, smorti e troppo simili, forse nel tentativo di replicare i reali colori portuali: si va dal nero/blu al rosso ruggine, al grigio chiaro, verde acqua stagnante, giallo pallido. Stessa cosa per i container tra cui troviamo, per la gioia dei daltonici, arancione, marrone scuro e marrone chiaro.
 
AMBIENTAZIONE
Non delle più elettrizzanti (compro container, porto container, vendo container), quello che però è reso molto bene, fino a diventare un piccolo gioiello, è il sistema economico replicato con semplicità ed efficacia.
 
REGOLAMENTO
Chiaro e subito assimilabile, nonostante la carenza di esempi e figure. Credo di aver avuto solo un piccolo e marginale dubbio già dopo la prima lettura.
 
IL GIOCO
In Container ogni giocatore ha un capitale iniziale di 20 dollari, una nave da carico e una plancia personale con su una industria (ce ne sono di 5 colori), e un magazzino.
Il sistema funziona in questo modo
1) si producono container nelle proprie industrie, del colore corrispondente e si stoccano nel proprio deposito industriale, decidendone il prezzo. Il numero e il tipo di container prodotti dipende dalle industrie possedute
2) gli altri giocatori possono comprare dai tuoi depositi industriali i container per esporli poi a prezzo maggiorato nei loro depositi portuali. Il numero massimo di container esponibili dipende dal numero di magazzini posseduti
3) tu puoi comprare dai depositi portuali degli altri giocatori i container e caricarli sulla tua nave, che hai fatto approdare sulla plancia del giocatore in questione.
4) infine puoi navigare con la tua nave verso l'isola straniera e lì mettere all'asta l'intero lotto di container trasportati. Gli altri giocatori fanno un'asta cieca. Chi offre di più paga a te il lotto e tu prendi pure l'equivalente dell'offerta dalla banca, come bonus. I container vanno piazzati nella zona dell'isola che appartiene al vincitore. Ma puoi anche rifiutare l'offerta e decidere di pagare di tasca tua il lotto, dando alla banca denaro pari all'offerta rifiutatare ponendo i container nella tua zona dell'isola.
 
E perché uno dovrebbe perdere fino a tre volte il denaro potenzialmente guadagnato? Perché sono i container nella tua zona che, a fine partita, contano di più per il punteggio. Ogni giocatore riceve infatti una carta che tiene segreta, diversa per tutti, in cui ognuno dei cinque colori dei container presenti vale dai 2 a 10 punti vittoria. Non solo, ma alla fine, prima del punteggio, ciascuno elimina dalla propria zona il colore che ha raccolto in quantità maggiore, per cui è altamente sconsigliabile puntare solo sui container che per noi valgono 10...
 
Tenendo presente il meccanismo descritto sopra, ad ogni turno, procedendo in senso orario, il giocatore ha a disposizione 2 azioni tra le seguenti, anche ripetute:
- comprare un nuovo magazzino o una nuova industria
- produrre container con le proprie industrie (max 1 volta per turno)
- comprare container dai depositi industriali altrui e piazzarli nel proprio deposito portuale
- muovere la nave di uno spazio. Il tavolo si conta come uno spazio di mare aperto. Attraccare dagli altri giocatori dà diritto a comprare subito container dal loro deposito portuale come azione gratuita. Attraccare all'isola straniera dà diritto a fare subito l'asta cieca per il lotto come azione gratuita.
 
La partita finisce quando due colori di container sono esauriti nella riserva comune.
 
SCALABILITA'
Non eccelsa: questo gioco rende meglio sicuramente in 4-5. In meno giocatori è più facile fare monopoli, ma in generale più si è meglio è.
 
RIGIOCABILITA'
Alta perché ogni partita prenderà una piega diversa, nonostante le variabili in gioco siano in realtà poche. Il sistema è estremamente malleabile alle influenze dei giocatori, per cui è possibile che ogni singola esperienza risulti molti diversa dalla precedente, specie alle prime partite.
 
ORIGINALITA'
Nessuna meccanica nuova. Quello che stupisce è la semplicità con cui si è riprodotto un sistema economico di domanda e offerta con pochissime regole e soprattutto la risposta estremamente flessibile di tale sistema. Che è assieme, vedremo, il suo punto di forza e di debolezza.
 
INTERAZIONE
Alta. Tutto il sistema si regge sull'interazione. Non puoi comprare direttamente le merci da te prodotte e non puoi caricare le merci che esponi al porto e non puoi ricomprare il carico che porti all'isola a meno di non accettare una ingente perdita di denaro. Tutto è basato su cosa fanno gli altri e soprattutto si cosa tu cercherai loro di far fare, a tuo vantaggio.
 
PROFONDITA'
Nel singolo turno non hai poi molte scelte. Ma ogni singola scelta è importante per la partita, anche il singolo dollaro speso in più o in meno. Leggere nelle intenzioni degli altri, tentare di produrre quello che serve agli altri , comprare ed esporre quello che serve a te in modo che siano altri a caricarlo e tu possa acquisirlo all'asta finale...
E ancora i colori da prendere, non scoprirsi troppo subito facendo capire quale container sia per te il più prezioso, ammassare di più quello che scarterai e tante altre piccole finezze.
 
ELEGANZA E FLUIDITA'
Poche regole, gioco difficile (ma davvero difficile) da padroneggiare. Il gioco scorre anche fluido, senza tempi morti perché in fondo la scelta è tra solo 4 azioni e spesso qualcuna sarà automaticamente esclusa dall'andamento della partita.
 
PREGI / DIFETTI
Partiamo, al solito, dai possibili difetti.
 
- E' un sistema aperto ed è un sistema sandbox. I soldi escono ed entrano con facilità e purtroppo, con l'inesperienza, escono molto più facilmente di quanto non entrino. La prima partita in quattro è finita per bancarotta conclamata di tre partecipanti. Nella seconda non abbiamo mai intaccato la pila di banconote da 20 dollari. Purtroppo il gioco inganna, o meglio ci inganna il nostro retaggio. Siamo abituati a giochi in cui metti su un motore economico e poi parti e più il motore è efficace, più il nostro risultato migliora, per cui anche qui compriamo magazzini e industrie subito e ci sentiamo a posto. E invece no, perché ogni volta che compri cose, dai soldi alla banca, facendoli uscire dal circuito dei giocatori. Per reimmeterli devi offrire molto per le aste...ma se non hai più soldi, puoi offrire poco. Diventa uno stillicidio. Devi contrarre un debito, che ogni turno paga interessi alla banca: altri soldi che escono dal sistema. Se tutti fanno così, è la fine. La partita si allunga a dismisura, le aste sono misere iniezioni di contante (2, 3 dollari), il gioco si trascina e langue.
Bisogna uscire da quest'ottica, spendere poco all'inizio, offrire tanto, perché i soldi che dai a un altro per pochi container saranno quello che lui pagherà dopo a te per comprare i tuoi.
 
- A corollario di quanto detto prima, un errore di un giocatore, al tavolo, lo pagano un po' tutti. Chi sottrae soldi al sistema, danneggia la partita di tutti, non solo la sua. Ecco perché bisogna perseverare e superare l'impatto scoraggiante delle prime partite, per capire come far girare al meglio il gioco.
 
- Infine, sempre tra giocatori inesperti o comunque non di pari livello, soffre di un certo seat order effect, per cui che le azioni di quello prima di te saranno parecchio influenti su chi viene dopo ma a volte anche su chi siede prima (quando si produce si passa dollaro al giocatore alla propria destra).
 
Aspetti positivi? Ce ne sono molti, altrimenti non avrei speso una mezza fortuna per prenderlo. Con pochissime regole mette su un sistema economico completo di economia di scala, domanda e offerta, monopolio, saturazione del mercato. Ovviamente tutto liofilizzato, ma i concetti ci sono tutti.
É un gioco difficile, cattivo, in cui per un singolo dollaro puoi perdere un'asta e la partita. Anche questo può essere visto come un difetto da chi ama la programmazione, ma qui siamo di fronte a una simulazione di mercato, con le sue incertezze, i suoi umori, la sua imprevedibilità.
 
CONCLUSIONE
Tre condizioni devono verificarsi per trarre soddisfazione da Container: che abbiate i soldi per recuperarlo (il gioco base costa tanto, l'espansione costa uguale ed è fortemente consigliata); che vi mettiate a impararlo con un gruppo coeso e volenteroso che non si ferma alla prima o alla seconda partita; che vi piacciano i giochi in qualche modo imprevedibili e poco controllabili.
 
Pro:

vedi recensione

Contro:

vedi recensione

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Commenti

"che vi piacciano i giochi in qualche modo imprevedibili e poco controllabili"

Bel sunto :). Aggiungerei ..a causa della interazione e delle scelte avversarie, piuttosto che di una generale aleatorietà di carte/dadi/etc. Il che rende il tutto moooolto gustoso (a chi piace eh ;) ). I giochi in cui bisogna adattarsi e reagire sono per me molto più stimolanti di quelli programmabili. 

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