Catacombs

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Voto recensore:
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Ambientazione
Siamo nei panni di 4 classici eroi del mondo fantasy, un barbaro, un mago, un ladro e un elfo, che hanno come scopo di entrare in un classico labirinto pieno di minacce e tesori, residenza dell’ancor più' classico cattivone di turno, il quale non sarà per nulla contento dell'intrusione fuori programma...

Il Gioco
I giocatori assumono il controllo di 4 eroi, con statistiche definite da schede, quali i soliti punti ferita, abilità speciali ed equipaggiamenti vari (quest'ultimi comprati durante il gioco e definiti da un mazzo di carte.)

Invece di cercare innovazione o nuovi motori per gestire le meccaniche di questo titolo, gli autori riesumano un sistema senza tempo dalla storia dei nonni dei nostri nonni; sto parlando del cicchetto, ciclo tappo, schicchera, o corsa delle biglie. Il suo nome dipende dalla regione in cui risiedete, ma si tratta di qualcosa con radici profonde nella storia e nella tradizione del gioco italiano.
Altra caratteristica degna di nota è che uno dei giocatori interpreterà il cattivone, impersonato anch'esso su scheda con grafica 100% old style e delineato da punti ferita a scalare e abilità speciale.

Mostri, eroi, Signori del Labirinto, sono tutti rappresentati da dischi di legno di vari diametri e colori e con grafica su entrambe le facce a sfondo nero e bianco.
Il turno del giocatore “eroe” consiste nello schierare il suo disco nella sezione designata e letteralmente “dare un cicchetto” a questo, per farlo “cozzare” contro la minaccia mostro di turno.
I personaggi, sono dotati di particolari abilità che permetteranno al giocatore di potere scagliare frecce, dardi incantati, e fulmini magici, attacchi multipli, semplicemente posizionando i dischetti che li rappresentano e colpendoli con un'abile mossa del dito indice.
Il Signore del Labirinto, dopo avere scelto una delle sue quattro incarnazioni (Stregone, Gorgone, Lich e Dragone) dovrà a sua volta destreggiarsi tra abilità speciali e cicchetti ai suoi dischi, tanto quanto le sue nemesi.

La cosa interessante da segnalare, sono i 3 tabelloni doppia faccia presenti e le carte che permettono la costruzione dei vari livelli del sotterraneo.
Ogni volta che il gruppo di intrepidi eroi, uccide tutti i mostri presenti sul tabellone, il Signore del Labirinto, si appresta a costruire il livello successivo, alzando una carta che richiama graficamente mostri, ma soprattutto il tipo di tabellone da utilizzare.
Ogni tabellone ha fori sulla sua superficie, disposti diversamente, che andranno riempiti con appositi dischi privi di grafica e che rappresenteranno ostacoli dove barricarsi, nascondersi scagliando frecce da dietro l'angolo, evocare scheletri senza essere bersaglio di palle di fuoco.

Il gioco si sussegue per un minimo di 5 stanze, intervallate da atipici mercanti che venderanno oggetti/famigli/animali dalle magiche proprietà agli eroi e da poco probabili curatori, che in cambio del denaro ricavato dalle uccisioni dei mostri si prenderanno cura delle vostre ferite. Arrivati all'ultima stanza vi si parerà davanti l'incarnazione del Signore del labirinto, con tanto di seguito appresso, distrutto tutto questo ultimo baluardo del male, il gioco termina.

Conclusioni
Mi sento di consigliarlo un po' a tutti quelli che amano il genere fantasy, perché se vogliamo, di questo genere di giochi ne abbiamo anche altri di più facile approccio intuitivo come “Pitch Car” ( è più facile che piaccia ad un target di più ampio respiro, la Formula Uno fa parte della più solida cultura sportiva italiana).

Non lo vedo molto adatto alle famiglie con bimbo/a a meno che questi non vadano matti per il “Signore degli Anelli” e quindi abbiano già dimestichezza con questo genere, comunque ampiamente in voga grazie alle pellicole del grande schermo degli ultimi anni; la presenza di eroine, può fare presa su un pubblico femminile, che sarà sicuramente attratto in secondo luogo, dalla semplicità e rapidità con cui si svolge la partita.

Nessuno seduto. Girerete attorno al tavolo per effettuare colpi mortali a questo o all'altro Zombie/Barbaro del momento, e ci saranno episodi epici e tante tante risate per episodi, che di epico hanno solo la poca destrezza del Paperino di turno.
Premesso quanto sopra, il ritmo è serrato e il divertimento non manca, quindi un gioco da tirare fuori in un batter d'occhio, che sicuramente farà presa nel vostro gruppo (magari anche con le vostre Lady) esaltando le loro capacità o schernendo allegramente le loro mosse elefantine.

Da comprare se già non possedete altri giochi con tale meccanica, potete inoltre utilizzarlo come un buon gioco per introdurre neofiti; la presenza di testo in lingua inglese è massiccia sulle carte e di poco peso sulle schede, ma nonostante questo è arginata dal fattore “ scritto in un inglese da elementari” e da quello del sistema cooperativo, ovvero gli eroi possono dialogare tra loro e quindi tradurre in italiano le pochissime carte e le tre righe di abilità nelle schede personaggio.

Nel sito della casa editrice troverete materiale da scaricare (pochi fogli) per avere alternative come la campagna, oppure come farlo diventare un gioco di ruolo; le sconsiglio tutte, perché snaturano questa piccola perla che deve essere presa per quello che è, “nature”.
Invece mi sento di consigliare (in realtà è stato Jones a farmelo notare) il download delle regole dal sito della Sand of Time, perché corregge l'abilità del Barbaro, che altrimenti risulta quasi ingiocabile.

Pro:

Durata contenuta (1 ora come dichiarato).
Semplicità.
Grafica in stile Gioco di Ruolo 1980 ma molto più curata.
Carte di ottima grana, resistenti.
Preparazione del gioco ridotta al minimo.
Possibilità di espanderlo con molte espansioni, che non sono assolutamente necessarie, e sono un piacevole arricchimento al gioco base.

Contro:

Se non amate i giochi dove dovete colpire un disco, con una forte componente di “fisicità”, non fa per voi; pur sforzandomi, non trovo altre note degne di rilievo.

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