Il Castello del Diavolo

Giochi collegati: 
The Castle of the Devil
Voto recensore:
7,3
Ambientazione
All’interno di una carrozza che viaggia verso il Castello del Diavolo, alcune persone appartenenti a delle potenti associazioni cercano di scoprire i propri alleati e raccogliere gli oggetti di potere che gli permetteranno di dominare gli avversari. Il tutto avverrà tramite lo scambio di bagagli e attacchi mirati a rubare oggetti o svelare l’associazione degli altri viaggiatori.

Il Gioco
Questo gioco, dal nome impronunciabile nella versione tedesca, è un piccolo gioiello che la dV Giochi ha preso in licenza dell’Adlungspiele (già editrice degli ottimi Meuterer e Verrater). In un piccolo mazzo di carte si trova un divertentissimo party game, molto longevo, veloce e con una grafica stupenda.

La preparazione è facile: ad ogni giocatore viene data un’associazione, una professione (in base alla quale guadagnerà un potere speciale) ed una carta oggetto/bagaglio.
Il turno di gioco è molto semplice, ogni giocatore ha a disposizione una di queste azioni:
1) passare, ed il turno passa al giocatore alla sua sinistra;

2) sambiare carte, azione che è il vero fulcro del gioco. In questo modo un giocatore passa una carta ad un altro giocatore, se questo l’accetta deve darne una propria in cambio. Se nella carta c’è scritto che lo scambio (trade it in) attiva un’abilità particolare allora verrà rivelata ed avrà effetto. Grazie a questi scambi i giocatori possono acquisire altre carte, scoprire i bagagli degli altri, cambiare professione e perfino vedere l’associazione di cui fa parte un altro giocatore;

3) ataccare un altro giocatore. Azione molto interessante perché l’attaccante ed il difensore possono essere aiutati dagli altri giocatori e da eventuali professioni o oggetti presenti nel loro bagaglio oppure in quello di chi li supporta. Chi vince lo scontro (anche se dovesse essere il difensore) può decidere se vedere l’associazione e la professione dello sconfitto, oppure se prendergli una carta dal bagaglio (Nota: personalmente reputo abbastanza stupida l’idea che delle persone all’interno di una carrozza si prendano a colpi di pugnale, frusta e veleno per poi tornare a scambiare oggetti come se nulla fosse, sarebbe stato meglio trovare un altro espediente, oppure ambientare il gioco in un altro luogo, magari aperto, come i vicoli di una città di notte);

4) dichiarare la vittoria. Un giocatore rivela a quale associazione appartiene, ne indica i compagni (quelli utili ad ottenere la vittoria, non necessariamente tutti gli affiliati) e se hanno almeno 3 degli oggetti necessari, tutta gli appartenenti alla sua associazione vincono.

Gli oggetti sono 3 calici per quanto riguarda La Fratellanza delle Vere Menzogne (The Brotherhood of True Lies) oppure 3 chiavi se si fa parte dell’Ordine dei Segreti Rivelati (The Order of Open Secret). Ai fini della vittoria, oltre ai calici ed alle chiavi si può avere anche una delle 2 Borse dei Segreti (Secret Bag) che, una volta terminato il mazzo, valgono come chiave o come calice, e possono rientrare nel conteggio dei 3 oggetti necessari a vincere. Nelle partite con giocatori dispari, la fazione che ha meno membri (ovviamente sconosciuta all’inizio della partita) può avvalersi anche di una carta speciale (Drink of power) che può valere sia come chiave che come calice, ma solo per l’associazione in minoranza.
Infine, tra le carte bagaglio, esiste l’Anello della Loggia (Coat of the Lodge) che permette ad un giocatore di vincere da solo se possiede un qualsiasi combinazione di chiavi e calici.

Considerazioni
Alcune carte sono sempre giocate, altre possono essere aggiunte al mazzo di gioco a scelta dei giocatori. Personalmente trovo che aggiungerle tutte da più colore e longevità alle partite, ma anche provare a togliere determinati oggetti può dare buoni risultati. Il gioco si divide molto bene tra le incertezze, le manovre per scoprire le associazioni degli altri (tramite gli attacchi o l’utilizzo di oggetti) ed un parte finale in cui si tenta di comprendere se i propri compagni dispongano degli oggetti necessari alla vittoria. Il tutto tra bluff, deduzioni non sempre corrette e pugnalate alle spalle. I tempi morti sono pochi e trascorrono veloci, e si può sempre essere chiamati in causa anche nel turno di un altro giocatore per scambiare, oppure per difendersi da un attacco o, “semplicemente”, per decidere se supportare qualcuno in attacco o in difesa.

Il numero migliore di giocatori oscilla tra 5 e 8, in 4 perde qualcosa, in 3 è brutto, in 9 o 10 si rischia che alcuni giocatori intervengano poco nella partita. Il regolamento fornisce alcune varianti interessanti come una modalità a punti vittoria (se si vogliono giocare più partite), un’opportunità di vittoria scoprendo gli intenti degli avversari, e la possibilità di scambiare oggetti senza rivelare il potere della carta (e quindi tenendola nascosta).

Indeciso tra 8 e 9 come voto, ho scelto (fatto strano) di tendere al rialzo, perché questo gioco mi piace davvero molto, e lo consiglio vivamente.

Nota sulla versione italiana
La versione italiana ha delle pccole differenze da quella tedesca.
In primis è per 4-8 giocatori con una durata che quindi è leggermente più bassa, questo anche grazie all'eliminazione dell'azione "passare".

E' stato modificato il "duello" in modo che tutti debbano avere un avversario senza possibilità di astenersi.

Si può dichiarare la vittoria annunciando che gli avversari sono in possesso di tutti gli oggetti segreti anche se non ancora dichiarati.

I materiali, leggermente diversi, vedono i personaggi in un formato più grande (tarocco) e la presenza di 12 gettoni "duello" in cartoncino.
Sono state eliminate la carte "Drink of Power".
Pro:
Divertente, longevo e molto interattivo. Le partite tendono ad essere veloci anche con molti giocatori.
La grafica è stupenda.
Un prezzo onesto, cosa rara soprattutto per i giochi di carte.
Una partita tira l’altra.
Contro:
Un paio di punti oscuri nelle regole, che lasciano troppo all’interpretazione delle stesse e quindi causano dubbi.
L’idea della carrozza come ambientazione per scambiare segreti e fare combattimenti è stupida. Nelle partite con molti giocatori alcuni rischiano di intervenire poco.
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Commenti

Si tratta di un bellissimo gioco, di deduzione e di dissimulazione.

Vale la pena di giocare qualche partita per capire bene di cosa si tratta e per poterselo godere a pieno.

Consigliato se vi piacciono giochi come Citadels, Oriente, Masquerade, Lupus in Tabula.

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