Ultimo giorno di fiera: Essen Spiel 2023 volge al termine, ma noi, nonostante le pochissime ore di sonno e le tantissime cibarie di questi giorni, abbiamo ancora un po' di energia per affrontare queste otto ore, sebbene l'intenzione sia quella di girare un po' di più per la fiera e provare giochi più leggeri.
Appena entrati avevamo già un appuntamento, per cui, dopo una rapida occhiata a uno stand che aveva un titolo che ci interessava (Pirates of Maracaibo, che purtroppo non siamo riusciti a provare), ci troviamo già seduti a un tavolo ad affrontare una nuova esperienza.
Vampire the Masquerade - Milan Uprising
Lo stand è quello della
Teburu, ormai nota per il suo
sistema innovativo che unisce analogico e digitale per creare una nuova esperienza di gioco.
Il titolo sembra interessante, si tratta di un
collaborativo, nel quale, però,
ogni personaggio ha anche degli obiettivi personali, ma c'è comunque uno scopo da perseguire come gruppo.
Il gioco è guidato da un'
app ed è
altamente narrativo, mentre i movimenti effettuati sulla mappa vengono automaticamente registrati dal sistema di gioco.
Nella demo che abbiamo giocato, ognuno aveva a disposizione uno
smartphone, che sostituiva la scheda personale, e tutti i telefoni erano collegati a un
tablet che fungeva da
master.
Il bello del gioco, al netto della tecnologia applicata, è che
ognuno è libero di fare ciò che vuole, non necessariamente dovrà collaborare per raggiungere l'obiettivo. Siamo pur sempre dei maledetti vampiri egoisti, che diamine!
In sintesi,
si tratta di un gioco di ruolo da tavolo con master sostituito digitalmente. Se vi piace il genere e soprattutto l'ambientazione, non potrete che esserne entusiasti.
Peccato che il costo sia ancora proibitivo e la scelta ancora troppo povera, perché in futuro sarebbe bello giocare di tanto in tanto in questa modalità.
Lo comprerò? Sì, se fossi Elon Musk.
Lo rigiocherei? Assolutamente sì.
Dopo questa prova entusiasmante, ma comunque impegnativa, riteniamo opportuno spostarci su qualcosa di più semplice, perciò ci ricordiamo di aver visto qualcosa di particolare entrando in fiera e ci incamminiamo verso la nostra prossima meta.
After Us
Oggi i dimostratori erano davvero stanchi e stressati, ma li possiamo capire: dopo quattro giorni a quei ritmi è dura.
Nonostante ciò, colui che ci ha spiegato questo gioco è stato molto bravo e preciso nella descrizione del flusso di gioco e, grazie a Dio, aveva un inglese super comprensibile, nonostante un forte accento transalpino.
After Us è un gioco di
deck building e
gestione risorse, in cui l'
ambientazione non è esattamente chiara: il nostro mazzo di carte è composto da scimpanzé, gorilla, oranghi e altri loro simili.
Ogni carta ha dei simboli, per lo più sui lati, e il nostro compito sarà quello di
giocare quattro carte in sequenza per collegare tra loro più simboli possibili.
Al termine di questa fase
raccoglieremo risorse o punti vittoria in base a ciò che saremo riusciti a collegare, dopodiché passeremo alla
fase di acquisto, durante la quale potremo aggiungere una carta al nostro mazzo, che sarà subito disponibile per il turno successivo.
Non c'è molto altro, il gioco sarebbe anche carino, se non fosse che si tratta di un
multisolitario all'ennesima potenza.
Infatti, qualunque fase del
round viene giocata
simultaneamente e non si ha minimamente idea di cosa stiano facendo gli avversari... è forse un titolo basato sulla fiducia nel prossimo?
Lo vedrei bene come
app da giocare in singolo, ma onestamente per sedermi al tavolo con altre persone c'è decisamente di meglio.
Lo comprerò? Sicuramente no, è anche troppo costoso per ciò che offre.
Lo rigiocherei? Di tanto in tanto sì, se non altro perché ha
meccaniche che gradisco molto.
Dopo un rapido pranzo a base di, neanche a dirlo, currywurst, continuiamo il nostro tour casuale fino a raggiungere i tavoli della Rebel Studios, che ci sembrano meno affollati di altri. Riusciamo a catturare un dimostratore e partiamo.
MLEM Space Agency
Il titolo è di
Reiner Knizia, che generalmente è sinonimo di garanzia, per cui non mi aspettavo di trovarmi davanti a ciò che vado a raccontare.
Tralasciando l'ambientazione dei
gatti che vanno nello spazio con un improbabile razzo, il flusso di gioco consiste nel
lanciare un certo numero di dadi, i cui risultati dovranno combaciare con quelli stampati nella casella in cui si trova il missile in quel momento.
Se più numeri corrispondono, dovremo sceglierne uno, scartare tutti i dadi con quel valore, avanzare sul percorso di tanti passi quanti sono i pallini sui suddetti dadi e, infine, ogni gatto potrà decidere se scendere dal razzo e accumulare qualche punticino o rischiare di andare avanti per ottenere un bottino più sostanzioso.
Anche se ci sono un paio di cosette in più, qualcuno ha gridato
Celestia?
Il titolo è esattamente identico, in pratica cambia solo l'ambientazione. Male Reiner, molto male.
Lo comprerò? No, ho già avuto il suo predecessore.
Lo rigiocherei? Se me lo proponessero, probabilmente si. Pur essendo quasi un plagio, è comunque divertente.
Dopo aver prenotato un gioco che avevamo notato nel tavolo accanto, ma al quale c'era una coda considerevole per provarlo, ci spostiamo di pochi metri arrivando a un tavolo che cattura la nostra attenzione per quanto è colorato.
SpellBook
Guardi la scatola e dici
Splendor, per forma, colori ed editore, guardi il tavolo e dici
Ciarlatani di Quedlinburgo: insomma, le premesse sono buone.
Il gioco inizia con
sette carte di diverso colore davanti a ogni giocatore: queste sono le magie che dovremo imparare nel corso della partita.
Per farlo,
pescheremo un certo numero di segnalini da un sacchetto, decidendo se pescarne due alla cieca, prenderne uno soltanto ma in maniera consapevole o attivare una delle due magie (se le avremo imparate) disponibili in questa fase, per pescarne un numero variabile.
Nella
fase successiva potremo mettere uno dei nostri segnalini su di un
counter per ottenere punti vittoria a fine partita o attivare le altre due carte magia relative a questo momento del gioco, per piazzarne di più.
Infine potremo
imparare una nuova magia spendendo tre o più
segnalini dello stesso colore (o, anche in questo caso, attivare una delle magie relative alla fase in corso, per avere
bonus migliori).
Ogni magia ha tre livelli, ma potremo impararne soltanto uno per ciascuna carta, migliorabile solo attivando la settima, che ci permetterà di fare un
upgrade su una delle magie che abbiamo già appreso, conquistando così, oltre a un'abilità più potente, anche un numero maggiore di punti vittoria.
Non appena
un giocatore impara la settima magia o riempie completamente il suo contatore, la partita termina e si procede al calcolo del punteggio.
Nulla di eclatante né di innovativo, ma il gioco è semplice, rapido e divertente, tanto è vero che il nostro compagno al tavolo, un italiano incontrato lì per caso, aveva appena terminato una partita e ha deciso di restare lì con noi per giocarne subito un'altra.
Lo comprerò? In futuro forse sì.
Lo rigiocherei? Assolutamente sì, l'ho apprezzato molto.
Dopo la classica partita quotidiana a Disney Lorcana, manca solo un'ora alla chiusura ed è giunto il momento di dirigerci verso il tavolo prenotato in precedenza.
Forest Shuffle
Lookout Games presenta questo nuovo titolo di
gestione mano e
set collection con ambientazione tra animali e piante, che non conoscevamo ed eravamo curiosi di provare.
Purtroppo la spiegazione è stata una delle peggiori di tutta la fiera, in un inglese stentato che a volte sembrava tedesco e in una modalità completamente confusionaria.
Fortunatamente il manuale era in inglese e siamo riusciti ad arrangiarci da soli.
Il
flusso di gioco è molto semplice: nel nostro turno potremo
pescare due carte, scoperte o coperte, oppure giocarne una, pagandone il costo scartandone alcune dalla nostra mano.
Le carte sono divise in
alberi, animali, arbusti e insetti (credo solo farfalle, ma non ne sono sicuro, forse c'era anche qualche volatile che funzionava alla stessa maniera).
Gli alberi li giocheremo semplicemente davanti a noi, mentre tutte le altre carte dovranno essere posizionate intorno a un albero, su uno dei quattro lati, a seconda della sua tipologia.
Ogni carta fornisce bonus di vario tipo (pesca carte, gioca un turno extra, ecc.) e
quasi tutte forniscono punti vittoria di fine partita, nelle maniere più svariate, per lo più con i
set collection, ma con modalità differenti.
Un po'
caotico il conteggio di fine partita, ma il gioco è davvero
molto divertente e con una grafica piacevole e rilassante. Purtroppo ieri era già
sold out.
Lo comprerò? Assolutamente sì.
Lo rigiocherei? Ovviamente si.
Sono le 18, l'altoparlante ci invita ad avviarci all'uscita e non ci facciamo pregare, siamo davvero molto stanchi, ma estremamente soddisfatti. Era la prima Essen per tutto il gruppo ed è stata un'esperienza veramente esaltante.
Per quanto riguarda chi vi scrive, ho avuto modo di viverla anche in maniera diversa rispetto alle altre fiere, facendo foto, storie di Instagram e questi resoconti di fine giornata. Per me, che storicamente sono "poco social", è stata un'ulteriore sensazione nuova e non posso esimermi dal ringraziare la redazione che mi ha dato carta bianca su tutto.
In conclusione: non potrò essere a Lucca Comics, per cui ci diamo appuntamento già da ora per Modena Play 2024, ma adesso scusatemi, vado ad aggiornare la mia wishlist.