Gran lavoro, complimenti.
Potete consultare il file allegato anche qui:
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1IpRHxUMWiiKj_w_0-McaGyLBb5LcvNC1...
Come ogni anno, subito prima della fiera di Essen, vi propongo un centinaio di titoli brevemente analizzati a seguito della lettura del regolamento. Sperando di darvi una qualche idea nel mare magnum di uscite.
Di seguito la lista dei tanti regolamenti che ho letto in vista della prossima edizione della prestigiosa rassegna di Essen. Non sempre si tratta di giochi nuovissimi, o di giochi che saranno acquistabili in fiera. In alcuni casi saranno titoli usciti su Kickstarter o in sola visione durante la Messe.
A ogni gioco ho associato una breve descrizione di ciò che mi ha convinto - o non lo ha fatto - e due righe su tema e meccaniche, utili a ricordarmi di cosa si tratta.
Alla fine di ogni gioco ho provato a mettere un voto (minimo uno, massimo dieci per giochi che mi sembrano molto, molto belli) distinguendo fra un parere oggettivo e uno più soggettivo (mediato dai miei gusti di amante dei german e poco incline a riempitivi o giochi con forte interazione distruttiva).
Ho anche aggiunto un indice di appetibilità, che sta a indicare quanto cercherò e spero di poter approfondire il gioco prima di acquistarlo o meno, magari provandolo allo stand della casa editrice durante la fiera. Se questo voto è dieci probabilmente è un titolo che prenderò anche a scatola chiusa, nel caso non riesca a provarlo prima. Nel caso di giochi che ho già acquistato e che, quindi, non intendo provare durante la fiera, il voto è da considerarsi comunque un giudizio realistico, come se non lo avessi già preso.
Nel file Excel allegato ho messo anche una serie di informazioni “anagrafiche” come la posizione all’interno della fiera (il primo numero è la stanza, il resto la posizione al suo interno), l’autore, la casa editrice, il link alla pagina di BGG, la lingua del regolamento, la dipendenza dalla lingua, la durata, la complessità, il numero di giocatori, se è uscito il regolamento e il prezzo indicativo.
Essendo tanti i giochi e poco il tempo non ho potuto fare un lavoro più approfondito di così: spero comunque sia gradito quanto fatto. Resta fondamentale considerare che nella stragrande maggioranza dei casi sono impressioni basate sulla sola lettura delle regole e, come tali, vanno prese. Non ho assolutamente la pretesa di poter capire quanto un gioco sia davvero bello o meno dal solo regolamento; ma, d’altra parte, per selezionare i titoli su cui focalizzare la propria attenzione da qualcosa occorre pur partire.
Di nuovo, questo elenco non ha la possibilità di trattare tutti i titoli interessanti di Essen 2018, dato che - come detto - sono più di un migliaio. Già solo nella lettura dei regolamenti ho scelto quelli per me più interessanti, sulla base di valutazioni assolutamente personali. Per esempio ho scartato a priori quasi tutte le espansioni e quasi tutti i giochi la cui durata sia inferiore a sessanta minuti. Inoltre, indubbiamente mancano giochi - probabilmente molto belli - anche solo per il semplice fatto che non sono ancora stati pubblicati i regolamenti in inglese o in italiano.
L’ordine con cui sono elencati i giochi è meramente alfabetico, per rendere più comoda la consultazione.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Interessante tentativo di realizzare un tower defence da tavolo in cui però non ci si trovi di fronte ad un collaborativo, bensì a un competitivo tutti-contro-il-gioco che, alla fine, premi solo il migliore. In pratica c’è una fase evento con la risoluzione dell’evento del turno precedente e la scoperta di quello che si attiverà al turno successivo, una fase di movimento ed entrata dei nuovi mostri, una fase di attacco delle varie torri di difesa e la fase finale del round in cui poter costruire e fare le azioni per la difesa futura. Ho seri dubbi sulla longevità in assenza di espansioni (che sono previste e che ne aumenteranno la varietà ma anche il costo), ma il titolo nella sua semplicità sembra funzionare e divertire. Forse potrebbe accadere che emergano strategie nettamente migliori di altre, ma la possibilità di interagire con gli avversari, dandosi fastidio, può essere il sistema per ovviare a questo problema. Insomma per me un titolo atipico, ma da tenere d'occhio.
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Titolo giapponese dalla grafica spartana in cui, muovendoci su una serie di tessere quadrate, ne svolgeremo le azioni corrispondenti. Si tratta principalmente di collezionare risorse e contratti da risolvere per fare punti vittoria. Inoltre, sarà possibile sviluppare determinati bonus e aiutare lo sviluppo della città con opere pubbliche e la donazione di velivoli. Alla fine del gioco sono anche previsti ulteriori punti bonus per chi ha contribuito maggiormente a fare determinate azioni. Non ci sono idee particolarmente originali (tranne forse la meccanica di movimento sulla e della mappa), ma tutto appare asciutto e ben realizzato. Tuttavia, devo dire che non c’è stato un elemento che mi abbia colpito e mi abbia convinto a prendere o provare questo gioco. Peccato.
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Voto personale: 8
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Gioco che sfrutta la meccanica del piazzamento lavoratori e che ha visto un buon successo su Kickstarter (sai che novità). Tutto è molto classico e normale, se non fosse per un paio di idee molto interessante che hanno fatto drizzare le mie antenne. Su tutte il fatto che, quando si piazza un proprio lavoratore, si ottiene un numero di benefici tanto maggiore tanto più alto è il numero dei propri lavoratori già piazzati lì. Inoltre, come azione, è possibile riprendere tutti i lavoratori da un singolo posto. Questo porterebbe a piazzarsi sempre con tutti nello stesso posto; ma c’è un problema: uno dei luoghi del tabellone è la prigione, dove è possibile far finire tutti i lavoratori di un giocatore piazzati in un luogo con una spesa modica - e con la possibilità di dare tanto più fastidio e di ottenere tanti maggiori benefici tanto più alto è il numero di lavoratori incarcerati. Occorre quindi fare attenzione a non stare con troppi lavoratori nello stesso luogo per non rendere troppo appetibile l’azione di mandarli in galera. Il resto è fatto bene e con i tipici elementi di tutti i giochi del genere: risorse, edifici da costruire, lavoratori da assoldare, fama da guadagnare/perdere, e così via. Insomma, mi pare tutto molto interessante e sono curioso di provarlo ad Essen per capire come gira; è anche prevista una versione italiana ad opera della Fever. Nel radar.
Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Gioco di carte (quadrate) in cui ogni giocatore al proprio turno gioca una carta edificio sulla griglia davanti a lui e ne applica gli effetti per poi riempire la mano. Gli effetti delle carte sono molto variegati e possono anche interagire distruttivamente con gli avversari. La particolarità del titolo sta nel fatto che ogni carta ha più valori (può crescere o decrescere di valore girando la carta su un lato diverso); questi valori hanno effetto nel momento in cui vengono piazzate le carte. Infatti, è possibile piazzare in griglia su righe vuote o alla destra di carte già posizionate. Nel momento del piazzamento si controlla la differenza di valore tra la carta messa a terra e quella alla sua sinistra, obbligando i giocatori a decrescere, scartare o incrementare la carta già presente sulla griglia. Questo e le abilità delle varie carte sono i soli twist di un gioco che, al momento, non mi ha particolarmente impressionato, sebbene non escluda possa funzionare bene. Diciamo che manca un elemento che me lo faccia apparire più interessante della media.
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Riempitivo di mezz’ora che replica su tavolo il tetris. Alcune idee carine per la gestione del sistema ci sono, ma mancando l’elemento di frenesia dato dal tempo (la caduta inarrestabile dei pezzi): tutto mi pare troppo banale e senza tensione. Francamente non mi interessa minimamente.
Voto personale: 3
Voto oggettivo: 4,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 3
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Gioco astratto in cui si devono costruire un set di templi in quattro regioni utilizzando carte e poteri degli dei propri di ogni regione; il primo che lo fa vince. Difficile giudicare un titolo simile che ha nell’intreccio dei poteri la sua anima e che quindi non si può capire se non giocandolo. Però mi lascia molto perplesso il fatto che si vinca immediatamente senza finire il round, dando così un indubbio vantaggio a chi comincia. Francamente non capisco come si possano fare ancora certi errori di design. Detto questo, il gioco non mi pare offra nulla di particolarmente nuovo e, come astratto molto freddo e con interazione forte al tavolo, non rispecchia comunque i miei gusti. Difficilmente lo proverò in fiera.
Voto personale: 4
Voto oggettivo: 5,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 3
Voto personale: 8
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 10
Uno dei recenti titoli che si è gettato nell’emulazione dei classici tower defence e che, a mio avviso, sembra riuscirci davvero bene. L’uovo di colombo è la gestione delle trappole che, nella maggior parte dei casi, direzionano i nemici verso gli avversari. II titolo sembra adrenalinico, bastardo, divertente e non banale. Inoltre, promette una buona dose di tattica e strategia oltre che una gestione risorse (le trappole ed il proprio eroe) non banale e scontata. Tutto in una durata contenuta, un prezzo ragionevole, un ritmo che pare frizzante e senza tempi morti ed un regolamento molto semplice e lineare. Sostanzialmente si pone la propria plancia (una griglia) davanti a sé con una torre di alcuni piani nel mezzo. Oltre a ciò ci sono trappole a disposizione (con effetti diversi, vari e combinabili tra loro) e un eroe che gira per il tabellone seminando morte. I nemici sono decine di scheletri che arrivano da tutti i lati e puntano alla torre, che se distrutta pone fine alla partita. L’aspetto carino è che molto spesso le nostre trappole, più che distruggere i nemici, li direzionano verso i lati della plancia, di fatto facendoli finire nelle plance degli avversari. La versione avanzata propone nuove trappole, armi uniche di cui dotare il proprio eroe e scheletri potenziati dagli effetti devastanti. Insomma, pare davvero un piccolo gioiello che inoltre annovera fino ad otto giocatori ed un prezzo più che abbordabile. Mi ero interessato a questo titolo già l’anno scorso in fiera (dove era in forma di demo giocabile), ma dopo questa lettura delle regole è balzato in alto nella mia classifica personale.
Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 9
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9
Voto personale: 10
Voto oggettivo: 9
Indice di “appetibilità” ad Essen: 10
Normalmente non mi interesso a questo tipo di giochi. Titolo da 15-20 minuti, gioco di carte con ruoli e incontrollabilità molto alta. Allora cosa mi ha avvicinato alle regole di questo riempitivo? Semplice, è di Luigi Ferrini che, oltre ad essere un amico, è l’autore di quel gioiello spesso sottovalutato che è The Golden Ages. Così trattandosi di un regolamento banale mi sono andato a leggere come funziona il gioco e… ovviamente non solo non ci ho capito molto, ma andrò sicuramente a provare questo giochino quanto prima. Si tratta di un gioco dalle regole disarmanti per la loro semplicità. A ogni turno i giocatori scelgono una carta ruolo da giocare, poi la scoprono tutti insieme, in ordine di attivazione (scritto sulle carte ruolo) si attivano e risolvono i poteri dei vari ruoli giocati e, a fine turno, si riprendono in mano. Se un giocatore raggiunge le sette carte tesoro posseduto si contano i punti e chi ne ha di più ha vinto. Come giudicare una cosa simile senza vedere i poteri (non descritti dalle carte)? Semplice non si può. Però intanto le caratteristiche del gioco: autore molto bravo, durata contenutissima, scalabilità da due a nove giocatori e prezzo molto basso (quindici euro) lo fanno finire tra i riempitivi di questa fiera cui darò una possibilità.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Difficile restare indifferenti al nuovo titolo di Alxander Pfister dopo i tanti capolavori sfornati (tra gli altri Mombasa, Great Western Trail e Tybor), quindi mi sono subito andato a leggere le regole di questo titolo dall’ambientazione singolare. Hong Kong è rimasta al buio ed i giocatori concorreranno per riportare la tranquillità ai vari quartieri della città. Il tutto viene fatto in una serie di round in cui, dopo aver tirato tre dadi che mostreranno tre risorse su una ruota delle risorse, i diversi giocatori prenderanno quanto spetta loro in base alle carte possedute ed eventualmente spendendo trasporti per modificare il risultato dei dadi (muovendosi dallo spicchio occupato dal dado in quel momento lungo la rotella). Lo scopo è ottenere le risorse richieste dalle diverse carte obbiettivo prese per porre i propri cubi sulla mappa attorno ai quartieri che, una volta circondati dai giocatori, daranno punti ai possessori dei cubi attorno a essi. Non ho capito il tutto come giri e che livello di difficoltà proponga, ma rimango molto interessato a questo titolo che spero di riuscire a provare allo stand della Eggert - tanto più che, come da tradizione, è indipendente dalla lingua e in fiera non sarà presente con un numero altissimo di copie. Da provare.
Voto personale: 8
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Giochino da dieci, quindici minuti di peso uno su BGG. In pratica un riempitivo semplicissimo che, con due regole ,regala partite che potrebbero anche essere carine. Lo scopo è piazzare tessere campo che permettano di turno in turno di porvici sopra delle tessere allevamento di due forme diverse. Alla fine dei due round di gioco, tutte le tessere allevamento non piazzate valgono punti negativi. Tutto molto semplice, probabilmente troppo. Soprattutto mi preoccupa molto la longevità che mi pare davvero minima. Potrebbe essere un buon acquisto, visto anche il prezzo molto basso, per chi cerca un riempitivo per bambini.
Voto personale: 4,5
Voto oggettivo: 5,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 3
Si tratta del nuovo titolo in uscita con la Spieleworxx (che quest’anno è stata particolarmente prolifica, trattandosi del terzo gioco fatto - anche se devo dire che i primi due mi hanno convinto poco). Si tratta di un gioco in cui occorre gestire al meglio il proprio peschereccio andando a prendere pesce e sfruttando al massimo le tante carte del gioco che (come per La Granja) usate per i loro quattro lati possono fornire una notevole varietà di effetti diversi. Il tutto gestendo la selezione delle azioni su una ruota molto simile a quella di Imperial e analoghi. Non mi pare ci sia nulla di davvero nuovo od originale in questo gioco che, tuttavia, mi pare ben realizzato e potrebbe risultare un tedescone impegnativo e interessante dalle molteplici strategie applicabili. Purtroppo, per la politica di questa casa editrice, ci saranno pochissime copie in fiera (portano quasi solo preordini) per cui, se anche riuscirò a provarlo, difficilmente avrò la possibilità di comprarne una copia (e non sono così sicuro della bontà del prodotto da comprarlo a scatola chiusa, visto anche il prezzo piuttosto alto). Da provare.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Gioco di carte e piazzamento tessere che ricorda per grafica e tema il gioco da tavola più famoso della casa editrice. Le similitudini con il predecessore omonimo finiscono qui, perché in questo titolo si giocheranno due fasi da nove turni l’una in cui i giocatori, usando delle carte numerate da uno a nove, punteranno sui nove turni per l’ordine di scelta delle tessere terreno o del personaggio a disposizione. Fatta la puntata con le carte si prendono tali tessere/personaggi e si piazzano davanti a se in modo da massimizzarne i punti forniti. Infatti, queste tessere, a seconda di come vengono piazzate, forniranno punti per adiacenze e altre mille regolette come nei più classici giochi di piazzamento tessere. I personaggi forniranno punti e poteri particolari da usare durante la partita o alla fine della stessa. Titolo che non mi pare abbia nulla di innovativo e che, nel suo meccanismo principale di asta per le tessere, è troppo semplice e banale. Francamente mi pare se ne possa fare tranquillamente a meno.
Voto personale: 4,5
Voto oggettivo: 5,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 4
Gioco di carte ambientato in futuristiche miniere planetarie. Con l’utilizzo di diversi mazzi di carte e di qualche segnalino, i giocatori devono scavare miniere di non precisati cristalli e comprare leader e altri aiuti per fare più punti vittoria degli altri al termine della partita (quando si esauriscono le miniere). A turno si fanno due azioni o si attacca un avversario (azione quindi da fare con parsimonia, perché costa l’intero turno). Con i leader si possono ottenere ulteriori bonus e, ovviamente, si può migliorare il proprio mazzo comprando carte più potenti. Tutto fatto bene (sembra), ma nulla di troppo nuovo. Se capita lo provo volentieri perché mi ha lasciato una buona impressione, sebbene sia ovviamente molto difficile giudicare un titolo basato sulle carte senza poterne sapere gli effetti - che sulle regole non sono descritti. Interessante.
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Gioco che mi è davvero difficile giudicare. L’ambientazione e la grafica li trovo splendidi e i materiali anche sono davvero belli; è stato prodotto con un Kickstarter andato piuttosto bene e sarà in vendita in fiera. In una plancia a struttura circolare due fazioni si danno battaglia con le emozioni. Due giocatori (se si gioca in quattro) tengono le fazioni positive e due quelle negative. Usando poteri particolari e influenzando le varie zone del tabellone, in una logica di maggioranze mutevoli, si cerca di risolvere carte obbiettivo segrete e pubbliche per fare più punti della fazione avversaria. Non è il mio genere di gioco, ma questa volta mi sono fatto trasportare dall’ambientazione davvero inusuale e ho aderito al Kickstarter. Dovendomi arrivare a casa non credo che lo proverò in fiera. Interessante.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Di questo gioco ho scritto l’anteprima dettagliata che potete leggere fra quelle pubblicate in Tana. Gioco ben fatto e interessante, sebbene non presenti nessun elemento di vera innovazione. Tutta appare ben amalgamato e fluido: potrebbe essere un onesto german, che diverte e non dura troppo. Sicuramente da provare se capita. Interessante.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Nuova edizione di un capolavoro di Lacerda all’epoca passato fin troppo in sordina. Adoro questo titolo e infatti l’ho già preso su Giochistarter nella sua seconda versione proposta in fiera, nonostante abbia già la prima edizione. Si tratta di un gestionale molto stretto con una parte semi-collaborativa perché, se non si fa attenzione alla produzione di inquinamento, perdono tutti. La vittoria invece è rigorosamente individuale. Acquisto obbligato.
Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 10
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Difficile giudicare questo titolo. Atmosfere pesanti e sofferenti che ricordano quelle di Silent Hill (il famoso videogioco), ambientazione e grafica molto ben fatte. Però il gioco pare essere tutto un girare, scoprire stanze ed oggetti, reagire agli eventi con le prove abilità. Non so: è difficile capire com’è il titolo senza giocarlo, dato che è tutto nelle stanze e negli eventi che si pescano; però, dalle regole, non pare esserci nessun vero guizzo, nessuna trovata originale nelle meccaniche. Se capita lo proverò: ma, più che un bel gioco, temo sia un’occasione mancata.
Voto personale: 5,5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Si tratta di un riempitivo di carte in cui siamo investigatori che devono trovare in quale stanza dell’albergo sono stati compiuti tre omicidi. Tramite carte occorre restringere il campo progressivamente e, alla fine di ognuna delle tre fasi, si può provare ad indovinare la stanza esatta, o il piano o la “colonna” in cui è avvenuto (questi ultimi danno meno punti, ma sono più semplici da indovinare). Ha meccaniche carine, dura poco e costa poco: se dovesse funzionare penso proprio che lo prenderò. Da provare.
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Gioco dal tema insolito nel quale i giocatori possono usare ed implementare una riserva di carte per far crescere e speculare sulle crypto-monete e le blockchain alla loro base. Le meccaniche sembrano abbastanza classiche e il tema mi attira poco. Da capire solo con una prova come possa girare il tutto ma, sebbene la grafica sia accattivante, il gioco non desta particolarmente la mia curiosità, per cui non mi pare probabile fare una prova del titolo in fiera.
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Gioco di civilizzazione leggera basato sulla gestione dei dadi, che aveva visto la sua nascita su Kickstarter e si ritrova in vendita a questa Essen per la NSKN Games. Le meccaniche sono semplici e le azioni a disposizione abbastanza classiche (colonizzi, fondi capanne che allargano il tuo dominio, combatti con gli altri, prendi risorse e tecnologie). Mi preoccupa l’interazione diretta piuttosto forte e la scarsa gestione del dado, che potrebbe anche farti saltare l’intero turno per lanci molto sfortunati. Dovesse capitare, lo provo; ma non è sicuramente in cima alla classifica dei titoli da provare in fiera.
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Titolo dalla durata contenuta, prezzo basso e materiali esigui (diciassette carte e qualche segnalino), che però pare avere una buona profondità. A turno ci si muove su una serie di località (le carte) dove commerciare e investire nei diversi beni del gioco. I punti sono risicati, così come le azioni a disposizione; e la lotta per prendere il controllo delle località con la propria influenza non sembra essere leggera o banale. Spero di riuscire a provarlo perché, pur non presentando nulla di davvero innovativo, questo giochino sembra avere le carte in regola per regalare buone partite da fine serata con costi bassi e pochi materiali, scarni ed essenziali. Mi ricorda - pur essendo un gioco totalmente diverso - Meuterer. Da seguire con attenzione.
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Gioco strano che unisce un po' di gestione di dadi (che in realtà non si gestiscono poi molto) e di ruoli a meccaniche simili a quelle di Citadel e al bluff. Tutto parrebbe anche funzionare, ma non so quanto giri bene; soprattutto, non so quanto possa scalare, dato che va da due a sei giocatori. Grafica e materiali spartani, ma gioco che potrebbe essere gradito - sebbene non rientri molto nel mio genere.
Voto personale: 5,5
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Gioco di piazzamento tessere e costruzione palazzi. Ogni turno si aggiunge una tessera ai quartieri della città, scelta tra le due in mano. Fatto ciò, si possono svolgere tre azioni tra cui costruire un nuovo palazzo, elevare di un piano un palazzo già costruito o prendere un nuovo pezzo dalla riserva, per poterlo usare in seguito. Alla fine del turno si chiudono i palazzi che si vuole con un tetto e si calcolano i punti che valgono. Inoltre, se si è chiuso un obbiettivo tra quelli in mano si può conteggiare per poi pescarne un altro. Ci sono una serie di regole di costruzione e piazzamento, ma in sostanza il gioco è questo. Carini i materiali e leggero il titolo; mi fa storcere il naso la fortuna presente nella pesca di tessere quartiere e di obbiettivi da fare, ma per il resto sembra un gioco medio-semplice di onesta fattura. Non rientra nel mio tipo di giochi, ma potrebbe piacere.
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Titolo italiano lanciato con un buon successo su Kickstarter qualche mese fa. Si basa tutto sulla gestione del movimento per mezzo di una bussola orientata da magneti posti agli estremi della mappa di gioco. Durante la partita occorre scappare da un mostro che si muove sulla mappa orientando l’ago della bussola, senza sbagliare per non farsi prendere e senza incappare in ostacoli. L’ago si manipola spostando tre magneti sui bordi della mappa, che possono essere mossi e ruotati invertendone la polarità. Alterando il campo magnetico si sposta l’ago della bussola e si muove la stessa sulla mappa per vincere la partita. L’idea è senz’altro carina e originale, ma il tipo di gioco non mi prende molto e la meccanica alla base temo sia poco longeva.
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Si tratta di un’evoluzione (speriamo) di Citadel - e infatti tra i due autori c’è Faidutti, affiancato niente di meno che da Michael Schacht. In questo titolo ci sono più forme di valuta spendibili e alcune meccaniche di recupero dei soldi e di punteggio diverse da quelle del vecchio e rinomato titolo. A questo si aggiungono un numero maggiore di carte e poteri, ma anche alcune cose che apprezzo meno (su tutte il sistema di puntamento al buio e il conteggio dei punti). Difficile da giudicare come titolo senza provare l’incastro delle varie carte in partita; ma tutto fa presagire un titolo simile al precedente, nel bene e nel male. Se capita lo proverò volentieri, ma - avendo già Citadel, che vede il tavolo molto di rado - dubito di volerne prendere una sua evoluzione. Tuttavia, per chi non conoscesse e non possedesse nessuno dei due titoli, questo potrebbe essere un acquisto di pregio, specie se ci si trova spesso con compagnie di giocatori superiori alle cinque unità.
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Giochino di Knizia di piazzamento tessere e con un sistema di punteggio che ricorda quello delle città di Carcassonne. Davvero poco originale e poco interessante questo titolo che, oltretutto, ha una brutta grafica e un’ambientazione posticcia. Trascurabile.
Voto personale: 5
Voto oggettivo: 5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 4
German interessante che, con poche regole, sembra nascondere un buon peso medio. Sei round di gioco in cui si devono recuperare risorse al fine di costruire edifici e comprare bonus che incrementano le proprie capacità produttive e combattive. Alla fine di ogni round si combatte anche contro i nemici (che si conoscono all'inizio) e si ottengono punti e ricompense in caso di vittoria - e il contrario in caso di sconfitta. La grafica ed i materiali sono buoni e il tema simpatico, sebbene appiccicato. Tutto pare girare bene e in modo semplice e fluido; le scelte sembrano interessanti e non banali. Da provare, perché promette bene.
Voto personale: 8
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Gioco di peso medio in cui si lotta per costruire la migliore città possibile. A ogni turno è possibile scegliere tra comprare nuovi quartieri, costruire quartieri già in proprio possesso o pagare per portare ospiti vip nella propria città. Al termine di questa fase azioni si acquistano cittadini e, poi, si trasportano beni per ottenere ricompense. Ci sono quattro tracciati in cui salire aumenta ricompense e possibilità. Si tratta di un titolo essenziale, liofilizzato, che ha l’ambire di ridurre a meno di un ora una categoria di giochi per loro natura solitamente lunghi e complessi. Dalle regole pare riuscirci; per cui, se riesco, vorrei davvero provarlo. Interessante.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Devo ammettere di essere incappato in questo gioco per puro caso (tanto è vero che è uno degli ultimissimi regolamenti letti), più che altro incuriosito dei bei disegni orientali della copertina del regolamento - e invece ora è al primissimo posto tra i titoli da prendere in fiera. Si tratta di un gioco di consegne in cui si piazzano i propri lavoratori con un sistema particolare e molto interessante per cui il primo che si piazza ha due merci bonus, ma fa una sola azione; il secondo una merce bonus, ma due azioni; il terzo nessun bonus, ma tre azioni. Questo pone davanti a scelte complesse e mai banali: aspetto a piazzarmi per fare mosse migliori o mi sbrigo e prendo le merci bonus? A questo si uniscono un’altra nutrita serie di buone trovate sugli sviluppi, sul punteggio e per alcuni lavoratori proxy che occupano spazi, ma non fanno azioni. Inoltre, è molto carina anche l’idea per cui le zone dove si è piazzato il proprio lavoratore si svuotano solo se riempite. Insomma: davvero una ventata di freschezza con una bella grafica, tanta cura nella realizzazione e buone idee. Interessantissimo, preordinato.
Voto personale: 9
Voto oggettivo: 9
Indice di “appetibilità” ad Essen: 10
Ho letto le regole di questo giochino di carte quadrate e qualche segnalino solo perché edito dalla Feuerland Spiele, cui devo l’esistenza di Terra Mystica e, quindi, eterna gratitudine. Tuttavia, devo dire che alla lettura delle regole sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo collaborativo da 30-40 minuti, che sfrutta una meccanica di dadi piuttosto simpatica. Siamo delle persone in fuga dall’eruzione di un vulcano che, piano piano, distrugge tutte le carte che formano la plancia di gioco. Partendo vicini al vulcano, lo scopo è raggiungere il villaggio tutti ancora in salute. Per muoversi si lanciano i propri dadi (sei in tutto) dietro lo schermo e - senza vedere quelli dei vicini, ma potendosi confrontare con loro - si possono effettuare fino a tre rilanci. Questo perché, una volta che si è deciso dove muoversi, occorre confrontare il valore dei dadi indicati dal posto in cui si vuole muoversi (ad esempio i dadi gialli e quelli pari) con quello dei dadi di quel tipo, propri e dei due vicini di tavolo. Se il proprio valore non supera quello dei vicini non ci si può muovere e si rischia di essere raggiunti dalla lava e morire; se, invece, ci si muove comunque, si consuma energia che, se finita, decreta la sconfitta di tutti - come nel caso della morte per la lava. A questo si aggiungono alcune carte utensili che aiutano e i poteri dei vari luoghi. Insomma, nulla di spettacolare; ma pare carino ed i tanti scenari con mappe molto diverse assicurano una buona longevità. Spero di riuscire a provarlo, perché pare interessante.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Gioco di guerra su mappa basato su un'originale gestione delle carte, che permettono azioni in base a simboli completi concatenati su una fila di carte (ogni carta ha mezzo simbolo che, se coincide con l’altro mezzo della carta prima o dopo di essa, permette delle azioni bonus). Si può combattere, ma anche fare diverse altre azioni, sempre mirate a prendere il controllo dei pianeti sul tabellone; carina anche l’idea per cui ogni combattimento abbassa il valore in punti del pianeta dove viene svolto. Devo però dire che non so quanto le parecchie cose possibili siano dipendenti da una pesca sfortunata, o quanto l’interazione possa essere controllabile o prevedibile. Eventualmente ci riuscissi, lo proverò volentieri; ma, senza un tentativo concreto di almeno un paio di turni, non è un titolo che prenderei. Da verificare.
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Espansione di Gloomhaven: non credo serva aggiungere altro. Un nuovo personaggio (l'Oracolo) con venti nuovi scenari da giocare in una mini-campagna (che poi tanto piccola non è rispetto alla media, contando ben venti scenari). Mio subito.
Voto personale: 10
Voto oggettivo: 10
Indice di “appetibilità” ad Essen: 10
Gioco di gestione dadi, risorse e carte. I giocatori attivano, comprano e cambiano carte su una plancia 3x2 per mezzo dei dadi lanciati ad inizio round; è possibile ottenere i benefici di edifici attivati da altri fuori turno spendendo gnomi. Le varie carte sono anche di tipo missione e fanno ottenere soldi, spade, pozioni e punti. Tutto appare un family - o comunque un medio-leggero - di gradevole fattura e durata contenuta. Da capire quanto l’incastro delle varie carte fra loro renderà interessante questo titolo. D’altra parte, giochi del genere non possono essere giudicati più di tanto senza una prova. Forse il difetto che potrebbe avere è che mi pare pochina la varietà delle carte disponibili.
Voto personale: 6.5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Gioco di carte collezionabili con meccanica davvero semplice e poco interessante. Francamente mi riesci difficile credere che avrà successo tanto da far uscire nuove espansioni; ma potrei sempre sbagliare. Per me, bocciato.
Voto personale: 4
Voto oggettivo: 5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 2/10
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Premetto che, per me, Great Western Trail è uno dei giochi più belli degli ultimi anni. Potete quindi immaginare con che gioia ho saputo di quest'uscita, sebbene io cerchi in genere di evitare espansioni, specie di giochi che trovo già ottimi così. Tuttavia, devo dire che in questo caso un’espansione ci sta bene, specie se aumenta il numero di strategie possibili e aiuta a perseguire i propri scopi, potenziando le azioni che si vogliono rendere basilari per la propria strategia verso la vittoria. In questo senso l’espansione sembra fare un ottimo lavoro. Di fatto viene aggiunta un’altra azione possibile - la costruzione di alcune casette per ottenere diversi bonus - tramite una piccola aggiunta alle plancette dei giocatori; tali casette vengono posizionate su una nuova sezione del tabellone che prende il posto delle vecchie stazioni ferroviarie, nella parte alta del tabellone. Ora le città dove si consegna il bestiame danno bonus diversi e sono collegate dal nuovo pezzo di tabellone. Costruendo le nuove casette si ottengono soldi, cambio di carte e ogni altro tipo di bonus, oltre ad accedere a nuove tessere stazione e a nuovi posti, con ulteriori nuovi bonus. Inoltre vengono aggiunte al gioco anche due nuove tessere edificio che forniscono azioni aggiuntive quando costruite e che si intrecciano con le novità portate da questa espansione. Di carne al fuoco ce n’è parecchia, e l’impressione è molto positiva, perché sembra andare nella direzione di potenziare le ferrovie e le città raggiunte e di diversificare le vie con cui andare in sinergia con la propria strategia. Francamente il gioco base mi piaceva molto già così, ma sono parecchio curioso di provare queste nuove aggiunte che, mi pare, rendano il gioco meno statico e più dinamico nella costruzione di un motore produttivo efficiente che, altrimenti, risulta piuttosto faticoso.
Voto personale: 8
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Giochino davvero insipido di carte e dadi. I round si susseguono sempre uguali e, all’inizio, si lanciano cinque dadi colorati che corrispondono a un mazzo di carte e a una risorsa specifiche. Chi prende un dado può decidere se prendere il numero di risorse indicate dal suo valore, oppure se pescare altrettante carte e sceglierne una. Le carte prese si attivano se riempite dalle risorse (quasi senza vincoli di tipologia) e danno punti, abilità o maledizioni (da disattivare con le risorse). Insomma, davvero un gioco piatto e banale, che non pare neppure mitigare in modi particolari il lancio dei dadi. Bocciato.
Voto personale: 4
Voto oggettivo: 5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 3
Voto personale: 5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Non so cosa cambia in questa seconda edizione; ma la prima non mi aveva convinto per l’eccessiva rigidità nelle scelte a disposizione una volta intrapresa la “catena di costruzione” delle automobili. Va però detto che non l’ho approfondito a dovere, per cui mi riservo la possibilità di provare questa nuova edizione per vedere se migliora sia per i cambiamenti, sia per una maggiore esperienza da parte mia. Gioco comunque assolutamente valido e molto impegnativo.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Si tratta della versione di carte di Keyflower, gioco che personalmente adoro. Questa volta, in modo del tutto inusuale, Breeze decide di fare la versione compatta di un suo precedente titolo. Devo dire però che questa versione non mi pare altrettanto buona e inoltre, avendo già il gioco base, non vedo grandi motivi per prendere anche questo - tanto più che costa quanto i suoi predecessori, motivo per cui non capisco perché si dovrebbe preferire questa versione a quella originale. Perplesso.
Voto personale: 5,5
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 4
Interessante titolo di piazzamento lavoratori semi-cooperativo. Infatti, a seguito di una fase di piazzamento molto ben fatta, in cui diverse aree del tabellone richiedono diverse regole e priorità, i giocatori si troveranno poi a dover contribuire al combattimento contro gli invasori. Per sconfiggere le orde di invasori occorrerà contribuire con diversi beni (che sono presi nelle fasi di piazzamento precedenti) e, se tutti insieme non si sono pagate le risorse necessarie, tutti subiranno ingenti perdite (in punti e altro). In caso di vittoria, viceversa, si ottengono punti e benefici anche in base a quanto si è contribuito alla vittoria. Il resto del gioco prevede una fase di piazzamento sulle varie aree della mappa interessante, con alcune idee carine. L’impressione è che sia un titolo ben fatto e che mantenga una buona e costante tensione durante tutta la partita. Le meccaniche di semi-collaborazione mi piacciono molto, ma sono difficili da far funzionare bene; per cui spero davvero di riuscire a provare questo titolo, al fine di verificare se prenderlo o meno.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Di solito nell’elenco di Essen non guardo i riempitivi. Li gioco poco e, nel poco tempo a disposizione per preparami alla fiera, ci sono così tanti regolamenti da leggere e giochi da scoprire che non mi va di perdere tempo con i giochini sotto i 45-60 minuti massimi di durata. Tuttavia, ci sono sempre le eccezioni: vuoi perché, essendo ormai un portatore sano di due splendidi figli, devo anche pensare ad un regalo da riportare indietro per loro; vuoi perché c’è qualcosa che mi colpisce, vuoi perché anche i riempitivi possono essere dei capolavori nel loro settore ludico. Insomma, questo Layers devo dire che mi ha convinto. Sembra essere tutto ciò che un riempitivo debba essere per avere successo e divertire: rapido, semplice, con un bel colpo d’occhio, originale e teso, oltre che molto divertente. L’idea di fondo è banale: una serie di carte quadrate e colorate con vari buchi di forme disparate, che vanno impilate tra loro per formare l’immagine svelata a inizio round; chi lo fa e lo fa prima guadagna punti. Tutto qui. Probabile acquisto.
Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Altro riempitivo con dadi in cui si deve scommettere su tre zone diverse della mappa, puntando i dadi tirati e sperando di essere tra i primi nella zona indicata. Ogni zona richiede di puntare cose divere: dadi uguali, dadi alti, numero di dadi e così via. La meccanica di puntamento è carina e pare integrarsi bene con degli obbiettivi e delle carte luogo su cui si fanno punti. La durata e il costo sono contenuti, grafica e materiali gradevoli si uniscono a un tema vichingo carino, anche se appiccicato. Mi incuriosisce come giochino leggero: se riuscirò, ci metterò mano per capire se ne vale la pena. Da provare.
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Titolo interessante di maggioranze, sostanzialmente astratto, ma teso e non banale. Ha diversi spunti originali, pur risultando semplice nel suo svolgimento. Carina la corsa alla chiusura accumulando punti; interessante la meccanica di pagamento dei capitani e di svolgimento delle azioni sulla doppia griglia. L’interazione sulla mappa invece sembra più semplice e banale e non ha particolari elementi di interesse, al netto del clima che ruota spostando i settori in modo simile alle tempeste di Dune, ma più deterministico. Se la tensione della corsa è ben resa e tutto dovesse risultare ben controllabile e pianificabile, senza eccessive bastardate, potrebbe rientrare pienamente nei miei gusti - e nella categoria dei German medio-complessi che non durano troppo. Da provare.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Prendete un wargame sulla seconda guerra mondiale per quattro giocatori; togliete Stati Uniti, Italia e Cina; liofilizzate la mappa in un insieme di quadrati e cerchi e avete questo strano gioco. Però, dietro una componentistica che ridefinisce il concetto di “ridotto all’osso”, il gioco pare esserci - e anche in modo interessante. Si tratta di un card driven di guerra senza tiro di dadi e con una durata più che accettabile. Insomma, a me attira parecchio: vedremo se saprà farmi innamorare.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Giochino di carte in cui, a ogni round, i giocatori prendono una carta, fanno un’azione e poi scartano eventuali carte in mano se oltre un certo numero limite. Le carte permettono di comprare altre carte o “avanzamenti tecnologici” che permettono azioni bonus, punti aggiuntivi o altre facoltà varie (alzare il limite di mano, scegliere tra più carte quando si pesca, sconti per l’acquisto di carte costose, eccetera eccetera). Non mi pare di aver trovato nulla di particolarmente nuovo in questo titolo che tuttavia, nella sua semplicità di regole, potrebbe offrire tante opzioni tattiche interessanti. Se capiterà, sarò contento di fare un tentativo con questo giochino che, alla fine, mi ha lasciato un'impressione gradevole. Simpatico.
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Titolo di piazzamento lavoratori di cui lessi il regolamento all’uscita del Kickstarter. Il buon successo ottenuto l’ha migliorato molto per materiali e bonus estetici mentre gli extra che incidevano sulla giocabilità erano pochi, motivo per cui non partecipai al crowfunding (chiuso comunque con un buon successo di pubblico). Si tratta di un piazzamento lavoratori con catene di azioni consecutive e qualche buon twist. Possibili molte cattiverie (almeno così pare dalle regole) e necessita di una discreta pianificazione tattica. Gioco interessante che non è in cima alle cose da provare solo perché tanto arriverà ad amici dei miei gruppi di gioco per cui avrò altre occasioni di provarlo prima di decidere se prenderlo. Anche perché ad Essen sarà solo in demo. Interessante comunque.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Voto personale: 8
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Si tratta di un gioco per molti versi simile a Carcassonne da cui eredita diverse cose. Al proprio turno si giocano tessere (due esagoni attaccati generalmente) per allargare la mappa o chiudere settori in modo da attivare uno scoring. Come in Carcassonne puoi anche piazzare tuoi omini sui terreni giocati. Ci sono però anche delle carte incantesimo a movimentare le cose e degli edifici da costruire e sovra-costruire per ulteriori punti. Per giudicarlo meglio andrebbero viste le carte incantesimo che però nel regolamento non vengono descritte per cui manca la parte più nuova e variabile del gioco. Rimango comunque poco attratto da questo titolo perché pare tutto abbastanza già visto.
Voto personale: 5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Giochino di dadi simile allo Yahtzee per la meccanica ma con qualche twist interessante in più nella fase punteggio e soprattutto durante lo svolgimento dei turni. L’idea di pericolo data dalle righe completate dai giocatori che “bloccano” quelle incomplete degli altri e quella dei lanci falliti che bruciano una colonna sulle griglie di gioco danno pepe al titolo pur nella loro semplicità e potrebbero rendere questo giochino interessante e gradevole come riempitivo. Simpatico
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Davvero faccio fatica a giudicare questo gioco. Si tratta di un filler di dadi in cui riuscire entro il tempo a disposizione e senza finire la riserva di stamina a trovare i 4 indizi per poi vincere il confronto con il criminale. Tutto con il tempo che scorre e la stamina che, pur essendo una risorsa fondamentale per trovare gli indizi, è anche una risorsa preziosa e limitata che, se esaurita, decreta la sconfitta dei giocatori. È un collaborativo per uno o due giocatori con meccanismi di Press Your Luck. Non il mio genere ma devo dire che il tema inusuale mi incuriosisce. Se capita, ci farò una partita visto anche la breve durata. Curioso.
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Gioco italiano edito dalla Post Scriptum che ci porta nelle mitiche giornate di Milano in cui la città si sollevò contro l’invasore austriaco. Si tratta di un collaborativo contro il gioco in cui dovremo combattere l’avanzata Austriaca muovendoci per i quartieri della città e giocando carte contro quelle estratte dal mazzo avversario secondo una logica di scontro sasso-carta-forbice. La prima fazione a conquistare 5 o più quartieri vince, in caso di pareggio vincono gli austriaci e perdono tutti i giocatori. Il titolo non appare nulla di particolarmente innovativo o complesso ma sembra girare discretamente e potrebbe essere adatto a partite in serate tra gamer meno esperti ed accaniti. Carino.
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Gioco di gestione dadi personalizzati in cui si tirano dadi che rappresentano strade e ferrovie e poi si devono utilizzare per fare collegamenti su una griglia personale in cui le uscite collegate fra loro forniscono punti a fine partita. Il gioco è rapido, carino e con buoni materiali. Sfrutta delle plance plastificate su cui disegnare con i soliti pennarelli cancellabili. Esistono due versioni del gioco, la rossa e la blu, che si differenziano per le espansioni contenute e che possono essere anche combinate fra loro per aumentare il numero di giocatori. La scatola blu aggiunge fiumi e laghi che aiutano e collegano tra loro ferrovie e strade mentre la scatola rossa aggiunge vulcani e meteoriti che hanno effetti distruttivi. Se capita, concederò molto volentieri una prova a questo fillerino sia perché sembra molto carino sia perché potrebbe essere il giusto regalo da portare ai miei bimbi (una scatola per uno).
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Non so capire come possa funzionare a livello di flusso di gioco ma ho adorato e adoro Patchwork e questo gioco sembra proporre una gameplay simile ma più profondo. Si tratta sempre di scegliere dei pezzi “tipo tetris” da incastrare sulle proprie plance di gioco ma in questo caso ci sono alcune trovate interessanti che permettono di attivare bonus particolari tramite anche la rimozione/sostituzione di pezzi già piazzati. Non sempre complicare qualcosa lo rende migliore, anzi, ma il dubbio rimane e penso possa valere la pena di provare questo titolo in fiera per capire se siamo davanti ad un passo avanti o uno indietro rispetto al geniale gioco di Rosemberg. Da provare.
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Giochino che segue l’attuale moda dei filler medi (sotto l’ora di gioco) con poche regole, buoni materiali e discreta profondità. Si tratta di titoli molto difficili da giudicare dal solo regolamento ma così ad occhio questo non mi intriga molto e nel caso specifico non mi impressiona neppure nei materiali. Detto questo anche Sagrada mi aveva lasciato le stesse impressioni ed invece, dopo una prova sul campo, si è dimostrato molto gradevole da giocare per cui… vedremo… Punto interrogativo.
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Ennesimo giochino family dalla bella grafica e dalle meccaniche semplici ma efficaci per la DoW. Si prendono tessere da piazzare sulla propria plancia, si prendono risorse e poi si usano per costruire edifici che danno punti. Alla fine della partita si fanno punti anche in base ad alcune semplici regole di piazzamento delle tessere sulla propria plancia e per qualche altra cosina avanzata, oltre che per tutti gli edifici fatti. Francamente il gioco come family non è neppure brutto ma davvero nulla di nuovo e di un piattume allucinante. Un compitino ben svolto senza mezza idea nuova che sia mezza. Saltabilissimo.
Voto personale: 5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Voto personale: 8
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9
Gioco ben fatto e interessante in cui le carte che si hanno possono essere usate per compiere diverse azioni, per muovere la nave o essere migliorate fino alla versione più potente. Muoversi permette di commerciare ma impedisce alle carte di essere usate per fare altro nel turno. Si possono anche comprare merci da consegnare, comprare upgrade all’astronave o comprare equipaggiamento che ha diversi effetti e può essere usato una volta a turno. Dalla lettura delle regole tutto appare ben fatto e sembra funzionare. Resta da capire come giri poi la partita e se ci siano sufficienti elementi di interesse e di originalità per farlo uscire dall’anonimato dei mille altri titoli dello stesso tipo. Se ci riesco lo proverò molto volentieri. All'apparenza interessante.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Giochino di piazzamento tessere con obiettivi di round da risolvere per fare punti. Il gioco dura sol 4 round al termine dei quali che ha fatto più punti vince. Si pescano gli obiettivi (scegliendone uno tra quelli pescati) e poi a turno si piazzano tessere isola o la barca per piazzare le proprie case. Gli obiettivi stabiliscono quali edifici e risorse devono esserci per dare punti e quindi i giocatori tenteranno di creare queste condizioni sulle isole che si formano. Il gioco sembra carino ma non offre meccaniche particolari o interessanti. Un filler onesto ma che non spicca ai miei occhi. Trascurabile.
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Voto personale: 8
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Per chi conosce Capitan Sonar questo promette di essere la versione per 2-4 giocatori semplificata e velocizzata. Per quanti invece non hanno mai provato il fratello maggiore si tratta di un gioco in tempo reale dove due sottomarini avversari si fronteggiano a colpi di siluri (1vs1 o 2vs2). I due equipaggi sono divisi da uno schermo che impedisce agli avversari di vedere le plance altrui e i capitani quando si muovono segnano sulla mappa davanti a loro dove vanno ma annunciano ad alta voce (per gli avversari) solo la direzione. L’addetto ai radar segna i movimenti avversari su un lucido che viene poi mosso sulla mappa per capire (ostacoli permettendo) dove può essere il sottomarino avversario. Spendendo energia si possono attivare i radar, che costringono l’avversario a dare informazioni sulla propria posizione, o i siluri, che colpiscono in un punto preciso e, se vi si trovano i nemici, fanno un danno (a due la partita finisce). Per ricaricare l’energia e resettare i movimenti sulla mappa (non si può passare nuovamente dove si è già passati) si può dichiarare l’emersione ma si rischia molto perché l’avversario saprà esattamente dove siete. La meccanica di gioco è semplice ma molto efficace e si è già vista nel gioco precedente. Questa versione ha tolto molte complicazioni che permettevano di giocare fino ad otto giocatori (quattro per team) ma che rendeva invece difficoltosa una partita in meno di sei persone (troppe cose da tenere sotto controllo). Personalmente trovavo il gioco precedente ottimo e caso mai dovessi decidere di prendere uno dei due prenderei quello per serate con numerose persone al tavolo. Consigliato a quanti hanno amato il primo e non sono mai più di 4 intorno al tavolo.
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Gioco di piazzamento tessere e combo per punteggi strani. Materiali bellissimi, meccaniche semplici, colpo d’occhio ottimo e meccaniche semplici. Francamente un titolo che appaga il mio senso estetico ma poco altro, almeno ad una lettura delle regole. Da capire dopo una prova sul campo quanto sia valido ma per ora non mi interessa più di tanto e dopo aver saltato il Kickstarter di grande successo ora salterò la demo presente ad Essen senza troppa fatica.
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Voto personale: 9
Voto oggettivo: 8,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 10
Collaborativo puro di gestione dadi. I giocatori devono lanciare e rilanciare dadi per collocarli sulle carte eroi e attivare i poteri che gli consentano di sconfiggere i vari cattivi in gioco prima che Thanos collezioni tutte le gemme dell’infinito. Il gioco è ben ambientato grazie anche alle illustrazioni molto carine e ad una statuina di Thanos che campeggia su una delle due plance. Il titolo però è semplice e non presenta particolari novità rispetto ad altri giochi simili. Sicuramente avrà il suo successo grazie all’ambientazione Marvel di sicuro richiamo.
Voto personale: 5,5
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Gioco interessante che con un’ambientazione piratesca vede da 1 a 4 pirati sfidare il famigerato Long John Silver. Long John ha seppellito il suo tesoro nell’isola e la sua ciurma vuole trovarlo. La particolarità sta nel fatto che per trovarlo non ci sono zone e movimenti predefiniti da fare sulla mappa ma ci si può muovere liberamente e cercare dove si vuole. Movimenti e ricerche sono fatte disegnando sulla mappa e segnando le aree di ricerca con un compasso. I giocatori possono sfruttare capacità particolari, movimenti e ricerche durante il loro turno mentre chi impersona Long John può disseminare indizi e false piste e fuggire dalla prigione in cui viene messo durante la partita a causa di eventi particolari. Il gioco sfrutta delle meccaniche peculiari e pare ben fatto. Inoltre la grafica ed il tema mi piacciono molto. Se riesco, vorrei davvero provarlo perché sembra interessante. Tengo d’occhio!
Voto personale: 8
Voto oggettivo: 8,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Giochino di costruzione di un parco divertimenti per Troll con poche regolette e qualche spunto simpatico. La cosa più inutile è lo scivolo con i rulli dei giocatori che praticamente prende il posto di una normale traccia segna-turni… capisco l’effetto scenico ma mi pare davvero una sciocchezza. Il gioco è un fillerino per famiglie che dura una quarantina di minuti ed ha discreta presenza di alea, soprattutto nella prima fase di scelta delle attrazioni da costruire che si fa in simultanea e fa ottenere l’attrazione desiderata solo al primo in ordine di turno tra i contendenti. Non mi pare ci sia realmente nulla di nuovo o di valido in questo titolo. Irrilevante.
Voto personale: 4
Voto oggettivo: 4,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 3
Voto personale: 7.5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7
Sembra un gioco estremamente intrigante che unisce una facilità di regolamento a tanta profondità di gioco. Mescola la gestione delle carte e il piazzamento lavoratori (sempre carte) alla gestione risorse. Unico dubbio il fatto che appaia come un multi-solitario e come un titolo pensato principalmente per tre giocatori ma non è detto sia così e comunque nessuna delle due cose è necessariamente un difetto. Uscite le regole devo dire che si tratta di un gestionale di notevole peso con twist stuzzicanti e tante cose di cui tenere conto in partita. Spero davvero di riuscire a provarlo perché è molto interessante. Attraente.
Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9
Gioco di commercio basato su una meccanica di scelta simultanea e programmazione delle azioni per mezzo di carte azione da posizionare in sequenza di fronte a sé. Si gira per la mappa con mercanti e barca, costruendo avamposti e ottenendo benefici e pagamenti dagli altri giocatori che vi arrivano. Ci sono bonus da ottenere al raggiungimento di determinati obiettivi e tutto costa soldi da prendere tramite la vendita di merci. Materiali curati e buona grafica per un german asciutto che non sembra promettere nulla per cui gridare al miracolo ma che potrebbe risultare davvero ben fatto e carino. Non un capolavoro ma sicuramente promette bene e vale una prova sul campo.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8
Filler di ambientazione shakespeariana in cui ogni turno due giocatori si sfidano l’uno a mantenere segreta all’altro la locazione della coppia di amanti celeberrima. Le meccaniche sono simili a quelle di Mr Jack in cui muovendo i personaggi a turno alla fine dei movimenti (tutti devono muoversi) si deve dichiarare se la coppia di amanti è insieme o separata rispetto alle due zone del tabellone (centrale e periferica). In base a tale dichiarazione l’altro può eliminare varie possibilità fino a trovare qual è la coppia prima della fine del gioco per vincere (o perdere in caso non ci riesca). Il gioco sembra carino e ben pensato ma mi pare scarsamente longevo, dello stesso genere ho già Mr Jack che ritengo un capolavoro di titolo con questa meccanica per cui credo proprio che non mi soffermerò su questo titolo che comunque non mi pare male.
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6
Si tratta di un fillerino di carte che dura 20/40 minuti. Al proprio turno si prendono da 1 a 3 carte casa da piazzare e prendere secondo determinati limiti e vincoli e si devono piazzare per attirare i turisti che danno punti per condizioni specifiche. Tutto già visto e davvero poco interessante. Non ci son twist in grado di farmi pensare sia un titolo degno di una prova per cui per me rimane lì. Marginale.
Voto personale: 4
Voto oggettivo: 5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 3
Voto personale: 5,5
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5
Gioco di gestione e piazzamento dadi ambientato nell’omonimo famosissimo romanzo. Si lanciano i propri dadi contemporaneamente a tutti i giocatori e poi si piazzano nelle varie location per svolgere le azioni. Gli altri però possono scalzarci mettendo un numero maggiore di dadi (sempre dello stesso numero se messi insieme) o un numero uguale di dadi ma di valore maggiore. Lo scopo è comprare la sesta stella o costruire il proprio rifugio. Le location comprendono soldi, materiali, carte con vari poteri, ecc. ecc.. Alcune idee carine ci sono e sembra tutto girare bene. D’altra parte si parla dell’autore di Hansa Teutonica che per me è un capolavoro assoluto. Da testare.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Gioco quasi filler in cui si tirano dadi e scrivono i risultati su un foglio per incastrarli nel modo più munifico di punti possibile. Solo che in questo caso non si tirano dadi ma si girano carte da tre mazzetti diversi. In questo modo i risultati variano da un minimo di 0 ad un massimo di 15 (ma potrei ricordare male). Inoltre ad ogni numero girato da un mazzetto si accoppia il retro della prima carta rimasta nel mazzetto da cui si è girato il numero. I retro rappresentano azioni speciali facoltative che si possono fare scegliendo il numero corrispondente. Tutto serve a costruire casette su tre file il cui ordine numerico di costruzione deve essere necessariamente crescente e che è poi possibile suddividere in lotti più piccoli per massimizzare i punti che sono dati da tutta una serie di incastri e regole. Il gioco è molto carino ed ultimamente mi piacciono molto questi filler di incastro ragionato di risultati casuali. Se il prezzo sarà adeguato, penso proprio che lo prenderò. È già disponibile sul mercato un’edizione italiana (sebbene il gioco sia indipendente dalla lingua) a cura della Fever Games. Ad Essen sarà possibile prendere insieme al gioco anche una mini espansione e lo scoring pat. Molto interessante, calcolando che regge un numero qualsiasi di giocatori (tutti usano le stesse tre coppie di carte in contemporanea) penso proprio che lo prenderò.
Voto personale: 8,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9
Gran lavoro, complimenti.
Potete consultare il file allegato anche qui:
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1IpRHxUMWiiKj_w_0-McaGyLBb5LcvNC1...
Azz... Se contassi le parole che compongono la Divina Commedia credo che scoprirei che sono in numero minore di quelle che compongono questo articolo. Complimenti per il lavoro e grazie!
Super Pennutoooo!!! :D
Bravo! Tanto di cappello!
Grandissimo lavoro, complimenti Carlo!
Lavoro fenomenale. Grazie milioni!
Grande pennuto!
Che super lavoro. Complimenti. Ho trovato diverse corrispondenze di giudizio su giochi di cui si è parlato poco, ma HUNS no dai, non me lo puoi castrare così :)
Ottimo, se ti capita, solo perchè li ho seguiti molto sul web, mi farebbe piacere che un esperto come te provasse Tang Garden ed Escape Plan (quest'ultimo forse non si può giocare ma lacerda ci sarà).
Tang Garden ci si prova, Escape Plan ne dubito....difficile provarlo in fiera
Utilissima.. grande lavoro!!
Grazie per l'utile riassunto.
Leggitelo qualche regolamento ogni tanto! ? A parte gli scherzi, gran lavorone, complimenti!
Grande pennuto!
Grande sintesi. Grazie
Te Carlo me rovini, quando leggo 'sti riassunti raddoppia le robbe che voglio compramme :-(
Ottimo! Grazie.
lavorone! Grazie!
ma dove lo trovi il tempo per leggere 97 (!) regolamenti?
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