Di seguito la lista dei regolamenti che ho letto in vista della prossima Essen 2021. Non sempre si tratta di giochi nuovissimi o di giochi che saranno acquistabili in fiera. In alcuni casi saranno titoli usciti su Kickstarter o in sola visione durante la Messe. Per via del Covid quest’anno i giochi saranno meno ed è molto più difficile capire in anticipo cosa sarà in vendita e quali case editrici presenteranno i loro gioco ed avranno tavoli dove provarli.
Inoltre, tra biglietti limitati e incertezze sanitarie ho saputo solo a fine settembre che sarei potuto finalmente tornare ad Essen dopo la lunga assenza dalla fiera del 2020. I giochi della famosa lista di BGG questa volta sono circa 500, invece degli oltre 1300 di due anni fa. Tutto questo per dirvi che il mio consueto listone questa volta è decisamente più ridotto e non conta che una trentina di titoli. Come sempre ho escluso dai miei interessi i filler e tutto quello che contava meno di 60 minuti di durata, non significa che in tali categorie non ci possano essere dei capolavori ma non avendo il tempo di studiare tutti i giochi della lista ho dovuto fare delle scelte e mi sono basato sulle categorie di giochi che apprezzo solitamente di più.
Come sempre ad ogni gioco ho associato una breve descrizione di ciò che mi ha convinto o no e due righe sul tema e le meccaniche utili a ricordarmi di cosa si tratta. Non si vuole comunque fare una descrizione esauriente o sufficiente a chi non conosce il titolo ma solo un breve insieme delle mie impressioni. I lettori di questo articolo, conoscendo i miei gusti o leggendo le righe che seguono, potranno almeno usare quanto scritto per orientarsi nel mare magnum dei titoli in uscita, magari per approfondire meglio qualche gioco.
Alla fine di ogni gioco ho provato a mettere un voto (minimo 1 e massimo 10 per giochi che mi sembrano molto molto belli) distinguendo fra un parere oggettivo ed uno più soggettivo (mediato dai miei gusti di amante dei german/euro e poco incline a filler o giochi con forte interazione distruttiva).
Ho anche aggiunto un “indice di appetibilità” (sempre in dieci decimi dove dieci è il valore più alto) che sta ad indicare quanto cercherò e spero di poter approfondire il gioco prima di acquistarlo o meno, magari provandolo allo stand della casa editrice durante la fiera. Se il voto è 10 probabilmente è un titolo che prenderò anche a scatola chiusa nel caso non riesca a provarlo prima.
Nel file Excel ho messo anche una serie di informazioni “anagrafiche” che contengono: la posizione all’interno della fiera (dove il primo numero è la stanza ed il resto la posizione al suo interno), l’autore, la casa editrice, il link alla pagina di BGG, la lingua del regolamento, la dipendenza dalla lingua, la durata, la complessità, il numero di giocatori, se è uscito il regolamento ed il prezzo indicativo.
Essendo tanti i giochi e poco il tempo, non ho potuto fare un lavoro più approfondito di così, spero comunque sia gradito quanto fatto. Resta fondamentale considerare che nella stragrande maggioranza dei casi sono impressioni basate sulla sola lettura delle regole e come tali vanno prese. Non ho assolutamente la pretesa di poter capire quanto un gioco sia davvero bello o meno dal solo regolamento ma d’altra parte da qualcosa occorre pur partire per selezionare i titoli su cui focalizzare la propria attenzione.
L’ordine con cui sono elencati i giochi è meramente alfabetico solo per rendere più comoda la consultazione.
A.D.E.L.E.
Advanced Device of Electronic-Living Engineering, ovvero A.D.E.L.E. il sistema di bordo che permette i viaggi spaziali all’equipaggio del gioco. Un giocatore impersonerà il sistema di bordo mentre gli altri (fino a 4) saranno i membri umani dell’equipaggio. Scopo dell’equipaggio è scappare dalla nave prima che sia tardi o risolvere i task individuali e segreti presi ad inizio gioco (uno per giocatore). Scopo di A.D.E.L.E. è uccidere almeno un membro dell’equipaggio o impedirne la fuga con la risoluzione di tutti i task. I giocatori collaborano per vincere insieme e possono parlare liberamente ma solo facendosi sentire anche dall’avversario. Giocano carte e usano oggetti e stanze della nave per trovarsi nel posto giusto e risolvere il loro compito individuale. Quando ognuno avrà fatto il suo dovranno risolvere quello finale. Chi impersona la macchina killer, invece, deve pianificare le sue mosse per ostacolare l’equipaggio con fuoco, malfunzionamenti, danni strutturali ecc. Gli umani avranno dei cubi azione da spendere, oggetti e le varie abilità peculiari di ogni stanza e dovranno cercare di non accumulare troppe ferite pena la morte e la sconfitta. Pianificheranno le mosse del turno in segreto dietro uno schermo e poi proveranno a svolgerle evitando il sabotaggio di A.D.E.L.E. Alcune cose necessitano tiri di dado con successi basati sulle loro skill individuali. A.D.E.L.E. invece ha una board e carte da giocare per ostacolare gli avversari dovendo gestire l’energia a disposizione in modo ottimale e mirato ad infastidire meglio l’equipaggio. I costi in energia delle varie azioni di disturbo vanno a decrescere mano a mano che si faranno. Titolo interessante che ai miei occhi ha un’ambientazione fantastica ed il plus di essere un tutti contro uno, cosa che mi piace sempre. Per non parlare della componete di bluff tra le due fazioni. Da provare.
- Voto personale: 8
- Voto oggettivo: 8
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Ark Nova
Complesso gestionale in cui dobbiamo cercare di costruire lo Zoo migliore. Ci sono 5 possibili azione raffigurate da Carte che possono essere upgradate per fornire azioni più potenti. Le carte hanno una “potenza” che si applica all’azione da esse fornita che dipende dalla posizione nella riga delle azioni dove si trova la carta al momento in cui la si sceglie. La potenza può anche essere incrementata tramite appositi token. Detto questo ci sono innumerevoli cose da poter fare che sostanzialmente sono costruire nuove gabbie, prendere nuovi animali, fare ricerca e ottenere sponsor e collaborazioni. Serve incrementare la conoscenza nella ricerca, ottenere fondi, piazzare nei giusti spazi le gabbie che hanno requisiti e costi, ottimizzare gli spazi e ottenere gli animali che hanno differenti requisiti di gabbie, spazi, habitat ecc. ecc.. Occorre gestire bene le carte da pescare e giocare poiché in esse sono raffigurati gli animali, gli aiutanti dello Zoo e tante altre cose. C’è anche un sistema di punteggio piuttosto interessante che obbliga a bilanciare le azioni che danno punti con quelle che forniscono punti “conservazione” perché sarà la distanza tra i due valori a determinare il punteggio finale, più carte obbiettivo e altri effetti di gioco (ma le carte non sono descritte tutte per cui si tratta di una supposizione). Il gioco appare sfaccettato, profondo ed impegnativo. I materiali sono parecchi ed ho solo menzionato in parte le tante cose da poter fare e di cui fare attenzione. C’è molto testo in lingua e non immediatissimo per cui astenersi non anglofoni. Molto interessante.
- Voto personale: 9
- Voto oggettivo: 8
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10
Bitoku
Classico gioco di carte con tabellone. Ad ogni turno puoi giocare una carta ed applicarne gli effetti (sbloccando anche il dado posto dove viene giocata la carta), usare un dado per metterlo sul tabellone e svolgere l’azione di dove lo si piazza, far avanzare un dado precedentemente piazzato sul tabellone ed ottenerne i benefici, oppure passare. A fine round si ripristina la mano a 4 e poi si scarta una cara. Inoltre, si può “pulire” la propria plancia da un massimo di tre carte che, così scartate, daranno punti e poi set a fine partita per lo scoring finale. Ricorda molto gli altri giochi di Deck-building con mappa che vanno oggi ma occorre giocarlo per capire quanto incida la costruzione del mazzo rispetto alle mille cose sul tabellone. Se gli equilibri sono buoni ed il mazzo un elemento fondamentale potrebbe uscirne un buon prodotto. Io amo certi stili grafici ma in questo caso hanno esagerato in icone e disegni rendendo la lettura della mappa difficoltosa. Troppe cose e troppo confuse ma parlo solo di grafica, il resto sembra molto interessante.
- Voto personale: 7,5
- Voto oggettivo: 8
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Boonlake
Gioco di Pfister che sfrutta i consueti meccanismi già collaudati. Si fanno due round completi in cui ci si sposta continuamente avanti lungo un fiume scatenando effetti diversi a seconda di dove ci si ferma ed eventuali fasi di punteggio se si passa per primi certe dighe. Chi arriva in fondo al tracciato decreta la fine del round e se non è il primo la partita finisce, altrimenti se ne comincia un altro rimettendo le barche ad inizio fiume. Le azioni si scelgono tra alcune tessere che sono disposte su una plancia comune. Le tessere scelte si svolgono e poi si rimettono in fondo alla pila che esse vanno a formare lungo questo tabellone. Più si prende una tessera in alto della pila e più movimenti può fare la propria barca sul fiume descritto prima (ma minimo 1). Le prime due tessere fanno muovere poco e perdere punti se scelte. Ogni tessera permette di giocare una carta (pagandola ed applicandone gli effetti) o scartarla per due soldi. Poi si può svolgere l’azione o le azioni indicate sulla tessera nella parte a sinistra, ed infine tutti i giocatori (compreso quello di turno) possono svolgere la/le azione/i indicate nella parte a destra. Finito il turno tocca agli altri. Le azioni permettono di aumentare la produzione, costruire tessere sulla mappa ottenendo bonus, posizionare propri pezzi sulla mappa o upgradarli per ottenere bonus e sbloccare la propria plancia giocatore, ecc. ecc. La gestione delle risorse (che non si scartano mai) è tramite l’utilizzo di due barche che si muovono su un fiume contenente le tessere produttive del giocatore e dove si fermano fanno produrre. Ma muovere le barche verso destra è gratuito mentre farle tornare indietro verso sinistra costa due monete.
Tutto sembra ben incastrato e non c’è nulla di troppo innovativo ma bisognerà capire le sensazioni di gioco e i tanti incastri possibili se si tradurranno in un titolo all’altezza dei suoi precedenti. Interessante.
- Voto personale: 8
- Voto oggettivo: 7,5
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Brazil: Imperial
Gioco che ha avuto una lunga gestazione ma pare ora essere pronto per raggiungere i nostri tavoli. Si tratta di un titolo strano in cui ogni turno i giocatori fanno un’azione tra quelle disponibili sulla loro plancia e poi ottengono un movimento gratis (più eventuali movimenti dati dall’azione scelta) per esplorare la mappa di gioco o attaccare costruzioni ed eserciti avversari. Le azioni disponibili sono abbastanza classiche e riguardano il collezionare o scambiare risorse, esplorare, comprare carte che danno bonus, costruire edifici o truppe, ecc. ecc. Difficile giudicare quanto sia bello il gioco vista la componente di interazione e gli incastri delle varie opzioni disponibili. Ci sono alcune idee interessanti e la fine della partita è scatenata dal primo giocatore che risolve il suo obbiettivo segreto della terza ed ultima era di gioco. Da provare.
- Voto personale: 7,5
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Clockworker
Temo che non ci sarà lo stand della casa Jappo di questo gioco ma mi sono letto le regole di questo piazzamento lavoratori che prometteva una durata contenuta e alcune idee interessanti. Siamo robot di un futuro distopico in cui l’umanità ha distrutto ed abbandonato il pianeta lasciando solo i robot a curarlo. Dovremo cercare di rendere il pianeta nuovamente adatto al ritorno dei nostri creatore di fatto accumulando risorse per poi risolvere obbiettivi ed ottenere punti. Al nostro turno possiamo riposare e riprendere alcuni lavoratori, comprare nuove carte e artefatti, oppure piazzare tutti i lavoratori possibili nelle carte azione che hanno diversi spazi, da occupare dall’altro verso il basso. Sembrano esserci tante considerazioni tattiche e cruciale appare il timing con cui fare le azioni di gioco in questo titolo abbastanza interessante seppure un tantino leggero per i miei gusti.
- Voto personale: 7
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Coffee Traders
Si tratta di un gestionale tosto, complesso e pieno di opzioni. C’è una lotta serrata fra i giocatori per ottenere le maggioranze tra le varie compagnie che producono caffè costruendo le strutture e le coltivazioni migliori e prima degli altri. Si mette in piedi la propria struttura produttiva e poi si risolvono contratti e vendono le eccedenze al mercato del caffè. Alla fine della partita tutto da punti compreso l’avanzamento sui tracciati delle vendite, della produzione, i campi fatti, gli edifici costruiti ed i contratti realizzati. Un titolo lungo, tosto e profondo che pare promettere poca innovazione, un approccio classico, ma pieno di opzioni e ben realizzato. Peccato per il costo davvero elevato. Da provare prima dell’acquisto.
- Voto personale: 8
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Corduba 27 a.C.
Gioco articolato in cui dobbiamo ottenere il favore di più senatori durante la costruzione di Cordoba nel 27 avanti Cristo. Durante la fase azione, costruendo nuovi edifici nelle tre zone di Cordoba i giocatori aumentano il loro prestigio e rendono disponibili nuove azioni da quel momento in avanti. Le azioni sono svolte tramite il piazzamento di lavoratori, che possono essere aumentati e possono essere specializzati. Quelli specializzati contano doppio per le azioni e gli edifici su cui sono esperti ma non possono essere usati per cose diverse da quelle per cui sono preposti. Il gioco pare interessante e prevede diverse strategie che evolvono mano a mano che aumentano le azioni a disposizione dei giocatori durante la partita. Da provare anche se ad Essen è probabile che sarà solo in Demo.
- Voto personale: 8
- Voto oggettivo: 8
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10
Corrosion
I giocatori dovranno costruire macchinari a vapore, evitarne l’arrugginimento e fare punti. Al loro turno potranno fare una di due cose. Giocare una carta e svolgerne l’azione oppure far girare la ruota del proprio meccanismo. Nel primo caso tutti gli altri giocatori potranno fare anche loro l’azione scelta dal giocatore di turno a patto di giocare una carta dello stesso tipo ma di valore più alto. La seconda azione fa girare la ruota ed attiva tutte le macchine che nei turni sono state messe e costruite sui 4 spicchi di questa ruota che gira. Con le carte è possibile comprare altre carte, macchinari usa e getta o macchinari perpetui o ingranaggi. Tutte queste cose andranno messe quasi sempre su spicchi della ruota e si attiveranno al suo girare per avere diversi effetti. La ruota invece, appunto, girando fa recuperare le carte giocate in precedenza e attiva i vari effetti delle cose poste su di essa. La partita finisce quando rimangono solo 3 degli obbiettivi pubblici in gioco o se finiscono i punti di una specifica riserva in quanto durante il gioco si possono ottenere e scartare punti normali per ciò che si fa o ottenere i punti permanenti dalla riserva suddetta. Ci sono diverse idee carine in un gioco che va provato per capire se risulterà scorrevole ed intuitivo o troppo macchinoso e di difficile lettura. Buona l’idea di poter copiare le azioni fuori turno a patto di avere le carte giuste e intrigante il giro di ruota che attiva gli effetti ma solo nel caso in cui si sia riuscito a costruire prima le macchine prese che, diversamente, andranno scartate e perse. Interessante.
- Voto personale: 8
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
DUNE: House Secrets
Davvero difficile giudicare questo gioco dalle scarne regole. Si tratta di un narrativo che non regala vittorie o sconfitte bensì esperienze e storie da raccontare. Durante la partita si seguono le istruzioni delle carte incontro e si decide cosa fare, quali persone incontrare o quali trame approfondire, il tutto subendone le conseguenze e spendendo o ottenendo risorse, non ultima la più importante che è il tempo. Inutile dire che sono un fan della saga di Herbert e la cosa suscita non poco interesse in me verso questo titolo. Tuttavia, non amo troppo investigativi e narrativi per cui sono parecchio dubbioso. Ci sarà un ricorso massiccio ad un sito web e tantissimo testo per cui lo consiglio in italiano (se e quando uscirà) o ai soli ottimi conoscitori della lingua di Albione. Interessante.
- Voto personale: 7
- Voto oggettivo: 8
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Factory 42
Dall’autore di Perdition’s Mouth, Gray Eminence e Black Hat, questo gioco ci porta in un mondo Steampunk di Nani lavoratori che devono soddisfare le richieste del governo e degli ambasciatori Elfici. Potevo non interessarmene? In 6 round di gioco piazzeremo i nostri lavoratori sulla plancia comune per svolgere le tante azioni possibili. Ogni round il governo farà accadere eventi più o meno favorevoli e dovremo produrre risorse, convertirle, mandarle ai macchinari, ottenere nuove invenzioni, sviluppare le invenzioni possedute, commerciare, corrompere, fare i conti con la burocrazia (una torre da cui le risorse potranno uscire o meno rimanendo incastrate) per poi soddisfare le richieste del governo e degli Elfi per ottenere punti. Interessante anche l’utilizzo del commissario che permette azioni potenziate e da fastidio agli altri giocatori, ma occorre capire se gira bene e non scombina troppo le cose. Sebbene menzionato quasi di sfuggita il gioco prevede anche una fine anticipata nel caso qualcuno raggiunga la fine della track dei punti. A fine gioco si ottengono punti extra per determinate maggioranze e si decreta il vincitore. Il regolamento è un incubo senza figure e con mille icone, organizzato male, spiega poco alcune cose e dice di sfuggita regole importanti. Tuttavia, ne emerge un titolo che pare tosto, impegnativo e molto strategico. Staremo a vedere.
- Voto personale: 7,5
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Free Radicals
Gioco profondamente asimmetrico in cui ci sono 10 fazioni diverse che giocano in modo totalmente differente. C’è chi fa consegne, chi ha mini quest, chi gioca polimini, chi fa predizioni, chi gioca a domino e chi usa il mancala… Tutto questo per giocare poi anche su una plancia comune con una sorta di piazzamento lavoratori su edifici da “risvegliare”. Ci sono meccaniche di piazzamento e di maggioranza che sono comuni a tutti ed alcuni premi vengono dati ai possessori di conoscenza e a chi detiene a fine turno il segnalino Prestigio. Ci sono un massimo di 12 round durante i quali ogni fazione svolge tutta la sua particolare ed unica sequenza di turno. Insomma, sicuramente il titolo mi suscita molta curiosità sia per la grande asimmetria (che amo nei giochi) sia per le tante meccaniche diverse. Sicuramente mi piacerebbe provarlo se sarà presente in fiera (cosa purtroppo non sicura).
- Voto personale: 8,5
- Voto oggettivo: 8
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10
Frutticola
Ambientazione bucolica in questo gioco in cui ci ritroviamo a realizzare e vendere marmellate e frutta. Le meccaniche sono semplici e tutto si risolve in un piazzamento lavoratori per ottenere le materie prime, convertirle in prodotti lavorati e poi venderle al mercato. Non c’è nulla che faccia gridare al miracolo ma potrebbe risultare un titolo gradevole di peso medio. Da capire longevità e durata delle partite per decidere se valga la pena averlo.
- Voto personale: 6,5
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10
Golem
Questa volta il trio Brasini - Gigli - Luciani fa uscire con la Cranio questo titolo ambientato nella vecchia Praga. I giocatori creeranno Golem, studieranno e miglioreranno potenti artefatti per vincere la partita. C’è una meccanica simile ai dadi azione di Grand Hotel Austria ma con qualche incastro in più da fare poiché questa volta si useranno biglie e non dadi e conterà anche il loro colore. Come nei tipici titoli di questi due autori ci sono molte cose da considerare e bonus da ottimizzare. Stando anche attenti a fare le cose in modo bilanciato, altrimenti si rischia di perdere punti, qualora la nostra conoscenza non sia sufficiente a controllare i Golem che sono avanti ai nostri studenti sui diversi tracciati. Un titolo interessante che non mancherà di piacere a quanti, come me, amano questo genere di euro-game tosti e “combosi”.
- Voto personale: 8
- Voto oggettivo: 7,5
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10
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Gorinto
Gioco astratto di posizionamento e raccolta tessere su una griglia. Nei quattro turni di gioco i giocatori al loro turno sposteranno una tessera e raccoglieranno tessere in base al tipo di tessera spostata ed al livello di conoscenza che hanno dell’elemento della tessera spostata. Il livello dipende dal numero di tessere già raccolte di quel tipo. Poiché le tessere si impilano quando spostate sarà possibile raccogliere solo quelle in cima alle pile e non puoi prendere due volte dalla stessa pila o prendere meno del tuo livello. I punti si fanno in base a carte obbiettivo che stabiliscono il sistema di scoring per quel turno e su due elementi Chiave. Un astratto interessante con materiali gradevoli ma quasi totale assenza di grafica e colori spenti. Carino per chi ama il genere.
- Voto personale: 7
- Voto oggettivo: 7,5
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10
Hippocrates
Gioco passato su Kickstarter mesi fa che mi era parso interessante ma senza Goals che valessero l’adesione alla campagna. Anche il prezzo alto non aiuta ma i materiali sono effettivamente buoni ed abbondanti. A quanto pare in fiera ci saranno poche copie disponibili per cui occorrerà provarlo subito per decidere. Si tratta di un puzzle-game abbastanza semplice in cui dobbiamo assumere dottori, curare pazienti e guadagnare reputazione. Durante ognuno dei 4 round di gioco per prima cosa si dovranno tirare dei dadi in base ai quali ci saranno alcuni pazienti disponibili per l’accoglienza ed altri no. Poi, in ordine di turno, i giocatori sceglieranno i pazienti da accogliere con un sistema di incrocio tra le colonne ed i dadi tirati (che possono comunque essere un minimo gestiti per mezzo di appositi aiutanti). I pazienti scelti ci daranno soldi con cui assumere medici e comprare medicine nella fase successiva. Infine, si dovranno incastrare i medici che sono esagonali e riportano sui lati le medicine che gestiscono con i pazienti che sono quadrati e si incastrano in tre dei lati degli esagoni dei medici. Posizionando correttamente medici e pazienti si potranno curare questi ultimi ottenendo punti. Una volta che un medico ha curato un massimo di 3 pazienti verrà girato e scartato fornendo punti anche lui. Il gioco è semplice e lineare e pare dare molta importanza l’ordine di turno che permette nelle prime fasi del round di accaparrarsi pazienti, medici e medicine che si incastrano meglio. Se un paziente non viene curato rischia di morire. Tutto appare forse anche troppo semplice ma occorre capire con una prova sul tavolo se risulterà sufficientemente divertente e sfidante anche a fronte del prezzo importante.
- Voto personale: 6,5
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Imperial Steam
Un ferroviario che sembra porsi a metà tra i più semplici (come Railrood Tycoon) ed i più complessi esponenti del genere (i 18XX). Una grafica chiara e un flusso di azioni piuttosto semplici sottendono tantissime possibilità e strategie per un titolo che pare davvero interessante. Si costruiscono ferrovie, trasportano merci, risolvono contratti, pagano dividendi, assumono lavoratori, sviluppano motrici, ingrandiscono treni ed altro ancora. Tutte le più classiche azioni del genere ben amalgamate e legate tra loro in un flusso di gioco lineare e chiaro. Spero proprio di riuscire a provarlo ad Essen. Da tenere d’occhio.
- Voto personale: 8
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
It’s a Wonderful Kingdom
Si tratta di un’evoluzione di It’s a Wonderful World per soli due giocatori con l’aggiunta di una componente di bluff e con un sistema di draft diverso ed interessante. Il gioco precedente lo possiedo e mi era piaciuto molto per la semplicità e scorrevolezza della partita a fronte di scelte interessanti e sofferte ed un buon senso di appagamento e crescita. I materiali e le illustrazioni sono ottimi e i tempi di gioco ed il costo contenuti. Peccato questo sia solo da due giocatori ma sicuramente merita attenzione ed una prova in fiera se sarà possibile.
- Voto personale: 7
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Karak
Giochino di eroi che esplorando un Dungeon. Insulso e privo di qualsivoglia idea. Materiali pessimi, grafica non pervenuta, idee non trovate. Ho letto le regole perché si trovavano in italiano e durava ’45 minuti per cui ho sperato si trattasse di qualcosa di vagamente interessante ma mi sbagliavo. Noia.
- Voto personale: 2
- Voto oggettivo: 3
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 1/10
Luna Capital
Gioco abbastanza astratto di piazzamento tessere per ottenere punti. Durante una serie di round tutti uguali si piazzano terreni e poi tessere su di essi per ottimizzare il punteggio. Si fanno punti con colonne, righe, tessere particolari, agglomerati, ecce cc. Davvero nulla di nuovo per un gioco dalla grafica ed i materiali scarni e con vedo emergere dagli altri mille titoli del genere. Possibile sia carino ma non mi fa scattare nulla. Se capiterà magari lo proverò ma ho altre priorità.
- Voto personale: 5
- Voto oggettivo: 6
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10
Messina 1347
In questo gioco dobbiamo combattere la peste nera che dilagò a Messina nel 1347. Per fare questo i giocatori avranno a disposizione dei luogotenenti da mandare nei vari quartieri della città e nei porti per svolgere svariate azioni in essi rappresentate. Ogni turno si manda un luogotenente alla volta e non si può mandare dove ce ne sono già altri. Una volta che si hanno tutti i luogotenenti in mappa si sposteranno quelli già mandati pagando un soldo per ogni passo dopo il primo che è gratis. Nel mandarli si deve combattere la peste con il fuoco ripulendo il quartiere dai ratti pena l’accumulo di “punti peste” che saranno negativi a fine partita. Se nei quartieri ci sono dei cittadini si possono prendere per piazzarli sulla propria plancia di gioco per ottenere benefici, rendite e altri bonus. Nel caso siano “appestati” devono prima svolgere due turni in quarantena e poi potranno essere usati. È inoltre possibile ripopolare dei quartieri tramite pagamento di merci e piazzandoci sopra cittadini precedentemente salvati, ma da quel momento in poi i ratti nel quartiere ci daranno malus mentre l’utilizzo da parte di altri giocatori ci farà ottenere punti. Sulle proprie plance si potranno costruire e migliorare edifici per ottenerne benefici di vario tipo e si gestirà il movimento di tre indicatori che potranno fornire molti bonus in presenza dei giusti cittadini con il corretto tempismo. Ci sono anche tre track comuni su cui salire per ottenere punti, determinare l’ordine di turno ed altri vantaggi.
La grafica ed i materiali sono bel pensati ed ergonomici, personalmente li trovo anche gradevoli. Tutto pare girare bene e ci sono tante cose da incastrare ed ottimizzare per vincere. Un german pulito, pieno di cose da poter fare e di scelte interessanti per ottimizzare i turni, anche la durata non pare eccessiva al netto di pensatori cronici al tavolo. Da provare.
- Voto personale: 8
- Voto oggettivo: 8
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10
Mobile Markets: A Smartphone Inc. Game
Si tratta della versione tascabile e parzialmente rivista di Smartphone Inc., un ottimo gioco di mercato uscito qualche anno fa. In questo caso non c’è il tabellone ma 4 plance con le fasi di gioco e si usano carte e pochi token per il resto. Siamo produttori di telefonini che dovranno competere sul mercato per soddisfare le richieste di prezzo e caratteristiche tecniche dei compratori per fare profitto e vendere più e meglio degli altri. Bellissima (come nel precedente titolo) la meccanica di scelta delle azioni tramite due plancette da sovrapporre parzialmente, che ho adorato. In questo caso manca la parte logistica e di maggioranze sul tabellone ma c’è una gestione interessante degli sviluppi tecnologici e una serie di carte in più che danno varietà agli acquirenti e alle possibilità dei singoli giocatori. Il gioco sembra mantenere la linearità e la cattiveria del titolo precedente con materiali più compatti e, si spera, meno costosi. Non avessi già il primo lo prenderei sicuramente, avendo il gioco precedente se possibile lo proverò ma rischia seriamente di essere un doppione. Ottimo gioco comunque.
- Voto personale: 8,5
- Voto oggettivo: 9
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Origins: First Builders
Un gestionale di dadi come vanno di moda ultimamente ma di taglio decisamente complesso. Ogni turno puoi usare i dadi per svolgere azioni che però necessitano di un certo numero e puoi usufruire di bonus in base al colore del dado. Tuttavia, i dadi possono anche essere “mandati” in città qualora si riesca a costruire un quartiere (4 tessere connesse tra solo da un angolo) e daranno punti vittoria. Oltre all’ovvia azione di costruzione menzionata sopra, è anche possibile costruire nuovi piani alle proprie torri di diverso colore che daranno punti quanti più piani avranno e quanti più dadi di alto valore si avranno sulla propria città con quel colore. C’è anche una track di sviluppo militare che conferisce bonus, stabilisce l’ordine di turno e da ulteriori punti se sviluppata fino in fondo. I dadi una volta usati “invecchiano” aumentando di valore e raggiunto il 6 andranno a finire sulla plancia giocatore uscendo dal gioco ma donando all’Arconte un nuovo potere (di fatto il loro colore), arconte che è un’altra pedina usabile per svolgere azioni e che inizialmente non ha un colore. Insomma, il gioco promette molte possibilità ma mi pare che rasenti l’eccessivamente complesso e macchinoso. Temo risulti un titolo ostico che possa scoraggiare o divertire poco come l’autore, Kwapinski, alle volte tende a fare…
- Voto personale: 7,5
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Pacific Rails Inc.
Un ferroviario davvero interessante che miscela una meccanica di piazzamento lavoratori con una di costruzione tratte su una mappa comune. Il piazzamento lavoratori avviene su una zona comune del tabellone centrale in cui ci sono 9 edifici rappresentanti le 9 azioni disponibili con delle strade fra loro su una griglia 3x3. Si piazzano i propri lavoratori sulle strade tra gli edifici in modo da svolgere l’azione dell’edificio scelto un numero di volte pari ai lavoratori posseduti già adiacenti a tale edificio per piazzamenti precedenti (più eventuali segnalini appositi già posseduti). In alternativa puoi anche rimuovere un lavoratore già in mappa per fare la stessa cosa di quando lo piazzi. Se invece non hai lavoratori già presenti vicino all’edificio di cui vuoi compiere l’azione e non ci sono spazi disponibili sulle strade ad esso adiacenti puoi piazzarti sopra l’edificio stesso e fare l’azione ma tutti i lavoratori degli altri giocatori intorno all’edificio vengono tolti e danno un bonus ad i proprietari. Alcune azioni danno risorse, altre tratte da poter costruire su mappa, alcune ti fanno ingrandire il treno che inizialmente ha un solo vagone e i vagoni addizionali aumentano la tua capacità di carico delle risorse e degli specialisti (che danno azioni bonus). Puoi assumere specialisti, sviluppare le capacità produttive e ottenere bonus e punti con un’azione particolare che ha un funzionamento specifico molto carino che ora non descriverò per non dilungarmi troppo. Infine, si può costruire sulla mappa. Tutti i giocatori partono con il loro treno su un lato della mappa e devono raggiungere il lato opposto. La mappa ha una griglia quadrettata di territori che possono essere montagne (non costruibili), terreni normali (per tratte di ferrovia), colline (dove fare tunnel), fiumi (dove fare fiumi) e città (dove poter costruire stazioni e telegrafi). Quando si costruisce devi connettere necessariamente la città da cui partiva il tuo treno con una città seguente. Per farlo devi già avere tutte le tratte del tipo necessario a tua disposizione (con apposite azioni e costi di cui sopra) e puoi sfruttare anche tratte altrui e passare per città senza fermarti. Quando arrivi ad una città dove ti fermi ci posizioni il tuo treno (ripartirai da lì per la prossima azione di costruzione della tratta) e fai punti in base ai tratti ferroviari costruiti per arrivarci. Inoltre, puoi posizionarvi una stazione o un telegrafo che danno punti o sbloccano azioni. Ogni cosa che fai può essere moltiplicata con aiutanti, posizionando stazioni o aggiungendo segnalini in modo che sia possibile sia fare poche azioni deboli ma per primi che aspettare upgradando moltiplicatori e fare poi poche azioni molto potenti dopo. Il gioco nella semplicità delle regole e della chiarissima grafica ed iconografia sembra nascondere un’enorme profondità strategica. Si possono adottare tante strategie e si fano punti in molti modi sia in partita che con gli obbiettivi finali. Tuttavia, il gioco finisce nel round in cui un giocatore connette la sua città di partenza con quella di arrivo per cui anche il tempismo è fondamentale. Al momento mi pare uno dei giochi più interessanti in fiera anche se potrebbe prestare il fianco alla paralisi da analisi e risultare troppo impegnativo e faticoso. Da provare assolutamente.
- Voto personale: 9
- Voto oggettivo: 8
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 10/10
Pessoa
Gioco dal tema molto originale. In pratica i giocatori impersonano Pessoa, il famoso scrittore portoghese, e andando in giro per locali e per la sua testa creativa devono comporre poemi mettendo in fila carte in ordine crescente di numero. Le carte sono di vario tipo e possono dare punti a seconda dello sviluppo mentale dello scrittore fatto da ogni giocatore. Il movimento sulla plancia è particolare ed ha una serie di limitazioni date dal luogo da raggiungere e dai pezzi che si muovono. Ogni turno si raccolgono carte e sviluppa l’ispirazione per calare poi componimenti. Alla fine della partita si può fare l’ultima opera “magna” dell’autore tentando di fare più punti ancora e alla fine si calcola il punteggio per individuare il vincitore sulla base della lunghezza dei componimenti e del tipo di carte che li formano. Grafica, plancia ed attenzione al tema, nonché il regolamento ricco di note storiche su Pessoa, insieme al tema davvero affascinante mi hanno incuriosito e spero di poterlo provare. Originale.
- Voto personale: 7,5
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Schichtwechsel: Die Forderung liegt in deiner Hand
Ambientato nelle miniere della Ruhr del 1950, in piena ricostruzione dell’economia tedesca distrutta dalla guerra. I giocatori cercheranno di far prosperare la loro miniera di carbone nei 5 round di gioco. Per prima cosa si stabilisce la produzione di carbone che va caricato nei vari carrelli insieme anche ai detriti. Poi occorre svolgere diverse azioni per raffinare i materiali estratti e sviluppare le tre reti di vendita: stradale, ferroviaria e via fiume. Nel farlo si ottengono anche punti e bonus mano a mano che si avanza su di esse. Infine, si possono vendere i carboni estratti il tutto svolgendo azioni tramite gli appositi cubi. Occorre anche tenere sotto controllo la fuoriuscita delle acque di scolo dalla miniera perché da punti negativi quando eccessiva e toglie azioni per i turni seguenti. Tutto sembra scorrere bene e girare in modo fluido, a detta dell’autore (lo stesso della trilogia del carbone) è il suo gioco più semplice. Da provare.
- Voto personale: 7
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Shinkansen Zero-Key
Gioco particolare in cui svilupperemo la tratta ferroviaria del famoso “treno proiettile” giapponese costruendone le carrozze, le tratte ferroviarie e le stazioni. La meccanica è abbastanza semplice ed in ognuno dei cinque turni della partita i giocatori compreranno nuovi vagoni che forniranno loto punti e bonus e poi pagheranno per svolgere le azioni del turno in modo da costruire stazioni e ferrovie per ottimizzare il punteggio a fine partita. Al termine dei 5 round daranno punti le stazioni costruite, le tratte consecutive fatte e le maggioranze in varie cose. Tutto sembra scorrere piuttosto bene e fluido ma ho qualche perplessità sulla longevità del titolo e l’effettiva profondità. Il tema ed i materiali sono carini e spero di poterlo provare in fiera.
- Voto personale: 7
- Voto oggettivo: 7
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Tabannusi
Nuovo gioco di Tascini insieme a Spada che ho già giocato 2-3 volte anche se solo l’ultima era in versione quasi definitiva. Ottimi materiali, meccaniche pulite e ben oliate. Tipiche track dove salire, costruzione su mappa nei tre quartieri con alcune trovate logistiche e di bonus interessanti, sviluppi tecnologici e una meccanica di utilizzo dei dadi come sempre diversa dalle precedenti. Questa volta i dadi scelti definiranno quale sarà la prossima azione da compiere. Non ho messo voti altissimi sull’appetibilità semplicemente perché già lo conosco e sarà indubbiamente mio all’uscita.
- Voto personale: 7,5
- Voto oggettivo: 8
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
The Defence of Procyon III
L’autore di Anachrony, Trikerioin, Tekhenu e Tawantinsuyu sforna questo eurogame scifi. Titolo radicalmente asimmetrico con due fazioni che si combattono sulla superficie del pianeta Procyon e nello spazio che lo circonda. Pensato per quattro giocatori in cui due squadre da due vincono o perdono insieme scontrandosi una con l’altra. Due tengono la fazione umana che deve difendere il pianeta con le truppe di terra e con la flotta spaziale, mentre altri due sono gli alieni che devono prendere il controllo dell’artefatto sul pianeta e uccidere gli umani, le loro flotte e i loro edifici. Ogni fazione ha meccaniche diverse, il giocatore al comando delle truppe terrestri deve difendere edifici ed artefatti tramite l’uso del suo mazzo di carte evitando di ingolfarlo con carte inutili prese quando viene decimato. L’alieno sul pianeta usa meccaniche di gestione del sacchetto da cui ogni turno pesca le risorse necessarie ad attivare carte ed azioni di attacco. La flotta spaziale umana gioca gestendo risorse e carte con meccaniche di programmazione delle azioni mentre la flotta aliena deve lanciare e gestire dei dadi che gli forniscono i punti con cui fare azioni ed attivare carte. Tutte le fazioni giocano contro il diretto avversario ma possono supportare l’alleato tramite specifiche azioni e disturbare l’avversario “indiretto” tramite altre. Il gioco pare interessante ma molto impegnativo, sia per i 4 regolamenti differenti, sia per le difficili sinergie da mettere in atto. Non vedo come possa essere altrettanto valido in meno di 4 giocatori e mi preoccupano durata e conseguente down-time. Da provare.
- Voto personale: 7,5
- Voto oggettivo: 8
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Welcome to the Moon
Nuova implementazione di Welcome To con la possibilità di giocare una campagna con 8 scenari tra loro collegati in cui le scelte fatte su uno si ripercuotono su quelli successivi. Un filler Flip&Write che ha avuto molto successo a casa per cui penso proprio di volerlo provare e prendere.
- Voto personale: 8
- Voto oggettivo: 8
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Witchstone
Il Dottor Knizia si unisce al nostro italianissimo Martino Chiacchiera per rivitalizzare un suo vecchio e ottimo astratto e dare vita a questo Witchstone. La meccanica di base è la stessa di Genial, suo vecchio gioco, in cui si piazza una tessera formata da due esagoni su una griglia e si ottengono bonus per quanti simboli ci sono sui due esagoni e su tutti quelli uguali ad essi connessi. Intorno a questo meccanismo il gioco precedente non aveva nulla mentre in questa nuova veste ci sono tutta una serie di bonus e tracciati che moltiplicano punti, vantaggi, azioni e chi più ne ha più ne metta. Da provare sicuramente perché la meccanica di base è ottima, i materiali e la grafica gradevoli e potrebbe risultare parecchio divertente ed appagante nella sua pioggia di combo da concatenare nel migliore dei modi. Dovrebbe collocarsi a metà tra un gioco serio e uno di media difficoltà.
- Voto personale: 7
- Voto oggettivo: 7,5
- Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
File utili
Mappa Padiglioni Essen 2021
Excel di riepilogo Listone Pennuto77 Essen 2021 (formato .zip)