La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e, in nessun modo, ha valore di recensione.
Il gioco in breve
Tales of the Northlands: the Sagas of Nogging the Nog è ambientato nel mondo dell’omonima serie televisiva per bambini, assai diffusa in Inghilerra, ma penso quasi sconosciuta in Italia (o, per essere chiari, sconosciuta a me). CI troviamo in un mondo medievale nordico, dove il protagonista Nogging, figlio del re, deve difendere il regno dall’usurpatore Nogbad. Se la serie e i relativi libri illustrati sono per bambini, non lo è il gioco, che si presenta per giocatori esperti e con una durata importante di 120-150 minuti (il gioco presenta anche una versione semplificata, più adatta a famiglie).
Vediamo di cosa si tratta: invece del classico tracciato del tempo abbiamo una rondella, ogni azione comporta l’avanzamento di uno o più passi sulla suddetta rondella. Il giocatore attivo è sempre il giocatore più indietro nella rondella, deve continuare a giocare fin quando non supera almeno un giocatore, può scegliere di giocare fin quando diventa primo; inoltre è vietato sostare sullo sesso step della rondella, se due pedine si sovrappongono, il giocatore attivo si sposta in avanti di uno step. Questa variante della time track dovrebbe fornire più scelte strategiche, lasciando più liberta nella scelta azioni. Dopo che un giocatore ha agito si sposta l’indicatore a forma di runa che si allinea con la pedina del giocatore più indietro nella rondella. Questo funge da temporizzatore per il gioco: quando compie un intero giro di rondella si chiude una stagione che comporta vari effetti nel gioco, compreso l’avanzamento del cattivo Nogbad verso la corona. C’è un tracciato con due indicatori che partono dalle due estremità: da un lato c’è il corvo di Nogbad che avanza di un passo ad ogni stagione, dall’altro c’è il drago, che rappresenta la popolarità di Nogging: il primo che raggiunge la corona fa finire la partita. Il tracciato di Nogbad ha otto passi, per una durata massima della partita di otto turni divisi in due anni di quattro stagioni.
Ci sono sette spazi azione, la nemesi Nognad ne blocca uno e cambia ad ogni stagione. Evito di entrare nei dettagli, sono tutte molto articolate e spessoA fine partita si fanno ulteriori punti per le risorse, le costruzioni e le invenzioni completate. Come detto il gioco può chiudersi in due modi, se finisce con il trionfo del cattivo Nogbad i giocatori conteggiano lo stesso i punti, con un’ambiguità che non è rara nei semi-cooperativi, per eleggere il leader in esilio; la vera vittoria si ha se trionfa Nogging.
Prime impressioni