Il tema e le meccaniche semplici non mi dispiacciono per niente. E sono molto curioso di capire come possa girare in solitario... io gli darò più di una possibilità
Di Carcosa mi hanno attirato il nome, l'ambientazione lovecraftiana e il manuale, che pare un vecchio diario annotato con riti magici e maledizioni. Però poi ho scoperto che il gioco è un piazzamento tessere molto semplice e simile a Carcassonne, per uno-quattro giocatori e una durata di trenta-quarantacinque minuti.La seguente anteprima si basa sulla sola lettura delle regole e, in nessun modo, ha valore di recensione.
Il gioco
I giocatori hanno una pila di tessere a testa, alcune pietre rituali che forniscono abilità speciali e il compito di costruire la città di Carcosa partendo dalla tessera fissa, centrale. Inoltre ciascuno ha dei meeple (chiamati cultisti) che usa per attivare le tessere piazzate, le quali, a loro volta, si disattivano dopo aver compiuto questi "riti", per tornare poi disponibili al round successivo.
Le tessere hanno un lato "stabile" e uno "instabile": vengono piazzate con quest'ultimo lato scoperto e, finché sono così un altro giocatore le può rimpiazzare per spezzare il gioco a un avversario. Se vengono poi stabilizzate (in genere quando si chiude un rito, ovvero si crea una serie di tessere con elementi che si completano), non possono più essere sostituite e forniscono punti vittoria in vari modi.
Durante il proprio turno il giocatore può usare le pietre rituali che ha preparato, applicandone gli effetti. Poi, nell'ordine:
- sposta i cultisti dalla recovery alla ready room e poi dall'asylum alla recovery;
- prende una tessera da una pila libera e piazza sulla pila il suo cultista;
- piazza la tessere in continuità con quelle già in tavola, oppure rimpiazza una tessera instabile, sempre mantenendo la congruenza degli elementi raffigurati;
- può piazzare un cultista sulla tessera e risolverne gli effetti.
Prime impressioni
Dicevo nell'introduzione che il regolamento è esteticamente molto bello: questo è vero; peccato che non sia scritto molto bene e che risulti particolarmente disorganico e confusionario.
Il gioco ha l'aria di un Carcassone un po' evoluto: se vogliamo, è un Carcassonne con un paio di espansioni aggiunte; il tema è stato molto curato a livello di terminologia ed estetica, ma come meccaniche rimaniamo sempre in ambito di piazzamento tessere.
In definitiva, Carcosa è consigliabile se siete particolarmente attratti dall'ambientazione e non vi spaventa una certa astrazione. Le azioni e le possibilità paiono, sulla carta, sufficientemente varie da consentire diverse scelte ed una sufficiente profondità, in relazione al pubblico cui si rivolge.
Però, ecco: onestamente, con tutto quello che esce, io ho deciso di passare.