Le meccaniche sono ben congegnate e funzionali in modo armonico e profondo, strategicamente non è mica tanto facile da giocare in quanto non ci si deve focalizzare sulla guerra (come in Antike anzi di massima non paga assolutamente) e sul controllo di una sola nazione, quanto sapersi muovere e piazzare in giro obbligazioni in modo da raggranellare il più possibile ma sopratutto conoscere la ruota perchè le azioni non sono disposte a casaccio. Diplomazia, assenza di fortuna e un pizzico di saper giocare d'anticipo sono altri punti di vista pregevoli. Ma Imperial ferma il suo entusiasmo qui. Viene da chiedersi come mai sia ricco di elogi e meriti quando solo il regolamento è lacunoso e impreciso come non se ne vedevano da anni e spesso è stato motivo portante di tante stroncature per altri giochi che non si meritavano un tale trattamento. Non parliamo poi del sistema conteggio punti finale, sbrigativo, sballato e semplicistico. I pezzi sono troppo grossi e la mappa piccola generano caos, opzione bilingua decisamente inutile, un riciclo troppo forzato di Antike, graficamente anonimo e costo alto rendono Imperial un gioco sopravvalutato qui in Tana. Bello certamente, da rigiocare dopo aver chiarito i numerosi dubbi e corretto le falle, ma sopravvalutato. Se questo è il risultato dopo vent'anni che girava nei circoli privati, beh... Siamo a posto...
Consiglio molto personale, OBBLIGATORIO stamparsi e implementare ciò che troverete qui http://files.boardgamegeek.com/viewfile.php3?fileid=22252 se non volete trovarvi ai 3/4 di partita a discutere su come andare avanti o peggio il finale sbilanciatissimo.