World War Z - Max Brooks

[Agzaroth]

87,62% (pag 269 )

[spoil]la parte della guerra totale è da brividi... :clap: :clap: :clap:
il capitolo sui cani mi ha lasciato un po' così...forse lo rileggo...
comunque si...è un libro sugli uomini... :sisi:
sono anche molto curioso di leggere la fine...cioè com'è andata alla fine??? sono morti tutti gli Zom? o qualche stato li ha salvati per mandarli in guerra contro un'altra nazione??? [/spoil]

quel capitolo è uno dei miei preferiti. Cosa non ti ha convinto?

 

[Sveltolampo]

l'ho riletto apposta...
[spoil]all'inizio questa immagine dei cani che si mettevano su un palazzo ad abbaiare e gli zombie che salivono dagli altri palazzi mi sembrava una cacata però dai ci sta un capitolo sui cani con il loro fiuto sono azzeccati a stanare quegli esseri...
anche gli sciami di zombie che attaccano i sottomarini mi lasciano un po' perplesso...[/spoil]

comunque 100%...finito...quando ho un attimo scrivo 2 cavolate :rotfl:

 

[sava73]

finito pure io.


PRO:
molto preso dall'argomento.
scritto molto bene, molto molto bene (soprattutto per il genere).
alcuni momenti molto.. intensi.
Buon finale.
grande senso di "pandemia" e globalità ... politica, culturale.

CONTRO:
mancanza totale di un protagonista nello stretto senso della parola.
Difficoltà (impossibilità) di godersi la storia da un punto di vista interno (che poi è equiparabile al punto precedente). Poco immersivo.
Un po' fazioso (politicamente) (ma alla fine godibile lo stesso... e sempre di fantascienza stiamo parlando) Cuba e America agli antipodi ma pure all'opposto di quella che è la comune idea di questi paesi.

 

[martinale18]

Quando si inizia il prossimo?
Stavolta non posso sbagliare.

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[sava73]

quando vuoi.
chi manca su questo?

 

[Simo4399]

finito pure io.


PRO:
molto preso dall'argomento.
scritto molto bene, molto molto bene (soprattutto per il genere).
alcuni momenti molto.. intensi.
Buon finale.
grande senso di "pandemia" e globalità ... politica, culturale.

CONTRO:
mancanza totale di un protagonista nello stretto senso della parola.
Difficoltà (impossibilità) di godersi la storia da un punto di vista interno (che poi è equiparabile al punto precedente). Poco immersivo.
Un po' fazioso (politicamente) (ma alla fine godibile lo stesso... e sempre di fantascienza stiamo parlando) Cuba e America agli antipodi ma pure all'opposto di quella che è la comune idea di questi paesi.

Solo un paio di appunti (minori).

L'assenza di un protagonista inteso in senso classico è intrinseca allo stile in cui è organizzato il libro.

Sull'essere immersivo invece imho è soggettivo: quando lo lessi mi prese al punto che lo divorai in un paio di giorni.

 

[sava73]

con immersivo intendo proprio l'opposto di "globale", pandemico.
Cioè o una o l'altra. O sono onniscente, vedo l'evolversi "dall'alto" di quello che sta succedendo ovunque nel mondo (ed è chiaro che è lo stile voluto per questa simil intervista - dossier) oppure sono un omuncoletto sballottato dagli eventi ed in balia degli zombie... il secondo punto di vista per quanto meno originale, mi è mancato. Tutto qui.

 

[Sveltolampo]

Commento finale :sisi:

[spoil]mi è piaciuto...molto!!!
purtroppo in questo periodo sono incasinato e quindi la lettura è andata molto a rilento e solo di notte fonda...infatti qualche capitolo l'ho dovuto rileggere
come già detto il contesto socio-politico è la parte fondamentale e cala benissimo l'epidemia zombie nella realtà
mi sono rimasti in testa principalmente i primi capitoli con l'inizio dell'epidemia, il sottomarino cinese, la fuga giapponese, la svolta di paesi come Cuba...
alcuni capitoli li ho trovati "dispersivi" e poco coinvolgenti (non mi ricordo quali... ) e un po' noiosi ma erano veramente pochi...
mi aspettavo un libro zombicide ed invece era un dead of winter...bella scoperta :approva:

promosso decisamente e credo che anche a breve rileggerò qualche passaggio per assaporarlo meglio :sisi:[/spoil]

 

[Assessore]

Eccomi!
Mancavo io, che ho finito il libro durante le vacanze estive e non ho potuto postare prima il commento finale.
Il libro mi è piaciuto molto e, come spesso mi capita, mi ritrovo tantissimo nei commenti finali di Sava :sisi:

E' scritto in modo coinvolgente, si accusa la mancanza di personaggi in cui immedesimarsi, però mi rendo conto che è un problema soggettivo (mio) e non del libro stesso. Per come è strutturato e costruito non avrebbe avuto senso inserire "protagonisti" nel senso comune del termine.
Bella la visione globale degli aspetti socio-politici, gli interventi delle nazioni e tutti i risvolti umani.

Quindi in conclusione promosso, l'ho già consigliato ad altri due amici.

Avanti con il prossimo, stavolta cerco di proporre anche io e di votare :approva: