Dunque, Tenjin ha detto che si sono divertiti molto a giocare a Avventure in Prima Serata, dove i giocatori possono "chiamare" le scene e vincere il diritto di narrazione, e che vorrebbero provare qualcosa di "ancora più democratico". Quindi direi di puntare dritti ai giochi GMfull/GMless (sono due maniere diverse di indicare gli stessi giochi, a seconda se vuoi dire che sono giochi in cui non c'è il GM o sono tutti GM. Sono solo approssimazioni entrambe ma utili per capirsi). Quindi escluderei per esempio Trollbabe, che ha sì personaggi che hanno un potere enorme, ma come narrazione o framing sono al livello di AiPS.
Detto "GMless" però poi bisogna capire "quale", ce ne sono davvero tantissimi, a seconda del numero di giocatori, della loro regolarità, del fatto che si vo0gliasno giocare one-shot o campagne più lunghe, etc.
La regolarità è importantissima soprattutto per Polaris (e derivati, tipo Thou Art But a Warrior e Piombo): se manca anche un solo giocatore non si gioca, si devono sedere sempre nello stesso ordine, e devono essere in un numero preciso o quasi 3 o 4 per Polaris anche se si può giocare anche in 5, ma solo se uno "passa" ad ogni turno). Inoltre Polaris divide davvero in ruoli fissi e precisi e uguali per tutti, e quindi devono essere tutti capaci di giocare l'Errore, è molto rigido da questo punto di vista.
Quindi per me, anche se bello, è difficile, e lo stesso si può dire di Sporchi Segreti.
Ma a questo punto mi sa che parlare di difficoltà vuol dire parlare di un aspetto secondario, perchè non abbiamo idea della situazione della cosa principale: l'interesse. Quanto ti "prende" il tema di un gioco? Se sei un iperappassionato di storie hard boiled ti consiglio Sporchi Segreti subito, anche se fai magari più fatica ad impararlo di altri giochi, grazie al tuo interesse ci riesci subito, mentre magari un gioco più facile non lo capisci mai perchè ti manca l'interesse e non ci metti impegno.
Per esempio, i primissimi giochi che consiglierei sarebbero Spione e Annalise. Ma Spione parla di spie e di guerra fredda, nella REALTÀ (niente James Bond, niente superspie addestratissime, sono storie di impiegati che fanno il doppio gioco e vivono nel terrore di essere scoperti. Più "le vite degli Altri" che "Goldfinger"), e Annalise parla di storie di vampiri, ma giocando le VITTIME, non il supervampiro fichissimo alla Ann Rice.
Insomma, potrebbero essere i consigli perfetti, potrebbero essere sbagliatissimi: senza sapere quali sono gli interessi dei giocatori è praticamente impossibile dirlo...