renberche":12ts58wc ha scritto:
io li metto ovunque e non si è mai rovinato niente
Col passare del tempo gli elastici si sfrantumano e si incollano al materiale con cui sono a contatto. Fa parte del normale processo di deperimento della materia elastica.
Quando meno ve lo aspettate, mentre vi starete pregustando il gioco in procinto di de-elasticizzare, tra una fischiettata spensierata e il desiderio di stracciare i vostri cari amici al tavolo, ripetendo con nonchalance il gesto di "sempre" ovvero quello di spostare da una parte il vostro simpatico ed affidabilissimo elastico gremlins, scoprirete che l'"utile" strumento si è fuso con il cartone, carta, cartoncino con cui lo avete tenuto per troppo tempo a contatto.
Ma l'amara scoperta è di quelle col senno di poi, contestuale al gesto. La vostra mano ha già agito ed il primo IRREPARABILE danno è fatto.
Starete lì con la mano a mezz'aria a contemplare increduli il pezzo di elastico che si è portato via un pezzo del vostro cuor... gioco.
Non fischiettate più.
Sovrastati dal terrore e in preda alla non accettazione di un dramma che ovviamente gli amici presenti non comprenderanno (distanza emotiva la loro che vi farà sentire ancora più SOLI e drammaticamente incompresi), cercherete in tutti i modi, con manovre microchirurgiche, di staccare quel che rimane della materia decomposta, praticamente tutta lì appiccicata.
Sappiatelo, qualsiasi cambio di tecnica non cambierà di molto la situazione.
Solo dopo che le avrete tentate TUTTE, arriverete alla verità ineluttabile e cioè che cercare di eliminare dal vostro amato gioco ogni piccolo brandello di quello che un tempo era indipendente "materia elastica" (e che ora somiglia ad un chewing gum pietrificato) è: IMPOSSIBILE.
Ma nell'horror al peggio non c'è mai fine.
Il dramma si concluderà con un ultimo AGGHIACCIANTE pensiero: "nel buio delle altre scatole... gli elastici avranno subìto la medesima orrorifica trasformazione???"
I vostri amici al tavolo presseranno perché si faccia qualcosa mentre voi sarete assaliti da un solo primitivo bisogno: piangere a singhiozzi su una spalla che, probabilmente, nessuno vi concederà.