Stef
Grande Goblin
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Mah... son partito con aspettative moooolto bassine e alla fine stasera l'ho visto (in 2D nel cinema più caldo di roma, il Lux, l'animaccia sua).
E' un altro Spiderman. La storia è quella, i fulcri sono altri. C'è sempre la storia del senso di colpa, della responsabilità e della correlazione tra azione e reazione, ma Webb e sopratutto Vanderbilt hanno pensato di incastonare le vicende di Peter Parker in un ambito di più ampio respiro, disegnando una specie di cospirazione sullo sfondo, dando importanza alle figure dei signori Parker (del tutto assenti nella trilogia di Raimi) e ingrigendo ulteriormente il divario tra buono e cattivo (al punto che, di fatto, un "cattivo" non esiste...).
Garfield è un buon attore e in effetti non ci avrei scommesso molto. Da vita a un Peter Parker diciassettenne. Che reagisce come un diciassettenne, che è timido e che risulta molto differente dal Peter che abbiamo imparato a conoscere nell'altra trilogia. Non opposto e tutto sommato neppure migliore/peggiore. Due persone differenti. Questo è meno genio, più opportunista e molto più incosciente. Quasi antipatico sotto alcuni aspetti, ma in generale riesce a guadagnarsi la simpatia dello spettatore.
Sopratutto, LEI è una ragazza simpatica. Due-tre scene e già ci siamo dimenticati la Mary Jane di Raimi. Quella se la tirava con le corde per fare i vari dei transatlantici, questa è sveglia, fa battute e ci prova come una locomotiva. I comprimari ci sono, a partire da una zia May più passiva ma non meno incisiva per arrivare allo zio-agnello sacrificale e a un paio di aggiunte simpatiche (il suocero...).
Un netto passo in avanti rispetto ai film di Raimi sono i combattimenti: creativi, dinamici, più violenti e tutto sommato molto più sensati (si, la lotta col doctor Octopus ancora non mi è andata giù). Spiderman qui fa proprio il ragno, e non è un modo di dire.
Alla fine le due ore e un quarto volano, tra scene familiari e altre decisamente più "originali". Il concetto di "La storia mai raccontata" che in effetti mi ha fatto sorridere parecchio durante i trailer, ma tutto sommato ha un suo senso se guardiamo alla già citata storia di background dei genitori di Peter e alla scena post-crediti. Insomma, si: hanno inserito nel film una "storia mai raccontata", anche se in effetti in questo "primo capitolo" è solo una mezza promessa (o premessa?).
Non è un filmone, non raggiunge Iron Man o The Avengers e si assesta semmai su un "livello" pari al secondo Hulk targato Marvel (un ninnino dietro Thor e un passo avanti a Capitan America, se proprio volete TUTTA la scalinata, eccheccavolo...). Però è un buon film che mi ha dato più di quanto mi aspettassi.
Ah, ho letto qui e li che non ci sarebbe humor. Sono sempre più convinto che di tanto in tanto vedo film diversi da quelli di cui parla la gente...
E' un altro Spiderman. La storia è quella, i fulcri sono altri. C'è sempre la storia del senso di colpa, della responsabilità e della correlazione tra azione e reazione, ma Webb e sopratutto Vanderbilt hanno pensato di incastonare le vicende di Peter Parker in un ambito di più ampio respiro, disegnando una specie di cospirazione sullo sfondo, dando importanza alle figure dei signori Parker (del tutto assenti nella trilogia di Raimi) e ingrigendo ulteriormente il divario tra buono e cattivo (al punto che, di fatto, un "cattivo" non esiste...).
Garfield è un buon attore e in effetti non ci avrei scommesso molto. Da vita a un Peter Parker diciassettenne. Che reagisce come un diciassettenne, che è timido e che risulta molto differente dal Peter che abbiamo imparato a conoscere nell'altra trilogia. Non opposto e tutto sommato neppure migliore/peggiore. Due persone differenti. Questo è meno genio, più opportunista e molto più incosciente. Quasi antipatico sotto alcuni aspetti, ma in generale riesce a guadagnarsi la simpatia dello spettatore.
Sopratutto, LEI è una ragazza simpatica. Due-tre scene e già ci siamo dimenticati la Mary Jane di Raimi. Quella se la tirava con le corde per fare i vari dei transatlantici, questa è sveglia, fa battute e ci prova come una locomotiva. I comprimari ci sono, a partire da una zia May più passiva ma non meno incisiva per arrivare allo zio-agnello sacrificale e a un paio di aggiunte simpatiche (il suocero...).
Un netto passo in avanti rispetto ai film di Raimi sono i combattimenti: creativi, dinamici, più violenti e tutto sommato molto più sensati (si, la lotta col doctor Octopus ancora non mi è andata giù). Spiderman qui fa proprio il ragno, e non è un modo di dire.
Alla fine le due ore e un quarto volano, tra scene familiari e altre decisamente più "originali". Il concetto di "La storia mai raccontata" che in effetti mi ha fatto sorridere parecchio durante i trailer, ma tutto sommato ha un suo senso se guardiamo alla già citata storia di background dei genitori di Peter e alla scena post-crediti. Insomma, si: hanno inserito nel film una "storia mai raccontata", anche se in effetti in questo "primo capitolo" è solo una mezza promessa (o premessa?).
Non è un filmone, non raggiunge Iron Man o The Avengers e si assesta semmai su un "livello" pari al secondo Hulk targato Marvel (un ninnino dietro Thor e un passo avanti a Capitan America, se proprio volete TUTTA la scalinata, eccheccavolo...). Però è un buon film che mi ha dato più di quanto mi aspettassi.
Ah, ho letto qui e li che non ci sarebbe humor. Sono sempre più convinto che di tanto in tanto vedo film diversi da quelli di cui parla la gente...