Impressioni Teotihuacan

[Rage]

Gestione dadi?

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Come la chiami la meccanica di gestire dei cubi con dei numeri sopra in cui devi decidere se fare invecchiare o meno il pseudo pulzillo o mandarlo in zone dove bisogna pagare cacao per la presenza di altri DADI di altri giocatori? O il tenerlo bloccato su una tessera a discapito di farlo girare? Io la chiamo gestione dadi

 

[mistake89]

No, secondo me là si gestisce solo il lavoratore, uso e temporizzazione.
Se i dadi li.tirassi, allora sarebbe (forse) gestione dadi.

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[Rage]

No, secondo me là si gestisce solo il lavoratore, uso e temporizzazione.
Se i dadi li.tirassi, allora sarebbe (forse) gestione dadi.

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Ok mi fido. Ma non mi cambia il giudizio

 

[Rage]

[...] Non ho capito il discorso di alzarti...

Nel senso che non c'è bisogno di vedere cosa fanno gli altri. Al tuo turno hai una situazione che devi ottimizzare.
Inoltre se questo gioco ha alta interazione, Root è nello spazio. No dai, l'alta interazione lasciatela ad altri giochi, non a questo, per favore.

 

[Izio]

Nel senso che non c'è bisogno di vedere cosa fanno gli altri. Al tuo turno hai una situazione che devi ottimizzare.
Inoltre se questo gioco ha alta interazione, Root è nello spazio. No dai, l'alta interazione lasciatela ad altri giochi, non a questo, per favore.

Ah, ho capito, ora...
Beh, ovviamente di interazione indiretta si parla

 

[Rage]

Ah, ho capito, ora...
Beh, ovviamente di interazione indiretta si parla

È che la parola "interazione" affiancata a quella "indiretta" è come dire hamburger vegano, e te lo dice un vegano

 

[vincyus]

[...] Non ho capito il discorso di alzarti...

Nel senso che non c'è bisogno di vedere cosa fanno gli altri. Al tuo turno hai una situazione che devi ottimizzare.
Inoltre se questo gioco ha alta interazione, Root è nello spazio. No dai, l'alta interazione lasciatela ad altri giochi, non a questo, per favore.

boh... anche io la vedo diversamente come Izio.
Mi sembra impossibile non guardare il gioco altrui.
Bisogna osservare i continui movimenti per poter risparmiare cacao, per poterne guadagnare di più, per vedere se gli slot del culto sono occupati. Per fregare le tessere scoperta, per non dare più punti per le tecnologie già ricercate. Per prendere le migliori tiles nella costruzione della piramide e ottenere maggiori avanzamenti nei templi e per i pv. gli avanzamenti stessi dei templi per l'ultimo spazio esclusivo di un solo giocatore.
Boh... a me sembra che l'interazione ci sia.

 

[Elijah]

Mi chiedo: abbiamo bisogno di giochi così?

Sì, ne abbiamo bisogno.
Il mondo ha bisogno di varietà. La varietà è ricchezza.
Non tutti vogliono interazione diretta nei giochi.

 

[Rage]

Sì, ne abbiamo bisogno.
Il mondo ha bisogno di varietà. La varietà è ricchezza.
Non tutti vogliono interazione diretta nei giochi.

Varietà: Qualità, caratteristica grazie a cui un elemento si distingue all'interno della categoria di appartenenza.
Quindi qui si afferma che siamo davanti ad un capolavoro, ad un qualcosa di mai visto prima.
Ragazzi, su non fate i fanboy. Io non sto dicendo che non sia un bel gioco. Le meccaniche sono pulite, la grafica è bella, non c'è sbavatura. Ma è l'ennesimo 7. Ennesimo compito fatto bene come tanti altri. Ora, che vi piaccia giocarlo, è una questione soggettiva, ma cerchiamo di mettere da parte i preconcetti e gli individualismi: siamo di fronte ad un titolo imprescindibile per una ludoteca che si rispetti? Per me no. È l'ennesima implementazione di tanti elementi carini. Tra qualche mese di questo gioco ce ne saremo scordati.
Poi oh, magari vince premi a non finire (Magnifico 2018?). Ben lieto di ammettere di aver preso un abbaglio.

 

[DANDAT]

Ah, ho capito, ora...
Beh, ovviamente di interazione indiretta si parla

È che la parola "interazione" affiancata a quella "indiretta" è come dire hamburger vegano, e te lo dice un vegano

Paragone azzeccatissimo...mi hai fatto morire

 

[steteo]

Gestione dadi?

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Come la chiami la meccanica di gestire dei cubi con dei numeri sopra in cui devi decidere se fare invecchiare o meno il pseudo pulzillo o mandarlo in zone dove bisogna pagare cacao per la presenza di altri DADI di altri giocatori? O il tenerlo bloccato su una tessera a discapito di farlo girare? Io la chiamo gestione dadi

Gestione dadi= lanci dei dadi e poi gestisci i risultati.

Esempi di gestione dadi: troyes, marco polo, kingsburg, burgundy etc

In teotihuacan i dadi sono lavoratori a potere crescente.

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[acidshampoo]

Ma è l'ennesimo 7. Ennesimo compito fatto bene come tanti altri. Ora, che vi piaccia giocarlo, è una questione soggettiva, ma cerchiamo di mettere da parte i preconcetti e gli individualismi: siamo di fronte ad un titolo imprescindibile per una ludoteca che si rispetti? Per me no. È l'ennesima implementazione di tanti elementi carini. Tra qualche mese di questo gioco ce ne saremo scordati.

A prescindere dal valore effettivo del gioco, nessuno ha detto che sia un capolavoro. E se qualcuno lo percepisce tale, buono no? Vuol dire che gli piace molto, che tocca le sue corde, che ci si divertirà.
Non è che qua siamo scienziati, qua nessuno cura il cancro. Non ci sono realtà oggettive da sancire o rischia di saltare in aria il mondo. La bellezza del mondo dei giochi da tavolo è anche quello: la grande offerta, il fatto di non essere una scienza esatta, il dominio dei gusti personali e le priorità diverse dei giocatori.
Ad esempio: l'originalità? Per dire, per me non è affatto una priorità. Ci sono giochi che sono l'amalgama di elementi già esplorati che trovano siano dei capolavori di armonia e bellezza, ben più dei capostipiti. L'interazione diretta? A me non piace quasi mai, la preferisco indiretta e mi piacciono pure i solitari di gruppo.
E non ho niente contro i giochi da 7. Ci sono serate che mi diventano da 10 e poi magari ci restano, pensa te.

 

[Rage]

Gestione dadi= lanci dei dadi e poi gestisci i risultati.

Esempi di gestione dadi: troyes, marco polo, kingsburg, burgundy etc

In teotihuacan i dadi sono lavoratori a potere crescente.

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Infatti, se vedi più sopra, ho aggiustato il tiro, ammettendo che in effetti è più una gestione lavoratori. Nella foga di scrivere, è partito un concetto per un altro

 

[Rage]

A prescindere dal valore effettivo del gioco, nessuno ha detto che sia un capolavoro. E se qualcuno lo percepisce tale, buono no? Vuol dire che gli piace molto, che tocca le sue corde, che ci si divertirà.
Non è che qua siamo scienziati, qua nessuno cura il cancro. Non ci sono realtà oggettive da sancire o rischia di saltare in aria il mondo. La bellezza del mondo dei giochi da tavolo è anche quello: la grande offerta, il fatto di non essere una scienza esatta, il dominio dei gusti personali e le priorità diverse dei giocatori.
Ad esempio: l'originalità? Per dire, per me non è affatto una priorità. Ci sono giochi che sono l'amalgama di elementi già esplorati che trovano siano dei capolavori di armonia e bellezza, ben più dei capostipiti. L'interazione diretta? A me non piace quasi mai, la preferisco indiretta e mi piacciono pure i solitari di gruppo.
E non ho niente contro i giochi da 7. Ci sono serate che mi diventano da 10 e poi magari ci restano, pensa te.

Ma infatti, caro acidshampoo, la mia non vuole essere una critica alle sensazioni che il gioco dona. Il "gusto", è qualcosa di così soggettivo che lungi da me criticarlo, o, nel caso, mi piace un approccio più goliardico e di sfottò, ma resta lì. La mia è più una "crociata" contro il periodo che stiamo vivendo. Troppe volte leggo GIOCONE, CAPOLAVORO e dopo tre mesi non si sa più nulla del famigerato top 10. La mia, se volgiamo è anche autocritica interna: vedo 8 che vengono dati a destra e a manca, ma di spessore il gioco non ha nulla. Mi piacerebbe che ci sia una flessione verso il basso nei giudizi, come lo è nella qualità dei giochi. Da anni bazzico questo mondo, e sinceramente, come tutti sono diventati ingegneri alla caduta del ponte di Genova, agenti dei servizi segreti quando si parla di attentati, e così via, tutti ora sono blogger, recensori, quando il mese prima magari Puerto Rico per loro era ancora una località al di là dell'oceano. Mi piacerebbe che dentro questo forum che ritengo più una famiglia, si riuscisse ad essere più critici, soprattutto in luce a chi si approccia al nostro hobby.
Io impazzisco e adoro Pax Renaissance, ma ne riconosco i difetti oggettivi: un regolamento cavilloso, una lettura delle icone difficile, una gestione delle azioni molto contorta. Mi sforzo per eliminare le mie sensazioni e valuto il gioco in modo critico. Capisco benissimo che l'interazione diretta può non piacere a tutti e che esiste quella indiretta: purtroppo il mio tono di voce e il mio sorriso che sbeffeggia in modo amichevole il compagno che ama coltivate il proprio orticello, non si vede.
Forse è il mio modo di "divulgare" questo bellissimo hobby che mi spinge a tutto questo.
Ecco, credo che ora sia più chiaro il mio giudizio su questo gioco da cosa scaturisca.

 

[Poldeold]

Troppe volte leggo GIOCONE, CAPOLAVORO e dopo tre mesi non si sa più nulla del famigerato top 10. La mia, se volgiamo è anche autocritica interna: vedo 8 che vengono dati a destra e a manca, ma di spessore il gioco non ha nulla.

Scusa se mi permetto ma ho riletto (per la verità piuttosto sommariamente) l'intera discussione sulle impressioni e non mi pare di aver letto che coloro a cui è piaciuto parlino di "Giocone" e men che meno di "Capolavoro".
Mi sembra anzi che i commenti positivi siano semplicemente dati a caldo dopo una/due partite e che quindi si basino su prime IMPRESSIONI (peraltro dovrebbe essere lo scopo del thread, visto il titolo). Cosa che in fondo hai giustamente fatto anche tu con il tuo legittimo commento negativo.
In un sano confronto, se c'è un giudizio negativo, chi invece ha avuto un'altra impressione ha tutto il diritto di chiedere lumi per capire cosa non ha carpito e quali difetti non ha notato giocandone la prima partita.
A me interessano tutti i giudizi visto che ho acquistato il gioco ma non è ancora finito sul tavolo.

OT
Sulla questione dei voti si è dibattuto molto spesso anche qui nel forum, ma non essendoci una scala univoca che fa da punto di riferimento il mio 8 non sarà mai uguale al tuo, proprio perché i criteri con i quali diamo 8 sono sicuramente diversi per entrambi. Io sono per esempio di manica larga e, conoscendomi, facilmente potrei dare un 8 a Teutihuacan :grin:
FINE OT

P.S.: ammetto che mi viene sempre un pochino l'orticaria quando leggo termini stile "fanboy" che tendono purtroppo a mandare facilmente "in vacca" le discussioni perché scritti su un forum senza poter percepire né toni né modi. Ma questo capisco che è un problema mio, che devo risolvere

 

[Rage]

Scusa se mi permetto ma ho riletto (per la verità piuttosto sommariamente) l'intera discussione sulle impressioni e non mi pare di aver letto che coloro a cui è piaciuto parlino di "Giocone" e men che meno di "Capolavoro".
Mi sembra anzi che i commenti positivi siano semplicemente dati a caldo dopo una/due partite e che quindi si basino su prime IMPRESSIONI (peraltro dovrebbe essere lo scopo del thread, visto il titolo). Cosa che in fondo hai giustamente fatto anche tu con il tuo legittimo commento negativo.
In un sano confronto, se c'è un giudizio negativo, chi invece ha avuto un'altra impressione ha tutto il diritto di chiedere lumi per capire cosa non ha carpito e quali difetti non ha notato giocandone la prima partita.
A me interessano tutti i giudizi visto che ho acquistato il gioco ma non è ancora finito sul tavolo.

OT
Sulla questione dei voti si è dibattuto molto spesso anche qui nel forum, ma non essendoci una scala univoca che fa da punto di riferimento il mio 8 non sarà mai uguale al tuo, proprio perché i criteri con i quali diamo 8 sono sicuramente diversi per entrambi. Io sono per esempio di manica larga e, conoscendomi, facilmente potrei dare un 8 a Teutihuacan :grin:
FINE OT

P.S.: ammetto che mi viene sempre un pochino l'orticaria quando leggo termini stile "fanboy" che tendono purtroppo a mandare facilmente "in vacca" le discussioni perché scritti su un forum senza poter percepire né toni né modi. Ma questo capisco che è un problema mio, che devo risolvere

Certo Poldeod, il tuo ragionamento è sensato in tutto, ma Impressioni non è Prime Impressioni, quindi magari c'è anche un giudizio pure un po' più approfondito.
Inoltre, sia ben chiaro, il mio non è un giudizio negativo a prescindere, anche perché poco più su ho scritto che si tratta di un gioco ben fatto. Ma se al mio post in cui dico che è un gioco da 7, non mi si fa eco e, anzi, si controbatte, come giustamente che sia, alcune mie riflessioni, deduco che il gioco per alcuni ha una valenza più alta e che quindi venga annoverato in quelle diciture. Forse anche qui, come tu hai fatto, ci deve essere autocritica: magari come per te certe parole sono sintomo di "malessere", anche per me, risposte non date, fanno scattare altro, facendo entrate questo nei miei difetti.
Comunque chiarito tutto ciò, appurato che a me il gioco mi ha donato un po' di grigiore e ad altri invece è entrato in casa l'arcobaleno, direi che è giunto il momento che tu lo provi, facendo in modo che il thred rientri in OT

 

[Poldeold]

Finalmente ho avuto occasione di provarlo ieri sera.

Che dire: un bel gioco. La cosa che mi ha colpito di più è la "gestione" dei lavoratori: quali usare e in che modo farli crescere.

Condivido con chi sostiene che ci sono numerosi aspetti che lo accomunano ad altri giochi di Tascini (alcuni aspetti per esempio sono molto "simili" a Tzolk'in). Da questo punto di vista non ritengo che brilli per grande originalità.

Mi sono cmq divertito e sono felice di averlo acquistato. Il challenge legato ad incastrare bene ogni mossa per ottenerne la massimizzazione è una bella sfida ed è ciò che ritengo più interessante.

Dello stesso autore ho preferito Marco Polo (che cmq è un gioco diverso).

Dal punto di vista meramente tecnico mi chiedo se effettivamente considerarlo un gestionale dadi visto che gli stessi non vengono lanciati e i valori variano semplicemente dopo l'uso. È una domanda che mi faccio. In fondo quando lancio i dadi e gestisco il risultato "a valle" del lancio faccio come in Teotihuacan dove non ho il lancio dei dadi ma ne scelgo cmq uno che ha certe caratteristiche per fargli fare un'azione di un certo tipo (dove conta anche il valore). Su BGG manca infatti la voce "Dice Rolling" ma il resto delle meccaniche sono comuni a Marco Polo. Essendo appassionato di gestionali di questo tipo effettivamente trovo la domanda interessante e legittima (evoco [tag]Agzaroth[/tag] per questo).

In definitiva un bel gioco, non imprescindibile, ma sicuramente da provare. Ho visto che è stato anche selezinato per il Goblin Magnifico.

 

[Agzaroth]

gestione dadi potrebbe in effetti comprendere semanticamente la meccanica di Teotihuacan.
Dove il dado è l'elemento fisico che in effetti il giocatore gestisce.

Tuttavia, funzionalmente, trovo l'accostamento errato, in quanto il dado, nella gestione dadi, è inteso come elemento aleatorio da adattare a posteriori alle proprie esigenze.

E dato che preferisco valutare un'interpretazione funzionale (meccanica) piuttosto che una puramente semantica e dato che in Teotihuacan la meccanica è priva di gestione dell'alea, direi che non rientra nella gestione dadi.

Si potrebbe parlare preferenzialmente di piazzamento e gestione lavoratori, come sottoinsieme del generico gestione risorse, per cui elementi diversi hanno impieghi diversi.

 

[Rage]

Finalmente ho avuto occasione di provarlo ieri sera.

Che dire: un bel gioco. La cosa che mi ha colpito di più è la "gestione" dei lavoratori: quali usare e in che modo farli crescere.

Condivido con chi sostiene che ci sono numerosi aspetti che lo accomunano ad altri giochi di Tascini (alcuni aspetti per esempio sono molto "simili" a Tzolk'in). Da questo punto di vista non ritengo che brilli per grande originalità.

Mi sono cmq divertito e sono felice di averlo acquistato. Il challenge legato ad incastrare bene ogni mossa per ottenerne la massimizzazione è una bella sfida ed è ciò che ritengo più interessante.

Dello stesso autore ho preferito Marco Polo (che cmq è un gioco diverso).

Dal punto di vista meramente tecnico mi chiedo se effettivamente considerarlo un gestionale dadi visto che gli stessi non vengono lanciati e i valori variano semplicemente dopo l'uso. È una domanda che mi faccio. In fondo quando lancio i dadi e gestisco il risultato "a valle" del lancio faccio come in Teotihuacan dove non ho il lancio dei dadi ma ne scelgo cmq uno che ha certe caratteristiche per fargli fare un'azione di un certo tipo (dove conta anche il valore). Su BGG manca infatti la voce "Dice Rolling" ma il resto delle meccaniche sono comuni a Marco Polo. Essendo appassionato di gestionali di questo tipo effettivamente trovo la domanda interessante e legittima (evoco [tag]Agzaroth[/tag] per questo).

In definitiva un bel gioco, non imprescindibile, ma sicuramente da provare. Ho visto che è stato anche selezinato per il Goblin Magnifico.

Quindi concordi con me che è un compito ben fatto e che non c'è nulla da far gridare al capolavoro? O no?

 

[Izio]

Quindi concordi con me che è un gioco ben fatto e che non c'è nulla da far gridare al capolavoro?

Cambiata così io sono d'accordo. Non capisco tuttavia questo accanimento