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Bon, fra ieri e oggi sono riuscito a giocarlo, sia in 4 che in 2 giocatori.
Fermo restando che queste sono anche meno di impressioni, butto giù qualche riflessione.
Le doverose precisazioni, prima: non ho giocato la precedente versione della FFG e, sebbene sia un videogiocatore di lungo corso, ai vari Civilization non ho mai dato più che uno sguardo.
Se da un lato tutto ciò mi colloca nel limbo del: "Ahò, ma allora che stai a di', non sai niente di Civilization", dall'altro rientro anche nella categoria del "non mi faccio influenzare dal nome e valuto per quello che offre il gioco". Tiè
Scherzi a parte, l'acquisto è scaturito, come sempre accade per quanto mi riguarda, leggendo più e più volte il manuale (sia inglese, prima, che in italiano, poi), vedendo dei filmati sul flusso di gioco sul Tubo e leggendo qualche parere su BGG.
Tutto quello che ho raccolto mi ha spinto verso l'acquisto e bon.
Il gioco, come mi aspettavo, è un peso medio-leggero. Ottima, come sempre, la componentistica messa insieme dalla FFG. Solido cartonato, miniature carine, carte di ottima qualità. E sì, anche stavolta, c'è l'[glow=red]inserto[/glow] tipico della Fantasia Volante
Il cuore del gioco è composto dalla Barra del Focus e relative carte. Idea forse non originale ma che funziona alla grande e restituisce un'ottima variabilità di azioni da incastrare e una marea di decisione sofferte. Come pensavo, sebbene sia da valutare una strategia a lungo termine, il gioco è molto più tattico. Il continuo evolversi della mappa di gioco, la lotta per accaparrarsi le risorse, l'avanzata dei token controllo/esercito degli avversari e relative città, i raid dei barbari... tutto concorre a pianificare le mosse con massimo un solo turno di anticipo. Da ciò e dal fatto che si ha solo un'azione per turno, ne guadagna il flusso di gioco: turni rapidissimi in un botta e risposta continuo. Soprattutto in 2 giocatori, il susseguirsi dei turni non da quasi respiro. Tutto questo al netto degli affetti da paralisi da analisi, ovvio
Le regole sono piuttosto semplici, però ci sono diverse sotto-regoline che punzecchiano qua e là a disturbare il flusso, questo bisogna dirlo. Alcune situazioni in cui si ci può ficcare, poi, non sono contemplate nel manuale e bisogna sempre cercare l'aiuto esterno. Niente di che, e niente di nuovo.
La critica più frequente che leggo è quella relativa alla poca sensazione di crescita della propria civiltà. Allora: il gioco è un medio-leggero e questo implica semplificazione. Però, per quanto mi riguarda, lo sviluppo c'è ed è tangibile: il moltiplicarsi delle proprie città, l'espansione del controllo, la costruzione delle meraviglie, i rapporti diplomatici con le città-stato e le città rivali, lo sviluppo tecnologico e il potenziamento delle carte focus, sono tutte cose che si percepiscono e che si sentono. Niente di epico o sconvolgente, ma soddisfacente e funzionale. E caspiterina se faccio male con la mia carta Esercito di livello 4... :twisted:
Altra critica, la (presunta) assenza di un sistema di combattimento soddisfacente, se non, addirittura, di battaglie proprio inesistenti. Allora, non è così manco per niente. Il combattimento è semplificato. Si valutano le forze in base a vari fattori: difficoltà del terreno, bonus derivati da carte diplomazia e meraviglie, poteri di fazione, livello della carta Focus e possibili rinforzi (e tutto questo varia in base a quale sia il nostro bersaglio o il nostro attaccante). Determinato questo, come in Cyclades, si lancia un dado da 6 e il valore ottenuto lo si somma alla forza ottenuta in precedenza. A questo punto, è ancora possibile intervenire spendendo segnalini commercio per rinforzare il valore, poi si comparano i risultati e, al solito, il numero più alto vince. Veloce, non banale, non deterministico, ma neppure incontrollabile. In una parola, giusto.
Ma, quindi, mi è piaciuto proprio tutto?
No, le due criticità maggiori sono legate all'iconografia delle carte e al sistema di punteggio e relativa longevità.
La prima è... spiazzante e poco tematica. Giusto per amore dell'esemplificazione, basta guardare la carta focus di livello 1 relativa all'esercito e, quindi, all'attacco. Cosa potrà mai esserci disegnato? Arco e frecce? Lance? Spade? Un'ascia bipenne? No. Una cazzuola. Una bellissima e utilissima cazzuola da muratore. Perché? Boh :bua:
Altro esempio: carta di livello 2 Cultura, che è quella che permette di costruire città e meraviglie. Cosa potrà mai essere più utile di un bel gruppo di pecore per tirare su le Piramidi? E poi tutti sanno che le pecore costruiscono palazzi, che diamine.
Insomma, soprattutto durante le prime partite, il colpo d'occhio non aiuterà a capire quale azione avremo più avanti sulla barra del focus e, di conseguenza, tutto potrebbe essere un po' più rallentato. Come ho detto, però, i turni sono molto veloci e un singhiozzo qua e là non pregiudica più di tanto il flusso di gioco. Restano, di fatto, alcune discutibili scelte di design.
Altra possibile criticità, dicevo, è legata al sistema di punteggio e vittoria. Funziona così: a inizio partita si scelgono tre carte da un pool di cinque. Su ogni carta c'è un doppio, possibile, obiettivo, comune per tutti. Un po' come funziona in Guilds, per intenderci. Il primo giocatore che riesce a conseguire un obiettivo diverso per ogni carta (e quindi un totale di tre), badando bene di non poter prendere un diverso obiettivo sulla stessa carta, è il vincitore. Bam, la partita termina immediatamente. Gli obiettivi spaziano dal possedere 2 meraviglie di un tipo, all'aver attaccato e sconfitto una capitale avversaria, al raggiungere il livello massimo in tecnologia, al controllare 15 territori adiacenti all'acqua o ai margini della mappa e così via. Ecco, la bella sensazione di far progredire la propria civiltà può essere insozzata dalla smania di dover perseguire gli obiettivi per vincere. Se al tavolo ci sono dei corridori, bè, il divertimento potrebbe risentirne, un po' come accade in Lords of Hellas quando si costruiscono monumenti a ogni santo turno, solo per attivare la condizione di fine partita.
Per quanto riguarda la longevità, il mix di civiltà, più il setup variabile della mappa (in modalità avanzata stile Forbidden Stars) garantisce una lunga serie di partite. Quello che preoccupa è che gli obiettivi sono solo 10 (divisi per 2 in 5 carte) e quindi dopo tot partite saranno sempre quelli e la strategia per arrivarci bene o male sarà quella. Certo, il mix di sopra aiuta a variare, ma qualche obiettivo in più non avrebbe fatto male. Per questo, il grido che si leva dalle pagine di BGG riguardo l'urgenza di un'espansione, non si fa fatica a comprenderlo.
Ah, parliamo un po' di tempi di gioco. In 4, tutti alla prima partita, siamo partiti alle 21.05 e abbiamo finito 23.45, spiegazione esclusa. Qualche lieve titubanza, un ripassino qua e là e direi che al netto della prima partita, sia possibile limare il tutto fino a farlo rientrare in un paio d'ore. In ogni caso, sono ore che volano e appagano.
La partita in 2 giocatori, l'abbiamo sfangata in un'ora e venti, anche qualcosina in meno. Per il tipo di gioco, ci sta.
Per riassumere il tutto, a noi è piaciuto, e tanto. Lascia la voglia di rigiocare ed è uno di quei giochi che ti restano in testa: e se avessi fatto così? E se avessi attaccato Tizio? Meglio quella meraviglia o l'altra?
Ma sono quasi certo che la maggioranza degli hardcore gamers lo boccerà.
Fermo restando che queste sono anche meno di impressioni, butto giù qualche riflessione.
Le doverose precisazioni, prima: non ho giocato la precedente versione della FFG e, sebbene sia un videogiocatore di lungo corso, ai vari Civilization non ho mai dato più che uno sguardo.
Se da un lato tutto ciò mi colloca nel limbo del: "Ahò, ma allora che stai a di', non sai niente di Civilization", dall'altro rientro anche nella categoria del "non mi faccio influenzare dal nome e valuto per quello che offre il gioco". Tiè

Scherzi a parte, l'acquisto è scaturito, come sempre accade per quanto mi riguarda, leggendo più e più volte il manuale (sia inglese, prima, che in italiano, poi), vedendo dei filmati sul flusso di gioco sul Tubo e leggendo qualche parere su BGG.
Tutto quello che ho raccolto mi ha spinto verso l'acquisto e bon.
Il gioco, come mi aspettavo, è un peso medio-leggero. Ottima, come sempre, la componentistica messa insieme dalla FFG. Solido cartonato, miniature carine, carte di ottima qualità. E sì, anche stavolta, c'è l'[glow=red]inserto[/glow] tipico della Fantasia Volante

Il cuore del gioco è composto dalla Barra del Focus e relative carte. Idea forse non originale ma che funziona alla grande e restituisce un'ottima variabilità di azioni da incastrare e una marea di decisione sofferte. Come pensavo, sebbene sia da valutare una strategia a lungo termine, il gioco è molto più tattico. Il continuo evolversi della mappa di gioco, la lotta per accaparrarsi le risorse, l'avanzata dei token controllo/esercito degli avversari e relative città, i raid dei barbari... tutto concorre a pianificare le mosse con massimo un solo turno di anticipo. Da ciò e dal fatto che si ha solo un'azione per turno, ne guadagna il flusso di gioco: turni rapidissimi in un botta e risposta continuo. Soprattutto in 2 giocatori, il susseguirsi dei turni non da quasi respiro. Tutto questo al netto degli affetti da paralisi da analisi, ovvio
Le regole sono piuttosto semplici, però ci sono diverse sotto-regoline che punzecchiano qua e là a disturbare il flusso, questo bisogna dirlo. Alcune situazioni in cui si ci può ficcare, poi, non sono contemplate nel manuale e bisogna sempre cercare l'aiuto esterno. Niente di che, e niente di nuovo.
La critica più frequente che leggo è quella relativa alla poca sensazione di crescita della propria civiltà. Allora: il gioco è un medio-leggero e questo implica semplificazione. Però, per quanto mi riguarda, lo sviluppo c'è ed è tangibile: il moltiplicarsi delle proprie città, l'espansione del controllo, la costruzione delle meraviglie, i rapporti diplomatici con le città-stato e le città rivali, lo sviluppo tecnologico e il potenziamento delle carte focus, sono tutte cose che si percepiscono e che si sentono. Niente di epico o sconvolgente, ma soddisfacente e funzionale. E caspiterina se faccio male con la mia carta Esercito di livello 4... :twisted:
Altra critica, la (presunta) assenza di un sistema di combattimento soddisfacente, se non, addirittura, di battaglie proprio inesistenti. Allora, non è così manco per niente. Il combattimento è semplificato. Si valutano le forze in base a vari fattori: difficoltà del terreno, bonus derivati da carte diplomazia e meraviglie, poteri di fazione, livello della carta Focus e possibili rinforzi (e tutto questo varia in base a quale sia il nostro bersaglio o il nostro attaccante). Determinato questo, come in Cyclades, si lancia un dado da 6 e il valore ottenuto lo si somma alla forza ottenuta in precedenza. A questo punto, è ancora possibile intervenire spendendo segnalini commercio per rinforzare il valore, poi si comparano i risultati e, al solito, il numero più alto vince. Veloce, non banale, non deterministico, ma neppure incontrollabile. In una parola, giusto.
Ma, quindi, mi è piaciuto proprio tutto?
No, le due criticità maggiori sono legate all'iconografia delle carte e al sistema di punteggio e relativa longevità.
La prima è... spiazzante e poco tematica. Giusto per amore dell'esemplificazione, basta guardare la carta focus di livello 1 relativa all'esercito e, quindi, all'attacco. Cosa potrà mai esserci disegnato? Arco e frecce? Lance? Spade? Un'ascia bipenne? No. Una cazzuola. Una bellissima e utilissima cazzuola da muratore. Perché? Boh :bua:
Altro esempio: carta di livello 2 Cultura, che è quella che permette di costruire città e meraviglie. Cosa potrà mai essere più utile di un bel gruppo di pecore per tirare su le Piramidi? E poi tutti sanno che le pecore costruiscono palazzi, che diamine.
Insomma, soprattutto durante le prime partite, il colpo d'occhio non aiuterà a capire quale azione avremo più avanti sulla barra del focus e, di conseguenza, tutto potrebbe essere un po' più rallentato. Come ho detto, però, i turni sono molto veloci e un singhiozzo qua e là non pregiudica più di tanto il flusso di gioco. Restano, di fatto, alcune discutibili scelte di design.
Altra possibile criticità, dicevo, è legata al sistema di punteggio e vittoria. Funziona così: a inizio partita si scelgono tre carte da un pool di cinque. Su ogni carta c'è un doppio, possibile, obiettivo, comune per tutti. Un po' come funziona in Guilds, per intenderci. Il primo giocatore che riesce a conseguire un obiettivo diverso per ogni carta (e quindi un totale di tre), badando bene di non poter prendere un diverso obiettivo sulla stessa carta, è il vincitore. Bam, la partita termina immediatamente. Gli obiettivi spaziano dal possedere 2 meraviglie di un tipo, all'aver attaccato e sconfitto una capitale avversaria, al raggiungere il livello massimo in tecnologia, al controllare 15 territori adiacenti all'acqua o ai margini della mappa e così via. Ecco, la bella sensazione di far progredire la propria civiltà può essere insozzata dalla smania di dover perseguire gli obiettivi per vincere. Se al tavolo ci sono dei corridori, bè, il divertimento potrebbe risentirne, un po' come accade in Lords of Hellas quando si costruiscono monumenti a ogni santo turno, solo per attivare la condizione di fine partita.
Per quanto riguarda la longevità, il mix di civiltà, più il setup variabile della mappa (in modalità avanzata stile Forbidden Stars) garantisce una lunga serie di partite. Quello che preoccupa è che gli obiettivi sono solo 10 (divisi per 2 in 5 carte) e quindi dopo tot partite saranno sempre quelli e la strategia per arrivarci bene o male sarà quella. Certo, il mix di sopra aiuta a variare, ma qualche obiettivo in più non avrebbe fatto male. Per questo, il grido che si leva dalle pagine di BGG riguardo l'urgenza di un'espansione, non si fa fatica a comprenderlo.
Ah, parliamo un po' di tempi di gioco. In 4, tutti alla prima partita, siamo partiti alle 21.05 e abbiamo finito 23.45, spiegazione esclusa. Qualche lieve titubanza, un ripassino qua e là e direi che al netto della prima partita, sia possibile limare il tutto fino a farlo rientrare in un paio d'ore. In ogni caso, sono ore che volano e appagano.
La partita in 2 giocatori, l'abbiamo sfangata in un'ora e venti, anche qualcosina in meno. Per il tipo di gioco, ci sta.
Per riassumere il tutto, a noi è piaciuto, e tanto. Lascia la voglia di rigiocare ed è uno di quei giochi che ti restano in testa: e se avessi fatto così? E se avessi attaccato Tizio? Meglio quella meraviglia o l'altra?
Ma sono quasi certo che la maggioranza degli hardcore gamers lo boccerà.