Report Lucca Comics 2009

[Anonymous]

a parte il rischio mortale che ho corso venerdì notte.. ridete, ridete, la prossima volta toccherà a voi..

pensavi di dormire con un grizzly ma forse era piu' l'orso yoghi

 

[turing70]

Non rispondo punto per punto a Frost82 nel suo confronto Essen - Lucca ma un paio di cose le devo sottolineare per dire che confrontare Essen con Lucca diventerebbe davvero imbarazzante, a scapito di Lucca.

Vogliamo solo parlare del biglietto ? Diciamo pure che costano uguali, mah... Essen è strutturata in un Palazzo Fiere, ossia servizi igienici degni di questo nome, servizio guardaroba (che sembra un'inezia...) ma anche l'organizzazione degli stand (avete mai alzato gli occhi verso il soffitto di Essen e quello di Lucca ?). Vogliamo parlare della disponibilità dei dimostratori di Essen ? O meglio, dell'organizzazione in realtà, perchè i dimostratori di Lucca sono pieni di buona volontà ma secondo me male organizzati e non per colpa loro.

Vogliamo parlare dei prezzi dei giochi ? Qua sento dire che in Italia il margine per scatola è di 5-6 euro a scatola, allora ai negozianti italiani conviene comprare da privati cittadini a Essen... Ma lo dico senza ironia o polemica. Parliamo di giochi nuovi che non oso pensare a quanto saranno venduti a Lucca l'anno prossimo... Carson City, Shipyard, FabrikManager... E comunque non si può scordare le svendite a 5 / 10 euro a scatola di giochi "vecchi" di un anno o due.

No, meglio lasciar perdere il confronto e parlare semplicemente di Lucca. E il confronto lo faccio con le edizioni passate. Ecco, per me è stata deludente, un passo indietro. I motivi li ho detti, videogiochi, giochi di carte collezionabili e spazi ristretti per i giochi in scatola.

Certo, globalmente sono uscito contento, è rispetto alle edizioni scorse che sono deluso.

Comunque, sono d'accordo. Lucca è un'altra cosa e probabilmente giustamente vuole "competere" su un altro territorio, per darsi una connotazione diversa che in Essen non si trova. Potrebbe anche essere un'idea vincente.

Per noi giocatori rimarrà la Play e tante altre piccole fiere ludiche dove davvero si gioca insieme ad altri appassionati.

 

[tukmat]

Stamattina per curiosità ho controllato sui negozi italiani online (su quelli non presenti a Lucca in particolare) e non mi sembra che siano disponibili ancora oggi i titoli novità di Essen la cui mancanza è stata una delle critiche maggiori rivolte alla fiera di Lucca.

 

[turing70]

Stamattina per curiosità ho controllato sui negozi italiani online (su quelli non presenti a Lucca in particolare) e non mi sembra che siano disponibili ancora oggi i titoli novità di Essen la cui mancanza è stata una delle critiche maggiori rivolte alla fiera di Lucca.

Si', hai ragione. Non sono disponibili, ma sono prenotabili e i prezzi sono gia' fissati.

Comunque leggendo anche gli altri post sulle critiche mi pare che la lamentela maggiore sia quella della proporzione degli spazi dei giochi in scatola rispetto alle altre cose...

 

[Erik]

Stamattina per curiosità ho controllato sui negozi italiani online (su quelli non presenti a Lucca in particolare) e non mi sembra che siano disponibili ancora oggi i titoli novità di Essen la cui mancanza è stata una delle critiche maggiori rivolte alla fiera di Lucca.

Si', hai ragione. Non sono disponibili, ma sono prenotabili e i prezzi sono gia' fissati.

Comunque leggendo anche gli altri post sulle critiche mi pare che la lamentela maggiore sia quella della proporzione degli spazi dei giochi in scatola rispetto alle altre cose...

si è vero....lo spazio per i giochi da tavolo rispetto ai videogiochi oppure alle postazioni PC o giochi di carte era piccolo....secondo me era meglio diminuire l'area dei videogiochi per vari motivi

 

[Angiolillo]

Io sono d'accordo a evitae l'inquiamento acustico da videogiochi. Per il resto, questa faccenda del videogioco da ridurre in proporzione rispetto al gioco da tavolo, assodato che il videogioco non toglie spazio al gioco da tavolo ma se mai aggiunge spazio al totale della fiera (se gli editori volessero comprare più spazi penso che li riceverebbero, si veda la questione del padiglione Mediaset che è in più e non ha tolto spazio a nulla o la crescita del padiglioe verso il passaggio elle mura con scorporameto della Sala Incontri che ha recuperato spazio al resto), a me ricorda la storia di Oracolo.

Un tempo, negli anni '90 dell'ultimo secolo del millenio scorso, in edicola c'era Kaos, rivista di 64 pagine che parlava di giochi di ruolo, giochi da tavolo, wargame e altro per lo più a tema fantasy e fantastico.

Venne Magic e Kaos parlò anche di quello e derivati. Gli appassionati di giochi di ruolo dissero: non togliete spazio ai giochi di ruolo sulla nostra rivista per parlare di Magic e dei giochi di carte collezionabili! Non c'è problema, disse la redazione. Portiamo la rivista a 80 pagine e ne dedichiamo 16 ai gcc e 64, esattamete quante prima, al resto - e lo pagate quato prima, senza sovrapprezzo, perché è la pubblicità indotta dai gcc che paga le pagine in più.
Leggere di Magic e dei gcc in mezzo ai nostri amati giochi di ruolo è fastidioso! dissero gli appassionati di gdr. Non c'è problema, disse la redazione. Facciamo un inserto di 16 pagine separate e distinte all'interno della rivista e lo chiamiamo Oracolo, così i due temi no si cofondono tra loro.
Avere delle pagine su Magic e i gcc nella nostra rivista ci repelle, dissero gli appassionati di gdr. Non c'è problema, disse la redazione. Stacchiamo le pagine su Magic e i gcc facendone un supplemento fisicamente separato, lo celofaniamo con la rivista, voi comprate Kaos e se non vi piace l'allegato lo buttate via.
Avere attaccato alla rivista un supplemento dedicato a Magic e ai gcc ci disgusta, dissero gli appassionati di gdr. Non c'è problema, disse la redazione. Facciamo due riviste distinte: voi pagate un Kaos di 64 pagine quanto lo pagavate prima e non avete un sedicesimo in più né ricevete alcun allegato, così tra l'altro noi risparmiamo. Chi vuole l'allegato se lo compra a parte, sotto forma di rivista Oracolo, e a questo punto lo paga e a oi etrao più soldi. Chi vuole sia Kaos che Oracolo paga due volte, se così volete, e peggio per lui. Ganzo! dissero gli appassionati di gdr. Così si che va bene!
Alla fine, Oracolo è sopravvissuto alla chiusura di Kaos.

La morale di questa storia la lascio a voi...

 

[bigdrugo]

Ma è davvero andata così?! incredibile. non lo sapevo.

Io concordo con angiolillo.... sono d'accordo che ci vogliono più tavoli per i giochi da tavolo.... ce ne erano moltissimi per i giochi di carte collezionabili... l'hanno scorso per esempio la neomedia che quest'anno era con stratelibri aveva uno spazio al centro dell'area games immenso per presentare wizards of mickey... quest'anno hanno lasciato lo spazio a world of warcraft... secondo se avessero voluto tenere lo spazio avrebbero potuto per unirsi alla stratelibri. Cmq giochi uniti aveva tanti tavoli.

 

[Angiolillo]

Sì, è andata davvero così. Ai tempi l'ho seguita passo passo... Incredulo!

 

[turing70]

Il tuo ragionamento non fa una grinza, purtroppo.

A me piacerebbe avere una Essen tutta italiana e lo so che purtroppo nel nostro paese i giochi in scatola sono un fenomeno di nicchia (nel mio piccolo su 50 colleghi nessuno ha idea di cosa parlo quando tutto agitato spiego cosa e' Essen, statistica da quattro soldi ma rende l'idea).

Probabilmente ci vorrebbe un po' piu' di coraggio ma mi rendo conto che il rischio di fare la fine dell'Oracolo di turno e' alta. Pero' la Play ci prova e tutti gliene danno atto.

Vedremo negli anni futuri cosa sara' diventata Play e cosa sara' diventata Lucca. Io spero entrambe due fiere a caratura nazionale ed europea dove tutti i giocatori (in senso ampio questa volta) possano trovare ognuno quello che cerca.

L'unico dato "brutto" che prendo di Lucca e' che alcuni negozi specializzati di giochi in scatola quest'anno dopo tanti anni hanno rinunciato a partecipare. Vedremo mai uno stand Days of Wonder / FantasyFlight a Lucca ? Ecco, mi sarebbe piaciuto vedere passi avanti, non indietro.

 

[Angiolillo]

Anche io spero in una Lucca e un Play belli e prosperi.

Sullo specifico non so per Days of Wonder, ma Fantasy Flight non ha motivo di fare uno stand a Lucca. C'è già Giochi Uniti/Nexus con i giochi FFG, che ci verrebbero a fare? Viceversa se viene Mr. Petersen, il boss della FFG che l'anno scorso era ospite, fa capo allo stand Giochi Uniti/Nexus e va bene così...

Un inciso. Ma è vero che Essen negli ultimi anni ha introdotto una sezione fumetti, sul modello di Lucca?

 

[kadaj]

Io ci sono andato tutti e 4 i giorni...

Ho visto e fatto cose...

Lucca è sempre Lucca... i prezzi così così se volete ma io mi diverto sempre ad andarci...

Dite quello che volete ma è pur sempre vero che rimane il più grande incontro ludico in Italia... Magari io non bado a molte delle questioni che avete sollevato in quanto mi sento un bambinone ogni volta che vado e rimango affascinato dai colori, dalla gente e dall'allegria... Se poi c'è da pagare qualcosa in più... beh... per me ci può stare... Non ci posso fare nulla... Sono i miei 4 giorni di vacanza all'anno e per nulla al mondo non ci andrei...

 

[Deiv]

Io ci sono andato tutti e 4 i giorni...

Ho visto e fatto cose...

Lucca è sempre Lucca... i prezzi così così se volete ma io mi diverto sempre ad andarci...

Dite quello che volete ma è pur sempre vero che rimane il più grande incontro ludico in Italia... Magari io non bado a molte delle questioni che avete sollevato in quanto mi sento un bambinone ogni volta che vado e rimango affascinato dai colori, dalla gente e dall'allegria... Se poi c'è da pagare qualcosa in più... beh... per me ci può stare... Non ci posso fare nulla... Sono i miei 4 giorni di vacanza all'anno e per nulla al mondo non ci andrei...

Lucca è fichissima per gli appassionati di fumetti, poi c'è il "di più" del padiglione dei giochi, ma è un "di più". E' solo per me una ragione in più per andarci....

Ma come boardgames è meglio la PLAY, in italia

 

[turing70]

Un inciso. Ma è vero che Essen negli ultimi anni ha introdotto una sezione fumetti, sul modello di Lucca?

Io posso parlare per quest'anno. Ad Essen c'era una parte di una hall dedicata ai fumetti, ma erano davvero pochi stand (rispetto alla fiera stessa) e ci sono passato per rifiatare un attimo solo perche' era una zona piu' tranquilla e meno affollata. Per quanto ne so io i fumetti all'estero (dimensione europea intendo) non hanno molto mercato, rispetto all'Italia chiaramente e in questo senso sicuramente Lucca e' imbattibile.

Sul discorso FF, forse prendo un abbaglio ma ad Essen un mini-stand della Nexus c'era, ad esempio. Rappresentanze italiane ad Essen ce ne sono parecchie, sarebbe bello avere rappresentanze straniere (come stand) anche a Lucca... Era questo il senso della mia osservazione.

Certo ci sarebbe il problema della lingua che qua in Italia e' un po' un disastro, mentre in Germania ad esempio nessun dimostratore mi ha guardato come marziano chiedendo la spiegazione in Inglese e nemmeno i tedeschi insieme a me al tavolo mi hanno guardato male alla mia richiesta.

 

[il_Nadir]

Riprendo il discorso per segnalare un dato che è uscito in questi giorni sul sito di Stratelibri.

Visto che una delle critiche maggiori che ho letto alla fiera è stata la difficoltà di giocare... penso possa essere interessante il dato che Stratelibri ha pubblicato: 787 persone fatte giocare durante la fiera ai suoi giochi limitatamente ai SUOI spazi messi a disposizione dei giocatori e gestiti dai suoi dimostratori.
Se teniamo conto che per ogni gioco serve almeno una buona mezzora per farlo provare ad un gruppo di persone, la cifrà è impressionante direi.

 

[Angiolillo]

Complimenti, bel risultato che è futto delle risorse messe in campo: dimostratori, metri quadri, tavoli. Erano nove tavoli, per x sedie, per quatto giorni, per y partite al giorno... mettendo in gioco dei bei moltiplicatori, il premio è un bel numer di giocatori.

 

[Radamantis]

Io sono d'accordo a evitae l'inquiamento acustico da videogiochi. Per il resto, questa faccenda del videogioco da ridurre in proporzione rispetto al gioco da tavolo, assodato che il videogioco non toglie spazio al gioco da tavolo ma se mai aggiunge spazio al totale della fiera (se gli editori volessero comprare più spazi penso che li riceverebbero, si veda la questione del padiglione Mediaset che è in più e non ha tolto spazio a nulla o la crescita del padiglioe verso il passaggio elle mura con scorporameto della Sala Incontri che ha recuperato spazio al resto), a me ricorda la storia di Oracolo.

Un tempo, negli anni '90 dell'ultimo secolo del millenio scorso, in edicola c'era Kaos, rivista di 64 pagine che parlava di giochi di ruolo, giochi da tavolo, wargame e altro per lo più a tema fantasy e fantastico.

Venne Magic e Kaos parlò anche di quello e derivati. Gli appassionati di giochi di ruolo dissero: non togliete spazio ai giochi di ruolo sulla nostra rivista per parlare di Magic e dei giochi di carte collezionabili! Non c'è problema, disse la redazione. Portiamo la rivista a 80 pagine e ne dedichiamo 16 ai gcc e 64, esattamete quante prima, al resto - e lo pagate quato prima, senza sovrapprezzo, perché è la pubblicità indotta dai gcc che paga le pagine in più.
Leggere di Magic e dei gcc in mezzo ai nostri amati giochi di ruolo è fastidioso! dissero gli appassionati di gdr. Non c'è problema, disse la redazione. Facciamo un inserto di 16 pagine separate e distinte all'interno della rivista e lo chiamiamo Oracolo, così i due temi no si cofondono tra loro.
Avere delle pagine su Magic e i gcc nella nostra rivista ci repelle, dissero gli appassionati di gdr. Non c'è problema, disse la redazione. Stacchiamo le pagine su Magic e i gcc facendone un supplemento fisicamente separato, lo celofaniamo con la rivista, voi comprate Kaos e se non vi piace l'allegato lo buttate via.
Avere attaccato alla rivista un supplemento dedicato a Magic e ai gcc ci disgusta, dissero gli appassionati di gdr. Non c'è problema, disse la redazione. Facciamo due riviste distinte: voi pagate un Kaos di 64 pagine quanto lo pagavate prima e non avete un sedicesimo in più né ricevete alcun allegato, così tra l'altro noi risparmiamo. Chi vuole l'allegato se lo compra a parte, sotto forma di rivista Oracolo, e a questo punto lo paga e a oi etrao più soldi. Chi vuole sia Kaos che Oracolo paga due volte, se così volete, e peggio per lui. Ganzo! dissero gli appassionati di gdr. Così si che va bene!
Alla fine, Oracolo è sopravvissuto alla chiusura di Kaos.

La morale di questa storia la lascio a voi...

C'è anche un'altra morale nella storia:

gli imprenditori italiani seguono sempre i "consigli" degli "appassionati" e non ascoltano tutto il resto, non pensano al futuro, all'evoluzione del mercato e a quello che in america chiamano i "black swan".
Poi un giorno si svegliano e fanno: "oiboh! Ho sempre seguito quello che mi dicevano gli appassionati eppure non è andata bene... E' colpa dell'euro o della suina o dei cinesi o dei videogiochi o degli immigrati o di peppe........."
Avoglia a fargli capire quel'è il punto. Niente da fare sono proprio refrattari.

Di storie identiche a Oracolo e Kaos ne conosco a decine...

 

[Angiolillo]

gli imprenditori italiani seguono sempre i "consigli" degli "appassionati" e non ascoltano tutto il resto, non pensano al futuro, all'evoluzione del mercato e a quello che in america chiamano i "black swan".
Poi un giorno si svegliano e fanno: "oiboh! Ho sempre seguito quello che mi dicevano gli appassionati eppure non è andata bene... E' colpa dell'euro o della suina o dei cinesi o dei videogiochi o degli immigrati o di peppe........."

Ma perché non è andata bene?

Con una rivista, alla Nexus guadagnavano un tot.

Finché Kaos e Oracolo hanno convissuto, hanno raddoppiato i guadagni (Oracolo aveva tiratura minore ma non essendo distribuito in edicola marginalità maggiore, e introiti pubblicitari uguali se non maggiori).

Quando Kaos ha chiuso, hanno mantenuto il tot di guadagi grazie al fatto che Oracolo gli è sopravvissuto.

Quando il business delle riviste in generale e dei giochi di ruolo è diventato improduttivo, hanno mollato il settore e ora fanno giochi da tavolo di successo, tradotti agevolmente in 5-15 lingue, con assai maggiori soddisfazioni anche economiche a parità di sforzo (un gioco di ruolo o una rivista non riescono ad avere analoga portata mondiale).

Peché mai la Nexus dovrebbe dire che non è andata bene?

Al limite sono gli appassionati di giochi di ruolo che potrebbero dire che non è andata bene. Hanno perso Kaos, e anche prima del necessario (magai se restava unita a Oracolo durava di più). E alla fine hanno perso anche un editore di punta del settore, che si è messo a fare altro. Ma non certo rimettendoci... Anzi, passando a un settore di maggior prestigio e profitto.