Quel gioco da stroncare...

[LordDrachen]

Insomma, da una parte si lancia il sasso, dall'altra si nasconde la mano. Molto coraggioso.

Confondi la satira con la recensione.
Tra l'altro quando Il Puzzillo piglia di mira giochi di qualità fa una fatica boia a trovarci le magagne.... ed infatti
risultano i pezzi più deboli del suo repertorio.
Inoltre ora che è a Play Today è diventanto "democristiano", e non graffia più come prima.
Peccato. In mezzo al buonismo era una manna.


p.s. tra l'altro le recensioni negative sono estremamente più divertenti di quelle positive da leggere.

 

[GabrielGeek]

I giochi che io stronco senza appello sono:
Small World
Egizia
Hawaii
Jamaica

 

[Magio]

Io spezzo la mia lancia contro Innovation: l'ho trovato inutilmente complicato e, unico tra i (numerosi) giochi che possiedo, non mi ha lasciato alcuna voglia di rigiocarlo!

Già.
Però l'idea delle icone non è male.

 

[Agzaroth]

Il discorso è però un pelino più complesso: perchè dovrei mettermi a scrivere una recensione di un gioco che non mi è piaciuto? perchè dovrei aver comprato un gioco che non mi piace? perchè ci ho giocato?

[...]

La gente tende a scrivere recensioni per cose che apprezza.

Non sono d'accordo, un recensore è uno che si accolla l'onere di raccontare con competenza (si spera) e cognizione di causa l'esperienza di gioco, e non è detto che questa si riveli positiva. Se un gioco è una schifezza (non per il gusto del recensore, ma proprio per come gira, o perché è bacato, o perché i componenti ti si sbriciolano in mano) il recensore è tenuto a dirlo, per onestà intellettuale. Non credo nessuno si debba offendere perché il recensore non si sostituisce al gusto di nessuno ed è legittimo che piacciano le schifezze.

mi sono spiegato male.
sono totalmente d'accordo sul fatto che se uno scrive una recensione debba mettere in evidenza sia i pregi che i difetti. Era proprio il centro del mio discorso.

la parte che hai evidenziato era la risposta alla domanda dell'autore del topic, che si chiedeva come mai in rete, di un gioco, trova sempre di più recensioni positive che negative. Secondo me può anche dipendere dal fatto che, escono molti giochi, uno prima di comprare al buio legge le regole e già si fa un'idea se il gioco gli può piacere, nel caso lo compra, lo gioca e, magari è più invogliato a scrivere una recensione se gli è piaciuto davvero, mentre se gli fa schifo lo accanto a dopo una partita.

Trovo difficile pensare che uno sia talmente sfigato da comprare o provare sempre giochi che non gli piacciono.

@Lord Drachen: io non confondo la satira con la recensione. Qualcun altro si e l'ambiguità (e la posizione di comodo) sta proprio nel rimanere volutamente e furbescamente nella zona d'ombra.

Edit: a scanso di equivoci: a me il Puzzillo fa ridere e anche molto. Però fa ridere e basta.

 

[IGiullari]

Re: R: Quel gioco da stroncare...

I giochi che io stronco senza appello sono:
Small World
Egizia
Hawaii
Jamaica

Invece noi li abbiamo tutti e quattro e ci piacciono tutti!

 

[vetro74]

Fermo restando che Risiko mi pare lo stroncabile per eccellenza, mezza stroncatura per Beowulf (meno male che l'ho preso in offerta, se l'avessi pagato a prezzo pieno avrei fatto causa all'editore!), senza dubbio il top è stato Lupin 3rd. Regole caotiche, improvvisate, lacunose che tradivano un playtesting insufficiente :-G . Ogni partita era una discussione, alla fine l'abbiamo rivenduto perché non era più il caso. Il buon Spugna aveva tempestato l'autore di domande proprio qui in Tana, ma le risposte non erano sempre coerenti e per giunta quando è uscito il nuovo regolamento gli stessi problemi avevano una soluzione ancora differente. Un disastro. Peccato, perchè Lupin è Lupin ed i materiali molto buoni.

 

[renberche]

Dimenticavo l'emblema del regolamento ignobile: Naufragos!

 

[Darrell_Standing]

mi sono spiegato male.
sono totalmente d'accordo sul fatto che se uno scrive una recensione debba mettere in evidenza sia i pregi che i difetti. Era proprio il centro del mio discorso.

la parte che hai evidenziato era la risposta alla domanda dell'autore del topic, che si chiedeva come mai in rete, di un gioco, trova sempre di più recensioni positive che negative. Secondo me può anche dipendere dal fatto che, escono molti giochi, uno prima di comprare al buio legge le regole e già si fa un'idea se il gioco gli può piacere, nel caso lo compra, lo gioca e, magari è più invogliato a scrivere una recensione se gli è piaciuto davvero, mentre se gli fa schifo lo accanto a dopo una partita.

Trovo difficile pensare che uno sia talmente sfigato da comprare o provare sempre giochi che non gli piacciono.

Ok, chiaro, scusa se ho frainteso. Diciamo che qui in Tana, dove tutti scrivono volontariamente, è in effetti più difficile scrivere (sempre) di giochi che non piacciono, anche perché uno tende a non giocarli.
Diverso è il discorso di chi si occupa di recensioni a livello "professionale", ad esempio se lavori in un giornale e ti passano i dischi da recensire, quello che ti capita ti capita e se peschi male secondo me sei in qualche modo tenuto a dirlo. Poi per carità, si può parlare malissimo di qualcosa senza dover trascendere nell'insulto, tutto sta nell'abilità di chi scrive.

 

[danyjey]

Le Leggende di Andor :facepalm:

 

[Mirko_di_Lillo]

Dimenticavo l'emblema del regolamento ignobile: Naufragos!

Ma perchè Goblins no?

Ecco per me questo è da stroncare. Il regolamento più pedestre e confusionario mai letto.
Segue a ruota Lupin III....macchinoso e con un regolamento da nausea, giramenti di testa e vomito.

Poi dipende cosa si ritiene fondamentale e cosa tralasciabile di un gioco.
Carnival Zombi...bel gioco, regolamento scorrevole ma a mio avviso materiali scadentissimi e una scatola tre volte grande il necessario (poi la apri e la ritrovi vuota) per giustificare un prezzo a mio avviso straesagerato. C'è magari chi ignora il fattore prezzo, vuoi per mille ragioni.

Il vero problema è appunto riuscire a riconoscere il gioco fatto male dal gioco che non piace.
Porto come esempio Krosmaster Arena....gioco che proprio non mi è piaciuto per niente e trovo pura operazione commerciale, però è opinione mia, e alla fine il gioco gira bene, i materiali sono buoni (se hai le mani di un lemmings si riescono anche a prendere con facilità i segnalini), e finora non ho visto nessuno alzarsi scontento o annoiato dal tavolo (a parte il sottoscritto )

 

[Anonymous]

Uh titoli da stroncare?

Eh secondo i miei gusti ce ne sono mica pochi.

Vado a braccio:

- Era of Inventions
- Lyssan (teribbbile!)
- The Great Fire of London
- Tulipmania
- Al Rashid (per l'assoluta antiergonomia, non per il gioco in sé)
- Vinhos
- Trajan
- Bora Bora
- Squillo (come gioco in sé, nessuna polemica sui contenuti)
- Agricola
- Marvel Heroes
- Knizia, tranne rare eccezioni
- Axis & Allies Europe 1940
- Axis & Allies Pacific 1940
- Axis & Allies Global 1940
- Quebec
- Eclipse

....continuo?

 

[Shooock]

Io tendo a stroncare giochi che non mantengono promesse 'oggettive' per cui sono pubblicizzati.

Concordo, e per questo stronco dalla A alla Z: Mage Knigt

Inoltre stronco i titoli che mi hanno provocato NOIA, sono uno che ama i giochi da tavolo nel suo insieme (con i proprio gusti si intende) e quindi per la maggior parte mi diverto, ma quelli che mi hanno portato veramente noia sono:

Le Case della Follia, gli Investagori non fanno altro che spostarsi da una stanza all'altra per scoprire carte. Forse era il nostro Custode che ci ha spiegato male le regole, ma veramente non si faceva altro che questo, nessuna decisione strategico/tattica, niente di niente.

Descent: Prima Edizione, sarà perchè avevo un pò di hype per la Seconda, o non so per che altro motivo. Ma mai e dico provato tanta noia durante un gioco.

Ci sono altri giochi che non mi piacciono (Talisman, Coloni di Catan, Ticket to Ride), però mentre questi non mi piacciono per via della fortuna incontrollata(a parte TTR, li è una questione di ferroviari), quelli sopracitati mi hanno deluso proprio a livello di gioco vero e proprio.

Del tipo:

 

[escopazzo]

Mah, l'unico che stronco totalmente è cluedo. Parzialmente aggiungerei risiko (soprattutto per l'incredibile durata paragonata alla sostanza del gioco, a sto punto smallworld) . Poi ci sono i giochi belli o piacevoli con qualche grosso difetto (dungeoneer, descent 1) e in ultimo quelli che "non mi hanno preso". Tra questi ad esempio tash-kalar, macchinoso a mio avviso, che ha visto una sola partita, che pure ha delle idee interessanti. Anche specie dominanti (capolavoro per i più) non mi entusiasmò,mi è sembrato freddo e macchinoso.

 

[riccardo favalli]

Personalmente non ho mai trovato un gioco che sia proprio da stroncare, la mia esperienza in campo ludico è pari a quella di un neonato, con solo una quarantina di titoli alle spalle.
Da quel poco che ho visto penso che in ogni gioco ci sia una componente personale che non dipende solo dal divertimento ma spazia anche in altri campi (affetto, ambientazione, grafica, storia, prezzo) e per questo titoli che per alcuni sono pura spazzatura per altri possono essere divertentissimi.
Tanto per citare un esempio io amo le case della follia, seppur il gioco di per sè non sia eccellente, lo amo per l'ambientazione, per l'idea e perchè è stato il primo titolo cooperativo a cui ho giocato.
Ci sono giorni che mi diverto a giocare a giochi che in altri proprio non sopporto, ci sono gruppi con i quali mi diverto a giochi che con altri odio e cosi via.
Sarò di bocca buona ma non ho mai trovato un gioco da "stroncare", giochi piu' o meno divertenti quello si, giochi preferiti quello anche ma da stroncare mai.

 

[namtar]

Ho sempre pensato che le recensioni siano da prendere con le pinze perché fanno riferimento a gusti soggettivi. Dopo aver provato un po di giochi ho capito quali meccaniche/ambientazioni/etc possono piacermi, quindi leggo solo la descrizione di come funziona un gioco e non mi interesso dei giudizi personali del recensore. Noto spesso che giochi che a me hanno fatto venire voglia di alzarmi dal tavolo e andare a vedere la corazzata potemkin o martellarmi gli zebedei ad altri è piaciuto, quindi capisco che è troppo soggettivo il gusto per il gioco(un caso è Yggdrasil di cui ho letto sempre un gran bene).
Poi a volte è difficile riuscire a giudicare un gioco estrapolandolo dal contesto. A me è capitato di giocare due volte di fila a cosmic encounter con persone diverse e nonostante non ami l'ambientazione la prima volta mi sono divertito tanto, la seconda mi è tornata la voglia di corazzata...(complice la presenza al tavolo di due "pensatori").

 

[Normanno]

Da recensore io invece posso dire che mi baso su un paio di insani principi quando scrivo.

Il primo è che un gioco può non piacermi per tantissime ragioni, e quindi per scriverne la recensione considero il parere di quelli con cui gioco al pari del mio.
Il secondo è che un gioco è un'opera d'arte, e come tale può piacere o no. Banale? No, affatto (vedi il tanto clamore per quella tipa delle pulizie che ha buttato via dei biscotti sbriciolati che invece erano un'installazione valutata sopra i 10mila euro. Due biscotti sbriciolati diecimila euro... venissero in cucina da me quando faccio colazione diventerei ricco).
Quindi faccio una "media" delle impressioni dopo numerose partite, vedo a chi può piacere e a chi no, a chi effettivamente è piaciuto e a chi no, che gusti hanno quelli che lo rigiocano volentieri, etc. Alla fine, mi sento di consigliare un gioco a chi ama X o non lo consiglio a chi gioca solo Y. E credo che questo sia il dovere primario di un recensore: informare e divulgare, aggiungere le proprie impressioni in una sezione a parte, e non esprimere SOLO il suo punto di vista.
Anche questo, ovviamente, è un punto di vista.

Ma da non recensore, i gusti ce li ho pure io. Ci sono giochi che ho dato via volentieri perché hanno deluso profondamente le mie aspettative, come Le Leggende di Andor (delusione profonda, davvero pare l'intro al sudoku) oppure l'LCG del Signore degli Anelli (mai giocato a nulla di più macchinoso e noioso allo stesso tempo). Ci sono giochi che davvero non fanno per me, e quindi non entrano nella mia collezione, come Carcassonne o Coloni di Catan. E ci sono giochi che mi hanno fatto provare orrore quando li ho giocati (Olympus, Mall of Horror, Lupus in Tabula), o semplicemente li ho trovati brutti e non voglio più giocarci (Zombicide, Puerto Rico), o noiosi quanto Sanremo (Kingsburg, The Resistance: Avalon). Ma qui parliamo di gusti, ed io ritengo che un recensore debba "fornire un servizio" cercando di descrivere al meglio un gioco senza lasciarsi condizionare dai suoi gusti personali.

Ci sono anche giochi che ho trovato decisamente brutti perché davvero male organizzati, male costruiti e/o non provati a sufficienza (e non ho problemi ad elencarne i titoli: Mamoonia, Terre Invisibili, W.H.A.T.), ma lì siamo davanti a prodotti non testati o testati male e poco. In questi ultimi casi, sono arrivato a lasciare la partita a metà per eccesso di sonnolenza o per reazioni allergiche.

Poi boh... il mondo è bello perché è vario.

 

[AleK]

OMG, Normanno, cosa non mi hai riportato alla mente...

Mamoonia, la più grande fregatura ludica della mia vita!

Da allora non credo più a nessuna recensione-opinione-commento che leggo (neppure ai miei ) e non acquisto più giochi se non sono sul mercato da minimo un anno (e se sono giochi italiani 3 anni ).
E non ho intenzione di affievolire questo mio estremismo, perché l'icazzatura è ancora alle stelle. :sayan:

 

[acidshampoo]

I miei pentimenti più cocenti:

Frag: più che un gioco uno scherzo di pessimo gusto per chi se lo ritrova fra le mani. Totalmente buggato, casuale, cialtrone e senza nessuna tensione.

Swordfish: un german povero di emozioni, piatto e sbilanciato.

Petropoli: un gioco con un regolamento pieno di bug e neanche le banconote del taglio giusto per fare i resti.

Twilight Struggle: l'idea è buona, ma l'ho trovato troppo vincolato a quel risibile mazzo di carte.

Wiz-War: casuale e caciarone, talmente tanto da fare calma piatta.

Calciotto: un regolamento che m'ispirava quando l'ho letto, ma messo in pratica è una delusione unica, c'è in media un gol ogni due tiri di dado.

I'm the boss: il titolo di negoziazione meno vivace e più passivo abbia mai giocato. Peccato, perché l'autore è quello del capolavoro Acquire.

 

[Icarus]

Io spezzo la mia lancia contro Innovation: l'ho trovato inutilmente complicato e, unico tra i (numerosi) giochi che possiedo, non mi ha lasciato alcuna voglia di rigiocarlo!

Già.
Però l'idea delle icone non è male.

Confermo, ero stato attirato tantissimo anche io dalla meccanica del gioco e dall'utilizzo delle icone, l'apertura delle pile ecc...
Comprato e giocato e rimasto molto deluso dall'inutile complicatezza di alcuni punti del gioco e dallo sbilanciamento delle carte.

 

[redskin65]

Re: R: Quel gioco da stroncare...

I giochi che io stronco senza appello sono:
Small World
Egizia
Hawaii
Jamaica

Invece noi li abbiamo tutti e quattro e ci piacciono tutti!

Ma questo solo perché ogni scarrafone è bello a mamma sua!