GobCon Orte 2.0, Il Viaggio
Beh, che dire, per una GobCon iniziata non proprio sotto i migliori auspici, devo dire che sono molto soddisfatto... ma andiamo per ordine.
La mia GobCon inizia con una organizzazione meticolosa: memore dello stress accumulato nel viaggio in piedi in 2' classe della GobCon invernale, compro biglietti di 1' classe, prenotazione obbligatoria, sul IC il cui arrivo ad Orte il Venerdi' 18 e' previsto per le ore 20:30. Perfetto. Il giorno 11 Marzo ho gia' acquistato pagato i biglietti online, in modalita Ticketless, cosi' non devo nemmeno fermarmi a timbrare in stazione.
E' tutto pronto alle ore 17:00 di Venerdi' 18 Marzo: Keps e Niki che mi accompagnano in questa trasferta sono in ferie entrambi, e mi passano a prendere in ufficio alle 17:00 spaccate... organizzazione Svizzera. Ho memorizzato da 1 settimana l'orario del treno e so che parte alle 17:23. Fra 10 minuti saremo in stazione e Patrizia, la madre di Nicoletta, guida tranquilla e decisa verso la nostra meta.
"A che ora tornate Domenica?", chiede la cortese autista, gia' in fase organizzativa per il rientro... "Non c'e' problema" - dico io - "ho qui i biglietti e glielo dico subito"... Estraggo dalla tasca in cui sono stati riposte le stampe delle prenotazioni da una settimana e guardo... il primo foglio e' quello dell'andata e mentre sto per passare al foglio successivo, l'occhio dell'inconscio mi blocca su un particolare che subito non mi e' coscientemente apparente...
La voce di Niki dal sedile posteriore, che sta lurkando sulla mia spalla sinistra, esclama: "Monty, ma quel numero in alto e' per caso l'orario di partenza del treno di oggi?"... Immediatamente non realizzo nemmeno che si sta rivolgendo a me. Il paticolare che avevo notato prima sta mettendosi a fuoco, richiamato dall'osservazione di Nicoletta... Guardo nel punto indicatomi, e resto interdetto... ho organizzato tutto perfettamente e non c'e' modo che quell'orario sia corretto: devo aver invertito il foglio della andata con quello del ritorno... sfoglio le pagine, e le mie paure prendono forma, ed e' una forma che non mi piae per niente... L'orario di arrivo nella prenotazione e' quello giusto, ore 20:30; ci vengono a prendere e mangiamo tranquilli dopo un viaggio rilassante... NO, NO, non e' possibile. L'orario di partenza del treno indicata dal foglio sono le 16:53...!!! Guardo l'orologio, sono le 17:03 e siamo a 500 metri dalla stazione, con 1 semaforo ancora da superare ed un parcheggi da effettuare.
Mi volgo imbarazzato verso i passeggeri del mezzo di trasporto, e dico: "Ehm, credo di essere un idiota... ho memorizzato male l'orario di partenza ed a quanto e' scritto qui siamo gia' in ritardo di 10 minuti... ma tanto gli IC non sono mai puntuali... pensate fortemente ch e' in ritardo, e forse riusciamo a prenderlo lo stesso"...
Keps per un po' non dice nulla, forse per la presenza di Patrizia, sua suocera, a cui non vuole dare uno spettacolo di se "standard" ovvero di quello che "piange" ed "inveisce" contro i suoi amici per un nonnulla... ma in questo caso io sono piccolo piccolo, e se mi mettessero a testa in giu' dentro un formicaio di formiche cannibali starei zitto zitto per paura che arrivi un lupo a mangiarmi i coglioni... SONO UN IDIOTA...!!!
Ho memorizzato a cazzo l'orario di partenza del treno, e con i biglietti in tasca, non li ho mai piu' guardati fino al momento in cui qualcuno mi ha chiesto di estrarli... voglio morire... 37.50 Euro di biglietto si stanno volatilizzando sotto i miei occhi e gia' temo di dovermela fare in piedi come l'altra volta.
Patrizia non si perde d'animo, raggiunge la stazione e ci catapulta giu' dal mezzo senza pretendere nemmeno il saluto. Ci infiliamo in stazione come saette in una centrale elettrica, e volgiamo il capo al tabellone delle partenze... del nostro IC non c'e' traccia... e' arrivato e partito puntuale come il locale OSAKA - TOKYO. Ma porc... quando una cosa in Italia deve funzionare come al solito, mai che ti dia delle soddisfazioni... l'altra volta era in ritardo di 40 minuti...!!!
Guardo lo sportello informazioni, e' libero e sembra anche abitato da un senziente ben disposto a collaborare. Mi avvicino mesto e dico "Ho fatto un casino" tanto per impietosire un po' l'addetto. Rapidamente spiego l'accaduto, ed il buon uomo mi regala delle gioie. Il treno delle 17:39, puntualmente in arrivo di li a poco, va anch'esso in direzione Roma, e' un IC e quindi il suo tempo di percorrenza e' vicino a quello precedente, e forse riusciremo a non arrivare a notte fonda. Piccolo problema, non ferma a Orte. La fermata piu' vicina dove fare un cambio e' Chusi, dove abbiamo una coincidenza alle 21:01 (arrivo previsto del nostro treno ore 20:55) con una tolleranza per il cambio di ben 6 minuti... se questo ritarda un attimo siamo morti: il successivo e' alle 22:00 con arrivo previsto ad Orte alle 22:55.
OK, abbiamo tutti i dati, Keps mi guarda con l'insulto sulle labra, ma non proferisce parola, Nicoletta, artefice anch'essa in passato di exploit quale il mio, non accenna alcun commento. Ci portiamo sul binario e chiamo Sil per avvisare della mia demenza senile, e per organizzare un eventuale recupero in transito da parte di qualche altro partecipante a GobCon a Chiusi... "Vedremo cosa e' possibile fare" dice Sil "ma Chiusi e' a 100 Km a Nord di Orte, e non sara' facile riuscirci".
Il nostro treno arriva con 5 minuti di ritardo e gia' comincio a sudare... la ns coincidenza si e' risotta ad 1 minuto di margine. Saliamo e cerchiamo il capotreno, a cui io e Keps spieghiano prostrandoci la situazione, e lui ha pieta' di noi, trovandoci comunque 3 posti in prima senza alcun sovrapprezzo, informandoci pero' che dovremo pagare 8 Euro a testa per il cambio treno... io dico immediatamente che sono a mio carico, ed evito l'insulto emergente che stava per arrivare dalle labbra di Andrea.
Ci sistemiamo e ci rilassiamo. Poteva andare peggio. Passano 2:30 senza intoppi ed arriviamo a Chiusi. Guardiamo dal finestrino e vediamo un treno che ha tutta l'aria di essere il ns Regionale per Orte su un binario distante per raggiungere il quale e' necessario utilizzare il sottopassaggio... Sara' il nostro? Ci lanciamo come bufali impazziti nel tunnel del sottopassaggio e raggiungiamo una delle porte del treno che sta fischiando la partenza. Guardo il display sul binario e scopro che e' effettivamente il nostro.
La decisione e' questione di un attimo. Metto mano alla maniglia dello sportello e la tiro con la forza di uno che la voglia strappare dalla sua sede. Salgo e la tengo aperta, in quanto Keps, la Niki e altri 3 sfortunati come noi stanno ancora salendo le scale del sottopassaggio. Il treno fischia e sbuffa, e vedo una furia montante attraversare di corsa la carrozza nella mia direzione. E' il capotreno che viene ad accertarsi se siamo dei terroristi o semplicemente dei coglioni... Infatti esordisce con un "Ma siete impazziti? Non avete sentito il treno foschiare?". Certo che l'ho sentito, e' per questo che sto in mezzo alle porte ed impedisco al treno di partire... Spiegata la situazione, il capotreno escalama "Ah, ecco perche' siamo fermi da 10 minuti, forse aspettavamo voi..". Mentalmente ringrazio la professionalita' dei conduttori e capotreni delle FS e comincio a pensare che gli scioperi che fanno forse sono giustificati, visto che sono persone corrette e gentili che fanno di tutto per fare arrivare puntuali i treni e soddisfare la clientela... ma lo stato della rete ferroviaria non glielo permette. Comunque questo e' un altro discorso.
Ci sediamo ai nostri posti, in 2' classe in quanto non abbiamo ne tempo ne voglia di cercarci dei posti in prima. Il controllore non ci chiede i biglietti e noi non glieli facciao vedere, anche perche' senno' dovremmo pagare nuovamente la tratta Chiusi - Orte che con non e' coperta dai Ticketless.
Chiamo Sil e gli comunico che siamo sul treno della coincidenza e che saremo a Orte alle 22:00 spaccate. Lui organizza la raccolta e ci dice che saremo raggiunti in stazione da Ernesto che sta arrivando da Roma. Chiamo Ernesto, mi assicuro che lo sappia e gli dico che arriveremo puntuali... Ma chi diavolo e' Ernesto?
All'arrivo a Orte l'arcano e' svelato. Ernesto e' niente popo' di meno che Raven, un Goblin molto simpatico che conosciamo da tempo, che troviamo fuori dalla stazione di Orte pronto a raccoglierci. Raven e' accompagnato da Martino, uno strano essere dai capelli e barba rossi, che ci saluta con fare affabile.
Raccontiamo le nostre vicissitudini e ci ridiamo sopra. Di li a poco raggiungiamo l'Agriturismo Campo Antico e troviamo tutti a tavola. Ma Sil ci ha fatto tenere da parte la cena, e cosi' riusciamo anche a mangiare un pasto decente.
Che dire, sui Goblin si puo' sempre contare. Grazie Sil, Grazie Raven. Grazie Goblins.
Alla prossima per il feedback sulla GobCon 2.0