acidshampoo
Onnisciente
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Provato ieri in due giocatori.
Premetto: Marco Polo è uno dei miei giochi preferiti, sia in assoluto che fra i giochi di gestione risorse (dove per me gli autori italiani hanno una marcia in più quanto a divertimento). Quando ho saputo che Tascini e Luciani stavano lavorando a questo seguito sono stato molto contento. Ben venga una variazione sul tema di un gioco che amo e che intavolo spesso. Quando ho letto il regolamento e alcune opinioni mi sono invece un po' spaventato. Mi pareva di aver inteso di un gioco largo, che ti perdona molto più gli errori, con un'insalata di punti non lontana dai giochi di Feld.
Niente di più distante dalla realtà. L'ho provato e ogni pregiudizio negativo che m'ero fatto s'è volatilizzato. Dopo tutti i giochi che ho provato, faccio sempre più fatica ad entusiasmarmi per qualcosa, ma Marco Polo II mi ha lasciato galvanizzato. E' tutto quello che è Marco Polo ma di più. E intendo con un livello di gioco ulteriore, senza accrocchi strani e aggiunte forzate. E' appena più largo dell'originale, ma assolutamente non è un gioco che perdona. Anzi, i ragionamenti che devi fare sono ancora meno lineari che nell'originale e il gioco è sicuramente più per gamer.
Quasi tutte le nuove implementazioni mi sono piaciute. Ottima l'eterogeneità della mappa, con locazioni con carte e rendite, ma anche con spazi azione nativi e contratti. Idem per le due carte città disponibili per tutti che cambiano ogni turno e che rendono molto più varia, tattica e meno scriptata la fase del piazzamento dadi. Sensatissimo che ora per fare contratti tu debba viaggiare, idea simile al prototipo originale di Marco Polo che vinse il premio Archimede. Mi è piaciuto molto l'uso della giada, che poteva essere un banale jolly e invece serve per migliorare la raccolta delle risorse primarie, pagare certe tratte e, deprezzandola, usarla al posto di cammelli e monete. Molto più elegante come ci si muove su mappa, con i costi direttamente sulla stessa. Bella l'idea dei sigilli, che servono per attraversare tratti fluviali e marittimi e che ti danno pure loro una rendita, interlacciandosi oltretutto con degli spazi azione sulla mappa per sfruttarli al massimo. Ed è assolutamente agonistica e adrenalinica la corsa a metter case in città dai simboli diversi (si possono fare fino a 43 punti), cosa che ho veramente amato. In questo pure le carte obiettivo sono molto più invitanti e divertenti da realizzare rispetto a quelle dell'originale, che personalmente ho sempre trovato un po' mosce e demotivanti. Unico rimpianto: devo ammettere che mi è dispiaciuto un po' non ritrovare la griglia per la racconta delle risorse, ma poi ho capito che non era una scelta armonica col game design di questo titolo e quindi ben vengano i pacchetti di risorse variabili da turno a turno. Ah, inutile dire: spettacolari e assolutamente incisivi anche i nuovi personaggi da utilizzare.
Insomma, un titolo strapromosso che mi ha veramente esaltato e che non vedo l'ora di intavolare di nuovo. Se li giocassi oggi entrambi, non avrei dubbio nello scegliere questo rispetto all'originale (che comunque mi terrò stretto).
Premetto: Marco Polo è uno dei miei giochi preferiti, sia in assoluto che fra i giochi di gestione risorse (dove per me gli autori italiani hanno una marcia in più quanto a divertimento). Quando ho saputo che Tascini e Luciani stavano lavorando a questo seguito sono stato molto contento. Ben venga una variazione sul tema di un gioco che amo e che intavolo spesso. Quando ho letto il regolamento e alcune opinioni mi sono invece un po' spaventato. Mi pareva di aver inteso di un gioco largo, che ti perdona molto più gli errori, con un'insalata di punti non lontana dai giochi di Feld.
Niente di più distante dalla realtà. L'ho provato e ogni pregiudizio negativo che m'ero fatto s'è volatilizzato. Dopo tutti i giochi che ho provato, faccio sempre più fatica ad entusiasmarmi per qualcosa, ma Marco Polo II mi ha lasciato galvanizzato. E' tutto quello che è Marco Polo ma di più. E intendo con un livello di gioco ulteriore, senza accrocchi strani e aggiunte forzate. E' appena più largo dell'originale, ma assolutamente non è un gioco che perdona. Anzi, i ragionamenti che devi fare sono ancora meno lineari che nell'originale e il gioco è sicuramente più per gamer.
Quasi tutte le nuove implementazioni mi sono piaciute. Ottima l'eterogeneità della mappa, con locazioni con carte e rendite, ma anche con spazi azione nativi e contratti. Idem per le due carte città disponibili per tutti che cambiano ogni turno e che rendono molto più varia, tattica e meno scriptata la fase del piazzamento dadi. Sensatissimo che ora per fare contratti tu debba viaggiare, idea simile al prototipo originale di Marco Polo che vinse il premio Archimede. Mi è piaciuto molto l'uso della giada, che poteva essere un banale jolly e invece serve per migliorare la raccolta delle risorse primarie, pagare certe tratte e, deprezzandola, usarla al posto di cammelli e monete. Molto più elegante come ci si muove su mappa, con i costi direttamente sulla stessa. Bella l'idea dei sigilli, che servono per attraversare tratti fluviali e marittimi e che ti danno pure loro una rendita, interlacciandosi oltretutto con degli spazi azione sulla mappa per sfruttarli al massimo. Ed è assolutamente agonistica e adrenalinica la corsa a metter case in città dai simboli diversi (si possono fare fino a 43 punti), cosa che ho veramente amato. In questo pure le carte obiettivo sono molto più invitanti e divertenti da realizzare rispetto a quelle dell'originale, che personalmente ho sempre trovato un po' mosce e demotivanti. Unico rimpianto: devo ammettere che mi è dispiaciuto un po' non ritrovare la griglia per la racconta delle risorse, ma poi ho capito che non era una scelta armonica col game design di questo titolo e quindi ben vengano i pacchetti di risorse variabili da turno a turno. Ah, inutile dire: spettacolari e assolutamente incisivi anche i nuovi personaggi da utilizzare.
Insomma, un titolo strapromosso che mi ha veramente esaltato e che non vedo l'ora di intavolare di nuovo. Se li giocassi oggi entrambi, non avrei dubbio nello scegliere questo rispetto all'originale (che comunque mi terrò stretto).