Scusate se ripesco questo topic dopo mesi e se mi dilungo, ma ho un particolare interesse per l'argomento. Mi ero imbattuto in questa discussione settimane fa proprio mentre cercavo informazioni specifiche sulle varie edizioni.
Sono un novizio su Lovecraft e sono in procinto di buttarmi a capofitto nelle sue opere, ma così come faccio per ogni autore cerco sempre di arrivare a quelle che potenzialmente potrebbero essere le migliori edizioni (italiane), quindi quelle più complete e possibilmente con la traduzione migliore.
Nel caso in questione, tempo fa avevo acquistato il volumone Mondadori "Tutti i racconti", la prima edizione mi pare del 2016 o 2017. Come contenuti devo dire che si presenta indubbiamente come la più ricca, tra introduzione, biografia, saggi, appendici: solo queste ultime, che comprendono le note e le fonti dei racconti, e la cronologia fittizia della lore lovecraftiana, valgono il prezzo del prodotto.
Sull'accuratezza delle traduzioni sono però molto più rigido e scrupoloso, e ho dovuto constatare che già a partire dai titoli dei singoli racconti l'edizione Mondadori mi è parsa un po' deficitaria. Volendo approfondire, mi sono armato di pazienza e ho fatto un triplo confronto tra Mondadori / Fanucci (2020) / Originale, comparando le prime pagine, parola per parola, dei racconti Dagon e Alle Montagne della Follia: il risultato, su quel poco che ho analizzato, è nettamente a favore dell'edizione Fanucci.
La Mondadori spesso omette parole, oppure al contrario allunga frasi oltre il necessario, o ancora sbaglia persino termini. La Fanucci di tanto in tanto omette o semplifica, ma in maniera decisamente più innocua, poiché nel complesso ho riscontrato molta più cura e attenzione nel mantenere attinenza con il testo originale.
Faccio un esempio per chiarire meglio, con il primo paragrafo di Alle Montagne della Follia, in particolare la frase che metto in grassetto:
ORIGINALE: << It is altogether against my will that I tell my reasons for opposing this contemplated invasion of the antarctic—with its vast fossil-hunt and its wholesale boring and melting of the ancient ice-cap—and I am the more reluctant because my warning may be in vain >>
MONDADORI: << Contro la mia volontà, dunque, esporrò i motivi per i quali mi oppongo alla prevista invasione dell'Antartico e in particolare alla ricerca di fossili su larga scala, alla fusione delle antiche calotte polari e all'interruzione della sterminata monotonia di quelle regioni. La mia riluttanza è acuita dalla consapevolezza che, con tutta probabilità, i miei avvertimenti cadranno nel vuoto. >>
FANUCCI: << Contro la mia volontà spiegherò le ragioni pr cui mi oppongo a quest'invasione programmata dell'Antartico - con la conseguente ricerca su vasta scala di fossili, le perforazioni indiscriminate e lo scioglimento dell'antica calotta di ghiaccio - e sono ancor più riluttante al pensiero che i miei moniti potrebbero risultare vani.>>
Il termine "boring" nella sua accezione primaria si traduce chiaramente con noioso o monotono, ma Lovecraft in questo contesto lo utilizzava nella sua declinazione di stampo geologico, ovvero "perforatura, perforazione (della roccia)". La traduzione di Lippi ha travisato il senso, riportando una frase totalmente estranea (e abbastanza priva di senso) al testo inglese; a questo si aggiunge la punteggiatura cambiata e un inutile appesantimento dell'ultima frase, resa più pomposa dell'originale.
Ora, magari allargando il confronto ad altri racconti il risultato poteva essere meno scontato, ma già su soli due racconti aver riscontrato svariate magagne nella Mondadori (alle quali si aggiungono, come dicevo, i titoli liberamente reinterpretati) mi ha fatto vacillare sulla qualità filologica dell'edizione. Non metto in dubbio il gran lavoro fatto da Lippi negli anni, ma a questo punto mi sento di dire che l'altrettanto valida supervisione di Pagetti (pure lui grande cultore dell'autore di Providence, e anche lui avvalsosi delle ricerche di ST Joshi) ha prodotto un lavoro che si potrebbe qualificare attualmente come il migliore sul mercato italiano, proprio grazie a queste traduzioni.
Non ricordavo i nomi dei traduttori del libro Fanucci, ma ho trovato questa descrizione sulla pagina Facebook "Electric Lovecraft" che ha recensito il volume all'uscita: ...si avvale di alcune tra le migliori traduzioni apparse in Italia (Susanna Bini e Roberta Rambelli, riprese dagli storici volumi Fanucci), oltre a traduzioni nuove che, a un primo esame sommario, paiono anch'esse orientate alla fedeltà al testo originale (De Feo, Di Chiara, Rossi, Mastroddi, Marich et c.), propria delle succitate Maestre.
Ora, quel "traduzioni riprese dagli storici volumi Fanucci" mi fa storcere il naso perché magari proprio su racconti che non ho avuto modo di analizzare potrei ritrovarmi testi vetusti, ma voglio sperare che magari siano state un po' rinfrescate o che non siano in quantità tale da rendere il volume nel complesso obsoleto. In tal senso, se qualcuno di voi in questi mesi ha avuto modo di acquistare o dare un'occhiata al libro, sarebbe prezioso avere ulteriori feedback di prima mano.
Concludo la disamina confermando l'assenza, purtroppo, del racconto "The Shunned House" nel libro Fanucci (mi pare sia l'unico mancante rispetto all'edizione Mondadori, ma forse mi è sfuggito anche qualche racconto scritto in collaborazione o sotto pseudonimo), e riepilogando i pro e i contro delle due edizioni tirerei così le somme:
FANUCCI
Pro:
- traduzioni nuove e più accurate
- volume rilegato con copertina rigida * (e sovracoperta)
- suddivisione delle opere per cicli
Contro:
- assenza del racconto The Shunned House
- pochi contenuti extra e approfondimenti
MONDADORI
Pro:
- comparto redazionale vastissimo
- bibliografia completa
- ordine cronologico di tutti i racconti
Contro:
- traduzioni di titoli e racconti da rivedere
- rilegatura flessibile inadeguata *
Al netto di quanto scritto finora, mi sto convincendo che un patito di Lovecraft forse dovrebbe possedere entrambe queste edizioni, perché per motivi differenti e complementari sono il compromesso ideale per avere una raccolta integrale, esaustiva e ricca sulla narrativa in prosa di HPL. Non conosco l'edizione Newton-Compton, ma in base ad alcuni resoconti, anche dai vostri post, mi pare che perda facilmente il confronto su vari aspetti (fermo restando che anche quell'edizione vanta curatori di prestigio).
Comunque in attesa di conferme o smentite da parte vostra, per ora se proprio dovessi indicare un solo titolo direi che chi come me vuole cominciare Lovecraft forse ha qualche motivo in più per preferire il libro Fanucci.
* altro aspetto fondamentale quello della rilegatura, perché con questa foliazione importante un volume flessibile non resiste alla lunga (e infatti il mio libro Mondadori ha già il dorso che si sta deformando a causa del peso delle pagine...).