Davvero felice di aver scoperto l autore e questo bellissimo romanzo. Tra velati misteri il libro mostra e caratterizza modi di pensare e vivere di un 1958 Texano, spaziando tra adolescenza, tensioni razziali, violenza su minori e donne. I misteri rimangono un sottofondo, anche se sono stati i momenti più carichi di tensione durante la lettura, fino ad un finale con un confuso osso che vorrei dimenticare.
"La gente di colore stava al suo posto,
le donne lo stesso e Gay significava ancora allegro e spensierato”, così comincia nella beata ignoranza l’estate del giovane protagonista. Godeva della punizione della sorella. Invidiava le sue molte amicizie e non si preoccupava ancora tanto delle cinghiate che avrebbe preso il suo amico quanto che sarebbe rimasto con nessuno con cui giocare. Suo padre gli spiega che Rosy è “diversa”, quando la vuole invitare al cinema, ed è diversa perché è nera, come se ci fosse qualcosa da capire, insieme a "certe donne non sanno stare al loro posto”. Sono frasi come questa a colpirmi di più insieme alla triste consapevolezza di Richard che suo padre faccia bene a picchiarlo, "altrimenti cresceresti sfacciato", senza che abbia nessuna tutela o aiuto, e la sua presunta fine è un altrettanta toccante conclusione, "non ce l'ha fatta a superare la sottile linea scura che separa il male dal bene e ha ceduto all'indifferenza del suo miglior amico”. Un romanzo puro e semplice seppure non racconti niente di semplice o scontato.
Personaggio Preferito Buster, ma in particolare l’insieme delle conversazioni con Stanley, sempre coinvolgenti e ricche.
Citazione Preferita “Più a lungo vivi, più ti accorgi che la vita è tutta una gigantesca coincidenza....l’unica cosa da tenere a mente è di godersela, la vita, perché carne e polvere, al tirar le somme, finiscono per rivelarsi la stessa cosa.”