Lettura decisamente pesante, si pesante.
Dopo le prime righe ho pensato: no! un emulo di Fabio Volo... senza la capacità narrativa (del primo) Fabio Volo. ("Esco a fare due passi" è la versione
scritta bene di In Viaggio con Lloyd, e cmq pure quella ... insomma bisogna essere allegri per mettersi a leggerla).
Prima impressione pessima insomma, che purtroppo è andata peggiorando.
L'autore inventa metafore simpatiche pero' poi esce subito dal contesto giocando (male) con le parole (manco fosse Pinketts). Ne risulta una narrazione non-sense o forse peggio: una non-narrazione.
Durante ogni capitolo ci siamo interrogati sul "Cosa". Sul dove. Sul
"Quanto stiamo andanto in questa Terra" purtroppo senza una risposta (che pero' sarebbe sbagliata).
Lloyd c'è stato subito antipatico, ma l'autore forse peggio, spesso preoccupato piu' di parlarci bene di se stesso che di intrattenerci con un qualcosa che non fosse gli aforismi di facebook.
Si capisce che gli riesce meglio il "breve" e che forse per un romanzo non è ancora pronto. Sicuramente con questo fallisce in pieno.
MAI MAI MAI (scorderai l'attimo, la terra che tremò... ah no!) MAI, dicevo, ricordo un libro che a poche pagine dalla fine mi abbia fatto venire TANTA voglia di chiuderlo e dimenticarlo.
Non l'ho fatto solo per il gruppo e perchè leggevo io
SENZA DUBBIO IL PEGGIOR LIBRO IN ASSOLUTO LETTO INSIEME.
Non riesco a salvarne niente, nemmeno l'edizione scicchettosa: perchè mi ricorda ancora di piu' che quando c'è tanta "apparenza" forse manca il contenuto.
Pessimo.
NON CONSIGLIATO, un libro che visti i refusi e i congiuntivi sbagliati forse non è stato letto
manco dall'editore. E ho detto tutto.