Re: [IMPRESSIONI] Il Signore degli Anelli - Viaggi nella Ter
Giocato sabato, domenica e lunedì le prime tre avventure. 3 giocatori al tavolo (dovevamo essere in 5, ma il periodo di Pasqua ha inciso :triste: ): Aragorn/Cacciatore, Gimli/Guardiano e Legolas/Apripista.
La prima l'abbiamo vinta per un soffio grazie a una carta paura
,
col tracciato minaccia a 63 su 64 :Straeyes:
La seconda, invece, abbiamo perso. Il mio Legolas/Apripista ha "aperto" troppo le piste
col risultato di trovarsi spesso solo e in inferiorità numerica. Sono riuscito a sfangare una prova Ultimo Sforzo, ma non la seconda causata da un clamoroso colpo di scena :Straeyes: Risultato? Legolas ko e partita persa :bua:
Terza partita vinta. Mappa molto ampia e viariegata, tanti segnalini ricerca, tanti nemici, ma più consapevolezza da parte nostra e ottima sinergia fra ruoli e abilità, che ci ha spinto a cooperare e pianificare con molta attenzione.
Insomma, dopo queste prime tre avventure, le impressioni sono state estremamente positive :approva:
A fronte di un inizio un po' titubante, colpa della mia spiegazione figlia della pigrizia (ho contato troppo sulle analogie di gameplay fra questo e Le Case della Follia, limitandomi a illustrare la sola meccanica del mazzo in sostituzione dei dadi), il gioco è corso via fluido, senza tempi morti e incalzante. L'app è davvero strepitosa (abbiamo usato un iPad Pro 12.9" 2018) e integrata in maniera perfetta con le meccaniche di gioco. Rispetto a Le Case della Follia, nonostante resti comunque fondamentale, è meno invasiva. Si guardano più le tessere della mappa e le miniature che lo schermo del tablet, si studiano i percorsi, si calcolano gittate e si pianifica che è un piacere.
Sembra ottima anche la variabilità e il sistema procedurale studiato per rendere sempre diverse le partite. Prima di mettere le mani sul gioco, l'ho visto in azione alla Play, l'ho visto girare in un paio di playthrough e ho giochicchiato con l'app su Steam o poi sull'iPad. Ogni volta la mappa è risultata essere sempre diversa, così come la posizione dei tokens ricerca/minaccia e persona. La cosa va approfondita, ovvio, ma sembra davvero garantire molto molta variabilità.
I combattimenti sono rapidi e brutali, ben pimpati dalle abilità che possono arrivare a produrre combo devastanti da 10-12 danni :twisted:
Molto bella anche la gestione del mazzo e relativo mini deck building. Rispetto ai dadi si ha un controllo maggiore e, grazie a poteri e abilità, più flessibilità e possibilità di pianificare. Stiamo sempre parlando di un American e l'alea è sempre in agguato, così come la tattica che prevarica la strategia, eh, ma la soddisfazione di inanellare combo è davvero appagante e anche quando va male abbiamo sempre avuto la sensazione di aver sbagliato noi e non di essere in balia del fato capriccioso.
Materiali più che buoni, se non ottimi. Miniature molto dettagliate e ispirate, anche se lo stile un po' deformed/caricaturale della FFG potrebbe non piacere a tutti. Lancia a favore anche delle tiles: i bordi bianchi sono funzionali e aiutano la visione d'insieme quando la mappa cresce durante l'esplorazione. Le tessere della mappa da battaglia sono, invece, molto scarne, anche con l'ausilio dei tokens terreno in dotazione. Niente che pregiudichi la partita, ma noi abbiamo sentito la necessità di pimpare un po' l'ambiente, usando materiali da altri giochi (nello specifico: D&D Un'Avventura Fantasy e Zombicide Black Plague). Sotto questo aspetto, quindi, si poteva fare qualcosina in più, visto anche il prezzo, prendendo spunto da giochi come il vecchio Hero Quest o Dungeon Saga.
Qualche critica, al momento, mi sento di muoverla a tutta la parte "loot" del gioco, praticamente inesistente. A parte l'equipaggiamento iniziale, in queste tre avventure abbiamo trovato solo 2 oggetti e ottenuto due carte Titolo. Delusione totale, a esempio, quando il nostro Aragorn ha avuto la meglio su di un forziere gigante, trovando all'interno solo cianfrusaglie che si sono trasformate in un tokens ispirazione e nell'azione Scoprire 6 :-/ Niente spade, elmi, corazze, elisir... deludente a dir poco.
Altra criticità è il tema. Da estimatori de Il Signore degli Anelli, abbiamo sentito poco l'appartenenza all'universo creato da Tolkien. Ci è sembrato tutto molto generico, nonostante nomi e riferimenti vari, abbiamo avuto la sensazione di essere in un qualsiasi mondo fantasy. Sotto questo punto di vista Le Case della Follia funziona molto meglio, con l'universo di Lovecraft, unito all'ottimo lore creato dalla FFG, che coinvolge e immedesima di più. Vista l'enorme potenzialità del gioco, ci sarebbe stato benissimo qualcosa di diverso. Tutti noi, dopo queste prime tre avventure, abbiamo pensato la stessa cosa: Fallout. Questo doveva essere il suo gioco :sisi:
Al di là di queste mere impressioni personali, questo Viaggi nella Terra di Mezzo è stato davvero una bellissima sorpresa. Teso, veloce (le avventure esplorazione portate a casa in circa due ore, mentre il tipo Battaglia in poco più di un'ora), fluido e divertente.