La verità è che i giocatori (quelli che alimentano il mercato, cioè quelli che comprano tanto, e possibilmente quelli con 100+ giochi in casa) piangono miseria, si lamentano che i giochi costano, *eppure* guardacaso continuano a comprarli.
E per lo più lo fanno dietro motivazioni discutibili del tipo "eh ma c'è chi ste cifre se le sput*ana in ristoranti/cinema/discoteche ecc.". Il motivo vero del prezzo dei giochi, sospetto, è che in realtà sono piccoli beni "di lusso", dunque chi li acquista generalmente non ha problemi di soldi; che non vuol dire necessariamente che sia ricco, ma semplicemente che può permettersi di spendere una parte consistente dello stipendio in pezzi di cartone, legno e plastica. E finchè rimarrà "benestante" continuerà ad acquistarli, semplicemente perchè gli va di farlo e lo fa stare bene; magari invece di 40 o 20 all'anno ne prende 30 o 15, ma l'andazzo rimane. Tutto il resto è fuffa, e alla grande. Il prezzo non conta, o conta poco: conta solo l'hype, la scimmia, il fanatismo.
Due esempi recenti emblematici, oltre al già citato 7 Wonders: Dreadfleet e, soprattutto, Le case della follia.
Il giorno in cui il grosso dei giocatori non sarà più così "benestante", il mercato dei giochi cambierà. Prima, continueranno a esserci post come questi, in cui si leggono tante belle cose e tante opinioni ragionate...finchè non esce l'ennesimo gioco hypatissimo che costa 50 euro per 4 pezzi di legno e cartone, che "sì è una ladrata, ma lo DEVO avere".