Nell'ultimo mese ho giocato poco, qualcosina riproposto in solitaria, tutta (o quasi) roba ben fatta anche in questa modalità:
- Carnegie,


2 partite al livello più difficile, una persa di 9 PV e l'altra vinta con lo stesso scarto, tra l'altro con Andrew a fare un punteggio quasi identico. Ero lì lì per metterlo in vendita, dopo averlo sfruttato con qualche ulteriore partita in multiplayer (più per questione etica visto che non amo avere il faccione di Carnegie in casa), ma il gioco mi piace veramente tanto.
- Cooper Island,


Level 3 - su 4 -, grande vittoria 37 a 35, tostissimi iragionamenti per fare incastrare tutte le mosse e propio per questo è un titolo molto appagante.
- Under Falling Skies, 

ho scoperto il
generatore di scenari che tanto mi auspicavo venisse creato, adesso devo solo capire il mio livello per calibrarlo. A difficoltà 2 con 2 personaggi già ho avuto qualche problema ad averla vinta... ma ci sono riuscito.
- Endeavor: Deep Sea,

una finalmente piacevole esperienza in questa modalità, dopo tante delusioni, nella settima missione ho raggiunto 6 obiettivi su 7, con l'en plein nemmeno così irragiungibile. Peccato che con l'esprienza successiva alla missione 8 sono riemerisi i soliti problemi: casualità spropositata per una modalità già difficile di suo conto e poco senso in certi obiettivi giocati in solitario.
- Sleeping Gods,



finita la prima campagna con un risultato pessimo - 4 totem -, minimo sindacale per sbloccare carte nella prossima. Ho giocato male perché ho capito tardi che non era il caso di accumulare troppe quest ed esplorare tutto, ma è meglio viaggiare lontano e raggiungere i luoghi d'interesse per completare gli obiettivi più importanti. In ogni caso, mi sono divertito e questo grande libro-gioco da tavolo con tanto di plancia e token è qualcosa di monumentale, l'unico titolo al quale mi sento di accostarlo per maestosità è Glomhaven. Non ho percepito tutta questa frustrazione che leggevo qua e là online, anche perché se si esclude il pessimo risultato in termini di PV, non sono mai morto e non ho faticato negli scontri coi nemici. L'unico appunto negativo, riguarda la mancanza di precisione, a volte al limite del fuorviante, nella descrizione dei luoghi delle quest, avrei preferito indicazioni più dettagliate perché è troppo facile perdere tempo per nulla. In ogni caso, è qualcosa che non toglierò dal mio scaffale, se non per giocare nuove campagne, probabilmente dopo aver rigiocato a Primeval Peril, che a questo punto conto di sfruttare e rivendere perché quando hai il gioco vero, diventa poco utile avere anche la copia sbiadita giocabile solo per un numero limitato di "run".
Qualche titolo col gruppo o in associazione:
- Agricola 


in 3, col supercampione, già tra i primissimi - ai tempi - in elo su Boiteajeux, che chiaramente ci asfalta (lui sopra i 50, io a 8 di distacco, 31 il terzo) nonostante le carte della nuova edizione siano molto diverse, rimango comunque soddisfatto di come ho impostato la partita, e sono sempre fiero quando non prendo penalitâ di nessun genere.
- Aeterna in 3, gioco piacevole ma che non scalerà di sicuro le mie preferenze, diciamo che tra tutti i giochi che escono ogni anno, non sufficienti qualità per emergere, insomma un gioco come tanti.
- Antiquity 


in 4, già citato in un precedente post, capolavoro assoluto ma troppo difficile da intavolare con frequanza.
- Expeditions 

in 5 , a leggere prima le impressioni qua in Tana, mi sarei rifiutato di giocarlo a tavolo completo, oltretutto io sono un po' fissato con l'idea di giocare i titoli al loro "best". La mia impressione sarà falsata da questo e dal fatto che ho giocato per quinto senza compensazioni nella scelta delle carte iniziali (aveva poco senso alla prima partita per tutti), ma è si è trattata di un'esperienza snervante e che non ho nessuna intenzione di ripetere. Partendo da 5 ho visto il primo "lavoratore" al terzo giro e quindi con un handicap rispetto a chi ha sfruttato subito le azioni extra delle proprie carte, la partita si è protratta per più di 2 ore (spiegazione esclusa) con alcuni obiettivi "stella" che sembravano irraggiungibili e una progressione così lenta da annoiare. Se a questo aggiungi la frustrazione per vedersi sistematicamente fregare l'azione ottimale e dover ritornare a studiare la mappa al proprio turno (quindi downtime), e l'epilogo che regala un'azione in più a chi chiude, il quale già aveva avuto il vantaggio di essere secondo nell'ordine di turno...

... e, toh, vince di 2 PV. Negli ultimi anni ero diventato un giocatore abbastanza "zen", ma questo Expeditions mi ha fatto sclerare, di Expedition per me c'è e ci sarà solo Northwest Passage.
- Sea, Salt & Paper 
in 3, nell'attesa di completare un tavolo, partita non finita ma sempre bellino, anche così per un intermezzo.
- Snow Tails in 3,



prima partita... ma quanto è coinvolgente, 2 regole e tanto divertimento, giocarlo dopo Expeditions mi fa pensare che buona parte delle cose inutilmente complicate che escono oggi andrebbero ignorate bellamente.
Ah, ho dato paga a tutti.
Qualche partita domestica (e non solo) con la mia primogenita:
- Quoridor, 4 partite, per metà delle volte esco sconfitto, il gioco è bello ma gli astratti (...con questo livello di astrazione, per me basta poco ad immedesimarmi) non fanno per me, ho bisogno di un tema anche solo marginale.
- Il Piccolo Principe: Costruiscimi un pianeta,



ormai è diventato un must e dopo molte partite lo rigioco sempre con piacere
- Viaggio nella Terra del Sole,



grazie
@gaborambo , penso di averlo scoperto in un tuo post, è piaciuto tanto a mia figlia. Al terzo tentativo abbiamo già vinto, tutto farina del suo sacco, a 5 anni e mezzo già si destreggia con giochi più complicati di questo bel libro. Abbiamo adorato le illustrazioni e anche la storia è piacevolissima, credo che qualche partita possa ancora garantircela, vorremo vincere anche con il bambino raccoglitore e la sorellona mascherata, poi lo mettere via in attesa della piccola di casa.
Leggenda:

apprezzamento, da 1 a 3

contrarietà, da 1 a 3

solo per Agricola