Ale Friend
Maestro





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Provato Tales of Arabian Nights. Impressioni a caldo.
Voto 20/10 (l'aspettativa era da 9 - edit)
Lo storytelling definitivo. Above & below non esiste, Sherlock Holmes sbiadisce. Più divertimento e flusso di storia che in un gdr. Aspettative alte, superate di troppo.
È IL GIOCO UNIVERSALE. Mi spiego. Ci sono giochi che richiedono il giusto gruppo. Questo è il gioco che FARÀ DI OGNI GRUPPO QUELLO GIUSTO. Dixit impalla alcune persone, Nome in Codice è a volte difficile, Sherlock Holmes richiede tempo, appunti e impegno e non è rigiocabile nei vari casi.
Qua tutte le difficoltà scompaiono, sono sciolte alla sorgente. Le regole sono sposta pedine tira alcuni dadi pesca alcune carte. E OGNI VOLTA SCEGLI DI FARE LA COSA CHE PIÙ TI AFFASCINA IN QUEL MOMENTO. E FALLA.
Un mondo fantastico dalle potenzialità inesauribili, combinazioni incalcolabili (300 pagine di storie in 2000 paragrafi con differenti risvolti in base alle abilità, status sfighe e colpi di fortuna sempre diversi dati dalle carte, luoghi leggendari, ordini di incastro diversi degli eventi, incontri suddivisi in quindici classi ciascuna con dieci reazioni circa per classe...)
Tales of the arabian nights vi farà dimenticare che esistono condizioni di vittoria, vi butterete in ciò che amate fare e vivrete una storia, MOLTO più ampia e imprevedibile di quanto accada in tanti gdr. Affiorano gag, scene surreali, momenti epici, sfighe eclatanti, colpi di fortuna degni di una fiaba.
Prendetelo. Giocatelo. Io ho viaggiato durante la partita. Ho visto flotte da guerra, montagne percorse da truffatori, vecchiette caritatevoli portare cibo a poveri bambini, terre selvagge in cui studiare bestie orientali. In due ore abbiamo viaggiato per il mondo. Una esperienza inaudita.
Quando aprirete la scatola, ricordate che ogni volta non aprite un gioco. Aprite lo scrigno delle meraviglie.
Per chi ama la fantasia, questo è IL VOSTRO gioco.
Edit - il gioco per com'è costruito è perfetto. Naturalmente rapportato a un super light immersivo il cui scopo è farti VIAGGIARE.
Mercoledì a Dal Tenda... serve dirlo?
Voto 20/10 (l'aspettativa era da 9 - edit)
Lo storytelling definitivo. Above & below non esiste, Sherlock Holmes sbiadisce. Più divertimento e flusso di storia che in un gdr. Aspettative alte, superate di troppo.
È IL GIOCO UNIVERSALE. Mi spiego. Ci sono giochi che richiedono il giusto gruppo. Questo è il gioco che FARÀ DI OGNI GRUPPO QUELLO GIUSTO. Dixit impalla alcune persone, Nome in Codice è a volte difficile, Sherlock Holmes richiede tempo, appunti e impegno e non è rigiocabile nei vari casi.
Qua tutte le difficoltà scompaiono, sono sciolte alla sorgente. Le regole sono sposta pedine tira alcuni dadi pesca alcune carte. E OGNI VOLTA SCEGLI DI FARE LA COSA CHE PIÙ TI AFFASCINA IN QUEL MOMENTO. E FALLA.
Un mondo fantastico dalle potenzialità inesauribili, combinazioni incalcolabili (300 pagine di storie in 2000 paragrafi con differenti risvolti in base alle abilità, status sfighe e colpi di fortuna sempre diversi dati dalle carte, luoghi leggendari, ordini di incastro diversi degli eventi, incontri suddivisi in quindici classi ciascuna con dieci reazioni circa per classe...)
Tales of the arabian nights vi farà dimenticare che esistono condizioni di vittoria, vi butterete in ciò che amate fare e vivrete una storia, MOLTO più ampia e imprevedibile di quanto accada in tanti gdr. Affiorano gag, scene surreali, momenti epici, sfighe eclatanti, colpi di fortuna degni di una fiaba.
Prendetelo. Giocatelo. Io ho viaggiato durante la partita. Ho visto flotte da guerra, montagne percorse da truffatori, vecchiette caritatevoli portare cibo a poveri bambini, terre selvagge in cui studiare bestie orientali. In due ore abbiamo viaggiato per il mondo. Una esperienza inaudita.
Quando aprirete la scatola, ricordate che ogni volta non aprite un gioco. Aprite lo scrigno delle meraviglie.
Per chi ama la fantasia, questo è IL VOSTRO gioco.
Edit - il gioco per com'è costruito è perfetto. Naturalmente rapportato a un super light immersivo il cui scopo è farti VIAGGIARE.
Mercoledì a Dal Tenda... serve dirlo?