Mi son reso conto che non scrivevo qua da novembre, preso un po' dallo sconforto della situazione. A qualcosa nel mentre s'è giocato (a breve Simona verrà beatificata), per cui ecco un report dei vari titoli, per tirarmi su il morale ludico
50 CLUES: fatta tutta la trilogia, enigmi alla fine ben fatti e sfidanti (solo qualcuno da mandare a quel paese chi l'ha pensato), la storia intrigante ma, a conti fatti, non è che alla fine ci sia una conclusione chiarissima della faccenda (mi sa che arriverà una nuova trilogia tra pochi mesi). Certi passaggi sono belli pesantucci, non per tutti.
MICROMACRO: la mappona della città riempie quasi il tavolo e a volte ci si sdraia sopra per trovare certi passaggi. Estremamente divertente nella sua semplicità - i primi casi son davvero di una rapidità incredibile - ci siamo lasciati gli ultimi casi per un pomeriggio senza pretese, poi la mappa verrà incorniciata. Mooolto bellino.
SPLENDOR MARVEL: me l'ha regalato il Magio per Natale, con Simona lo stiamo spolpando (siamo arrivati a farci una 25ina di partite). Abbiamo molto gradito la nuova tesserina Avengers che passa di proprietà; i disegni sono un valore aggiunto.
AZUL: c'è poco da dire, sebbene a suo tempo m'avesse stancato per le troppe partite fatte lo trovo sempre un signor gioco.
CARCASSONNE MARI DEL SUD: mi sa che l'ho fatto giocare a Simona prima del Carcassonne base, è il preferito di casa e ogni tanto torna sul tavolo. A quanto ho letto è forse il migliore degli spin-off di Carcassonne, per cui ho lasciato perdere gli altri in partenza. Ce ne sono altri di particolarmente gradevoli?
BANANAGRAMS: anche qua, un gioco che non mi stanca mai, super versatile.
BLACK SONATA: meh. Ho trovato la parte degli spostamenti un po' noiosetta e solo una rottura di scatole per arrivare alla parte deduttiva. A fine partita abbiamo preso le carte e ci siamo messi a far le deduzioni soltanto, m'è parso che finché non escono certe combinazioni (e le carte arrivano a caso) poco puoi dedurre. Boh, è rimasto là.
SANTORINI: la signora non era stata piacevolmente colpita al primo tentativo, a distanza di mesi e mesi ci abbiamo riprovato. È andata un po' meglio ma non ha sfondato, peccato perché a me piace un sacchissimo. L'espansione resta là in attesa di ospiti in casa che apprezzino il titolo.
DRAGON CASTLE: rimasto nel dimenticatoio per tanto tempo, anche ingiustamente. Fa la sua porca figura al tavolo, con le carte ha la sua variabilità ed ecco, vorrei proporlo più spesso.
SCHOTTEN TOTTEN: una partita tira l'altra, con ribaltamenti di situazione che nemmeno Borghese. Ancora da provare le carte coi poteri, ancora il base ha qualcosa da darci.
VICTORIAN MASTERMINDS: preso in mega-offerta, un gioco ultra pimpato per quel che è. Qualche spunto simpatico ma poco più.
PENNY PAPERS: SKULL ISLAND: meno immediato rispetto ad altri roll'n'write, non è rimasto particolarmente nei nostri cuori.
MOUNTAIN GOATS - SEQUOIA - GPS: scatoline piccine, kickstarter figli del Gotcha. Solo l'ultimo è una mezza sòla, gli altri due sono fillerini simpatici (Sequoia forse vince anche sulle capre). Molto bellini da vedere.
BITES: troppo bellino da vedere, è il fratello maggiore dei giochini di cui sopra. Peccato che poi sia un giochino-ino-ino
DEEP VENTS: ne ho parlato estensivamente nella
recensione, basta non fermarsi alla prima partita (per via delle icone barocche) e ci si ritrova con un giochetto bastardissimo. Simona lo odia, per cui anche qua aspetto il ritorno di ospiti agguerriti.
DECKSCAPE - DECKTECTIVE: ecco, qua devo sbrigarmi a finire le recensioni dei due nuovi capitoli ma... tanta roba entrambi, i migliori per quel che riguarda le rispettive due serie a mio avviso.
ORBIS: anche lui preso in offerta, visto che i piazzamenti tessere vanno forte in casa. Gioco senza infamia e senza lode, con Simona incazzatissima per i vincoli di piazzamento e troppe tessere che le hanno dato malus a fine partita
MY CITY: non c'ho creduto nemmeno io, abbiamo fatto TUTTA la campagna legacy del gioco! 24 partite per un titolo di piazzamento polimini del signor Knizia, l'ho trovato ben congegnato e con belle trovate in corsa, solitamente. Il piazzamento in contemporanea delle tessere rende le partite molto rapide (lo abbiamo finito in 5 pomeriggi, a memoria, con 6 partite assieme in certi casi), di fatto è quasi un solitario di gruppo ma, avendo le plance e tessere che con le partite vanno diversificandosi, capita di commentare al tavolo cosa si fa o quale sfiga di piazzamento s'è subita. Non so se e quanto rivedrà il tavolo nella versione "base" non legacy, mi mancheranno certi passaggi!
LANTERNS: continua a non entrarmi nel cuore, sebbene Simona ne sia innamorata. Altro piazzamento tessere, che ve lo dico a fare?
ESCAPE TALES: LOW MEMORY: primo (e mi sa ultimo) approccio con questa serie di escape. Siamo partiti carichissimi, con tutorial e primo capitolo affrontati alla grande. Già il secondo capitolo ci ha un po' azzoppati, il terzo ci ha stesi. Alla fine abbiamo allegramente saltato gli enigmi (un po' troppo per il nostro "stile") giusto per vedere come finiva la storia - quella molto intrigante, sì. Ridateci Unlock!
FALLOUT SHELTER: THE BOARDGAME: un piazzamento lavoratori leggerino, sponsorizzatomi da vari amici. A me è garbato nella sua semplicità, la signora ovviamente ha trovato ragioni per storcere il naso. Forse mancava il piazzamento tessere? XD
PHOTOSYNTHESIS: era da tanto che non lo giocavamo, continua a piacerci un botto però!
JETPACK JOYRIDE: giochetto ultrarapido e molto leggero, m'ha fatto tornare alla mente le ore buttate sul cellulare con quell'app malefica.
CALICO: preso senza manco pensarci, è la combo perfetta in casa: gatti e piazzamento tessere. Di primo impatto pare estremamente cervellotico, ma poi ci si rende conto che va giocato con approccio molto tattico, vuoi per il fatto che (specialmente in 2) usciranno meno della metà delle tessere e per come è pensato e gira il mercato. Bellino eh, ma la roba bella bella è altrove (e penso ad Azul)
SHERLOCK: CHI È VINCENT LEBLANC?: anche i deduttivi vanno discretamente in casa. Questo nuovo caso c'ha convinti a metà, vedremo gli altri 2 della serie se vanno meglio. Continuo a preferire Decktective su questo filone.
THE RED CATHEDRAL: una scatola piccola - ma densa - per questo germanino che incastra vari elementi (gestione risorse, rondella e dadi, maggioranze) in maniera abbastanza efficace, anche se non sempre elegantissima. In due funzionicchia, ma specialmente per il discorso delle maggioranze finali vorrei provarlo almeno in 3 giocatori. Da provare anche il lato avanzato delle plance giocatori!