Ghost: "ragazzi è tornato Maverick, riusciamo ad organizzare qualcosina in pochi intimi?".
Bamboo: "Io ci sono sempre!".
Maverick: "Ragazzi lunedì ci chiudono di nuovo dentro, purtroppo devo sfruttare la domenica per visita parenti".
Ghost: "Noi che facciamo?".
il Re in Giallo: "io ormai ci ho fatto la bocca".
Bamboo: "Tranquilli, tranquilli, facciamo da me. Ho già acceso il forno, alle cibarie penso io".
E così, tra chi è vaccinato e chi è in smart working da ormai un anno, riusciamo finalmente a vederci, in sole tre persone ed in tutta sicurezza dopo parecchi mesi per una giornata di giochi come non ne facevamo da tempo.
Alle ore 11 puntualissimo come un orologio svizzero,
Ghost raggiunge casa di Bamboo e dopo i convenevoli di rito, apparecchia il primo gioco sul quale ci si era già accordati il giorno prima.
War... War never changes...
FALLOUT THE BOARD GAME
Con il gioco già quasi del tutto intavolato, puntuale come un orologio fermo che almeno due volte al giorno segna l'ora esatta,
arriva anche il Re in Giallo.
E si parte di spiegazione.
Dopo aver provato la modalità competitiva in passato, che non ci aveva affatto soddisfatto per problemi ormai più che noti sulle condizioni di vittoria, inseriamo l'espansione
Legami Atomici e decidiamo di collaborare nell'esplorazione di queste terre radioattive e piene di bestie abominevoli.
Il gioco ci prende molto e i nostri personaggi si sviluppano in maniera differente ed equilibrata. Soprattutto Bamboo, con il suo ghoul, può spassarsela allegramente in mezzo alle radiazioni guadagnando punti vita, mentre il Re in Giallo picchia come un fabbro qualsiasi cosa si muova intorno a lui.
Tentiamo di portare a termine le nostre missioni cercando comunque di seguire la storia, che se vogliamo è la parte più interessante di tutto il gioco. Acquisiamo punti esperienza in lungo e in largo, che
ci permettono di migliorare le nostre S.P.E.C.I.A.L. con le quali affronteremo sempre meglio le prove che ci si pareranno davanti. Purtroppo la fazione nemica diventa rapidamente sempre più potente e avrà la meglio sui sopravvissuti ad un paio di round dalla vittoria.
Il gioco è bello, sfidante e anche immersivo ma la sua durata, il setup e le tante piccole eccezioni che fanno da contorno ad un regolamento tutto sommato lineare non lo rendono particolarmente semplice da intavolare spesso e con chiunque.
Tra una mazzata e l'altra è arrivata l'ora di pranzo senza che ce ne accorgessimo, così Bamboo mette a cuocere la pasta al forno e nel frattempo ci dedichiamo all'antipasto.
Salumi e formaggi... Ora si che si ragiona!
Dopo aver scattato la foto del cibo per poterla dedicare a @volmay è decisamente l'ora di fare un defatigante, dopo tutto l'impegno dedicato a Fallout.
Tra zaini, sacche di tela e libreria del padrone di casa, i titoli da giocare non mancano di certo. Ma eravamo tutti curiosi di provare uno dei titoli che il Re in Giallo aveva acquistato di recente.
Ho preso er muro fratelli'!
JETPACK JOYRIDE
Mescolati sul tavolo i pezzi in stile tetris e assegnate le carte scenario a tutti i giocatori presenti, il setup è praticamente terminato per questo gioco in tempo reale che tenta di replicare la sua controparte elettronica, ovvero la famosa applicazione per smartphone.
Scoperti i tre obiettivi del round si parte subito a tutto gas: i giocatori pescheranno dalla riserva i pezzi che rappresentano i movimenti lungo il percorso e li piazzeranno sulle carte, partendo da quella più a sinistra, con lo scopo di uscire per primi dall'ultima carta sulla destra e stando però attenti a raccogliere più monete possibili lungo il tragitto e cercando di portare a termine gli obiettivi richiesti dal round in corso, che sono gli stessi che ritroviamo anche nel videogioco (toccare dieci volte il soffitto, dare il cinque ad almeno tre scienziati, completare il percorso senza mai toccare terra e così via).
Una volta completato il round, si passeranno le proprie carte percorso al giocatore alla nostra sinistra e si riceveranno quelle del giocatore alla nostra destra. Si riceverà inoltre un miglioramento che ci permetterà di ottenere punti extra o attivare bonus nei round successivi.
Il gioco è talmente caotico che a fine giornata avevo già dimenticato chi avesse vinto la partita (ma dalla regia mi hanno appena comunicato che ho vinto allo spareggio), ma ciò che contava era il divertimento: il gioco lo promette e lo mantiene, regalando un'esperienza esilarante e allo stesso tempo soddisfacente con poche regole, pochi materiali ed un tempo davvero breve che permette, eventualmente, di giocare più partite di seguito.
Ma noi siamo affamati. No, non di cibo... Per quello abbiamo già dato.
Non giocavamo insieme da così tanto tempo che vogliamo provare più titoli possibili. Così archiviamo Jetpack Joyride e passiamo ad altro.
Questi stramaledetti orchi non mollano un centimetro!
BLOOD BOWL TEAM MANAGER
Dal momento che all'inizio della giornata le batoste le abbiamo prese tutti insieme dal gioco, decidiamo che è giunta l'ora di suonarcele di santa ragione tra noi. Ecco perciò fare la sua comparsa sul panno verde la versione di carte di un gioco che ormai ha 35 anni eppure ancora oggi possiamo trovare delle leghe che portano regolarmente avanti i loro campionati.
Bamboo: "e io placco il tuo campione!".
Il Re in Giallo: "ok ma io ho la guardia che lo protegge e si becca il placcaggio".
Bamboo: "@#$%&!".
Qui sopra l'estrema sintesi di come si è svolta la partita, tra risate, rosicamenti e botte da orbi: Ghost punta sui miglioramenti di team e staff, mentre Bamboo va dritto sui punti in partita e il Re in Giallo cerca di ottimizzare facendo un po' di tutto.
L'equilibrio sui campi di gioco la fa da padrone: pur essendo presenti su più terreni, mediamente tutti tendiamo a conquistarne uno concedendo la vittoria su un altro, stando sempre attenti a non regalare troppi punti a Bamboo che fin dall'inizio sembra subito prendere in largo.
Dopo qualche pesca fortunata (per me) o sfortunata (per il Re in Giallo) di segnalini imbroglio, si arriva all'atto finale: il Blood Bowl, il torneo che conclude la stagione e regala un gran numero di punti al vincitore.
Ho costruito tutta la strategia del turno sulle due carte finali: placco il campione di Bamboo, conquisto il pallone e mi godo la vittoria del Blood Bowl al triplice fischio finale.
Alla conta dei punti accade l'incredibile: pareggio!
Consultiamo il manuale: vince chi ha più carte tra campioni e miglioramenti. E' fatta, mi dico, ho puntato tutto sui miglioramenti, li ho tutti!
Bamboo: "quanto hai?".
Ghost: "Undici".
Bamboo: "Dodici!".
CENSURA
E poi mi domandano perchè questo gioco lo odio...
Guardiamo l'orologio, è ancora presto, abbiamo tutto il tempo del mondo, perciò mentre seguiamo la diretta di un'asta di giochi da tavolo usati in cui stiamo assistendo a delle offerte assurde da parte dei partecipanti, passiamo al prossimo gioco.
El condor pasa
ACCIPICCHIA
Giochino rapidissimo di sole carte, che si trova anche su Board Game Arena con il nome di Vulture Culture, in cui bisogna giocare carte per acquisire la carta punteggio che viene scoperta ad ogni turno. Tutti i giocatori hanno la stessa mano di carte, del valore da 1 a 15, e dovranno sceglierne una da giocare; chi avrà scoperto quella dal valore maggiore si aggiudicherà la carta punteggio, se positiva. Qualora, invece, la carta punteggio fosse negativa, chi avrà giocato la carta di valore minore se la ritroverà sul groppone.
Poco da dire su questo titolo: se si vuole fare un po' di confusione e passare qualche minuto è un buon riempitivo. Forse in 3 giocatori non è il massimo e sarebbe interessante riprovarlo in 4 o in 5, ma per quel che abbiamo visto girava comunque bene.
La fredda cronaca vuole che Bamboo ci abbia capito poco, Ghost abbia giocato quasi a caso e il Re in Giallo abbia vinto tanto a poco e in scioltezza.
Il tempo continua ad essere nostro amico e quindi decidiamo che è il momento di accontentare la curiosità del Re in Giallo, che da tempo aspetta di provare questo gioco.
BACK TO THE FUTURE: BACK IN TIME
Ne abbiamo già largamente parlato in passato... Di tutti i giochi a tema Ritorno al Futuro, questo è di gran lunga il mio preferito, il più immersivo, quello che più ti fa rivivere l'atmosfera del film originale.
Dopo una breve spiegazione e consegnati a caso i personaggi siamo già pronti per salvare la storia d'amore tra George e Lorraine: Bamboo pescherà Marty e il Re in Giallo avrà l'onore di impersonare Doc, mentre il sottoscritto, dopo la volta precedente in cui interpretava il cane Einstein, questa volta farà la parte di Jennifer... Andiamo migliorando!
Giocando in tre accusiamo pesantemente la mancanza del quarto personaggio ed arranchiamo, soprattutto sul tracciato dell'amore tra i genitori di Marty. Passiamo gran parte della partita ad usare le nostre abilità per avvicinare i futuri coniungi McFly ma Biff è inarrestabile ed è sempre tra i piedi, mentre alle 10.04 la DeLorean, nonostante fosse pronta, è ancora parcheggiata a casa del Dr. Emmett Brown.
La foto è scomparsa. Temo che Ritorno al Futuro 2 e 3 non saranno mai girati.
Il tempo nel gioco scorre decisamente troppo in fretta e con Biff che spadroneggia in tutta Hill Valley, arriviamo al doppio check finale in grosso ritardo e così, dopo suo fratello e sua sorella, anche Marty viene cancellato dalla storia. Game Over.
Nonostante questa pesante sconfitta il gioco ancora una volta ci è molto piaciuto, ma la sensazione che sia giocabile (leggasi: sia possibile vincere) solamente con quattro giocatori al tavolo rimane forte nella mia mente. Lo riproveremo presto, zone a colori permettendo.
Siamo in chiusura di serata e dopo una rapida pizza, di cui vi risparmio le foto, abbiamo provato Hit Z Road (ma quanto era più bello il titolo originale Route 666?), ma tra il telefono messo in carica ed i dubbi che il gioco ci ha lasciato, non abbiamo foto disponibili nè grosse considerazioni da fare.
Ci è sembrato particolarmente lungo e ostico e nonostante controllando e ricontrollando il regolamento non ci sembra di aver sbagliato nulla nelle regole, siamo rimasti interdetti. Io avevo già giocato a questo titolo anni fa, sempre in tre giocatori, e nonostante non fosse risultato particolarmente breve, ricordo che tutti ce la siamo giocata fino all'ultimo senza tutti i problemi riscontrati in questa partita. Da approfondire e riprovare, perchè difficoltà a parte si è dimostrato anche interessante e divertente.
Ghost: "oh ragazzi guardate l'orario, c'è il coprifuoco e io devo pure trovare parcheggio!"
E fu così che tornando a casa, Ghost si esibì in un parcheggio che neanche Holer Togni...