Hype dispersi nell'oblio

[Innominato76]

A mio avviso, va considerato che l'hype non proviene soltanto dai giocatori, ma è indotto da tutta una campagna di lancio, di promozione del gioco.
Ad esempio, Hyperborea fa più o meno schifo a diversa gente che frequento (ma a me piace), e tutta l'hype che c'era prima che uscisse il gioco, poi è scomparsa. Accade come per i film, promossi e sponsorizzati ovunque e poi si rivelano peggio della Vacanze di Natale...
Nell'hype, dunque, va considerata anche l'operazione commerciale.

A fare disperdere nell'oblio, poi, anche secondo me, non è solo la qualità buona o scarsa del gioco, ma anche il gruppo con cui ci si vede a giocare, che di volta in volta dirotterà la scelta del titolo da giocare su altri giochi.

 

[Shooock]

Perchè i miei giochi preferiti io li gioco, li rigioco e li stragioco, alcuni da oltre 20 anni senza che mi vengano a noia mai. In questo non mi ritrovo quindi d'accordo con quanto scrive Shooock; personalmente passerei ore a parlare dei miei giochi preferiti (in realtà già lo faccio già con gli amici quando capita).

Mica ho detto che non ti passa la voglia di parlarne, ma che non parli di ogni partita che fai. Ovvio che se qualcuno domanda qualcosa su Runewars io sto li e rispondo, perchè mi piace parlare del gioco. Ma che effettivamente poi dopo l'hype pre o neouscita un titolo qualsiasi compare solo in suggerimenti, chiarimenti di regole ma non in un topic specifico o sessione di gioco specifica.

Infine penso sia anche inutile creare, come ha detto qualcuno, una sezione per ogni gioco. Finirebbero penso come Le Case della Follia, forse alla sua uscita (penso che non ero nemmeno iscritto alla Tana, non ricordo) creo un hype pazzesco ed addirittura c'è un thread tutto suo sugli scenari fatti in Tana in cima alla sezione Giochi da Tavolo, quel thread è ormai deserto non più aggiornato e probabilmetne nessuno ci lavora più.

 

[Galandil]

Nell'hype, dunque, va considerata anche l'operazione commerciale.

Una campagna marketing senza adeguata risposta del pubblico è una campagna fallimentare.

 

[yon]

A me pare che accada con qualsiasi gioco. Appagata la smania del possesso gli occhi volgono presto lo sguardo altrove... si dedica poco tempo alla propria collezione, e tanto a ripassare il puntantore del mouse sulle novità...

Ehhh l'hype. Se ne discute ogni tanto.
Come consiglio sempre soprattutto ai novizi, per scegliere i giochi è sempre meglio acquistare i titoli vecchi di cui si parla ancora piuttosto che i nuovi, che sono pieni di hype ma spesso rischiano di essere tutto fumo e niente arrosto.

Per me [tag]tika[/tag] (accade spesso direi :grin: ) ha risposto.
Personalmente il 90% dei miei (scarsi) acquisti sono giochi vecchi. Viva i giochi vecchi. I giochi vecchi:
- sono immuni dall'hype del momento.
- sono playtestati seriamente (sono come i farmaci, li provano in laboratorio ma nessuno ti dice che il vero test lo fai quando li vendi al pubblico).
- costano sensibilmente meno!

Dopo mi si può sempre dire che mi faccio grasso con l'esperienza altrui e che se non ci fossero tante persone che acquistano giochi nuovi io non potrei comperare quelli vecchi.

Tuttavia mi accorgo di far fatica a riproporre al tavolo lo stesso gioco, in quanto spesso mi rendo conto quanto sia la novità ad attrarre più che non la qualità. [cut]
Il discorso è comunque vasto e in gran parte a mio avviso esula dal mero ambiente ludico. Ma chiaramente non è sede questa per affrontarlo temo.
In ogni caso, belle riflessioni - forse più da forum filosofico.

D'accordo con tutto quello scritto da Raistlin. Però un mini-pippone devo farlo, sennò non mi riconoscerei più. :rotfl:
Non so voi, ma io da piccolo non ho mai avuto la classica "stanza piena di giochi". Quando andavo a casa dei miei amici vedevo scaffali e scaffali pieni di tutti i giochi che io avrei desiderato, a me ne compravano pochi.
Ho capito solo più tardi che quella dei miei genitori era una scelta ottima (almeno, è quello che penso). Avere così tanti giochi ti porta proprio alla sindrome descritta da Raistlin, quella della "novità", sindrome saturata presto dal nuovo gioco che ti comprano mentre i vecchi restano a fare la muffa (a parte i tre preferiti). Al contrario, con pochi giochi tu giochi a quelli. E se vuoi qualcosa di nuovo riutilizzi il poco che hai e inventi tu il goco nuovo.
Lo trovo più costruttivo e penso che questo tipo di educazione abbia contribuito al fatto che, ad esempio, ai miei boardgame io gioco abbastanza spesso, sempre quelli.

 

[LordDrachen]

A me pare che accada con qualsiasi gioco. Appagata la smania del possesso gli occhi volgono presto lo sguardo altrove... si dedica poco tempo alla propria collezione, e tanto a ripassare il puntantore del mouse sulle novità...

THIS.

 

[Anonymous]

Grazie per le risposte. All'hype si deve aggiungere anche la mania collezionistica, che è una brutta bestia pure quella...
Nel mio piccolo sono rimasto vittima dell'hype scatenatosi attorno a Galaxy Trucker. All' epoca ero appena entrato attivamente nel forum e non ero abituato a questi rush. Ora me ne guardo bene a prendere qualcosa senza documentarmi... Tanto che rinuncio anche a quei giochi che mi interessano, ma hanno particolari che possono non piacermi, cioè praticamente tutto
Però talvolta nelle mie ricerche mi imbatto in titoli che cavolo, ho come la sensazione che fossero sulla bocca di tutti, e che poi sono finiti nel dimenticatoio.

 

[LordDrachen]

Anche quello fa parte del gioco. Una delle sue parti goduriose. In cui cerchi, ti informi e assapori

Penso che ci voglia equilibrio tra l'anima collezionista e quella gamer.
Gli hype son sempre tipo "ecco il gioco definitivo" , in realtà è solo un gioco nuovo da collezione 9 volte su 10.
Non c'è nulla di male nel collezionismo, ma che venga trattato come tale e non porti confusione nell'analisi critica di un gioco.
Ogni volta che c'è un gioco nuovo, specie localizzato, sembra che sia sopraggiunta la figata dell'anno.
Passano 6/8 mesi e nessuno lo caga.

Ora per contratto devo gridare Dead of Winteeeeeer, Splotter Spelleeeeeeen. Così faccio media. ^^

 

[yon]

Ora per contratto devo gridare[cut] Splotter Spelleeeeeeen. Così faccio media. ^^

[tag]LordDrachen[/tag] l'hai fatto per davvero :rotfl: :rotfl:

 

[notfound]

personalmente sono rimasto deluso da Hyperborea, gioco che ha avuto una lunga gestazione e diversi cambi di rotta nel mentre, mi aspettavo un gioco di civilizzazione fantasy da come l'avevano proposto e mi ritrovo un gioco che di civilizzazione ha davvero ben poco...per fortuna ho potuto provarlo grazie a degli amici ed ho evitato l'acquisto!

 

[nakedape]

personalmente sono rimasto deluso da Hyperborea, gioco che ha avuto una lunga gestazione e diversi cambi di rotta nel mentre, mi aspettavo un gioco di civilizzazione fantasy da come l'avevano proposto e mi ritrovo un gioco che di civilizzazione ha davvero ben poco...per fortuna ho potuto provarlo grazie a degli amici ed ho evitato l'acquisto!

Come nei film anche nei giochi le aspettative sono importantissime.
Se un gioco le "tradisce", non importa più se sia ben fatto o meno, ti lascerà un gusto sgradevole.
Ad ogni modo credo che molti sublimino con l'acquisto la smania di giocare. Ecco perchè, come dice Micenea, fatto l'acquisto si passa al titolo successivo.

 

[notfound]

personalmente sono rimasto deluso da Hyperborea, gioco che ha avuto una lunga gestazione e diversi cambi di rotta nel mentre, mi aspettavo un gioco di civilizzazione fantasy da come l'avevano proposto e mi ritrovo un gioco che di civilizzazione ha davvero ben poco...per fortuna ho potuto provarlo grazie a degli amici ed ho evitato l'acquisto!

Come nei film anche nei giochi le aspettative sono importantissime.
Se un gioco le "tradisce", non importa più se sia ben fatto o meno, ti lascerà un gusto sgradevole.
Ad ogni modo credo che molti sublimino con l'acquisto la smania di giocare. Ecco perchè, come dice Micenea, fatto l'acquisto si passa al titolo successivo.

hai centrato in pieno il punto, Hyperborea è un buon gioco ed ha introdotto quantomeno una meccanica originale ma ha tradito le mie aspettative (da appassionato di civilizzazione avevo preso già una batosta dopo che Asterion aveva annunciato che non si sarebbe più occupata di Clash of Culters) e non ci ho pensato due volte a bocciarlo perchè semplicemente non era il gioco che volevo. :sisi:

 

[romendil]

Personalmente il 90% dei miei (scarsi) acquisti sono giochi vecchi. Viva i giochi vecchi. I giochi vecchi:
- sono immuni dall'hype del momento.
- sono playtestati seriamente (sono come i farmaci, li provano in laboratorio ma nessuno ti dice che il vero test lo fai quando li vendi al pubblico).
- costano sensibilmente meno!

molto d'accordo

Non so voi, ma io da piccolo non ho mai avuto la classica "stanza piena di giochi". Quando andavo a casa dei miei amici vedevo scaffali e scaffali pieni di tutti i giochi che io avrei desiderato, a me ne compravano pochi.
Ho capito solo più tardi che quella dei miei genitori era una scelta ottima (almeno, è quello che penso). Avere così tanti giochi ti porta proprio alla sindrome descritta da Raistlin, quella della "novità", sindrome saturata presto dal nuovo gioco che ti comprano mentre i vecchi restano a fare la muffa (a parte i tre preferiti).

E su questo mi parte la riflessione auto-critica da papà, anche se un po' devia dalla discussione principale.
I miei figli si trovano nella situazione "stanza piena di giochi" (da tavolo) e mi trovo spesso io ad esempio a generare hype per mio figlio parlandogli o rimediando giochi che lui nemmeno conosceva. Lo faccio con parsimonia ma allo stesso tempo sono consapevole che si sviluppa in lui quel desiderio di nuove novità da esplorare. Mi consola un po' il fatto che i giochi che prendiamo li stra-consumiamo, ma questo non evita che dopo un po' di partite arriva il momento di trovare noiosi i vecchi giochi e cercarne di nuovi.

 

[yon]

Come nei film anche nei giochi le aspettative sono importantissime.
Se un gioco le "tradisce", non importa più se sia ben fatto o meno, ti lascerà un gusto sgradevole.

Qualcuno ha detto Andor.

 

[Mik]

Ad ogni modo credo che molti sublimino con l'acquisto la smania di giocare. Ecco perchè, come dice Micenea, fatto l'acquisto si passa al titolo successivo.

Assolutamente vero!! Mi ci ritrovo

 

[Raistlin]

Avere così tanti giochi ti porta proprio alla sindrome descritta da Raistlin, quella della "novità", sindrome saturata presto dal nuovo gioco che ti comprano mentre i vecchi restano a fare la muffa (a parte i tre preferiti). Al contrario, con pochi giochi tu giochi a quelli. E se vuoi qualcosa di nuovo riutilizzi il poco che hai e inventi tu il goco nuovo.
Lo trovo più costruttivo e penso che questo tipo di educazione abbia contribuito al fatto che, ad esempio, ai miei boardgame io gioco abbastanza spesso, sempre quelli.

Già, sono tipici problemi del 'benessere'. Avere per pura smania di possesso, di abbondanza o (peggio) per ostentare, anche in modo sottile e falsamente umile.
Ad ogni modo concordo ed aggiungo un particolare. Benchè da buon figlio unico sia stato sempre un po' viziato sotto questo aspetto, ricordo che all'epoca delle console a 16 bit mi appassionai ai giochi quasi esclusivamente giapponesi (per via della maggior cura infusa rispetto ai prodotti importati e tradotti... cosa che mi porto ancora dietro con i giochi da tavolo, invero); il problema riguardava il prezzo di questi prodotti d'importazione, acquistabili presso rivenditori specializzati e il cui costo medio era quasi doppio rispetto alle controparti nostrane. Ricordo gli accumuli di paghette e soldi regalati durante le feste per riuscire ad acquistare il titolo che anelavo da tempo e come la soddisfazione fosse immensa, unita a seguire dalla voglia di sviscerare il singolo videogioco frutto di cotanti sacrifici.
E ricordo infine quale fu il motivo per cui abbandonai il mio hobby di allora: la crescita elevata di acquisti ingiocati. Iniziando a lavorare ed avendo uno stipendio proprio, era molto più semplice acquistare e un pochino più difficile giocare (ma non troppo... quando si tiene a qualcosa il tempo lo si trova e non addurrò mai come scusante il poco tempo, perchè non regge). L'osservare sullo scaffale dei videogiochi la presenza di titoli ingiocati fu il primo campanello d'allarme che l'hobby era alla frutta. Nonostante le meccaniche psicologiche di autoconvincimento attuate dall'io e benchè la nostalgia tentasse di oscurare questa verità, capii che i videogiochi non mi interessavano più. Oltretutto all'epoca (per fortuna) non aspiravo a velleità collezionistiche. Alla fine, tanto bastò per farmi mollare i videogames, ormai divenuti un qualcosa di troppo diverso da quello che amavo (l'avvento dei poligoni in primis a cui mai mi abituai).

Oggi, per i giochi da tavola, mi sento in una fase di calma, in cui superato il momento di 'intrippamento completo' con conseguente fase di compulsività d'acquisto posso ora ponderare abbastanza lucidamente il da farsi, scegliendo con maggior cura e selezione ciò che mi interessa davvero. Purtroppo, diversamente dal passato, la smania collezionistica nel tempo ha preso un po' più piede, ma tento di tenerla a bada come posso... Del resto nessuno è perfetto :grin:

 

[Raistlin]

Viva i giochi vecchi. I giochi vecchi:
- sono immuni dall'hype del momento.
- sono playtestati seriamente (sono come i farmaci, li provano in laboratorio ma nessuno ti dice che il vero test lo fai quando li vendi al pubblico).
- costano sensibilmente meno!

Vero! Sono un autentico sciacallo dei giochi vecchi :grin: E un cacciatore soprattutto dei vecchi giochi di carte - spesso collezionabili. Ci sono chicche sconosciute che disintegrano letteralmente la maggior parte dei giochi attuali. Uno a caso? Netrunner. E' rimasto nel dimenticatoio dal 1996, non lo conosceva praticamente nessuno. Se la FFG non lo avesse ripreso in mano sarebbe ancora sconosciuto... e vai a far capire alla massa la potenza di un gioco come quello. La massa segue l'hype, non ragiona di suo purtroppo. E l'hype le viene regolarmente somministrato. E tutti sono contenti.
Da sempre quando sento troppo parlare di qualcosa in automatico scatta in me una reazione di antipatia... ma sarò io che sono strano. Magari poi il podotto vale pure e mi ricredo, ma la prima sensazione è sempre di antipatia. Ma lo è nei confronti dell'esagerazione e del bombardamento mediatico mi rendo conto, non per il prodotto in sè.

In ogni caso ora attendo che la FFG riesumi Vampire: The Eternal Struggle (anche se non sarà facile per la meccanica particolare del gioco)... ma se accadrà, prepariamoci a veder partire il circo delle ovvietà sui forum.

 

[LordDrachen]

In ogni caso ora attendo che la FFG riesumi Vampire: The Eternal Struggle

Porca boia, mi volete morto.

 

[gixx]

L'unico hype da acquisto che mi ha "diluso" tantissimo è stato Mage Knight. Per fortuna si rivende bene perché piace.

personalmente sono rimasto deluso da Hyperborea, gioco che ha avuto una lunga gestazione e diversi cambi di rotta nel mentre, mi aspettavo un gioco di civilizzazione fantasy da come l'avevano proposto e mi ritrovo un gioco che di civilizzazione ha davvero ben poco...per fortuna ho potuto provarlo grazie a degli amici ed ho evitato l'acquisto!

+1. Anche io avevo le stesse aspettative che sono rimaste inattese.

 

[Boba]

In ogni caso ora attendo che la FFG riesumi Vampire: The Eternal Struggle (anche se non sarà facile per la meccanica particolare del gioco)... ma se accadrà, prepariamoci a veder partire il circo delle ovvietà sui forum.

Perchè, corrono voci?

 

[nakedape]

In ogni caso ora attendo che la FFG riesumi Vampire: The Eternal Struggle (anche se non sarà facile per la meccanica particolare del gioco)... ma se accadrà, prepariamoci a veder partire il circo delle ovvietà sui forum.

Perchè, corrono voci?

Se ne facessero una versione NO CUSTOM correrei a comprarlo. In 4 è uno dei più bei gdc di sempre.