A me piace molto il controllo ma non è essenziale che ci sia sempre in un gioco. Quello che però ritengo essenziale, è che voglio almeno avere delle chance, date dalle mie scelte. Qua ho percepito che in base alla configurazione politica le mie scelte potrebbero quasi essere ininfluenti. Chiaramente è un caso estremo e non è nemmeno successo nella partita e mezza giocate, ma per un gioco da 4-5 ore a me questa cosa non piace proprio.
Ecco perché per goderlo servono giocatori di pari esperienza e uno in particolare, che giocherà con la fazione dello stato, che dovrà stare attento a come giostrare i parametri economici per far sì che lui in primis ma anche gli altri possano partecipare alla corsa.
Mai giocato a Hegemony con l'obiettivo di vincere, ma con l'interesse di capire cosa accade se...
Jason Hickel ad esempio ha scritto un articolo in cui parla di "
Neoliberalism and the End of Democracy". Nel gioco si ha questa sensazione se si spinge in quella direzione?
Per me il gioco restituisce grandissima soddisfazione se lo si gioca discutendo, parlando e
soprattutto provando vari scenari. La politica è fatta di compromessi, diplomazia, discussioni. Giocarlo in 3 ore senza aprire bocca con solo l'intento di far vincere la propria fazione, boh, per me significa aver mancato l'obiettivo intrinseco del gioco.
La classe operaia può ritrovarsi in partite in cui è tagliata totalmente fuori? Sì, se lo Stato, i capitalisti e il ceto medio decidono di spingere in una direzione, è assolutamente così (e sia chiaro, è come stanno attualmente le cose nella nostra società, imho).
Ho però fatto partite in cui si è vista tutta la tirannia della classe operaia, in modo quasi disgustoso, con i capitalisti tagliati totalmente fuori dai giochi che contano, perché lo Stato giocava a braccetto con la classe operaia e il ceto medio simpatizzava maggiormente con la classe operaia che con i capitalisti.
Chi non se la gode in Hegemony, è come chi non se la gode nel gioco di ruolo one shot Fiasco, solo perché il proprio personaggio fa una fine bruttissima. In realtà è l'aspetto interessante del gioco (sia in Hegemony che in Fiasco). Sentirsi impotenti di fronte alle situazioni che si creano, discutere animatamente senza che gli altri cambino opinione, è il bello del gioco. Decidere assieme di provare a fare qualcosa per vedere se si ottiene una società più equa, disinteressandosi del proprio successo ad ogni costo (perché arriva di fatto a discapito degli altri), giocando una partita dove tutti hanno pari opportunità di vittoria finale, è una interessantissima possibilità, ma non di certo l'unica. Perché limitarsi a simili partite, quando si possono vedere tanti altri scenari interessanti con parecchi spunti di riflessione?
Hegemony è e rimane un ottimo gioco, qualcosa che nessun altro aveva proposto in passato. Permette una riflessione profonda della società in cui viviamo (al contrario ad esempio di Carnegie, che si avvicina molto a uno scandaloso revisionismo storico, visto che Andrew Carnegie era senza se e senza ma un
robber baron e se faceva beneficenza era semplicemente per pulirsi l'immagine [come al giorno d'oggi fa ad esempio Bill Gates], a giudicare dal gioco uscito l'anno scorso, con successo, sic!).